15 agosto 2010

UN FERRAGOSTO SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE: SOGNO O UTOPIA?


Ferragosto,una festività tipicamente Italiana,una giornata dedicata alla classica gita fuori porta,mare,montagna,città d’arte,ogni posto è buono,pur di evadere la solita quotidianietà. Poter viaggiare, divertirsi,visitare musei,dovrebbe poter essere,un diritto di tutti,in realtà lo è,ma non è la verità ! Ad impedirlo ci sono le “barriere architettoniche”,siamo nel 2010,abbiamo visitato la luna,marte,la scienza e praticamente diventata fantascienza,eppure,esistono ancora gli ostacoli che impediscono ai diveramente abili,di poter vivere liberamente la propria vita,naturalmente questo è a dir poco vergognoso ! Persone,si,ho detto persone ! A cui viene negata la vita!! La maggior parte delle nostre bellissime città Italiane,sono strapiene di barriere architettoniche,senza voler mensionare i piccoli paesi di provincia,dove l’accessibilità rimane un sogno lontano !! Oggi 15 Agosto 2010 ,quanti saranno gli Italiani felici e contenti di stare al mare,o di godersi il fresco della montagna,o di poter dedicare una giornata alla cultura,visitando gli interessantissimi Musei Italiani ! Chiediamoci però,quanti Italiani diversamente abili,stanno in casa tipo arresti domiciliari semplicemente perché i nostri cari e stimati politici e politicanti,invece di pensare a rendere accessibile il nostro paese,pensano solo ed escusivamente ai lori stipendi e alle loro carriere !!!! Il prossimo 15 Agosto,quando vi accingerete a partire,vi prego,pensate a noi per un solo istante !


Roberto Diiorio Coord.Prov.Movimento Italiano Disabili

TEMPO DI VERIFICHE PER LA GIUNTA CAPPELLO.



PIEDIMONTE MATESE. Il Ferragosto di quest’anno si segnala molto movimentato a Piedimonte Matese, non tanto per i turisti che affollano il Matese, ma per le sorprese che ci riserva la scena politica cittadina. Con Decreto Sindacale n.16028 del 13 agosto il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello ha praticamente azzerato la Giunta Comunale ritirando le deleghe a tutti gli assessori. II provvedimento, ha spiegato il Sindaco Vincenzo Cappello, è stato necessario in quanto è stata rilevata l’opportunità di operare una verifica periodica, tenuto conto che tre anni di mandato costituiscono una durata ragionevole per una generale ricognizione sullo stato di attuazione dell’azione e dei progetti da realizzare nel corso dell’intero mandato. Sarà fatta, quindi, anche una verifica di tipo programmatico in ordine al grado di attuazione o di mancata realizzazione del programma amministrativo sottoposto all’attenzione del corpo elettorale e ratificato nella seduta del consiglio comunale tenutosi il 5 luglio 2007. Sui tempi e la composizione della nuova giunta non si sa nulla, ma certamente sarà legato anche alla verifica del programma. L’attuale squadra degli assessori insediatasi dalla primavera del 2007, allorquando il centro sinistra con la lista di “Piedimonte Democratica” uscì vincitrice nel confronto-scontro con lo schieramento di centro destra capitanato dall’attuale capogruppo Giovanni Ferrante, era formata da: Costantino Leuci (Vice-Sindaco e Assessore alla Cultura e alla P.I.); Fernando Catarcio (Assessore al Personale e Associazionismo), Pino Riselli (Assessore all’Ambiente); Antonio Ferrante (Assessore ai Lavori Pubblici), Attilio Costarella (Assessore all’Urbanistica), Corrado Pisani (Assessore alle Finanze) e Augusto Massi (Assessore ai servizi sociali).

Pietro Rossi

ARRIVA IN PARLAMENTO LA PROPOSTA PER L’ISTITUZIONE DEL PARCO NAZIONALE DEL MATESE. ALTRITALIA POLEMIZZA PER L'ASSENZA POLITICA DEL SEN.SARRO.


