28 ottobre 2008

Mons. Farina benedice la nascita dell’Associazione Familiari Disagiati Psichici.


Piedimonte Matese. A Piedimonte Matese è nata la prima Associazione Familiari Disagiati Psichici (A.f.d.p.) della provincia di Caserta. La presentazione ufficiale è avvenuta pochi giorni fa, nell’istituto alberghiero ‘E. V. Cappello’, dove il presidente Ermanno Preziosi, dopo avere ringraziato tutti coloro che ne hanno contribuito la nascita, ha illustrato il valore dell’associazione di cui è guida e le finalità che essa persegue. L’evento ha visto, oltre ad un pubblico numeroso, gli interventi di altre personalità, quali il sindaco di Piedimonte avv. Vincenzo Cappello, il direttore del Dipartimento di Sanità Mentale di Caserta dott. Luigi Carizzone, il presidente della Comunità Montana dott. Fabrizio Pepe, il vescovo mons. Pietro Farina e il direttore del U.o.s.m. (Unità Operative di Salute Mentale) di Piedimonte dott. Demetrio Perperidis. Presenti in sala, a rappresentare l’amministrazione comunale anche l’assessore Pinuccio Riselli e i consiglieri Ferrante, Iannotta e De Rosa. Sempre attenti alle questioni di carattere sociale, anche i volontari della Protezione Civile, guidati dal geom. Enzo Mone, hanno voluto essere partecipi.
L’evento è stato un’occasione per discutere su un tema molto a cuore a tutti i presenti. La salute mentale «non è una questione che riguarda pochi, ma a che fare con tutta la comunità», ha sottolineato il dott. Emilio Iannotta, presente tra il pubblico per dare il proprio contributo da medico, assieme anche alla dott.ssa Cristina Ferrucci.
«L’obiettivo di questa associazione», ha spiegato Preziosi, «è quello di sollecitare le istituzioni locali, provinciali e regionali, affinché diano un contributo, un aiuto concreto alle tante famiglie che oggi vengono lasciate sole ad occuparsi dei propri malati». La legge 180 del 1978, conosciuta anche come legge Basaglia, infatti prevedeva la chiusura dei manicomi, smantellando le strutture psichiatriche senza sostituirle con altre adeguate, e lasciando i malati per strada o con le famiglie. Per questa e altre ragioni, l’associazione si impegnerà affinché i malati ricevano, non solo dai propri familiari, le cure necessarie al pari di ogni altro malato. Tra gli obiettivi di Preziosi vi è quindi la realizzazione di nuove strutture, quali una clinica psichiatrica specializzata, una comunità terapeutica, residenze protette, ma anche l’ottimizzazione di strutture già esistenti, come il pronto soccorso. Fondamentale appare anche la riabilitazione sociale dei malati, attraverso misure terapeutiche e riabilitative. Evitando di considerare questi soggetti come persone di serie B o peggio, si avrà una riduzione del loro stato di disagio. Il sindaco Cappello con il suo intervento ha voluto ribadire la vicinanza e il sostegno da parte dell’amministrazione comunale, marcando l’importanza di ogni tipo di associazione, in quanto «lottare insieme per un obiettivo comune è una scelta che dà sempre buoni frutti». Al di là di ogni discussione, una certezza è emersa tra i tanti punti di vista: un sorriso donato a chi vive una situazione di disagio psichico è il primo vero aiuto concreto che ognuno di noi può offrire.



Pietro Rossi

Arriva il Consorzio “Valli del Volturno”.


Alife. Mette piede anche ad Alife il consorzio ”Valli del Matese” finalizzato alla promozione e commercializzazione di prodotti tipici locali e coordinato dal dinamico imprenditore caiatino Antonio Della Rocca, “figlio d’arte” cioé dell’ex assessore all’agricoltura del Comune di Caiazzo Rosetta De Rosa. Nella serata di sabato 24 ottobre, presso la sala consiliare del Comune di Alife si è svolto un pubblico incontro per dibattere sull’opportunità di costituire una società consortile a beneficio dell’intero comprensorio. Hanno assicurato la propria disponibilità: il senatore Carlo Sarro, la commercialista e presidente Confindustria per Benevento, Paola Pietrantonio, nonché la commercialista esperta in diritto societario, Maria Teresa Pacelli. L’ordine del giorno contempla in particolare: atto costitutivo e statuto della società; modalità di accesso ai contributi pubblici e riconoscimento da parte della Regione Campania. Seguirà un dibattito moderato dal coordinatore Antonio Della Rocca.


