24 settembre 2011

Mensa scolastica, gara affidata

CAIAZZO – Dal 3 ottobre il pranzo sarà servito tra i banchi. Con una gara bandita dalla Stazione Unica Appaltante, è stato affidato a Caiazzo il servizio di mensa scolastica. La refezione sarà assicurata anche quest’anno per tutte le classi materne ed elementari del Capoluogo e della frazione Cameralunga, così come richiesto dalla dirigente scolastica. Un importante servizio che assicura la fornitura dei pasti agli alunni dei suddetti plessi e per il quale non è previsto nessun rincaro. I costi sono infatti in fase di definizione, considerata la chiusura della gara di pochi giorni fa da parte della Stazione Unica, “ma – assicurano dal palazzo municipale – le tariffe saranno contenute e alla portata di tutti”. Intanto lunedì sarà affidato il servizio del trasporto (servizio che partirà il primo ottobre) e ieri (venerdì 23 settembre 2011, ndr.) presso le scuole medie ed elementari sono state consegnate rispettivamente 130 sedie acquistate dal Comune (il riferimento va agli edifici del Rione Garibaldi e di Cameralunga). Soddisfatti il sindaco Stefano Giaquinto (nella foto) e l’assessore delegato all’Istruzione Salvatore Fasulo. “Sono contributi che serviranno per accompagnare gli alunni e gli studenti nel percorso di formazione scolastica e per garantire loro scuole efficienti ed efficaci. Si tratta – ha concluso Giaquinto- di servizi che l’Amministrazione garantisce, nonostante un periodo molto difficile dal punto di vista economico, a favore dell’istruzione dei nostri ragazzi”.

c.s.

DELITTO DI SABAUDIA, ESEGUITA L'AUTOPSIA SUL CORPO DI ANTONIO AVERSANO


Ancora novità sull’omicidio di Antonio Aversano, il 66enne casertano trucidato a coltellate e poi dato  alle fiamme nella sua casa di Sabaudia, dove risiedeva da anni. Stando al referto autoptico redatto dal Dottor Emilio Mauriello(è stato validamente coadiuvato dai Dottori Setacci ed Arcudi), che, nel tempo di tre ore, ha effettuato gli esami del caso, al pensionato casertano(il suo decesso si fa risalire intorno alle 6.00 del mattino) sarebbe stato fatale un fendente in pieno petto. Il colpo, vibrato con forza e violenza all’altezza dello sterno, avrebbe consentito alla lama di penetrare nel profondo, provocando la morte immediata dell’uomo. Alla fine degli accertamenti di rito, si conteranno 14 coltellate, di cui quella mortale in pieno petto. Intanto, si continua a scavare nella vita privata e a cercare nei contatti di della vittima di questo nuovo e raccapricciante fatto di sangue. La speranza degli inquirenti è che possa saltare fuori in elemento chiarificatore circa una vicenda ancora senza contorni definiti ed apparentemente senza movente. Malgrado questo, però, gli inquirenti pontini battono maggiormente la pista del delitto passionale, che ritengono possa essere maturato negli ambienti gay della città, peraltro abitualmente frequentati dall’ucciso. Questo anche in considerazione della circostanza che da Casa Aversano non mancava proprio niente. Insomma, per i titolari delle indagini, un bel rompicapo. C’è da essere sicuri, però, che la professionalità e la sagacia dimostrate dallo stesso personale investigativo in altri casi , forse ancora più difficili di quello di cui trattiamo, trionferanno anche questa volta, assicurando alla Giustizia una belva sanguinaria che, in un attimo di pura follia omicida, ha cancellato per sempre la grande bontà d’animo,l’infinita squisitezza e l’impareggiabile livello di umanità  di una persona coltissima, molto benvoluta in città e soprattutto, capace di fare il bene di chi gli stava intorno al di là di ogni pur fervida immaginazione. Finora, sono state ascoltate due persone, entrambe rilasciate a conclusione degli interrogatori cui  sono state sottoposte. Non è escluso che, nei prossimi giorni non si possano registrare novità do rilievo in merito. Nel caso, saremo  osservatori e cronisti attenti, informando in tempo reale i sostri fedeli lettori. 

GIORNATA ALL’INSEGNA DELLA CULTURA E DELL’AMICIZIA NELL’INTERCLUB ROTARY ALTO CASERTANO.


