09 novembre 2011

Versamento del Consorzio di Bonifica di una prima trance di circa 100 mila euro per le mensilità di agosto spettanti ai 125 operai stagionali.

Dott. Pietro Cappella
PIEDIMONTE MATESE. Il presidente del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano Prof. Pietro Andrea Cappella, di concerto con la deputazione amministrativa, ha disposto oggi il versamento di una prima trance di circa 100 mila euro, pari al 50% dei salari della mensilità di agosto spettanti ai 125 operai stagionali, tra acquaioli e pompisti, che potranno, già nelle prossime ore, ritirare gli assegni presso il tesoriere dell’Ente, ovvero la filiale piedimontese della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco. A seguito di numerosi solleciti e richieste avanzate nelle ultime settimane dal presidente Cappella, l’istituto di credito torrese ha accolto l’istanza per concedere una nuova anticipazione di cassa in favore del Consorzio di Bonifica, per cui i nuovi fondi a disposizione sono stati immediatamente utilizzati per versare nelle tasche degli operai stagionali la metà delle spettanze del mese di agosto, con il restante 50% e la mensilità di settembre che saranno erogate nelle prossime settimane non appena l’Ente sarà in grado di disporre di nuova liquidità. Nonostante i decreti regionali di riparto dei fondi ex Nac, delle somme a rimborso delle spese sostenute con l’Enel per il funzionamento degli impianti di sollevamento e di irrigazione e dei contributi a valere per le opere di manutenzione delle opere irrigue, materialmente tali risorse non state ancora liquidate in favore dell’Ente di viale della Libertà da parte della Regione Campania che, per le ovvie vicende relative al grave dissesto finanziario, sta seguendo un criterio cronologico nell’elargizione dei fondi che sta penalizzando non poco il Consorzio che dovrà attendere ancora per poter disporre delle risorse stanziate. Da qui le conseguenze negative per l’Ente consortile che si è ritrovato in una difficilissima situazione di cassa che ha impedito il regolare pagamento degli stipendi agli operai stagionali, una situazione drammatica che lo stesso presidente Cappella ha illustrato ad acquaioli e pompisti riuniti l’altro giorno in assemblea sindacale, durante la quale il capo dell’amministrazione consortile aveva annunciato il versamento di almeno la metà delle spettanze di agosto come poi è puntualmente avvenuto. “Ci dispiace per la situazione che si è venuta a creare – dichiara Pietro Cappella – ma la responsabilità non è certamente riconducibile all’attuale amministrazione dell’Ente che sta facendo di tutto per venire incontro alle legittime pretese degli operai stagionali, avendo avviato sin dal suo insediamento una seria politica di taglio degli sprechi e di razionalizzazione delle spese superflue visto il cattivo stato di salute delle casse consortili. Pur se tra mille difficoltà che investono un po’ tutti gli enti locali, stiamo cercando di assicurare lo stipendio aggli stagionali e agli interni, con il tesoriere che ci ha concesso un’ulteriore piccola anticipazione a fronte delle nostre insistenze, sperando che quanto prima dalla Regione Campania vengano liquidati i fondi assegnatici fino ad oggi”. In tale ottica, Cappella domani incontrerà il presidente del Consiglio regionale della Campania On. Paolo Romano per sollecitare la liquidazione della seconda trance dei contributi ex Nac dell’anno 2010 e della parte maturata in questi primi 10 mesi del 2011 che la Regione Campania, in base ad una convenzione stipulata nel 1949, deve elargire in favore del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano quale quota di ristoro delle opere di surroga realizzate dall’Ente per la captazione di ben 600 litri al minuto di acqua dalla sorgente Maretto destinata a Napoli. 

