30 maggio 2020

CONSIDERAZIONI DELL'ASSOCIAZIONE LEGA CONSUMATORI SULL'APPLICAZIONE DENOMINATA "IMMUNI"


L’Avv. Cristina Cafferata (nella foto), Vice Presidente, per la Regione Liguria, dell'associazione Lega Consumatori, espone le proprie considerazioni in relazione all'app "Immuni" di cui all'art. 6 del D.L 28/2020 e alle sue criticità, osservazioni effettuate sulla base della poca documentazione ufficiale reperita.
1) Sul tracciamento dei contatti
Occorre, innanzitutto, soffermarsi sulla definizione di "contact tracing" e sulle problematiche che potrebbero derivare dall'utilizzo del sistema Bluetooth nel tracciamento dei contatti. Buona parte della popolazione, soprattutto anziana, non possiede uno smartphone. Per tali soggetti, che sono risultati i più colpiti dal Covid-19, risulterebbe necessario predisporre e testare dispositivi alternativi, su base volontaria, nel più breve tempo possibile vista la loro posizione di soggetti deboli, in modo che il servizio nazionale sanitario, se necessario, possa intervenire in modo rapido e mirato. Si ci pone il dubbio, inoltre, se l'uso del dispositivo suddetto possa far entrare in "contatto" due vicini di casa separati da un muro, avendo il Bluethoot su vari "dispositivi base" un raggio di circa 10 metri. In caso di risposta affermativa appare evidente la difficile differenziazione tra i "falsi contatti" e i "contatti potenzialmente contagiosi", creando confusione ed allarmismo non fondato in una situazione in cui non è facile prevedere la possibile evoluzione.
2) Sull'accesso e sulla divulgazione dei dati
Devono essere, poi, valutate le regole per l'accesso e la divulgazione dei dati e la loro incisività (potenziale e pratica) sulla sfera personale del soggetto in quanto sono molteplici sia i passaggi formali dei dati indicati sul D.L. che i soggetti coinvolti nella raccolta delle informazioni. Tre gli aspetti da evidenziare: occorre definire con precisione le casistiche di divulgazione dei dati, la conservazione degli stessi e la finalità della raccolta pratica delle informazioni in base ai differenti dati reperiti.
3) Sulla profilassi in caso di "contatto" con soggetto risultato in seguito positivo
La potenziale positività segnalata all'utente dovrebbe essere prima accertata e confermata per poi essere segnalata. Ma a chi? Agli altri soggetti che hanno scaricato l'App? O al titolare del trattamento dati o ai vari organi d controllo e consultazione? Sul sito del Ministero della salute si legge che "Qualora il soggetto risulti positivo a seguito di un test, l'operatore medico autorizzato dal cittadino positivo, attraverso l'identificativo anonimo dello stesso, fa inviare un imput/messaggio di alert per informare tutti quegli utenti identificati in modo anonimo che sono entrati in contatto con lui". Tale passaggio risulta poco chiaro mentre molte sono le incognite, compresa l'autorizzazione, da parte del soggetto risultato positivo, al personale medico di divulgazione dei dati. Il soggetto può rifiutarsi di fornire l'autorizzazione? Se questi elimina l'App, i dati rimangono nel sistema? L'informativa iniziale privacy dovrebbe già contenere l'autorizzazione suddetta senza che sia necessaria una successiva autorizzazione in caso di positività di un soggetto al virus. Potrebbe esservi un problema "vero" di privacy non essendo ben chiaro chi gestisca effettivamente la raccolta e diffusione dei dati in considerazione dei molteplici passaggi formali riportati nello stesso Decreto e se i dati stessi restino effettivamente anonimi. Tale sistema risulterebbe, comunque, inefficacie senza l'utilizzo di tamponi "attendibili" che dovrebbero essere previsti anche come incentivo all'uso dell'applicazione "Immuni". I soggetti che sono stati a "contatto" con utenti risultati positivi risulterebbero danneggiati dalla stessa app scaricata volontariamente se gli fosse imposto un periodo di autoquarantena (di cui dovrebbe essere stabilita la durata) senza avere alcuna conferma del loro reale stato di salute e solo sulla base di un "contatto" avvenuto tramite un'App. Si pensi alle grandi città dove circolano migliaia di persone. Senza una determinazione specifica su come affrontare le varie casistiche (sia a livello sanitario che per le persone) si creano casi limite. Si pensi a cosa accadrebbe se, una volta finita la quarantena senza che al soggetto sia stato fatto il tampone, questi uscisse e ricevesse nuovamente la notifica di un "contatto" con soggetto positivo al Covid-19. L'utente dovrebbe, nuovamente, sottoporsi ad un periodo di quarantena con tutte le conseguenze lavorative e familiari che ne derivano e così via per un numero illimitato e non quantificabile di casi e senza aver mai saputo veramente se lo stesso sia "positivo" o meno. Ci si deve porre un ulteriore quesito. Colui che ha avuto un "contatto" con esito "positivo" al virus ma a cui non è stato ancora effettuato il tampone e, pertanto, vi è incertezza sulla sua condizione di salute, deve informare a sua volta gli utenti che hanno avuto un "contatto" con lui, creando in questo modo una fitta rete di "contatti" di contagi non fondati? Quali tutele vengono infatti disposte per coloro che scaricano volontariamente l'App Immuni? Le persone devono essere invogliate a prevenire il contagio anche attraverso l'uso della tecnologia e ciò può avvenire solamente se il Governo dispone il tampone obbligatorio per coloro che sono risultati a "contatto" con soggetti positivi. Cosa avverrebbe, poi, se colui che riceve la notifica del "contatto" con soggetto positivo non rispettasse la quarantena essendo un'app scaricabile volontariamente e anonima? Se si effettuassero controlli "a tappeto" sui cellulari delle persone vi sarebbe una loro violazione della privacy ma senza alcun tipo di controllo si azzera l'utilità. Si pensi al caso (in questi mesi all'ordine del giorno) di soggetti positivi che incuranti di tutto hanno continuato a circolare. Nel caso in cui un soggetto positivo disinstallasse l'applicazione sarebbe possibile risalire ai suoi dati per la tutela e prevenzione sociale? L'informativa iniziale privacy dovrebbe contemplare con la doppia sottoscrizione autorizzativa, la conservazione dei dati per le finalità ministeriali oggetto di esame. L'App Immuni, per essere scaricata da un sufficiente numero di persone al fine di ottenere il
risultato richesto (non ritengo sufficiente il 60% indicato su svariati articoli online), devono essere dati o resi disponibili ulteriori vantaggi alla comunità.
4) Sui vantaggi dell'App "Immuni"
Alla domanda quali sono i vantaggi di scaricare l'applicazione "Immuni" si trova una difficile risposta in considerazione di quanto sopra, della genericità del Decreto e della evidente mancanza di trasparenza sull'App. Immuni. Le persone potrebbero essere invogliate a scaricare l'App in oggetto se, ad esempio, questa fosse uno strumento utile di "salta fila" o "corsia preferenziale" negli uffici pubblici o garantisse di effettuare il tampone, oppure, a titolo esemplificativo, un bonus "per la spesa" e/o buoni per "musei" o di interesse culturale. Si ritiene, infine, di evidenziare la criticità della App "Immuni" dal punto di vista costi-benefici: vista l'importante soglia monetaria stabilita per l'implementazione della piattaforma (investimento iniziale di € 1.500.00,00) in un periodo emergenziale e di instabilità economica a livello non solo nazionale ma mondiale, è necessario che il Governo si impegni affinchè ne venga fatto un uso ampio, soddisfacente ed utile per i fini designati quali il controllo del contagio e la sua diffusione: senza incentivi all'utilizzo dell'App "Immuni" ed un corretto sistema logico di applicazione e verifica dei dati, si avrebbero talmente tanti dati fini a se stessi, neppure utili a fini statistici. Si ritiene opportuna, infine, nella stessa app la misurazione dello stato febbrile (ad esempio tramite infrarossi) per tutti i soggetti prima di salire sui mezzi pubblici, di entrare nei negozi e nei posti di lavoro. Infine, si segnala l'estrema genericità dell'art. 6 del D.L 28/2020 ritenuto dalla scrivente lacunoso, soggetto a più interpretazioni, astratto ma con lo sforzo di tutti noi, migliorabile.
Pietro Rossi