Fonte:teleradionews

Aspettando Pane e Olio in frantoio.


Caiazzo. Ricco ed interessante il programma della manifestazione “Aspettando Pane e Olio in Frantoio“ promozionale dei prodotti tipici, naturali e biologici, organizzata sotto l’egida dell’associazione nazionale “Città dell’Olio” dall’assessorato comunale alla promozione culturale e turistica retto dal vice sindaco Tommaso Sgueglia in collaborazione con l’associazione Pro Loco Caiazzo presieduta da Giovanni Marcuccio: Aspettando Pane e Olio in Frantoio è programmata nel chiostro del Comune di Caiazzo martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre 2008 dalle ore 16 alle ore 22. Questi gli espositori: Azienda Agricola “Mazzarella” s.r.l., produttrice di Olio extravergine di oliva biologico, biocosmetici di alta qualità all’olio di oliva di Caiazzo (il famoso “caiazzano”); Azienda “Vestini Campagnano”, produttrice di vino Pallagrello e Casavecchia; Azienda “Colline di Caiazzo” di Tommasino Mastroianni, produttrice di Olio e Vino, Villa Santa Croce - Piana di Monte Verna; azienda “Glase – Fact” di Ursula Macalli, produttrice di Gioielli artigianali di feltro e fimo, Caiazzo; Azienda Piccirillo “Beati Colli”, Agriturismo, prodotti tipici, Vino ed Olio; Azienda Agricola “Verdi Fattorie”, S. Angelo all’Esca (Avellino); Azienda “Cioccolato Bontà”, produttrice di Rochers, Tartufo e Cocco, Grottaminarda (Avellino); Azienda G.E.F. “Taburni Domus”, produttrice di vino Aglianico e Falanghina (Benevento); Azienda “Antiche Ricette cilentane”, Prodotti Tipici, Rutino (Salerno); Azienda Agricola “Cappetta”, produttrice di Formaggio pecorino e di mucca, Contursi Terme (Salerno); Azienda “Apicultura Ambrosino”, produttrice di Miele, Pappa Reale, Polline, Propoli e Candele Profumate, Palma Campania (Napoli); Cooperativa “La Dispensa”, produttrice di Formaggio pecorino e caprino, Marzano Appio (Caserta). Presso gli stands sarà possibile degustare i prodotti tipici.

Fonte:teleradionews

Animato vertice assessore - commercianti.


Caiazzo. Un incontro fra operatori del terziario e l’assessore alle attività produttive, Antonio Di Sorbo, si è tenuto l’altro pomeriggio presso la casa comunale. Incontro fortemente voluto dal giovane assessore per verificare quanto era stato attuato e quanto invece va fatto nel rispetto di impegni assunti nel corso di un precedente incontro tenuto appena dopo le elezioni comunali sempre su iniziativa del nostro, ovviamente in piena sinergia con il sindaco Stefano Giaquinto. Non sono mancati, invero, gli stimoli dei commercianti, delusi in particolare per la manata predisposizione di una franchigia nelle aree di sosta a pagamento, almeno di un quarto d’ora, giusto il tempo per effettuare degli acquisti fugaci. Anche l’impegno di vivacizzare il centro con iniziative e spettacoli vari non sembrava mantenuto, ma in effetti proprio nei prossimi giorni dovrebbero raccogliersi i primi frutti del lavoro dello staff capeggiato da Antonio Di Sorbo, consistenti in un primo week end col mercatino del gusto, allo studio anche per i prossimi mesi, grazie al quale dovrebbe essere notevolmente incrementato il flusso turistico ovvero dei potenziali acquirenti dell’agonizzante terziario caiatino. Quanto prima dovrebbe giungere al capolinea anche il problema delle nuove insegne, di cui era stata prospettata la realizzazione a spese del Comune, ma anche i commercianti dovrebbero impegnarsi maggiormente, predisponendo vetrine più ricche ed allettanti e soprattutto tenendo, per quanto possibile, i negozi aperti anche nei giorni festivi. Fra qualche mese i frutti del rinnovato, reciproco impegno saranno nuovamente sottoposti a valutazione delle parti ed in tale occasione si dovrebbero trarre le somme del primo anno della nuova amministrazione targata Giaquinto.