Pietro Rossi

Citato come forma di buon esempio politico in tutta Italia, il maggior quotidiano del sud ha parlato della rinuncia allo stipendio da parte di sindaco e assessori comunali

Piedimonte Matese. Non tutto è perduto in tempi di crisi economica e di vacche magre: a Piedimonte Matese le indennità di carica del sindaco e della giunta comunale sono un piccolo salvadanaio a sostegno di tante piccole ma utili iniziative. Un esempio? Il contributo economico elargito ad alcuni studenti universitari, in regola con gli esami ma con una situazione economica alle spalle non proprio florida. Una verifica della documentazione, anche con l'ausilio degli uffici comunali, e il contributo è lì, a disposizione dello studente. Il progetto è di questi giorni, ma la notizia si è subito diffusa e così, ieri mattina, il sindaco della cittadina matesina, Vincenzo Cappello, ha risposto in diretta alle domande di uno speaker di Radio Popolare Milano, che lo ha intervistato per sapere qualcosa in più in merito alla singolare iniziativa della giunta comunale. «E' dal 2007, ha spiegato Cappello - che la mia giunta non percepisce indennità di carica, gettoni di presenza e rimborsi spese. Cerchiamo di utilizzare il meno possibile le auto del Comune e viaggiamo con mezzi propri. In questo modo, riusciamo a mettere da parte una cifra considerevole, pari a centomila euro l'anno, che destiniamo, di solito, al sociale e alla cultura. Da qualche giorno, concediamo un piccolo sostegno agli studenti universitari che siano in regola con gli esami del proprio piano di studi ma che, contemporaneamente, dimostrino di non avere sufficienti risorse economiche necessarie al proseguimento degli studi». Del caso si occuperà nei prossimi giorni anche il quotidiano La Repubblica e il sindaco Cappello è stato persino contattato dagli uffici Rai, che hanno chiesto la sua disponibilità ad intervenire in uno dei programmi previsti dal palinsesto, per portare una testimonianza che, specialmente oggi, rappresenta davvero una buona notizia. «Spero - aggiunge Cappello - che molti colleghi sindaci facciano lo stesso: è importante, in un momento come quello che stiamo vivendo, che al diffuso sentimento dell'antipolitica si risponda con azioni concrete, ascoltando i reali bisogni delle persone».

Gianfrancesco D'Andrea Il Mattino

Commercialisti Caserta. Convegno su Manovra fiscale e novità del contenzioso.

 CASERTA.  “Manovra fiscale e novità del contenzioso”. Questo il titolo del convegno in programma domani giovedì 10 novembre alle 15 presso la sala convegni del Crowne Plaza di Caserta. L’iniziativa è organizzata dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta di cui è presidente Pietro Raucci in collaborazione con la  società Odp Servizi. Il convegno, dopo i saluti del presidente Raucci, si aprirà con la presentazione nel nuovo progetto dell’Ods Servizi da parte dell’amministratore Vincenzo Pappalardo. Quindi, le relazioni di Pasquale Saggese dottore di Ricerca in Diritto Tributario e Antonio Sanges Dottore Commercialista di Salerno. I lavori si concentreranno sulle norme in tema di verifica fiscale, sulle novità relative ai controlli amministrativi, ma anche sulle novità del contenzioso. E in particolare, l’accertamento esecutivo, il reclamo e la definizione delle liti pendenti e gli studi di settore.

       
                          L’Ufficio Stampa
(Maria Beatrice Crisci)

Birre artigianali in Campania, a lezione dal curatore della Guida d'Italia


MARCIANISE. Si terrà venerdì 11 novembre in piazza Campania, dalle 17, la seconda lezione del master della birra, nell’ambito degli appuntamenti settimanali proposti in sinergia dal Centro Commerciale Campania di Marcianise e Slow Food. La prima lezione dedicata alla bionde artigianali nazionali ed estere è stata tenuta la settimana scorsa da Luca Giaccone proveniente da Cuneo, uno dei massimi esperti nazionali, curatore della guida alle birre d’Italia, oltre che coordinatore dei docenti di Slow Food. Per la prima volta Giaccone è stato protagonista di una lezione all’interno di un centro commerciale, queste le sue prime impressioni: “Sono rimasto piacevolmente sorpreso non solo dall’attenzione degli allievi che seguono il corso, ma anche dai normali visitatori del centro, che piazzati a ridosso di piazza Campania, seguivano con attenzione e prendevano anche appunti. E’ chiaro che una lezione in questo contesto è più dispersiva, ma può funzionare perché coinvolge un numero sempre maggiore di persone.”. Così come l’anno scorso, anche questa volta il master delle birre artigianali sarà l’occasione per la Campania per mettere in vetrina i suoi piccoli produttori. Luca Giaccone così commenta il momento dei birrai della nostra regione: “Qui in Campania, rispetto ad altre realtà, si è un po’ in ritardo nei numeri, ma gradualmente stanno nascendo cose interessanti e sono convinto che nel giro di qualche anno il movimento dei birrai si allineerà a quello di altre regioni, ci sono comunque dei birrifici che sono molto competitivi”. 

c.s.