27 maggio 2020

PASSA IN GIUNTA LA PROPOSTA, DI RIPRERIMETRAZIONE DEL PARCO DEL MATESE, DELL’ASSESSORE MARCELLA SPINOSA


PIEDIMONTE MATESE – Sono ben cosciente dello storico passaggio che sta per avvenire con il nascituro Parco Nazionale del Matese, ha commentato l’Assessore Comunale Marcella Spinosa (nella foto) delegata dal Sindaco Luigi Di Lorenzo a rappresentare l’Amministrazione di Piedimonte Matese nella Comunità del Parco. Sono certa dei risvolti positivi che tutto questo porterà ai nostri territori e sono del parere che la parola "vincolo" vuol dire "tutela". Ma sono anche cosciente dell'importanza che ha il mio ruolo e il ruolo di tutti i sindaci che fanno parte della comunità del parco. Che oggi più che mai siamo chiamati ad essere gli attori principali, è nostra responsabilità scrivere bene questa pagina di storia perché siamo noi e tutti gli abitanti del nostro territorio i veri custodi del parco. È per questo che in Giunta Comunale abbiamo approvato con apposita Delibera le osservazioni alla perimetrazione e zonazione del parco nazionale del Matese proposta dal ministero dell'ambiente. Le osservazioni dovranno servire ad effettuare, con più oculata definizione, delle zone in cui il territorio è suddiviso, lavorando sulla disciplina delle attività consentite, onde evitare che possa verificarsi una ulteriore decrescita dello sviluppo del territorio intesa dal punto di vista delle infrastrutture, del turismo, e conseguentemente dell’economia locale. Sarà opportuno svincolare le aree di Bocca della Selva dalla zona 1 e zona 2, altamente vincolanti, o meglio, ridimensionare dette zone alle aree strettamente necessarie, al fine di consentire lo sviluppo del turismo senza ulteriori ostacoli; Proporre in località Bocca della Selva, in prossimità delle aree adibite a piste sciistiche, la classificazione come zona 3 (rossa), in analogia a quanto già previsto dal Ministero per le piste sciistiche dell’area in località Campitello del Matese. Questa amministrazione, conclude l’assessore Spinosa, aveva già avviato una collaborazione in forza ad un protocollo d'intesa con l'ente parco regionale del Matese e Agesci Campania per consentire la fruizione dell'eco villaggio, perché per noi è importante che Bocca della selva ritorni ad essere apprezzata e valorizzata. Allargare la zona 3 inglobando parte del centro storico della Città nella zona a ridosso dell’area urbana, al fine di poter candidare la città a sede del nascente Parco Nazionale e conseguentemente di intercettare finanziamenti utili alla promozione dell’intero territorio. E’ importante mantenere la vigenza delle norme attualmente in vigore per il Parco Regionale del Matese ed a tal fine si propone altresì, nelle more, dell’approvazione, del piano del parco nazionale, la possibilità, per gli allevatori e\o coltivatori diretti esclusivamente a titolo principale, di effettuare ampliamenti e realizzazioni ex novo di manufatti ad uso agricolo al fine di non paralizzare l’economia del paese che già si trova in una situazione critica e scongiurare l’abbandono del territorio.
Pietro Rossi

LA GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA DONA ALLA CROCE ROSSA OLTRE 2.000 CAPI D’ABBIGLIAMENTO DI FAMOSI BRAND SEQUESTRATI NEL 2019 IN UN DEPOSITO DI MARCIANISE


CASERTA - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta – in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere - ha devoluto in beneficenza al locale Comitato della Croce Rossa Italiana circa 2.100 capi d’abbigliamento, tra cui giubbini, indumenti per bambini, giacche e abiti da donna, borse e zaini sequestrati dalle Fiamme Gialle nel mese di maggio 2019. In particolare, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio orientate al contrasto dei traffici di sigarette di contrabbando, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria individuavano un capannone sito nella zona industriale di Marcianise (CE), dove era stato ricoverato un TIR con a bordo un carico di circa 4 tonnellate di sigarette di varie marche, prive del contrassegno di Stato e destinate al mercato campano. Al contempo, gli operanti rinvenivano all’interno del deposito numerosi capi di abbigliamento, tutti recanti il marchio di prestigiose firme del Made in Italy, tra le quali “FAY”, “PRIMIGI”, “CP COMPANY” e “PIQUADRO”, la cui genuinità è stata accertata all’esito delle attività peritali disposte dall’Autorità Giudiziaria sammaritana. I successivi approfondimenti investigativi, tesi ad accertare la legittima provenienza di tali beni, evidenziavano la totale assenza di documentazione commerciale atta a dimostrare che quella merce fosse stata lecitamente acquistata da parte del titolare dell’azienda, che veniva, conseguentemente, denunciato per ricettazione. All’esito delle indagini, la locale Procura della Repubblica ha avallato la proposta avanzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di devolvere in beneficenza quegli indumenti e accessori, destinandoli al locale Comitato della CRI, associazione di promozione sociale fortemente impegnata, in questo particolare periodo di emergenza sanitaria, nel prestare assistenza alle famiglie in stato di bisogno. I capi d’abbigliamento sono stati consegnati dal Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria - Ten. Col. Giuseppe DINOI e da un’aliquota di finanzieri della Sezione Mobile al Presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, Dott.ssa Teresa Natale – che ha avuto parole di sincero apprezzamento per l’attenzione e la vicinanza testimoniata, ancora una volta, dalle Fiamme Gialle casertane nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, in un momento particolare quale quello attuale, in cui l’emergenza epidemiologica ha acuito una già diffusa crisi economico-sociale.
Pietro Rossi