PIEDIMONTE MATESE. Su iniziativa di 12 senatori, primo firmatario Francesco Ferrante, è stata protocollata la proposta di legge istitutiva del Parco Nazionale del Matese. Il progetto mira a valorizzare l’esperienza del Parco Regionale del Matese già operativo da alcuni anni sul versante campano e recepisce l’istanza anche di numerose associazioni molisane riunite nel Comitato Promotore Pro-Parco. Sicuramente l’approvazione della proposta determinerebbe ricadute positive sul Molise Centrale e la Campania, valorizzando uno dei più grandi polmoni verdi dell’Italia Centro-Meridionale, richiamando flussi turistici aggiuntivi e agevolando le piccole imprese locali che potrebbero utilizzare il marchio del Parco del Matese sui propri prodotti. L’idea è quella di tenere insieme ambiente, cultura, natura, archeologia, arte, paesaggio, tipicità, artigianato, rete di accoglienza, borghi, strutture ricettive di albergo diffuso e aziende agricole ed agri-turistiche. C’è voluto un senatore eletto in Umbria per il PD - commenta polemicamente Altritalia sul blog http://ultimoutopico.blogspot.com,- a presentare un disegno di legge per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese. E mentre nell’alto casertano presidente dell’ente parco, la provincia, la regione, gli ambientalisti e i sindaci dei comuni ricadenti nel parco Regionale del Matese si azzuffano per una probabile chiusura o ridimensionamento dell’ente, il Senatore Francesco Ferrante presenta in data 3 agosto 2010 ( annunciato nella seduta ant. n. 418 del 3 agosto 2010) l’iniziativa parlamentare cofirmata da Giuseppe Astore (Misto), Anna Maria Carloni (PD), Maria Fortuna Incostante (PD), Roberto Della Seta (PD), Vannino Chiti (PD), Vincenzo De Luca (PD), Silvia Della Monica (PD), Ulisse Di Giacomo (PdL), Roberto Di Giovan Paolo (PD), Daniela Mazzuconi (PD), Raffaele Ranucci (PD) ma, aimè, non dal senatore matesino Carlo Sarro (nella foto)”.


Pietro Rossi

SUL LUOGO DEL RAVE MALEDETTO NASCE LA SPERANZA DI UN MONDO DIVERSO CON FELONA SONORA.








CASTELLO DEL MATESE. E’ passato precisamente un anno da quel giorno di ferragosto del 2009 che sarà ricordato da tutte le comunità dell’alto casertano come il giorno del “Rave della Morte”. Era appunto il giorno di ferragosto di un anno fa quando una marea incontrollata di giovani provenienti da tutto il mondo si erano dati appuntamento in località Pozzacchio del Comune di Castello del Matese per un Rave Party. Durante la manifestazione un ventiseienne N.I., giovane ingegnere di nazionalità israeliana morì dopo aver assunto delle droghe. Ad un anno di distanza molti sono gli interrogativi che sono rimasti senza risposta come per esempio chi doveva controllare che ciò non avvenisse. Il luogo del Rave fu lasciato in uno stato pietoso, con una situazione igienica precaria. Nel bosco circostante si trovarono abbandonate: lattine , bottiglie di vetro , bottiglie di plastica, siringhe, lacci emostatici, metadone, residui di medicinali, assorbenti interni, carta igienica (usata e non), alberi tagliati. Per bonificare la zona ci vollero l’intervento di una task force (Dipendenti comunali, Associazioni Volontariato e Ambientalistiche) di decine di persone che hanno lavorato per mesi per riportare i luoghi allo stato naturale. Oggi in quei luoghi un gruppo di giovani di Castello del Matese, per rivalutare questo bellissimo sito di interesse ambientale in pieno Parco Regionale del Matese e per dimostrare che ancora è possibile un mondo diverso, ha organizzato la manifestazione FELONA E SONORA, una notte e un mattino all’insegna di natura, astronomia e musica organizzata dall’Associazione “PETTI PENDII”. La bellissima località di Pozzacchio ritorna alla ribalta dopo un anno preciso dal rave maledetto per un evento che prevede molte attività: escursione nella natura, concerto di un quartetto d'archi in quota, osservazione delle stelle con astrofili e attrezzature adeguate, gioco di ruolo "Lupus in fabula" o come tutti lo conoscete "Licantropi".


Pietro Rossi

IL MATESE PRONTO AD ACCOGLIERE I TURISTI FERRAGOSTANI.


