16 ottobre 2008

LA LEGA CONSUMATORI PROMUOVE IL CENTRO DI TUTELA DEL MALATO E DEL DISABILE.




Caserta. Lega Consumatori, tra gli strumenti ritenuti di particolare importanza nella tutela del cittadino utente, ha organizzato il Centro di Tutela del Malato e del Disabile, contenitore di risorse umane (gli operatori dell’associazione) e professionali (specialisti medici ed avvocati) la cui finalità é quella di sostenere gli iscritti nella valutazione della prestazione ricevuta da un professionista sanitario (medico o struttura ospedaliera).
Per saperne di più abbiamo posto alcune domane al Presidente della Lega Consumatori di Caserta Vito Conforti:
- Sig. Conforti quali sono le esigenze a cui risponde il Centro Tutela del Malato da voi istituito?
- Il Centro di Tutela cerca, nello svolgimento della propria missione, di contemperare “due esigenze” apparentemente in opposizione, eppure entrambe fondamentali nell’ambito del rapporto tra medico e paziente: quella di non mortificare l’iniziativa del professionista col timore di ingiuste rappresaglie da parte del cliente in caso d’insuccesso e quella, contraria, di non indulgere verso non ponderate decisioni o riprovevoli inerzie dal professionista. L’agire medico, occorre sottolineare con energia, opera nell’ambito di beni fondamentali e personalissimi dell’individuo, quali il diritto alla salute, sanzionato dall’art.32 Costituzione, ed il diritto all’inviolabilità della libertà personale di cui all’art.13 Costituzione. Correttamente dunque esso non va percepito come sacro e non censurabile, ma al contrario il professionista medico dovrà sempre più valorizzare il coinvolgimento del proprio paziente, ovvero la sua massima partecipazione alle decisioni che lo riguardano.
- Quali sono gli obiettivi della struttura?
- Il Centro di Tutela del Malato e del Disabile, ispirato dalla sensibilità della Lega Consumatori, persegue dunque l’obiettivo di ottenere, da parte del professionista medico,un operare rispettoso della salute e della libertà del paziente. E libertà del paziente significa innanzitutto la consapevolezza circa il contenuto e le conseguenze degli interventi a cui si trova sottoposto e la relativa adesione. In premessa ad ogni considerazione sulla qualità della prestazione sanitaria, il Centro di Tutela pone dunque particolare importanza al valore del consenso informato come fondamento della relazione medico-paziente.
- Secondo voi come deve essere l’informazione?
- L’informazione tra medico e paziente infatti, oltre ad essere chiara e completa, deve essere globale, tale cioè da coprire l'intervento nel suo complesso in ogni singola fase dello stesso e parametrata al quid di attività medica che vi si svolge. L’informazione ed il correlativo consenso ovviamente non sono causa di esonero della responsabilità, ma valgono a rendere edotto il paziente sul rischio normale degli atti medici cui si sottopone, accettando di andare incontro alle eventuali conseguenze negative che possono verificarsi nonostante la corretta e diligente esecuzione della prestazione da parte del medico. Naturalmente il medico o l'ente ospedaliero, a prescindere dal consenso informato ricevuto dal paziente, rimangono responsabili –e sono perciò tenuto a risarcire il danno- se incorrono in errore colpevolmente nello svolgimento della pratica sanitaria.
- Che tipo di colpa si può avere?
La colpa del professionista sanitario può configurasi ancora nella prima fase del rapporto, nella non ponderata accettazione dell’incarico malgrado la consapevolezza di non possedere la preparazione necessaria per intervenire, e poi durante tutto l’iter della prestazione (diagnosi, cura, assistenza post intervento). Essa infine si configura nelle diverse figure: della negligenza, quando il medico agisce con trascuratezza o disattenzione o con inadeguata preparazione omettendo lo svolgimento attività diagnostiche o terapeutiche etc. indispensabili; dell’imprudenza, quando agisca con temerarietà sperimentale e senza valutare adeguatamente il rapporto tra rischi e benefici; dell’imperizia (carattere che, per disposto dell’art.2236 C.c. è fonte di responsabilità attenuata), quando a connotati di gravità, ovverosia quando il medico risulti non conoscere le nozioni fondamentali e di ignorare quegli aggiornamenti clinici, diagnostici e terapeutici già sperimentati e consolidati nella prassi medica ovvero quando il caso non presenti caratteristiche di straordinarietà o eccezionalità e non sia stato adeguatamente studiato dalla scienza medica o sperimentato dalla prassi. Ovvio che la colpa del professionista medico dev’essere provata da chi l’afferma, non essendo sufficiente constatare l’insuccesso della cura essendo la prestazione del professionista sanitario di mezzi e non di risultato. L’intervento dell’Operatore del Centro di Tutela del Malato e del Disabile si limita solo ed esclusivamente al reclamo di un utente sulla prestazione ricevuta da un medico, ovvero dal personale sanitario di una struttura sanitaria. Ben specificando all’utente che qualsiasi successiva azione andrà valutata opportunamente da un professionista, sia esso medico o avvocato. L’operatore accompagna l’utente innanzitutto quale supporto alla raccolta delle informazioni relative al trattamento sanitario oggetto di contestazione.