SFALCIO ERBA E CADITOIE LUNGO LE STRADE COMUNALI, UNITI PER BAIA E LATINA INTERROGA IL SINDACO SULL’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO AD UNA DITTA PRIVATA.


BAIA E LATINA - Interrogazione scritta a risposta orale in Consiglio comunale sul recente affidamento del servizio di pulizia delle strade comunali ad una ditta privata. A presentarla il capogruppo di Uniti per Baia e Latina, Michele Santoro (nella foto), che ha chiesto al sindaco di spiegare i motivi che hanno portato il responsabile del Settore tecnico ad adottare la determinazione n° 70 del 22/05/2020 ad oggetto "lavori di manutenzione straordinaria strade - per Io sfalcio e la pulizia dell'erba infestante su alcuni tratti presenti sul territorio comunale e all'interno del centro sportivo comunale", affidando il servizio alla ditta G&P Costruzioni per l'importo di Euro 7.950,00, oltre IVA al 22% per un totale di Euro 9.699,00. “Sono diversi anni che il Comune di Baia e Latina nei mesi estivi ha quasi sempre attivato la misura, per la pulizia delle strade e delle caditoie, del contrasto alla povertà dando la possibilità a chi ne avrebbe fatto richiesta ed in possesso dei requisiti di legge, di guadagnare qualche spicciolo necessario per il sostegno familiare”, dichiara il leader della minoranza consiliare. “Noi vogliamo dal sindaco che dica in Consiglio i motivi per i quali quest'anno, anche in presenza di una crisi economica che non ha precedenti nella storia, non è stato attivato il programma del contrasto alla povertà rivolto alle famiglie bisognose; in base a quale criterio è stata stabilita la somma da corrispondere all'impresa G&P Costruzioni srl per la somma totale IVA inclusa di Euro 9.699,00? L’Amministrazione deve chiarire quali sono stati i criteri di selezione dell'impresa assegnataria, che ribasso ha offerto l'impresa aggiudicataria, l'elenco delle strade interessate, se è prevista la pulizia delle caditoie, ed infine, quali provvedimenti la giunta Di Cerbo intende adottare in favore delle famiglie in stato di bisogno durante il periodo di Coronavirus”, conclude l’ex sindaco Santoro.

Pietro Rossi

24 maggio 2020

L’Assessore regionale Sonia Palmeri ribadisce al ministro del Lavoro Catalfo la nullità dei licenziamenti della Jabil a Marcianise


CASERTA - L’Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri (nella foto) ha incontrato il rappresentante italiano della Jabil e i sindacati in merito all’iniziativa unilaterale assunta dall’azienda di procedere al licenziamento collettivo di 190 lavoratori della sede di Marcianise. Presenti anche il Ministro al Lavoro, Nunzia Catalfo, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, e i sindacati di categoria. L’Assessore Palmeri ha ribadito che “i licenziamenti di Jabil intimati a 200 lavoratori del sito di Marcianise sono nulli".  La posizione netta dell'Assessore al lavoro della Regione Campania è stata confermata in diretta video anche dal Ministro Catalfo. “L’azienda - ha aggiunto Palmeri - li ritiri, utilizzi gli ammortizzatori ancora a disposizione per continuare a seguire, nel frattempo, il piano di reimpiego presso altre aziende”. “Con Jabil il timore - ha aggiunto Palmeri - è doppio, non solo per le lettere di licenziamento inviate ai dipendenti, ma anche per il futuro industriale del sito di Marcianise, in cui rimangono altri 350 lavoratori. Sono alcuni anni che seguo passo passo le vicende dei lavoratori Jabil, e come sempre difendiamo l'occupazione, rimanendo disponibili ad ogni possibilità di rilancio aziendale.​
Pietro Rossi


Il Parco del Matese lancia un bando da 10mila euro per la sanificazione

PIEDIMONTE MATESE - Imprese agrituristiche e attività di ristorazione del Parco del Matese potranno partecipare da oggi ad un Bando pubblicato dal presidente Vincenzo Girfatti (nella foto) a sostegno delle sanificazioni necessarie alla riapertura dopo l’emergenza Covid 19. “La riapertura e il rilancio sono due parole da cui intendiamo ripartire dopo questo periodo di stallo auspicando una ripresa repentina”, ha esordito Girfatti. Questo il titolo del Bando che si potrà scaricare visitando il sito www.parcoregionaledelmatese.it: “Bando per la concessione di un contributo a fondo perduto per: la pulizia e la sanificazione degli ambienti delle strutture ricettive ovvero l’acquisto dei prodotti specifici per la sanificazione ovvero l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale necessari per lo svolgimento dell’attività, delle imprese agrituristiche e delle attività di ristorazione operanti nei comuni del parco regionale del Matese”. Stanziato un fondo di 10.000,00 (diecimila/00) euro dal quale saranno erogati dei contributi, una tantum e a fondo perduto, concessi a seguito della consegna di relativa documentazione che dovrà essere inviata a partire dalle ore 12.00 del giorno 25 maggio 2020 e fino alle ore 12.00 del giorno 01 giugno 2020. “In considerazione dell’emergenza sanitaria da CoViD-19 in corso e con l’obiettivo di supportare le strutture ricettive, le imprese agrituristiche e le attività di ristorazione, - si legge nel Bando - il Parco Regionale del Matese istituisce un contributo a fondo perduto a favore delle strutture localizzate e che svolgono la loro attività nei Comuni del Parco Regionale Del Matese”. Intendiamo salvaguardare la rete delle Imprese matesine, - ha continuato e concluso Girfatti – ringrazio innanzitutto il personale dell’Ente per il lavoro profuso affinché si riuscisse a mettere in atto anche questa iniziativa”.
            Pietro Rossi

21 maggio 2020

FARMACIA DISTRETTUALE TRASFERITA A PIEDIMONTE MATESE E PUNTO 118 CHIUSO E SENZA SEDE, CAIAZZO BENE COMUNE INVITA IL SINDACO A TROVARE UNA SOLUZIONE CHE SALVAGUARDI LA PRESENZA DEI DUE IMPORTANTI PRESIDI SANITARI NEL CAPOLUOGO CAIATINO.