Un sogno spezzato

Tentare un rendiconto annuo collegato alle vittime dei petardi per comprensibili ragioni (nessuno possiede una statistica del genere) purtroppo non è possibile. Tuttavia è nostro dovere riflettere sul conteggio dei feriti delle festività natalizie 2010/2011.  Le cronache del gennaio trascorso stimano 500 persone rovinate da petardi esplosi inavvertitamente.  Codesti incidenti appaiono geograficamente ben distribuiti su tutta la penisola ( a Napoli una vittima a causa di un proiettile vagante *) e travolgono 68 ragazzini e 59 adolescenti. Poso qualche esempio:
Un ragazzo residente a Catania subisce l’amputazione della mano destra (Ospedale di Cannizzaro)
Tra i tanti tragici episodi accaduti a Milano a causa dei petardi fai da te ricordiamo il bimbo di 11 anni colpito all’inguine da un petardo lanciato da uno sconosciuto poi fuggito via.   
Il caso più grave accaduto lo scorso anno a Palermo interessa un quarantenne ricoverato in un reparto di chirurgia i medici amputano 3 dita.
Ovviamente dobbiamo sempre ricordare che tali manufatti procurano lesioni in ogni parte del nostro corpo.   Naturalmente invito, imploro una fattiva risposta dalle Autorità Competenti, perché non fermare questa insensata carneficina per mezzo di giuste ORDINANZE…?  Questi petardi rovinano il futuro dei nostri ragazzi, i quali oltretutto privi di coperture assicurative fornite dal fabbricante ( a parte l’uso sconsiderato di tali fuochi) non possono reclamare alcuna garanzia in tal senso in quanto il vero tutelato dalle odierne normative è proprio il petardo individuato, venduto ed acquistato come “GIOCO PIRICO”, un giocattolo che contiene polvere pirica, che produce fuoco sempre in grado di annientare futuro e sogni dei nostri ragazzi.  Concludo ringraziando le Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco ogni anno impegnati a divulgare informazioni rivolte a prevenire tutto ciò. “Ringrazio inoltre le nostre TV pubbliche e private per i continui e numerosi spot indirizzati  ad anticipare questi fenomeni di malcostume sociale”.
 
Giovanni Lafirenze
 

La Lega Consumatori protesta per la cattiva ricezione del segnale del digitale terrestre nel territorio della Provincia di Caserta.


Vito Conforti
CASERTA. I problemi di ricezione del segnale tv nella provincia di Caserta, a quasi due anni (dicembre 2009) dallo Switch-off, sono divenuti veramente insopportabili, anzi in alcune zone a quanto sembra peggiorano. A fare da risonanza alle proteste degli utenti è la Lega Consumatori Caserta guidata dall’instancabile Vito Conforti, il quale dichiara che arrivano quotidianamente segnalazioni circa i disagi legati al passaggio del digitale terrestre da quasi tutte le zone della provincia di Caserta. I cittadini sono infuriati e richiedono notizie sulle iniziative che gli Enti competenti hanno intrapreso per risolvere tali disagi, notizie circa le azioni, anche legali, che possono essere avviate nei confronti della RAI visto che pagano un canone per un servizio che non viene assicurato. Il segnale in molte zone è debole o inesistente, molti canali, sia Rai che Mediaset, sono spariti. Anche chi sa riprogrammare il decoder, ed è la minoranza degli utenti, incontra seri problemi a sintonizzarsi. La Lega Consumatori Caserta, ha ribadito il Presidente Vito Conforti, è a disposizione dei cittadini per raccogliere eventuali  segnalazioni, ascoltandone i problemi, e rappresentando gli stessi agli Enti competenti. La Lega Consumatori Caserta si farà promotrice di iniziative, finalizzate ad ottenere i necessari interventi da parte della Rai e del Ministero competente per il miglioramento della ricezione del segnale.

                                                                                                                          
  Uff. Stampa                                                                                                     
  Pietro Rossi                               

I SINDACI DEL MATESE CHIAMATI A RACCOLTA DAL PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ MONTANA PEPE.