Pietro Rossi

PUBBLICATA L'ULTIMA POESIA DI PALOLO PINELLI "A CORE DE MAMMA’ SOFI’"


A CORE DE MAMMA’ SOFI’

Sì sulu tu
resta cu mmè
accussì nun chiagne cchiù.
Io lo so che è tardi,
scusami del ritardo,
ma non è mai troppo tardi nella vita
per dirti che sei stata una grande donna
ricca di valori umani
e buoni sentimenti ossia
straordinaria, meravigliosa.
Hai lottato da sola,
con tanti sacrifici e sofferenza,
sempre con amore e saggezza
fino alla morte,
portandoti con te un bagaglio di bene.
Tu mamma avevi la croce dell’onestà dalla nascita
e da sola ti sei guadagnata il tuo paradiso.

Paolo Pinelli (NELLA FOTO)

UNO STRISCIONE PER DIRE TI AMO.


Caiazzo -La zattera per cercare di salvare un amore, e riconquistare la donna amata ha la forma di uno striscione comparso all’alba di oggi , nella strada che conduce a San Giovanni e Paolo, al bivio della strada statale che attraversa Caiazzo, piccolo comune della provincia di Caserta- che reca la scritta in rosso, tra cuoricini in rosso «Tutta la vita mia adesso sta in mano a te, sei una malattia che è più forte di me. Ti amo» . Messaggio scritto in dialetto, che pare tratto(ma non è così) da una delle tante canzoni di Peppino di Capri. Una ricorrenza? Una conferma d'affetto? Una prova d'amore? Sembra che alla base dell'originale messaggio ci sarebbe il desiderio di recuperare il rapporto con la donna amata. Un grido, una dichiarazione d'amore e d'affetto forte lanciato per farsi perdonare e sorprendere la propria adorata. Il misterioso innamorato autore del messaggio amoroso- ha ancorato la “supplica” allo stop stradale. Per chi transita in auto c’è il rischio ingorgo. Una modalità singolare, per manifestare i propri sentimenti . Comunicando ad «alta voce» il proprio amore per una persona o per riconquistarla con metodi alla «Stranamore» è ormai diventa una moda anche nel caiatino. Si è cominciato con le scritte lungo i muri tra “Circe”, «Piccola Stellina» e «Chicca». Non sono mancati neppure gli striscioni sui cavalcavia o l'affissione di manifesti scritti a mano. Questa volta è stato scelto uno striscione. L’innamorato pazzo, riuscirà a riconquistare la metà? Non lo sapremo, a meno che la coppia non decida di tenere informati i caiatini con un altro maxi striscione. E come in ogni favola: Tutti vissero felici e contenti!

Giuseppe Sangiovanni

CON IL DECRETO SULLA SANITA N. 154 SCOMPARIRANNO LE SCUOLE DI MONTAGNA. PERICOLO DI CHIUSURA PER ALCUNE SCUOLE DELL’ALTO CASERTANO.