CAIAZZO - “In piena emergenza Covid-19 e a seguito dei primi contagi registrati presso l’Asl di Caiazzo, il Direttore Sanitario rilevava che i locali interni non erano sufficientemente idonei ad assicurare le distanze di sicurezza imposte dai DPCM. Per questo motivo, e nel silenzio totale della nostra amministrazione, la distribuzione dei farmaci del Distretto Sanitario 15 veniva trasferita presso la farmacia del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese. Naturalmente questa ridislocazione ha determinato non pochi disagi, non soltanto per i nostri concittadini, ma anche per quelli provenienti dai comuni limitrofi che hanno dovuto affrontare spostamenti su più lunga distanza e numerose file, causate dell’aumento considerevole dell’utenza presso la farmacia di Piedimonte, rispetto alle ordinarie presenze”. A dichiararlo il gruppo consiliare di Caiazzo Bene Comune che denuncia l’immobilismo dell’amministrazione comunale caiatina. “E cosa ha fatto il Sindaco di Caiazzo? Anziché trovare da subito una soluzione alternativa dove sistemare la farmacia ha pensato bene, non sappiamo in base a quali concessioni atteso che i DPCM non distinguevano tra sindaci e comuni mortali, di andare su e giù da Piedimonte Matese (quando potevano farlo tranquillamente gli operatori del Servizio Civile) a fare, per quanto si dice, il corriere e portare i medicinali, speculando con la sua carenza e la sua inerzia sulle necessità dei cittadini. E con tanto di selfie sorridenti”, denunciano i consiglieri di minoranza Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca. “Dopodiché anche il 118 veniva stato trasferito e sempre la Direzione Sanitaria chiedeva al Comune di Caiazzo di trovare una soluzione adeguata. A causa del silenzio totale da parte dell’Amministrazione Comunale, altri sindaci del Distretto 15 presentavano la propria candidatura ad ospitare il servizio di emergenza, offrendo delle valide soluzioni strutturali alternative. Soltanto a questo punto, dopo un accorato appello della Direzione Sanitaria, finalmente il nostro Stefano Giaquinto si è svegliato dal torpore indotto dai selfie e ha cominciato a cercare una soluzione indicendo un bando con il quale venivano accennati i requisiti strutturali e nulla veniva detto circa le condizioni economiche offerte per ospitare il Saut. Noi consiglieri di minoranza chiediamo al Sindaco che cosa intenda fare per risolvere questo problema. La sistemazione presso i locali del plesso scolastico “Pier delle Vigne” del Rione Garibaldi (come da ordinanza odierna), rappresenta solo una sistemazione provvisoria di 10 giorni”, continuano i rappresentanti dell’opposizione che poi interroga il primo cittadino:  “Perché, caro Sindaco, siamo arrivati a questo? Eppure lei ha avuto anni per risolvere il problema in maniera adeguata, non provvisoria e senza affanni, senza dover intervenire in piena emergenza e con la Spada di Damocle sulla testa con il rischio di poter perdere anche questo Servizio essenziale per la comunità. Stiamo ancora metabolizzando il trasferimento a Ruviano della caserma dei Carabinieri. Di cos'altro Caiazzo si deve ancora privare? Non si poteva individuare una soluzione nel centro storico in modo da garantire movimento ad un nucleo abitativo ormai in agonia? E i soldi per il campo di calcio di Ss. Giovanni e Paolo (550 mila euro) che lei sindaco ha previsto di buttare in un pozzo senza fondo, perché tale è quella struttura mai entrata in funzione, non potevano essere impiegati per ultimare i lavori dell'ex macello per ospitare gli ambulatori e il servizio 118? Troppa lungimiranza dice? Forse è vero. Torni pure a piantare gerani”, concludono Ruggieri, Mone e Della Rocca.

TEST SIEROLOGICI SULLA POPOLAZIONE DI SANT’ANGELO D’ALIFE.


SANT’ANGELO D’ALIFE - Al via, dalla mattinata di oggi, i test rapidi sui cittadini di Sant’Angelo d’Alife.  Come richiesto dal sindaco Michele Caporaso nelle scorse settimane, l’Asl Caserta, nella giornata odierna, effettuerà in loco una campagna di screening da Covid 19, sottoponendo i cittadini del posto ai test sierologici rapidi.  Già tanti i santangiolesi che, dalle prime ore della mattinata, sono in fila in Piazza XX Settembre per accedere all’unita mobile inviata dall’azienda sanitaria locale di Terra di Lavoro per accertare se vi siano cittadini positivi al Coronavirus nella piccola comunità matesina. Dipendenti comunali, operatori delle attività commerciali, volontari della Protezione Civile, a oggetti a rischio per altre patologie, portatori di handicap e persone anziane oltre i 65 anni, un componente per ciascun nucleo familiare, questo l’ordine che verrà seguito per eseguire, sui cittadini prenotatisi, gli esami sierologici che consistono in un test a flusso immunocromatografico per la determinazione qualitativa degli anticorpi igG e igM del COVID-19 su campioni di sangue intero, siero o plasma umano. “Il test rapido è in grado di affermare, con una certezza di oltre il 90%, se il soggetto ha avuto contatti con il virus. I risultati del test saranno immediatamente consultabili e chi risulterà positivo al test rapido, sarà successivamente sottoposto a tampone oro-faringeo per la eventuale conferma del contagio”, spiega il sindaco Caporaso che ha fortemente voluto lo screening sulla popolazione santangiolese, dopo aver adottato, unitamente all’Amministrazione comunale, ogni misura idonea a tutelare la salute pubblica e sostenere le famiglie del posto durante questa emergenza epidemiologica. Ben 4 sanificazioni, la consegna ad adulti e bambini di mascherine protettive realizzate da volontari con tessuti acquistati direttamente dal primo cittadino, consegna dei buoni alimentari in tempi record e prima delle feste di Pasqua, attivazione per i meno fortunati del Banco di Carità, aiuti continui alle famiglie bisognose da Parte della Protezione Civile, sono questi i principali interventi messi in campo dall’amministrazione Caporaso in questi ultimi due mesi e mezzo, cui si aggiungono oggi i test rapidi a cura dell’Asl.  “I nostri concittadini devono stare tranquilli, abbiamo messo al primo posto lo sviluppo del territorio e della comunità, e la tutela e la salvaguardia della salute pubblica. Noi siamo l’amministrazione di tutti ed amiamo l’informazione per tutti, chi si ispira a principi diversi vuole dare spazio al servilismo e alla sottomissione politica. Ai santangiolesi dico di avere fiducia ed essere forti perché insieme ce la faremo”, conclude il sindaco Caporaso.
Pietro Rossi