Fonte:teleradionews

A Gianguido Baldi il premio Olmo 2008.


Raviscanina. È programmata per il prossimo 8 novembre, alle ore 17.30, la quinta edizione del Premio “Olmo”, istituito dalla “Fondazione Antonio De Sisto, che quest’anno ha deciso di assegnare al dottor Gianguido Baldi (nella foto) il “Premio Olmo - A. De Sisto 2008” per la “sezione cinema”. La motivazione sarà resa nota ufficialmente nel corso della premiazione che avverrà il giorno 8 novembre 2008 alle ore 17.30, presso l’Auditorium di Raviscanina, alla quale tutti sono invitati a presenziare. Lo rende noto il Presidente della Fondazione, dottor Lelio De Sisto, nipote del compianto Antonio, che nei prossimi giorni renderà noto ance il programma dettagliato della sentita manifestazione. Gianguido Baldi lavora principalmente come interprete dividendosi spesso tra cinema e tv. Attore di teatro, cinema e televisione, figlio del regista Gian Vittorio Baldi e, acquisito, dell'attrice Macha Méril, intraprende stdui Classici, prima a Lodi e poi a Roma, diplomandosi. Debutta a 19 anni con il film Demoni (1985), diretto da Lamberto Bava. In teatro è stato protagonista in vari lavori tra cui: Pensiero nomade, regia di Emiliani, e Il ladro dei sogni di Carlo Lucarelli, famoso giallista. Sul grande schermo ha partecipato ai film: Histoire Turque, al fianco di Macha Méril, La sindrome di Stendhal (1996) di Dario Argento, e Nevrijeme - Il temporale (2000), diretto da suo padre. Diventa noto al grande pubblico con il ruolo di Alessandro Palladini, interpretato, dalla prima puntata nel 1996 alla 1455 del 2003 e poi nuovamente dalla 2405 del 2007, alla 2518 del 2008 nella soap opera di Rai Tre, Un posto al sole. Nel set della soap napoletana inoltre conosce l'attrice Samuela Sardo con la quale intraprende una relazione per qualche tempo alla fine degli anni Novanta.

INTERROGAZIONE DELLA MINORANZA SUL GAZEBO DELL’I.D.V. DURANTE LA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI.


Piedimonte Matese. Il capogruppo del PDL al Comune di Piedimonte Matese Gianni Ferrante (nella foto), premesso che in data 25 e 26 ottobre si è svolta, in Piazza V. Cappello, la seconda festa delle associazioni ad opera dell'Amministrazione Comunale e considerato che in pari data e nella stessa piazza era presente anche un gazebo per la raccolta di firme ad opera del partito politico denominato “Italia dei Valori”; ha inoltrato una interrogazione a risposta scritta al Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello per conoscere se il movimento politico “Italia dei Valori” ha richiesto, cosi come previsto, la relativa autorizzazione e se questa è stata regolarmente rilasciata. “Inoltre, conclude Ferrante, nel caso in cui la relativa autorizzazione sia stata regolarmente rilasciata, chiede come sia stato possibile autorizzare, in modo così maldestro, contemporaneamente e nella stessa piazza, una manifestazione di un partito politico consentendo allo stesso una evidente strumentalizzazione a danno dell'immagine di imparzialità e di impegno nel sociale delle tante associazioni presenti e involontariamente coinvolte in una evidente speculazione politica. In considerazione del fatto che molti cittadini hanno espresso il loro disappunto nel constatare la presenza di una “evidente” iniziativa politica nel contesto di una manifestazione a carattere esclusivamente culturale, sociale e sportivo”;