Dott. Fabrizio Pepe
Piedimonte Matese. I Sindaci del Matese riuniti in conclave presso l'ente montano, chiamati dal Presidente dell'esecutivo Fabrizio Pepe per aggiornare la questione della Comunità Montana alla luce delle ultime disposizioni. Anche il Prefetto casertano Ezio Monaco scrive al Ministro degli Interni per avere lumi sul da farsi in merito agli impegni degli enti montani, vista la latitanza della Regione Campania. Ma né Regione né Ministero rispondono: neppure loro sanno come comportarsi. Intanto è stato già fissato un incontro, per l'inizio della settimana prossima a Napoli, tra i vertici delle Comunità Montane e Giuseppe Allocca, Dirigente Settore Enti Locali della Regione Campania, unitamente all'assessore Pasquale Sommese. All'esecutivo regionale si chiederà il reimpiego di circa 10 milioni di euro a favore di quegli enti (tra questi anche la Comunità Montana matesina) che non possono accedere ed usufruire dei fondi PSR. Nella fitta corrispondenza tra l'ente matesino e la Regione Campania sono state invocate anche due specifiche sentenze della Corte Costituzionale in merito alla annosa questione dei dipendenti e della corresponsione dei loro emolumenti, in particolare, le cui responsabilità gravano proprio sull'ente regionale. Proprio il Dirigente Giuseppe Allocca si è impegnato, per la settimana prossima, a far trasferire una prima trance dei previsti fondi ordinari spettanti agli enti montani, che quest'anno dovrebbero essere sensibilmente ridimensionati. Ed in materia di trasferimenti, già emesso un ulteriore decreto dall'ente Provincia di Caserta per il trasferimento di economie di gestione: proprio l'assessore provinciale Corvino si è impegnato per sollecitare l'accredito in favore degli enti montani. Ma anche gli enti montani, per contro, stanno facendo la loro parte, cercando di trovare soluzioni di economicità: è stata disposta, ad esempio, d'accordo con i sindacati di categoria, l'immediata adozione della cassa integrazione per quegli operai Baif impegnati in cantieri, nel caso in cui le condizioni metereologiche non consentano una normale attività lavorativa all'esterno; in caso di piogge abbondanti, di neve, di vento forte, ecc. Quando le condizioni metereologiche non lo consentano, quindi, gli operai forestali non potranno più lavorare, ed usufruiranno della cassa integrazione (con l'80 % del salario) corrisposto dall'Inps, e con un grosso risparmio per la Comunità Montana. Ancora, sono stati del tutto eliminati i lavori in canteri di alta quota (sopra i mille metri), come pure eliminati i lavori con ore straordinarie (oltre le normali ore lavorative giornaliere); è stata pure disposta una sostanziale riduzione dei rimborsi chilometrici per quegli operai che si devono spostare dalla città di residenza a quella lavorativa. Fiduciosi i primi cittadini sull'andamento delle trattative, che dovrebbero portare ad una faticosa, ma certa, chiusura dell'esercizio 2011, in termini di progettazione realizzata e trasferimenti corrisposti, mentre per il 2012 si dovrebbero prevedere sostanziali novità, a cominciare dalla revisione della legge regionale n. 11, che dovrebbe portare ad un bilanciamento dei trasferimenti agli enti montani distribuiti tra diversi assessorati: quello all'ambiente, alla protezione civile, al turismo. La Comunità Montana del Matese ha avanzato, intanto, alla Regione Campania ed al Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano, una sua di proposta, che dovrebbe avere un ulteriore motivo di confronto la settimana prossima, quando si incontreranno i capigruppo in Regione, prima che le modifiche passino in Commissione. In sostanza quello che si chiede è una certa correlazione tra i Piani forestali, e relativi loro finanziamenti, e le attività forestali svolte: a Comunità Montane come quelle del Matese, ad esempio,  che hanno un vasto bacino di utenza, e con la maggior parte dei Comuni il cui territorio è di ambito montano, è giusto riconoscere un Piano forestale più corposo, e non tenendo solo conto, come richiesto dalla Regione, dei metri quadri di territorio per numero di dipendenti impiegati (il famoso rapporto 1/1: ettari di terreno/numero di dipendenti).

Pietro Rossi