IL CONSIGLIERE REGIONALE BOSCO CHIEDE UN TAVOLO DI CONFRONTO CON IL GOVERNO PER AVVIARE UN RIORDINO DEL SETTORE GIOCO LEGALE.


CASERTA - Uno dei settori che è stato maggiormente penalizzato dalle chiusure imposte dal lockdown è quello del gioco legale. Le attività dell’intero comparto, infatti, sono state bloccate dallo scorso marzo e ancora non sono riprese. A farsi carico delle istanze di tanti imprenditori è il vicepresidente della commissione alle Attività produttive e Commercio Luigi Bosco che afferma: «In queste ore ho incontrato Massimo Palazzo (nella foto), noto imprenditore del comparto del gioco legale che, a nome di numerosi suoi colleghi della provincia di Caserta e dell’intera regione Campania, mi ha manifestato le tante difficoltà che sta attraversano il settore, tra i pochi che ancora non conosce il proprio destino. Nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio, infatti, non è riportata nemmeno una data indicativa di ripresa. La mancanza di attenzione nei confronti di questo particolare comparto, inoltre, rischia di alimentare attività illegali ed abusive. Venerdì 22 maggio gli operatori scenderanno in piazza a Napoli per manifestare il loro disagio. Cercheremo di aiutare tanti lavoratori affinché si apra un tavolo di confronto con il Governo per avviare un riordino dell’intero settore e programmare il prossimo futuro».  
Pietro Rossi

NEL LOCKDOWN LA PROVINCIA DI CASERTA VOLANO DELL’E-COMMERCE E DEI PAGAMENTI DIGITALI


CASERTA – Continua a crescere il numero dei pacchi consegnati da Poste Italiane sul territorio nazionale. In Italia, da gennaio a marzo sono stati recapitati 38 milioni di pacchi, con un incremento di circa il 10% sullo stesso trimestre dello scorso anno, determinato principalmente dal +26% derivante dal comparto e-commerce. Un cambiamento rivoluzionario per il nostro Paese, fino ad ora uno dei fanalini di coda in Europa nel commercio on-line, settore nel quale Poste Italiane si conferma fra i leader del mercato, grazie ai suoi servizi, ai suoi mezzi e alle sue persone. “Poste Italiane – ha detto l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante nel corso della presentazione dei risultati del primo trimestre 2020 - ha affrontato la crisi ed è pronta a sfidare il nuovo contesto facendo leva sulle sue caratteristiche di azienda sistemica, dorsale fondamentale per la continuità operativa del Paese. Il settore dei pacchi – ha aggiunto Del Fante – ha registrato una forte ascesa durante le settimane di lockdown, con una domanda che ha ricevuto un forte stimolo dovuto proprio agli acquisti e-commerce. Nel solo mese di aprile abbiamo registrato picchi di richieste paragonabili a quelli record raggiunti nei periodi natalizi o in occasione dei Black Friday”. L’Azienda grazie alla propria capillarità e all’efficienza della rete distributiva, che può contare in tutta Italia su circa 27 mila portalettere, 33.500 mezzi e oltre 1.800 centri di distribuzione, di cui 22 in provincia di Caserta, è riuscita a far fronte alle nuove esigenze del mercato, ai nuovi bisogni degli italiani e all’incremento di richieste di consegne. Alcuni studi hanno evidenziato come nei primi quattro mesi del 2020, con i negozi chiusi e gli italiani costretti a rimanere in casa, i settori maggiormente trainati dal commercio online siano stati, dopo ovviamente quello alimentare, quello dell’intrattenimento (+112%), della tecnologia (+64%) e degli accessori per la casa (+29%). Poste Italiane, leader anche nei servizi dei pagamenti digitali, registra un altro importante incremento: nella provincia di Caserta sono già state attivate nei primi mesi del 2020 oltre 296 mila carte PostePay, ideali per gli acquisti online in totale sicurezza. Per tutti i possessori di una carta PostePay è inoltre possibile scaricare la nuova app PostePay, grazie alla quale ricaricare la propria carta e tenere traccia dei movimenti e del saldo, pagare contactless, fare bonifici o trasferire denaro, anche all’estero, fare rifornimento di carburante, pagare la sosta sulle strisce blu e acquistare il biglietto della metro direttamente dall’app.

Pietro Rossi

UN CASO DI BUONA SANITA’ SEGNALATO DA UN LETTORE.


PIEDIMONTE MATESE - In un panorama dove spesso vengono invece segnalati fatti negativi, in termini di assistenza, voglio segnalarle anche una buona sanità Non solo l'educazione e la gentilezza riscontrata nei medici e infermieri dell'ospedale civile di Piedimonte Matese (CE) mi hanno lasciato senza parole e che, con un nodo in gola, voglio ringraziare di cuore, esternando - con queste poche parole in primis di encomio e di soddisfazione - per il sostegno e le cure ricevute sia nel reparto di chirurgia - dove, nel dicembre 2018 - fui sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico di tiroidectomia totale eseguito magistralmente del Professore Gianfausto Iarrobino. Poi il destino ha voluto che ci ritornassi per le cure definitive, dopo un intervento di Quadrantectomia alla mammella, nel reparto di Chirurgia Oncologica, dove la sottoscritta Mariateresa, unitamente a Maria Pia ed Anna vogliono esprimere la totale soddisfazione per le cure ricevute, lo spirito di abnegazione e la professionalità del Dottor Cangiano Rodolfo e del Dottor Menditto Carmine, nonché di tutti gli infermieri del reparto. A queste persone la nostra gratitudine e i ringraziamenti per le cure, le parole e la serenità che ci hanno saputo trasmettere. Sovente si dice che la sanità italiana, è in condizioni scoraggianti per il personale, molti sono convinti che il “carrozzone sanitario” vada avanti in ogni caso, a prescindere dall’impegno! Personalmente riteniamo che sia indispensabile lo studio di un corretto metodo di trattenimento del personale tutto, allo scopo di rendere vincente il governare la “nostra” sanità nazionale, Campana Oltre che per far capire alla gente che l'ospedale Civile di Piedimonte Matese (CE) funziona. Eccome funzione.