Piedimonte Matese. Con il Decreto sulla sanità, scompariranno le scuole di montagna, provvedimento che colpisce molti comuni dell’alto casertano preoccupato di ciò il Prof. Marco Fusco (nella foto) ex presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese ha dichiarato in merito “ se passa il Decreto Legge 154, rimetteremo il nostro mandato nelle mani del Capo dello Stato”. Cosa c’entra la scuola con le “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali?” La solita “furbata” del Governo Nazionale. E’ in discussione l’intero sistema scolastico. Nelle ultime settimane alcune tematiche sono già state anticipate dalla stampa nazionale e sindacale. L’articolo 3 del decreto-legge 154 prevede, di fatto, come obiettivo fondamentale, la realizzazione di un nuovo dimensionamento delle scuole autonome. Le regioni e gli Enti Locali dovranno entro il prossimo 30 novembre, provvedere a tanto, pena, addirittura, la nomina di un commissario ad acta. Se dovesse passare questo provvedimento, le scuole dei nostri piccoli centri, saranno chiuse, tutte. Quest’anno ha chiuso i battenti la scuola media di Gallo Matese: a ruota seguiranno le scuole dell’infanzia, primaria e primo grado di Fontegreca, Ciorlano, Letino e di altri centri vicinori. Si salveranno in pochi. Tutto questo aggraverà ancora di più lo spopolamento che sta mettendo in ginocchio tutta la fascia dell’alto casertano. Scompariranno le istituzioni con meno di 50 alunni e per conservare l’autonomia occorrerà avere dai 500 ai 900 alunni. Si parla di deroghe per le comunità montane ma nei provvedimenti in discussione non ci sono elementi che possono far stare tranquilli i piccoli comuni. A tutto questo dobbiamo reagire con fermezza, ha ribadito Marco Fusco,anche a costo di rimettere il nostro mandato nelle mani del presidente della Repubblica Napolitano. A tutto questo non possiamo assistere passivamente. La presenza della scuola in un piccolo centro è un baluardo per la crescita democratica, civile, sociale della comunità. Come amministratori, uniamoci alle proteste di questi giorni e se tutto questo non dovesse bastare per cambiare le cose, dovremmo indire assemblee pubbliche permanenti per ottenere tutte le garanzie dal Governo Belrusconi a difesa della sopravvivenza delle nostre istituzioni Scolastiche, già provate pesantemente per il proliferare delle pluriclassi. La mobilitazione è necessaria: ecco perché dobbiamo appoggiare quelle organizzate dai sindacati e dai movimenti studenteschi. A Piedimonte Matese, Caserta, Napoli, sfiliamo insieme amministratori, genitori, studenti, docenti, personale Ata. Tutto questo è una conseguenza inevitabile di un malcontento che coinvolge non solo i docenti, ma anche gli alunni e i genitori. La scuola dei tagli ai servizi non piace a chi vorrebbe che l’istruzione nel nostro Paese occupasse un posto di rilievo. Dovremo dunque scendere in piazza tutti per dire il nostro dissenso a scelte che danneggiano la scuola e mettono a repentaglio la sicurezza democratica e civile nei piccoli centri.

Pietro Rossi

RACCOLTA FIRME DELL’IDV PER L’ABROGAZIONE DEL LODO ALFANO.


Piedimonte Matese. La raccolta di firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano sta riscontrando notevole attenzione e successo tra i cittadini italiani. Anche nel territorio matesino e dell’alto casertano la raccolta firme procede al di là di ogni più rosea aspettativa. Tanti stanno firmando (già ampiamente superate le 1000 firme, di cui oltre 500 nella sola Piedimonte Matese) e tanti, pur non residenti sul territorio hanno chiesto con insistenza di poter firmare. L’iniziativa sta facendo risvegliare in tanti la voglia di resistere e di contrapporsi ad un Governo che in tanti campi- dall’informazione alle rispetto del Parlamento e delle Istituzioni, dalla giustizia alla scuola, dall’economia alla sicurezza, sta procedendo con decreti e forzature che inducono tanti a paventare seri rischi per la democrazia. “Italia dei Valori- afferma il dott. Emilio Iannotta, coordinatore per la raccolta firme della zona matesina- intende coinvolgere in questa battaglia di civiltà e di libertà quanti hanno già mostrato sensibilità sul tema e quanti lo faranno nell’immediato futuro”.Gli interessati possono partecipare alla riunione prevista presso la sede del partito a Piedimonte Matese, in via Ercole D’Agnese 14, lunedì prossimo 20 ottobre alle ore 18,30. Verranno programmati nell’occasione i prossimi banchetti che si intende effettuare in tutti i comuni della Comunità Montana del Matese. Per qualsiasi informazione o richiesta contattare idvpiedimontematese@gmail.com

Pietro Rossi

Sagra della Castagna a Cusano Mutri.







Cusano Mutri. Da venerdì 25 a domenica 26 ottobre 2008 a Cusano Mutri, in provincia di Benevento, ha luogo la 24^ edizione della Sagra della Castagna locale e dei prodotti del sottobosco. La manifestazione, nel centro storico del paese offre stand di ristorazione con menu turistici a base di prodotti tipici che ogni anno richiamano un gran numero di buongustai. La castagna è un prodotto veramente prelibato della zona di Cusano Mutri e più precisamente dei boschi della frazione Civitella Licinio. Il metodo più tradizionale di conservare le castagne, utilizzato prevalentemente nell'area, è senz'altro è rappresentato dalle "castagne del prete" che si distingue per l'abilità occorrente durante tutte le varie fasi di preparazione: essiccazione, affumicatura, lessatura e infine tostatura al forno.

Fonte: www.montidelmatese.com