PIEDIMONTE MATESE. Per una giornata particolare di afflusso turistico verso il Matese, come il Ferragosto, il Comune di Piedimonte Matese in sinergia con Guardia di Finanza, Carabinieri e associazioni ambientaliste vara l’operazione Ferragosto sicuro sul Matese. Il Comune, in collaborazione con le associazioni locali e con le forze dell’ordine, ha predisposto un piano di sicurezza in vista dell’assalto dei turisti alle zone di montagna. Osservatorio principale sarà soprattutto la località di Bocca della Selva la quale accoglie i gitanti che vorranno trascorrere una giornata al fresco nei boschi della zona, approfittando degli ampi spazi per il classico pic-nic. A tal proposito, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto) , ha deciso di affidare il servizio di gestione del parcheggio alla cooperativa Minerva, che nelle giornate di sabato e domenica oltre al servizio in città, gestirà la sosta a pagamento anche nella località turistica. E’ stata stabilita una quota di tre euro per tutta la giornata. Il 20% di questa somma finirà nelle casse del Comune e servirà per sistemare l’area parcheggio. Per affrontare al meglio l’invasione di migliaia di turisti, le associazioni locali, in collaborazione con il Parco Regionale del Matese, hanno assicurato la loro partecipazione per informare i cittadini e distribuire sacchetti dell’immondizia ai gitanti, in modo da evitare che l’area venga lasciata nel degrado totale. Per quel che riguarda la sicurezza, invece, gli agenti della Polizia Municipale saranno coadiuvati dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, che provvederanno a pattugliare non solo la zona di Bocca della Selva, ma anche le altre aree che saranno prese d’assalto, come Miralago, Gallo Matese e Letino. Il piano predisposto dall’amministrazione comunale, in sinergia con le forze dell’ordine, eviterà, quindi, ingorghi e parcheggio selvaggio.

Pietro Rossi

A CONCETTA DI LULLO IL PREMIO BALCONE FIORITO 2010.





CASTELLO DEL MATESE. Un vero successo la serata conclusiva della Seconda edizione del Concorso “Il Balcone Fiorito” una singolare kermesse organizzata dalla Pro Loco Rocca Alta di Castello del Matese presieduta da Antonio Montone Stella , inserita nel programma delle manifestazioni estive. Nella centrale Piazza Roma una speciale giuria formata da: S.E. Mons. Valentino Di Cerbo Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, Antonio Montone Sindaco di Castello del Matese, Fabrizio Pepe Presidente della Comunità Montana del Matese; Pino Falco Presidente del Parco del Matese; Lucia Ranucci Commissario del Consorzio di Bonifica Alifano; Gianfrancesco D’Andrea de “Il Mattino”, Pietro Rossi della “Nuova Gazzetta di Caserta”, Michele Martuscelli di “Buongiorno Caserta”; Antonio Macolino in rappresentanza della S.M.A. Campania; Adriano Ventriglia critico d’arte e Don Antonio Rinaldi Parroco di Castello del Matese, ha preso in esame tutti i lavori realizzati che sono stati fotografati e filmati per proclamare i vincitori. Circa una cinquantina le composizioni in concorso per questa seconda edizione di Balcone Fiorito divisi in due categorie balconi e terrazzi. Dopo un estenuante lavoro la giuria ha decretato vincitori per la categoria Balconi le composizioni di: Concetta Di Lullo classificata al primo posto, seconda la Sig.ra Marianna D’Errico e al terzo A.Maria D’Abbraccio. Per la categoria Terrazzi al primo posto si è classificata la Sig.ra Maddalena Addolorata, al secondo Donata Grillo e al terzo Anna Di Lullo. Una serata meravigliosa orchestrata sapientemente dai giovani soci della Pro Loco Rocca Alta di Castello del Matese, guidati dall’infaticabile Presidente Antonio Montone Stella che ha portato questo concorso alla ribalta nazionale sul TG UNO attratto dai vicoli bianchi, le viuzze, le stradine, i cortili e gli archi del borgo antico di Castello del Matese illuminati per tutta l’estate dai colori dei fiori. La ciliegina sulla torta della Kermesse è stata Rita Marcotulli pianista e compositrice di alto livello nell'ambito del jazz italiano e non solo, ha vinto il premio Ciak d'Oro 2010 per la migliore colonna sonora con la sua musica per il film Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo, tuttora presente nelle sale che si è esibita durante la serata con stupendi brani da lei composti. Spenti i riflettori sull’edizione di quest’anno già si pensa all’edizione 2011 che sarà, a detta del Presidente Montone, sicuramente più esaltante e ricca di eventi e sorprese.