Pietro Rossi

A CAIAZZO, IL PRIMO VERO INCONTRO TRA GARIBALDI E VITTORIO EMANUELE II


Caiazzo - Sorpresa, stupore, incredulità, sconcerto tra quanti ritenevano di aver appreso a scuola, dai libri di storia, qualche cosa d’inoppugnabile.
Vittorio Emanuele II, re d’Italia e Giuseppe Garibaldi non s’incontrarono a Teano! O meglio. Quell’incontro ci fu, ma solo incidentalmente, dopo il primo vero incontro, tra l’eroe dei due mondi ed il monarca, avvenuto presso Caiazzo.
Un falso storico in danno dell’onestà intellettuale e dell’intelligenza d’ogni e qualsiasi cittadino italiano? Una clamorosa bufala, una dissacrazione, una boutade, una provocazione architettata dai locali amministratori, per promozionare turisticamente il proprio comune? Sembrerebbe proprio di no. Almeno da quanto affermato, non da un mitomane, ma dal professore emerito Letterio Briguglio, scrittore e docente universitario di Storia del Risorgimento all’Università di Padova.
Nel testa a testa con tra Teano e Vairano Patenora, sulla esatta località, teatro dello storico incontro, s’inserisce il comune di Caiazzo, amena cittadina della provincia di Caserta, che non intende appropriarsi di niente che non sia attendibile e documentato, né tantomeno intende aprire ostilità con comunità che vantano patrocini dell’avvenimento in questione, ma ritiene doveroso che, prima attraverso gli organi di informazione e di stampa, e poi, anche con incontri e ricerche, si possa fare chiarezza su di un episodio storico tanto controverso.
Caiatini, che è bene precisare, non intendono cavalcare un inopportuno trionfalismo, fermamente orientati ad acclarare, se possibile, una verità storica.
Quindi, nessuna voglia di entrare in competizione, che potrebbe sfociare nel facile e grottesco, “tra i due litiganti il terzo gode”, ma solo l’assunzione di un impegno, per affidare a storici di provata fama, l’incarico per uno studio rigorosamente scientifico sull’episodio.
L’immortale “Salute al Re d’Italia”, pronunciato da Giuseppe Garibaldi, sarebbe avvenuto in prima battuta a Caiazzo.
La lettera di Briguglio, che riapre un contenzioso storico, servirà anche a risaltare l’epopea garibaldina che, proprio a Caiazzo, conobbe l’unica battuta d’arresto(battaglia dell’1 e 2 settembre 1860)-di una trionfale campagna che si concluse, di lì a poco, con la decisiva “ Battaglia del Volturno”(1-2 ottobre 1860).
E la matassa s’ingarbuglia ancora di più. Diverse le coincidenze, come la località Vecchia Taverna e il Monte Santa Croce di Caiazzo, fanno pensare che Caiazzo, possa essere l’indiscusso luogo dell’Unità d’Italia.
Il fatidico incontro del 26 ottobre 1860, fra Garibaldi ed il re d’Italia Vittorio Emanuale II- , sarebbe avvenuto a Caiazzo, nei pressi del Monte Croce.
Dubbio insinuato negli anni ottanta dallo storico Briguglio, dell’Università di Padova, che si fece scrupolo di segnalare con una lettera, inviata nel 1980 al sindaco di Caiazzo, dell’epoca, Giuseppe Cervo, e per conoscenza al sindaco di Caserta, corredata da un passo tratto dalle “memorie” di Luigi Federico Menabrea(il generale componente dello Stato Maggiore del re), in cui si menzionava che l’incontro tra il Re e il Generale avvenne presso Caiazzo, dove Garibaldi aspettò il Re.
Ciò risulta dal diario di guerra del generale Menabrea, ma non solo, come ebbero modo di verificare negli anni ’80 i numerosi invitati e partecipanti ad altro incontro che i caiatini avrebbero potuto far imprimere indelebilmente nella storia locale e nazionale- ora tornati all’attacco: quello fra il professor Briguglio, diverse autorità, storici, studiosi e docenti locali, il presidente (allora come ora) della Società di Storia Patria, Aniello Gentile (l’unico che sembrò piuttosto scettico).