20 maggio 2020

Sicurezza e Pizza Simbiotica i “must have” per la “Fase 2” di Giacomo Garau.


CALVI RISORTA – Giovedì 21 maggio 2020, sarà un giorno importante per Giacomo Garau (nella foto) e per tutta la ristorazione della Campania. Infatti, dopo un lockdown durato quasi due mesi per l’emergenza COVID-19 e circa tre settimane tra “delivery” e “take away”, anche per Olio & Basilico – pizzeria d’eccellenza situata a Calvi Risorta (Ce) - è arrivata la tanto sospirata apertura al pubblico, ovviamente nel pieno rispetto di tutte le norme di distanziamento sociale. Sicurezza dei clienti e Pizza Simbiotica saranno il liet motiv della “Fase 2”. Particolarmente interessante la genesi della “Pizza Simbiotica”, nata da una sinergia tra il prof. Roberto Centore, nutrizionista di prestigio, Giacomo Garau e con il prezioso supporto degli Studenti dell’IPSSART Teano – Cellole, egregiamente guidato dal Dirigente Scolastico prof.ssa Annamaria Orso.  “La tutela della salute e della sicurezza dei clienti e del personale - afferma Giacomo Garau, pizzaiolo e patron di Olio & Basilico - sono da sempre una priorità per la mia attività. Pertanto, da questo momento in poi da Olio & Basilico presteremo un’attenzione maniacale affinché vengano ampiamente rispettati tutti i punti previsti dai Protocolli di Sicurezza. Io, però, resto del parere che una pizzeria è innanzitutto un luogo di svago, ragion per cui, fatto salvo il rispetto del Protocollo, continueremo ad offrire prodotti di qualità e di eccellenza ai nostri clienti. Infatti, saranno tantissime le novità inserite nel menù che vanno dall’antipasto ai dolci. Ma la regina delle novità è senza dubbio la “Simbiotica”, una speciale pizza realizzata con farina multicereali ricca di fibra prebiotica, frutto di giornate intense di studio ed esperimenti condotti con il prezioso e autorevole supporto del prof. Roberto Centore, nutrizionista e biologo di  grande prestigio, alla disponibilità della prof.ssa Annamaria Orso e alle stimolanti osservazioni degli studenti ”. La Pizza Simbiotica, Qualsiasi scelta di tipo alimentare condiziona il destino dei batteri che vivono nel nostro colon. Nella lista dei cibi alleati del microbiota troviamo i prebiotici (fibre vegetali non digerite dall’uomo che favoriscono la crescita dei batteri buoni) e poi i probiotici ossia batteri e lieviti vivi e soprattutto vitali che siano in grado di colonizzare l’intestino. Con questi presupposti, Giacomo Garau e Roberto Centore  hanno approntato il seguente “Razionale della Pizza Simbotica”: La farina multicereali è ricca di fibra prebiotica, mentre la cicoria, il topinambur e i carciofi forniscono l’inulina. Invece, la salsa probiotica che è composta da formaggio fresco spalmabile, yogurt greco e kefir, è la fonte di probiotici. Infine, il pomodoro e l’olio d’oliva EVO impreziosiscono la pizza con altri prebiotici come il licopene e i polifenoli.


Ingredienti Pizza Simbiotica:
  • farina multi-cereali;
  • cicoria (aggiunta come vellutata);
  • topinambur (aggiunto come chips);
  • carciofi; pomodori;
  • salsa di probiotici
  • olio EVO.
Supportare un’eccellenza come Giacomo Garau – aggiunge il prof. Roberto Centore, Nutrizionista e Specialista in Scienza dell’Alimentazione – è per me molto stimolante, in quanto non è semplice trovare un pizzaiolo disposto al dialogo e al reciproco ascolto come lui. Grazie a questa su predisposizione è stato possibile dare vita alla Pizza Simbiotica. Un alimento è simbiotico quando contiene sia prebiotici che probiotici, con un effetto sinergico sul microbiota del colon.  Alcuni prebiotici sono il Lactobacillus acidophilus, il Lactobacillus casei, il Bifidobacterium bifidum e altri ancora in grado di modulare l’equilibrio del microbiota intestinale e di potenziare le nostre difese immunitarie. Alcuni esempi di prebiotici, invece, sono i frutto-oligosaccaridi, le inuline e i polifenoli. Pertanto, la Pizza Simbiotica che andrà ad impreziosire il nuovo menù di Olio & Basilico avrà delle virtù dal punto di nutrizionale introvabili in qualsiasi tipologia di pizza”.  Grazie alla disponibilità di un’eccellenza del nostro territorio come Giacomo Garau e all’esperienza di un nostro illustre docente come il prof. Roberto  Centore – aggiunge la prof.ssa Annamaria Orso, Dirigente Scolastico -    coerentemente con il Progetto "Alimentazione Sostenibile", gli studenti hanno contribuito alla realizzazione di una pizza unica al mondo: la "Pizza Simbiotica". Un traguardo importante, che rappresenta per loro un ulteriore momento di crescita in un momento così delicati. Una collaborazione importante che  ha consentito ai nostri alunni di mettere in campo le competenze acquisite mediante un  percorso formativo altamente professionalizzante”.  Il rispetto delle norme igienico sanitarie sanitarie sono sempre state un punto di forza di Olio & Basilico, anche prima dell’emergenza Coronavirus. Ma, in una situazione come questa, il patron Giacomo Garau intende preservare in maniera assoluta e scrupolosa la salute dei propri clienti, infatti, oltre ad adottare punto per punto il Protocollo di Sicurezza previsto dalla Regione Campania, ha fatto posizionare i tavoli in modo che la distanza interpersonale tra i clienti sia di 1,10 mt, ovvero 10 cm in più rispetto a quanto prevede la norma.  Inoltre, si potrà accedere ai tavoli di Olio & Basilico solo dopo aver prenotato, chiamando al 3391151432 e le prenotazioni saranno distribuite su tre turni di accesso al locale.  Infine, sono previste due differenti porte di ingresso e due differenti porte di uscita, in modo che non vi sia contatto tra le persone in entrata e quelle in uscita.
Pietro Rossi

LA PARROCCHIA DI AVE GRATIA PLENA SI PREPARA PER RIAPRIRE AI FEDELI LE CELEBRAZIONI.