Pietro Rossi

Con il Progetto Migrandata parte il Censimento degli uccelli nel Parco Regionale del Matese.


Castello del Matese. Il 2010 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale della Biodiversità” e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha predisposto un piano di attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione ambientale. L’Assessorato all’Ecologia della Regione Campania ha coinvolto alcuni CEA della Rete INFEA, tra cui il CEDA (Centro Educazione Documentazione Ambientale) di Piedimonte Matese, gestito dal Circolo della Legambiente Matese, in un programma di iniziative di informazione scientifica ed educazione ambientale per l’Anno internazionale della Biodiversità, nell’ambito del Programma INFEA 2007-10. Il Parco Regionale del Matese è un nodo centrale e rotta preferenziale nel fenomeno della migrazione dell’avifauna Europea per la presenza di ambienti adatti alla sosta dei passeriformi transahariani e non solo, come l’area umida del Lago Matese, che è anche luogo di nidificazione di alcune specie stanziali di elevato pregio naturalistico come la moretta tabaccata, lo svasso maggiore, il moriglione. Al fine di raggiungere una migliore tutela e salvaguardia del patrimonio avifaunistico del Parco del Matese è stato organizzato un campo di inanellamento a scopo scientifico, coordinato da un inanellatore riconosciuto dall’ISPRA, per avere un quadro aggiornato del fenomeno migratorio, censire le specie presenti nell’area e trarre indicazioni di carattere gestionale utili per azioni ed interventi di conservazione della biodiversità del parco. Durante l’attività di ricerca, che si svolgerà dal 20 al 27 agosto presso la località “Scennerato”, area del lago situata nel Comune di Castello del Matese, saranno svolte anche attività di educazione ed informazione ambientale a cura degli operatori del CEDA Matese, con avvistamenti guidati dell’avifauna.

Pietro Rossi

Aiutiamo Federica Cannas a realizzare il suo sogno: Vivere !