Mancava un ‘ultima verifica, anche a non voler scendere in polemica con gli altri contendenti, a riprova di una teoria comunque credibile insieme ad altre: prima che a Caianello o a Vattelapesca, il Re e il Generale fecero comunque fare una prova generale di sì importante incontro, che non poteva certamente essere lasciato all’improvvisazione. Ebbene, quel primo incontro, all’alba del 26 ottobre 1860, si tenne proprio nei pressi di Caiazzo. Per verificarlo al cento per cento, Briguglio con altri studiosi aveva persino concordato di effettuare una prova pratica: un viaggio a cavallo attraverso il percorso campestre già individuato dagli studiosi, il che comunque non sarebbe costato molto. Purtroppo, quella prova- non si fece mai e così finora quel progetto è rimasto per oltre un ventennio, chiuso in chissà quale cassetto dal quale rischiava di passare direttamente al dimenticatoio.
Scoperta ora riportata alla luce, da “indomiti”cittadini di Caiazzo-che non hanno mai accantonato ogni rivendicazione del primo incontro fra il generale Garibaldi ed il re Vittorio Emanuele II, avvenuto esattamente centoquarantaquattro anni addietro, per la cui primogenitura, invece, continuano ad ‘accapigliarsi’ gli studiosi e campanilisti di Teano e Variano .
“L’aspetto sconcertante della vicenda –sottolinea il professor Pasquale Cervo, caiatino doc- sta nel fatto che un diario di guerra, commentario, scritto non da un qualsiasi partecipante all’impresa ma dallo stesso generale aiutante di campo del Re, il generale Menabrea, abbia dovuto attendere oltre un secolo per affacciarsi tra i documenti della storia.
E se il professor Letterio Briguglio non l’ avesse riportato alla luce, probabilmente nessuno più ci avrebbe pensato. Non ricordo più quante autorità il 24 ottobre 1987 parteciparono alla riunione col professor Briguglio, che venne a Caiazzo per rendersi conto anche fisicamente dei luoghi sacri alle patrie memorie, egli che, rileggendo il diario del generale Menabrea, aiutante di campo del sovrano, aveva scoperto che l’incontro di quei due illustri personaggi era avvenuto a Caiazzo (testualmente ‘a poca distanza da Caiazzo, alle pendici del monte Croce’) come, in francese, stava scritto là dentro.
Il professor Briguglio- continua Cervo cercò inutilmente di penetrare nell’ostinato e quasi astioso muro di gomma che gli opposero -ricordo come fosse oggi- il professor Aniello Gentile e il decano dei giornalisti casertani, Scialla, in nome della tradizione ufficiale, che aveva, invece, consacrato Teano come luogo del famoso saluto di Garibaldi al Re d’Italia. Tentai inutilmente anch’io di sollevare il dito, in quell’occasione: volevo dire soltanto che, -forse perché Teano fa rima con mano mentre Caiazzo non offre assonanze oneste- quelli che, dopo le vicende belliche, senza aver mai visto neanche da lontano un combattimento, né conosciuto il puzzo della polvere da sparo, né guardato con gli occhi morti e feriti, né sentito il pianto delle madri, sono, perciò stesso, autorizzati a mistificare la storia, eccoli presentare la versione espurgata dei fatti. Ne derivò che il nostro nobile paese, dopo la prima sconfitta relativa ai natali di Pier delle Vigne, ne dovette soffrire un’altra, ancora più grave. In uno dei miei ultimi esami cosiddetti di maturità (a Torino, al Curie), trovai un collega, commissario di Storia e Filosofia, della provincia d’Isernia, meridionale come i tre quarti della popolazione piemontese. E quando seppe che provenivo da Caiazzo: come mai -mi chiese- voi non fate niente per rivendicare l’incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele?’ Non lo so, risposi umilmente. ‘Io sono convinto, sai, -aggiunse- che quella di Teano è fama usurpata’. Ed il giorno dopo mi portò alcuni libri di testo (scolastici) dove c’era scritto chiaro e tondo com’erano andate le cose”- le parole conclusive del docente caiatino.
Una partita tra Caiazzo Vairano e Teano- tutta da giocare.
La querelle finirà ora nelle mani degli storici.
Non rimane che attendere gli sviluppi.


Giuseppe Sangiovanni