Piedimonte Matese – Lo scopo del Rotary è quello di  incoraggiare e sviluppare l’ideale del «servire» inteso come motore e propulsore di ogni attività. In particolare esso si propone di: promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i propri soci, per renderli meglio atti a «servire» l’interesse generale. Nel segno di questa indicazione Domenica scorsa si è svolto l’atteso interclub tra i Rotary club Alto Casertano Piedimonte Matese e Pompei Sud.  Giornata splendida, piena di sole e di saperi, all’insegna dell’amicizia e della cultura sostanziata dalla calorosa accoglienza degli amici del Club di Pompei Sud  rappresentati dal vice presidente Angelo Andrea Casale che ci ha fatto da Cicerone, illuminato e  dotto, attraverso  la  Pompei Antica. Da buon Ispettore dei Beni Culturali  ha messo a disposizione della numerosa comitiva una ottima guida turistica che ha  condotto il gruppo nei punti più interessanti degli scavi facendo aprire le  porte delle ville che altrimenti sarebbero rimaste chiuse. Tutto è apparso imponente e importante anche perché illustrato da una ottima guida che oltre al sapere era dotato anche di  profonda arguzia ed homur. Di grande interesse la visita dell’antiquarium nazionale di Boscotrecase, guidati dal vice presidente Angelo Andrea Casale, che ha illustrato le caratteristiche del Museo e Villa Regina, esempio concreto di insediamento agricolo produttivo destinato alla viticoltura. Istituito nel 1991, ha la duplice funzione di museo di storia naturale del territorio vesuviano e museo archeologico territoriale. I reperti esposti provengono dai siti archeologici dell’area e offrono uno spaccato della vita quotidiana ai piedi del Vesuvio in epoca romana. Ad accogliere i numerosi ospiti per la conviviale presso l’Hotel Pompei Resort il presidente di Pompei Sud, prof. Mario Monica, con il consiglio direttivo del club. Un ringraziamento particolare per la calorosa accoglienza è stato espresso dal presidente del Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese, dr. Pasquale Simonelli, che ha voluto salutare con particolare affetto il vice presidente dr. Angelo Andrea Casale per la sua disponibilità e la sua grande passione per la storia della sua terra. Scambio di gagliardetti e doni tra i due presidenti, con un finissimo  piatto della terra sannita da una parte e libri della terra vesuviana dall’altra. Attestato di stima per i nostri segretario e tesoriere, Ettore Pirolo e Pasquale Terracciano, per avere organizzato al meglio la gita a Pompei. Ottimo il pranzo. Prima della visita a Villa Poppea di Oplonti  l’invito, del presidente Simonelli al  Rotary Club di Pompei Sud, a visitare la città di Piedimonte Matese, con le sue Chiese, il Castello, il  Convento e Parco Regionale del Matese, con la sua natura incontaminata e i laghi. Con la visita a Villa Poppea ha avuto termine l’appagante giro che ha  esaltato tutti i partecipanti  facendoli immergere in un mare ricco di storia. La villa di Poppea, in un primo momento denominata "villa A", è stata scavata per la prima volta nel '700 con alterne fortune, mentre un recupero più ampio e sistematico si è avuto solo a partire dal 1968. Si tratta di una villa d'otium dove comunque non mancavano sale dedicate alla produzione del vino e dell'olio. La villa, risalente al I secolo a.C. ed ampliata nel corso dell'età claudia, viene attribuita a Poppea Sabina per l'iscrizione dipinta su un'anfora, indirizzata ad un liberto della moglie di Nerone; al momento dell'eruzione del Vesuvio la villa era disabitata, forse in fase di restauro a causa del terremoto del 62 e tutti gli oggetti sono stati ritrovati accantonati in alcune stanze. Ad oggi la costruzione non è ancora interamente scavata: l'area riportata alla luce corrisponde alla zona orientale, mentre l'ingresso principale e la zona occidentale sono ancora da recuperare ostacolati anche dalla presenza di una strada moderna ed un edificio militare.

Nicola Iannitti

Dibattito nella sede del Pd sui tagli alla scuola, Abbate: “Disagi per studenti e famiglie soprattutto al Sud”