Federica Cannas è una giovane donna sarda di 30 anni malata di MCS (Sensibilità Chimica Multipla), una patologia cronica estremamente invalidante che causa in chi ne è affetto un assoluta intolleranza verso ogni tipo di sostanza chimica. La malattia procede per stadi nella sua evoluzione e Federica è al 4° stadio, l’ultimo e il più grave. A questo stadio la malattia da luogo a crisi respiratorie continue dovute a qualunque tipo di inalazione e contatto con sostanze chimiche di uso corrente quali, ad esempio, saponi, detersivi, shampoo, profumi, tinture, colle e… molto, molto altro ancora, ed ognuna di queste crisi, sempre molto violente, necessitano di immediato ricovero in ospedale con esiti che possono essere anche fatali.In Federica la malattia si è evidenziata con forza 10 anni fa, e questo perché, come da lei scoperto successivamente, il suo organismo ha un difetto genetico mancando di un anello del gene glutatione, un gene importantissimo perché deputato alla disintossicazione dell’organismo; senza questo gene il suo corpo non riesce a metabolizzare e ad espellere i metalli e le sostanze chimiche con cui viene in contatto (e impossibili da evitare completamente), per cui queste sostanze, accumulandosi nel corso del tempo, l’hanno gravemente intossicata e hanno scatenato questa patologia. Nonostante che Federica sia malata da oltre 10 anni, solamente da un anno le è stata diagnosticata la MCS e questo per mano del Prof. Giuseppe Genovesi, immunologo, allergologo e psichiatra dell’Umberto I di Roma e forse unico vero conoscitore in Italia di questa malattia. Prima di questo incontro Federica ha dovuto subire il penoso calvario di passare da un ospedale all’altro, da un pronto soccorso all’altro senza ricevere mai nessuna diagnosi, eccetto quella formulata da qualche medico che l’ha etichettata come “soggetto psichiatrico con disturbi di personalità”. Tante sono state le cure a cui si è sottoposta Federica in questi anni e tra queste non sono mancate massicce somministrazioni di cortisone e antidepressivi che hanno causato ulteriori problemi di salute nonché un notevole aumento di peso passato dai 60 kg iniziali ai 110 di ora.In tutti questi di anni di malattia Federica ha vissuto e vive costantemente con una mascherina a doppio filo addosso e nella sua casa è stata attrezzata una stanza a infermeria con le bombole di ossigeno e tutti i farmaci del caso sempre a portata di mano.Il margine di tempo di vita che le hanno dato è molto breve e l’unica possibilità di salvarsi è quella di recarsi al più presto in una clinica privata di Londra specializzata nella cura e nell’evoluzione della MCS, dove poi proseguire le cure con cicli terapeutici tre volte l’anno. Le spese di queste cure sono molto alte: ben 60000 euro sono necessari per curarsi in questa clinica, cifra assolutamente fuori dalla sua portata in quanto nella sua famiglia entra soltanto lo stipendio da operaio del marito (900 euro al mese). A tutto questo si aggiungono anche le onerosissime spese che quotidianamente Federica deve necessariamente affrontare per sopravvivere e che sono nell’ordine di 2000 euro al mese tra medicinali e flebo disintossicanti.Per fare fronte a questa situazione, la madre, vero e proprio “Angelo Custode” di Federica, ha già percepito con largo anticipo negli anni scorsi la liquidazione (è andata in pensione da poco) e i soldi li ha utilizzati per la figlia arrivando a ipotecare anche la casa.In tutta questa situazione lo Stato ha lasciato completamente sola nel suo dramma Federica e questo perché la MCS non è riconosciuta dal nostro Sistema Sanitario nazionale, diversamente da quanto accade invece in molte altre nazioni del mondo in cui la patologia è riconosciuta, studiata e curata in strutture adeguate (che in Italia non esistono).Vista la latitanza delle istituzioni, per salvare la vita alla donna si è mobilizzato il popolo di Facebook e attorno a lei è nato il gruppo “Aiutiamo Federica a vivere” che conta già oltre 19000 iscritti, numero in continuo aumento giorno dopo giorno. Il tam-tam della solidarietà sta supplendo alle “negazioni” delle istituzioni e tra donazioni personali e iniziative di vario genere si sono finora raccolti 25000 euro, cifra comunque ancora lontana da quella necessaria per permettere a Federica di curarsi a Londra. Intanto Federica ha presenziato a numerose trasmissioni sia televisive (tra le quali anche “Mi Manda Rai 3” e “Uno Mattina”) che radiofoniche e il suo caso è diventato sempre più noto al grande pubblico.Tra le iniziative che si stanno organizzando, sempre nell’intento di raccogliere fondi per la causa di Federica, c'è in programma una partita di calcio tra la squadra dei ragazzi di “Amici” di Maria de Filippi e una compagine locale, partita che si terrà, salvo imprevisti, nel mese di Settembre. La speranza è che queste iniziative possano concretizzarsi e, attraverso di esse, raccogliere quei soldi che ancora mancano all’appello.In tutti questi anni di malattia Federica ha sempre dimostrato una straordinaria forza d’animo, una forza che la tiene disperatamente ancorata alla vita nonostante le sofferenze, le incomprensioni, le lotte e le vicissitudini che ha sempre dovuto affrontare e che quotidianamente affronta. Questa forza le viene data dalla gente che in sempre maggior numero ha imparato a conoscerla, apprezzarla ed amarla, ma sopratutto dalla sua meravigliosa famiglia, con il marito, la sorella e la madre tutti stretti attorno a lei. Una parte specialissima poi ce l’ha il suo adorato figlio di 4 anni Gabriel Joannes, chiamato così in onore del “grande” Papa Giovanni Paolo II, vero e proprio “miracolo” come lei lo chiama, venuto al mondo contro ogni aspettativa, soprattutto quelle dei medici che le consigliavano l’aborto terapeutico viste le sue precarie condizioni di salute. Ed invece, come vero Dono del Cielo, il bimbo è nato, sano, vispo e bello ed è la vera ragione di vita della madre.Ora più che mai la vita di Federica è legata a doppio filo con quella della gente; la sua famiglia, il suo meraviglioso bambino, ma anche la numerosissima cerchia di amici e di conoscenti che possiede possono fare tanto per lei…. solo dal cuore della gente si può compiere quel miracolo che la può tenere in vita. roberto.diiorio@alice.it coord.movimento italiano disabili
Per fare una donazione a Federica e aiutarla a vivere:C/C: IBAN: IT41 C030 5943 8411 0000 0004 598 - BIC: BCITIT3C - Banca di credito sardo - Intesttario: CANNAS FEDERICA - Causale: AIUTIAMO FEDERICA A VIVEREPaypal: cannasfederica@libero.it (donazione)Postepay: 4023600472238502 (Cannas Federica)


c.s.