PIEDIMONTE MATESE – Da alcuni giorni fervono, nella Parrocchia di Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese, i preparativi per riaprire al pubblico le celebrazioni eucaristiche. La chiesa è stata oggetto di attenta sanificazione e predisposizione di posti contrassegnati da bollino verde. Il Parroco Don Emilio Salvatore (nella foto) ha reso note le nuove norme che i fedeli dovranno adottare per partecipare alle celebrazioni eucaristiche in Ave Gratia Plena, non appena esse saranno riaperte al pubblico.
1.    INGRESSO IN CHIESA Per entrare in chiesa bisogna fare la fila e mantenere la distanza di almeno 1,5 mt tra le persone in coda e rispettare le indicazioni degli addetti al servizio d’ordine. Si ricorda l’obbligo di indossare la mascherina e di igienizzare le mani all’ingresso, presso gli appositi distributori posti all’entrata.
2.    FOGLIETTI DELLA MESSA E CANTI Sono vietati. Chi vorrà, potrà portarlo da casa per il solo uso personale e si raccomanda di non lasciarlo in chiesa.
3.    ACQUASANTIERE Sono e resteranno vuote.
4.    POSTI A SEDERE Sedersi solo sui posti contrassegnati con bollino verde, iniziando da quelli davanti. I fedeli saranno accompagnati ai posti dai volontari del servizio d’ordine.
5.    OFFERTE Non sarà effettuata la raccolta delle offerte durante le celebrazioni, ma i fedeli troveranno l’apposita cassetta alle porte di uscita della chiesa.
6.    SCAMBIO DELLA PACE E’ sospeso.
7.    COMUNIONE Chi desidera ricevere la Comunione rimane in piedi al proprio posto. Sarà il sacerdote a distribuirla direttamente tra i banchi; la Comunione si riceve sulle mani, tese in avanti, abbassando la mascherina e prendendo l’ostia solo quando il sacerdote si sarà allontanato.
8.    USCITA DALLA CHIESA I fedeli usciranno dalle porte laterali partendo dalle ultime file, accompagnati dai volontari del servizio d’ordine, al fine di evitare assembramenti. Si prega di aspettare il proprio turno.
9.    SACRESTIA Evitare assembramenti in sacrestia prima, durante e dopo le celebrazioni.
10. CONFESSIONI Il Sacramento della Riconciliazione verrà amministrato nei locali della sacrestia, con precise indicazioni e dovute distanze di sicurezza.
11. PROCESSIONI E FESTE PATRONALI Per tutto il periodo estivo sono sospese processioni e feste esterne.
12. RITO DELLE ESEQUIE I funerali si svolgeranno senza corteo, la salma sarà portata direttamente in chiesa e la celebrazione si svolgerà secondo le indicazioni già date per le altre celebrazioni.
13. BATTESIMI Si svolgeranno fuori dalla messa, con le precauzioni obbligatorie (guanti, mascherine ecc.).
14. CRESIME E PRIME COMUNIONI Sono sospese fino a nuove disposizioni.
15. VISITE AGLI AMMALATI Sono sospese, eccetto in caso di Viatico, con la sola presenza del sacerdote.
16. ATTIVITA’ ORATORIALI ESTIVE I campi estivi sono sospesi ma ci saranno probabili attività, rispettando le norme di sicurezza in luoghi ampi o all’aperto, gestiti da un animatore ogni 4 bambini.
 Pietro Rossi

17 maggio 2020

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI ITALIA VIVA RACCOGLIE IL GRIDO DI ALLARME DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI


CASERTA - La politica non può delegare a nessun Comitato Scientifico, ribadisce il Coordinamento Provinciale di Italia Viva, le decisioni per la ripresa delle attività e per il sostegno alle imprese ed ai lavoratori.  Esistono dei danni da Covid che non sono solo sanitari: si può morire di burocrazia e si può morire in attesa che ci siano interventi veri ed immediati. L’ennesimo decreto, equiparato a due leggi di bilancio, corposo come un tomo di 500 pagine, esaspera le imprese, i lavoratori del settore privato e le famiglie. Di fatto sono in ritardo tutte le misure, seppellite dalle regole e dalle procedure che rendono impossibile il soddisfacimento dei bisogni reali della gente. La maggior parte, se non la totalità delle persone non hanno ricevuto la cassa integrazione, le imprese e i professionisti aspettano finanziamenti a fondo perduto e non prestiti che non riusciranno mai a restituire. Tante imprese non apriranno perché gli aiuti promessi non sono sufficienti e soprattutto non sono adatti: non si possono erogare aiuti sotto forma di credito di imposta, perché le aziende chiuse e in sofferenza non potranno pagare le imposte, non si possono erogare finanziamenti garantiti dallo Stato, ma assoggettati alle regole e alla complicanza delle regole bancarie. Non si possono aprire le attività ed imporre distanziamenti che di fatto riducono la possibilità di ricavo ad un decimo di quanto le imprese riuscivano a fatturare e nel contempo bloccare i licenziamenti. Noi di Italia Viva riteniamo, dicono Carmela De Rosa e Giuseppe Altieri, coordinatori provinciali di Caserta, che debbano essere ascoltati i soggetti coinvolti, le imprese ed i lavoratori del privato e che con loro vadano concordate le regole di convivenza e contenimento del virus, e che soprattutto vadano concertati gli aiuti e le modalità della ripresa. Riteniamo che queste regole complicate e cervellotiche, spesso prive di buon senso, equivalgano a nessuna regola e che rischino di innescare meccanismi che possono spingere le persone ad atti incontrollabili e disperati. Riteniamo che gli aiuti concreti alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori debbano venire prima dei controlli e che il rischio di far morire interi settori dell’economia e di esasperare interi settori della popolazione, sia di gran lunga più grave dell’eventualità di erogare per errore qualche contributo. Riteniamo che le attività debbano riprendere nel rispetto del contenimento del Covid, ma che non sia inammissibile ad esempio, ritenere che in un pullman ci siano venti persone e che nello stesso spazio di un negozio ci possano essere soltanto due persone. Riteniamo che sia inammissibile che un datore di lavoro possa essere ritenuto responsabile di un contagio e per questo perseguibile. In questo modo non apre nessuno e se non moriremo di Covid, moriremo di carestia. La politica e non i Comitati Scientifici devono farsi carico di questo, la politica non può delegare la responsabilità e le procedure della ripresa al Team di esperti Scientifici. I nostri Comitati Civici sono aperti per ascoltare e farsi carico delle problematiche, la nostra campagna Italia Semplice vuole snellire le procedure burocratiche che rischiano di paralizzare il Paese, abbiamo bisogno della partecipazione della gente che vuole che la nostra bella Italia si rialzi al più presto.
Pietro Rossi