CASERTA. Non solo politici ma anche e soprattutto insegnanti, presidi ed amministratori che vivono quotidianamente il dramma dei tagli che il mondo della scuola è costretto a subire per via di una politica, quella messa in atto dal centrodestra, che provoca disagi giganteschi nei confronti soprattutto di studenti e famiglie. Era un pubblico variegato quello che ieri pomeriggio ha affrontato il tema della riduzione delle risorse  alla scuola presso la sede provinciale del Partito Democratico in Via Maielli. Erano presenti oltre al segretario del Pd Dario Abbate, il deputato Pina Picierno, la responsabile provinciale scuola del Pd casertano, Angelina Iaiunese, la responsabile scuola per la Segreteria Nazionale del Pd Francesca Puglisi.  A prendere per prima la parola la preside dell’Isiss Novelli di Marcianise Emma Marchitto, che nei giorni scorsi era balzata agli onori della cronaca nazionale per via del fatto che aveva dovuto sopperire alla mancanza di sedie nel proprio istituto facendosele prestare dal parroco del Duomo cittadino. “Solo grazie alla solidarietà dei parroci cittadini e alla caparbietà mia e dei mie colleghi abbiamo potuto iniziare l’anno scolastico”, ha spiegato la dirigente scolastica. “Ma la mancanza di arredi è solo uno degli effetti dei tagli alla scuola – ha continuato – abbiamo una situazione delicatissima sugli insegnanti di sostegno dove non riusciamo a garantire assistenza allo studio a studenti che hanno anche handicap molto gravi”.  Picierno ha parlato di “problemi derivanti dalla riduzione delle risorse statali avviata nel 2008, a cui si aggiungono gli effetti negativi dei tagli agli enti locali sui servizi, dalle mense ai trasporti, la riduzione delle risorse per l’autonomia scolastica, la condizione insopportabile di sovraffollamento nelle classi- pollaio”. La deputata ha poi elencato le proposte messe in campo dal Partito Democratico ed esposte anche  nella VII Commissione della Camera (Cultura e Istruzione), di cui fa parte. Iaiunese ha continuato ad elencare, sulla scia di quanto già espresso dalla preside Marchitto, i disagi del mondo scolastico casertano ed il caos che regna nell’Ufficio Scolastico provinciale.  Il segretario Dario Abbate ha sottolineato il fatto che i tagli alla scuola al Sud colpiscono essenzialmente le fasce debolissime della società, “famiglie giù duramente provate dalla crisi a cui in sostanza viene negato il diritto allo studio. Ma la situazione di Terra di Lavoro è già oltre il sopportabile soprattutto nelle zone dell’alto casertano dove ai tagli si aggiunge anche il disagio dovuto alla soppressione di istituti scolastici che rappresentano un elemento di sopravvivenza per intere comunità”.  “Per promuovere nuovo sviluppo ha spiegato Francesca Puglisi - il nostro Paese deve tornare a investire in una crescita intelligente ed inclusiva, come chiede il capo dello Stato e come ci spingono a fare gli obiettivi di Europa 2020.Quando il Partito Democratico tornerà a governare, dovremo seguire la lezione di don Milani, che affermava che “non c’è più grande ingiustizia di fare parti uguali tra diversi”. “Di fronte ad un governo immobile – ha poi spiegato - che ha reso il Paese cadente e declassato come le sue scuole, il Partito Democratico propone di allentare immediatamente il patto di stabilità interno per quei comuni che hanno risorse in cassa e vogliono investirle per la riqualificazione degli edifici scolastici. Nel def Tremonti ha scritto nero su bianco che nel 2025 l'Italia abbasserà il già magrissimo investimento in istruzione al 3,4% del pil. Tutti i grandi Paesi hanno visto nell'investimento in istruzione una delle leve fondamentali per promuovere nuova crescita, Obama con una manovra da 300 miliardi di dollari ha aumentato gli stipendi degli insegnanti, da noi continuano ad essere tagliati e così a parità di anzianità e titolo, i nostri guadagnano il 40% in meno. Abbiamo un più alto rapporto alunni/insegnanti perché abbiamo un gran numero di insegnanti di religione che altri Paesi non hanno e in altri paesi il costo del sostegno è sostenuto dai ministeri del welfare o della sanità”.

c.s.

Successo di pubblico per il convegno di studi "Unità d'Italia: quale risorgimento?"

Avv. Gaetano Iannotta
Caserta - (Di Salvatore Candalino) - Successo di pubblico per il convegno di studi "Unità d'Italia: quale risorgimento?”, organizzato dall'Unione Giuristi Cattolici della nostra Diocesi. Illustri relatori si sono alternati nell'analisi del tema con brillanti interventi. A partire dall'Avvocato Gaetano Iannotta, Presidente dell'Unione Giuristi Cattolici, che ha puntualmente ricostruito tutti gli eventi storici e politici che portarono alla sofferta Unità d'Italia da cui trova  origine la questione meridionale tuttora irrisolta. Il professore Giuseppe Limone si è soffermato sulle radici culturali e l'identità cristiana dell'Italia, mentre il professore Antonio Cepparulo ha esaminato il sistema finanziario dall'Unità fino ai nostri giorni. Nella seconda parte del convegno il Professore Aldo Cervo ha presentato il libro di Antonio Ciano “I Savoia e il massacro del Sud", soffermandosi in particolare sugli eccidi che il Sud fu costretto a subire in nome dell'Unità d'Italia. Ha chiuso il convegno lo stesso autore del libro, Antonio Ciano, che ha evidenziando tutti i saccheggi e le depredazioni subite dalla popolazione del Mezzogiorno d'Italia dal 1860 al 1870. Il moderatore, dott. Fabio Di Fonzo, ha salutato i presenti con la promessa di un arrivederci a un prossimo convegno su un tema altrettanto interessante.