Palumbo (Ugl Campania) Silea è un preoccupante campanello di allarme.


CASERTA. "Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Gatorade di Silea piombati in un improvviso stato di panico a causa della paventata possibilità di delocalizzare le produzioni in altri siti". E' questo il commento espresso questa mattina dal segretario regionale del settore agroalimentare della Ugl Campania Ferdinando Palumbo (nella foto). Il sindacalista, dipendente dellla Ibg di Caserta, società che produce e commercializza i marchi Pepsi Cola e Gatorade nel sud del paese ha continuato dicendo: "E' una improvvisa doccia fredda che potrebbe tramutrsi in un vero e proprio campanello di allarme, è preoccupante apprendere che una multinazionale tra le prime al mondo possa annunciare, in assenza di stati di crisi, decisioni repentine di questo genere, che oggi riguardano un segmento di mercato ed uno specifico brend, ma che domani potrebbero essere allargate ad altre realtà produttive"

Fonte: Comunicato Stampa UGL

ALCUNI CONSIGLI DELLA PROTEZIONE CIVILE DI SAN NICOLA LA STRADA.


San Nicola La Strada. Estate, i ladri restano in città. Come difendersi dai furti i consigli di Mimmo Russo (nella foto). Con l’arrivo delle vacanze estive si ripropone il problema di lasciare la propria casa incustodita per un periodo più o meno lungo. Dai nuovi sistemi di allarme alle porte blindate, ecco una serie di consigli per proteggere l'abitazione dai topi d'appartamento. Con l’arrivo dell'estate e delle vacanze si ripropone ogni anno il problema di lasciare la propria casa incustodita per un periodo più o meno lungo. Il mese di agosto è un momento d'oro per i furti in casa: case vuote, strade deserte, poco traffico e portieri in vacanza favoriscono le visite dei ladri. Come difendersi? Molti ricorrono alla corazzatura della porta, cioè al rinforzo dell'anta o delle ante esistenti, ma ciò non sempre basta perché una porta non "assicurata" all'intelaiatura offre poca resistenza al saccheggiatore. Ecco una serie di indicazioni utili per tutelarsi da visitatori indesiderati. Antifurti e anti-intrusioniPrima di installare un sistema antifurto, bisogna porsi alcune domande: come è fatta e quanto è grande l'abitazione? A che piano si trova? Quali sono i valori da proteggere? Esistono molti tipi di sistemi di allarmi, i più diffusi sono il perimetrale e il volumetrico. Il perimetrale viene installato lungo le pareti esterne dell'abitazione e suona solo se vengono aperte finestre, porte finestre e porte di ingresso. Il volumetrico ha dei sensori che controllano l'interno degli ambienti: al passaggio di persone, il sensore invia un segnale che fa scattare la sirena o il collegamento con la polizia. L'ideale sarebbe integrare i due sistemi, così se il ladro riesce a superare il perimetrale, scatta comunque l'allarme volumetrico. E' sempre meglio farsi installare l'impianto da un’impresa certificata Imq (Istituto marchio di qualità), che utilizzi apparecchiature a norma (le normative europee vigenti sono la CEI 79/2 e la CEI 79/3). Costi. Prendendo in esempio un appartamento da 70-100 metri quadri, con 6-7 finestre se si decide di installare un allarme perimetrale, con tre rilevatori volumetrici, una sirena interna e una esterna con gestione con codice numerico e sistema di comunicazione via telefonino, il costo dovrebbe ammontare a circa 2.500 Euro + IVA in caso di sistema con fili e a 3000-3500 Euro + IVA in caso di sistema wireless. Porte blindate Anche in questo caso è bene preferire le porte a norma, che sono sottoposte a test di resistenza, e individuare la categoria da scegliere. Come spiega l'associazione dei consumatori Aduc, la suddivisione è in quattro classi, in ordine crescente, in relazione al bene da tutelare: nella prima vi è il classico appartamento di città (costo medio 1000 euro), nell'ultima le gioiellerie. I prezzi sono ovviamente diversi in relazione al grado di tutela e al valore dei beni da proteggere. Anche le grate per le finestre sono utili, specialmente per chi abita al piano terra; il costo si aggira sui 500/800 euro a finestra. Per chi vuole migliorare la propria sicurezza senza installare una porta nuova ecco le possibilità: - Si possono aggiungere 3 punti di chiusura (centro, sopra e sotto) e il costo è di circa 100 euro. - Si può sostituire un cilindro economico con uno dotato di brevetto (costo circa 100 euro). - Si può aggiungere un defender antitrapano alla serratura per proteggere il cilindro da eventuali manomissioni. Si tratta di un coperchietto avvitato dall’interno (circa 35 euro). - Per le chiavi a doppia mappa si può associare un defender alla serratura, ovvero un coperchietto che consente di effettuare la lettura della chiave prima di autorizzare l’ingresso totale della stessa. Questo evita le manomissioni con il grimaldello o con chiavi passepartout (costo dai 120 ai 160 euro). Accorgimenti utiliAlcuni accorgimenti- consiglia ancora l'Aduc - come quello di lasciare la radio, la Tv o una luce accesa (che si attivino ad intermittenza), riescono a trarre in inganno i ladri, che possono però verificare la presenza degli inquilini con una semplice telefonata, o tornando sul posto in periodi successivi. Si possono lasciare le chiavi a parenti e amici che passino ogni tanto per controllare la situazione e svuotare la cassetta delle lettere (l'accumulo di posta può essere indicativo dell'assenza). In segreteria telefonica è bene lasciare un messaggio semplice, che non accenni al fatto che si è in vacanza. Se gli oggetti tenuti in casa (gioielli, quadri, ecc.) hanno un elevato valore sarebbe opportuno depositarli in banca. Esistono anche le assicurazioni contro i furti: ma si consiglia un'attenta lettura delle condizioni contrattuali, per evitare amare sorprese.


