Castello del Matese. Il 2010 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno internazionale della Biodiversità” e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha predisposto un piano di attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione ambientale. L’Assessorato all’Ecologia della Regione Campania ha coinvolto alcuni CEA della Rete INFEA, tra cui il CEDA (Centro Educazione Documentazione Ambientale) di Piedimonte Matese, gestito dal Circolo della Legambiente Matese, in un programma di iniziative di informazione scientifica ed educazione ambientale per l’Anno internazionale della Biodiversità, nell’ambito del Programma INFEA 2007-10. Il Parco Regionale del Matese è un nodo centrale e rotta preferenziale nel fenomeno della migrazione dell’avifauna Europea per la presenza di ambienti adatti alla sosta dei passeriformi transahariani e non solo, come l’area umida del Lago Matese, che è anche luogo di nidificazione di alcune specie stanziali di elevato pregio naturalistico come la moretta tabaccata, lo svasso maggiore, il moriglione. Al fine di raggiungere una migliore tutela e salvaguardia del patrimonio avifaunistico del Parco del Matese è stato organizzato un campo di inanellamento a scopo scientifico, coordinato da un inanellatore riconosciuto dall’ISPRA, per avere un quadro aggiornato del fenomeno migratorio, censire le specie presenti nell’area e trarre indicazioni di carattere gestionale utili per azioni ed interventi di conservazione della biodiversità del parco. Durante l’attività di ricerca, che si svolgerà dal 20 al 27 agosto presso la località “Scennerato”, area del lago situata nel Comune di Castello del Matese, saranno svolte anche attività di educazione ed informazione ambientale a cura degli operatori del CEDA Matese, con avvistamenti guidati dell’avifauna.
Pietro Rossi
Pietro Rossi