Letino zona rossa, Girfatti: “un plauso alla lungimiranza del sindaco Orsi”


PIEDIMONTE MATESE – E’ di qualche ora la notizia: il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha dichiarato Letino zona rossa. Tra le prime reazioni quella del presidente del Parco del Matese Vincenzo Girfatti che ha subito mostrato vicinanza ad uno tra i più suggestivi paesi del Matese. “Il mio pensiero e un mio caloroso abbraccio va innanzitutto alla piccola comunità matesina. Esprimo al sindaco di Letino Pasquale Orsi tutta la mia vicinanza. Encomiabile la sua coraggiosa scelta di mirare alla prevenzione, andando a tracciare tutti gli asintomatici. Con questa strategia il sindaco ha scelto, rischiando di essere impopolare, una strategia che mette ancora di più in risalto la buona volontà e la voglia di ripartire nel migliore dei modi”.
Pietro Rossi


“Un respiro per il Matese”, consegnati i sanificatori all’ozono a completamento dell’iniziativa.


PIEDIMONTE MATESE – Ultima consegna prevista per i prossimi giorni quella al 118 di Piedimonte Matese. Poi sarà ufficialmente chiusa la serie di iniziative realizzate grazie ai contributi raccolti con “Un Respiro per il Matese”. I volontari della Onlus Angela Serra, filiale di Caserta/Benevento hanno quasi terminato la consegna degli 8 sanificatori all’ozono per auto/ambulanze Deco Vap San. Il Comando dei Carabinieri di Piedimonte Matese; la Tenenza della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese; La Protezione Civile di Piedimonte Matese (che gestisce lo spazio del triage attiguo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile A.G.P. di Piedimonte Matese); La Croce Rossa Italiana - Comitato Alto Casertano / Matesino; il 118 che opera a Piedimonte Matese; Protezioni Civili di Faicchio, Gioia Sannitica e San Potito Sannitico. Questi i beneficiari delle donazioni coinvolti a vario titolo nel servizio pubblico ai cittadini matesini. Iniziativa, quella dei sanificatori, che va a coronamento della consegna dei ventilatori polmonari, delle mascherine FFP2 e delle visiere destinati al nosocomio matesino. Il tutto acquistato grazie alle donazioni fatte ad inizio emergenza sanitaria con “Un Respiro per il Matese”. 
Pietro Rossi

15 maggio 2020

IL PARTITO DEMOCRATICO INVITA A RIPARTIRE TUTTI UNITI CON PIEDIMONTE


PIEDIMONTE  MATESE - La cosiddetta fase 2 della crisi sanitaria che sta attraversando il nostro Paese è in pieno svolgimento e la vita sociale ed economica sta gradualmente riprendendo forma, anche nella nostra città, sperando sempre che il senso di responsabilità e la necessaria prudenza di tutti aiutino a non dover tornare indietro. Il governo nazionale e la Regione Campania, ha commentato Fernando Catarcio (nella foto) Segretario del Circolo PD di Piedimonte Matese,pur tra qualche ritardo e intoppo burocratico che deve essere superato, stanno facendo la loro parte, mettendo a disposizione dei cittadini, dei lavoratori e dei soggetti economici alcuni strumenti normativi e finanziari per affrontare la crisi che stiamo vivendo. Ora tocca ai comuni che, in vista della prossima riapertura di negozi, bar e ristoranti (non solo per l’asporto), devono accompagnare la ripresa con rapidità e generosità, e il Circolo del Partito Democratico di Piedimonte Matese invita anche la nostra amministrazione comunale a fare altrettanto. In particolare chiediamo al comune di trovare forme di sostegno al nostro piccolo commercio che da oltre due mesi è praticamente fermo. Ci permettiamo di suggerire alcune misure che possono andare in questa direzione come la sospensione dei tributi comunali (TASI, TARI, TOSAP), almeno quelli dovuti dai nostri esercizi commerciali e artigianali per i mesi di chiusura, nella semplice ed equa considerazione che, stando chiusi, non hanno prodotto rifiuti, non hanno usufruito dei servizi comunali e non hanno occupato il suolo pubblico. E’già stato disposto da molti comuni, anche alcuni in situazione di dissesto finanziario come il nostro, e d’altra parte anche i costi di detti servizi a carico del comune sono diminuiti (certamente sono stati conferiti agli impianti quantitativi inferiori di rifiuti, con relativo risparmio di risorse, e nessun costo è stato sostenuto per lo sfalcio e la cura del verde urbano, visto che solo in data 7 maggio u.s. è stato avviato il procedimento per dare tale incarico); L’adozione di un piano che permetta la ripresa, graduale e sicura come sta avvenendo in tante altre città, del mercato ortofrutticolo di Piazza Europa e della fiera settimanale, che costituiscono occasioni di rivitalizzazione dell’economia cittadina e la concessione di tutti gli spazi pubblici possibili e a costo zero per effettuare servizio bar e ristorazione all’aperto, anche su suolo pubblico, favorendo così la ripresa di queste attività e valorizzando anche le nostre belle piazze e strade del centro storico. Certo, questo significherebbe l’impegno da parte degli operatori a tenere puliti e sanificati gli spazi utilizzati, per garantire la sicurezza degli avventori, ma anche l’impegno del comune a disporre, magari in alcune ore del giorno, isole pedonali e aree protette per bambini e famiglie, assicurando un’attenta sorveglianza e tenendo in perfetta manutenzione le strade e il verde pubblico. Insomma, conclude Catarcio, noi immaginiamo che per la prossima estate, Piedimonte possa ancor di più essere bella da vivere in tutti i suoi angoli all’aperto, con mille tavolini di bar, pizzerie e ristoranti(tenuti alla debita distanza), magari allietati da spettacoli e musica nelle nostre belle piazze, in modo da aiutare la nostra economia cittadina a riprendersi e restituire a noi tutti il piacere di vivere insieme e in sicurezza la nostra città, facendo i nostri acquisti a Piedimonte e limitando, perché no, anche le vacanze fatte in altre località, perché, diciamocelo, che c’è di più bello del Matese?


Pietro Rossi