Mimmo Russo

L’ODISSEA DI ALFONSINA SUL SETTIMANALE NAZIONALE DONNA PIU’.


Caiazzo- La storia di Alfonsina Amato approdata su Donna Piu’, settimanale nazionale di gossip e cronaca . A raccontare la storia, per certi versi a lieto fine, il giornalista freelance caiatino, Giuseppe Sangiovanni, nelle ultime cinque settimane autore di sei reportage pubblicati su 3 noti settimanali nazionali. I cinquantasei interventi chirurgici subiti finora da Alfonsina, e il gran cuore del professor Giulio Basoccu, chirurgo estetico delle dive, che da anni opera gratis la donna casertana, finiti nelle grazie del direttore del giornale, che, anche nell’editoriale ha parlato della storia. Il tutto a seguito di un pauroso incidente avvenuto tra le pareti domestiche nel 1981. Alfonsina è una graziosa bambina, ha dieci anni, si trova in cucina con la mamma, la tragica fatalità dietro l’angolo. La mamma impegnata a preparare il pranzo. Pochi secondi e si consuma il dramma. Aiuta la mamma, e una bottiglia di alcol finisce incidentalmente su un fornello. Le fiamme avvolgono la bimba. Una scena agghiacciante, infernale. La corsa in ospedale. Poi il calvario in oltre venti nosocomi che l’ospiteranno in ventinove anni di dolor e sofferenze atroci. A seguire, gli interventi in America, il ritorno in Italia, nuovi interventi, che prosciugano completamente le finanze della famiglia. Non ha più speranze. Un amico giornalista(ndr. Sangiovanni), collaboratore anche di prpgrammi Rai, interessa del caso una nota trasmissione di servizio, per un appello da lanciare dagli studi di via Teulada. E’ la svolta. Parte per la capitale, e la Rai(in gran segreto) prepara una bellissima sorpresa. “Nel camerino-racconta la donna, è arrivata una redattrice del programma che mi ha presentato il professor Giulio Basoccu, noto chirurgo estetico delle dive dello spettacolo, docente alla Sapienza di Roma. “Il professore- mi ha cambiato la vita. Tredici, gli interventi eseguiti finora con la sua equipe. Tutto gratis et amore dei.
Maria Bartolo