11 agosto 2009

La Corte Costituzionale boccia la riforma del Governo Berlusconi relativamente alla cancellazione delle Comunità Montane.


PIEDIMONTE MATESE. Come volevasi dimostrare! Proprio così. La Corte Costituzionale boccia la riforma del Governo Berlusconi relativamente alla cancellazione delle Comunità Montane. “Il riordino va affidato alle scelte autonome delle Regioni”: lo si legge nella sentenza numero 237 depositata lo scorso 24 luglio. In particolare, “il giudice delle leggi” ha rilevato l’illegittimità di alcune disposizioni della finanziaria 2008 riguardanti il riordino degli enti montani finalizzato alla riduzione delle spese di funzionamento. L’illegittimità, ci ha spiegato il Prof. Marco Fusco ex-presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese( nella foto), nasce per il contrasto con l’articolo 117 della Costituzione che assegna potestà legislativa alle regioni ad esclusione di alcune materie, ben determinate, in cui a decidere è lo Stato. La sentenza 237 non solo torna a dar vita alle Comunità Montane ma dichiara espressamente “che venga eliminato l’articolo 17 del nuovo codice delle autonomie”, ossia la norma che dichiara espressamente la soppressione degli enti montani facendo riferimento alla finanziaria 2008. La motivazione è prettamente giuridica e si riduce all’entrata in vigore del nuovo titolo quinto della stessa Costituzione in cui si legge che, la disciplina delle Comunità Montane “ rientra nella competenza legislativa residuale delle regioni”. Devono essere le regioni dunque a decidere se sopprimere o meno tali enti. E non è detto. Anche gli enti regionali devono rispettare i principi espressi nei propri statuti che potrebbero aver introdotto le comunità montane in una botte di ferro. In questo caso, per procedere alla soppressione, occorrerà innanzitutto occuparsi della revisione dello statuto regionale. Ma ancora, la Corte Costituzionale ha bocciato la normativa che imponeva la soppressione automatica delle comunità montane se a farne parte fossero stati, almeno per la metà, paesi con un territorio non situato all’ 80 % della propria superficie, a 500 metri sul livello del mare. La legge statale dunque non lasciava alle regioni uno spazio dispositivo e di autonomia. In Campania le comunità montane sono state ridotte proprio in osservanza della finanziaria del 2008. Ora, ha concluso Marco Fusco, dopo la pausa estiva, l’amministrazione regionale dovrà tornare ad occuparsi della sopravvivenza o meno di tali enti. Potrebbe essere riconfermato il numero delle attuali comunità montane. Ma il consiglio regionale a settembre dovrà tornare a sistemare la faccenda degli enti montani prendendo in considerazione non solo le indicazioni del governo centrale, ma tenendo presente le decisioni della Corte Costituzionale.

Pietro Rossi

Il rinnovamento del Partito Democratico parte dall’alto casertano. Un’esperienza organizzativa da esportare.

PIEDIMONTE MATESE. Il PD dell’alto casertano, contrariamente a quanto si dice in giro, non è più il partito degli ex (margherita e DS) ma è un partito coeso, giovane, dinamico, dove leaders, di diversa provenienza, come Achille Natalizio (foto in alto) e Vincenzo Cappello (foto in basso) dialogano, si confrontano, progettano, fanno proposte ma soprattutto prendono decisioni collegiali e condivise come si è dimostrato nelle ultime scelte politiche alla Comunità Montana del Matese e al Parco Regionale del Matese. Nell’alto casertano il partito democratico vive un periodo di grande affermazione a differenza di quello che succede nel resto della Provincia di Caserta . Si ritiene che il merito sia stato proprio dei due leaders locali Achille Natalizio e Vincenzo Cappello figli di esperienze, tradizioni e culture politiche da sempre opposte. Il primo Presidente della Sma campania ed il secondo sindaco della città di Piedimonte Matese. I due sin dalla nascita del Partito Democratico hanno iniziato a lavorare insieme a costruire alleanze a posizionare i propri uomini in tutte le istituzioni non solo della provincia ma dell’intera regione. Abbiamo chiesto ai due leaders quali sono i motivi di questo successo del PD nell’alto casertano Achille Natalizio ha tenuto a precisare che “ la gestione del partito nell’alto casertano è esemplare. Siamo un esempio per tutta la provincia. La nostra esperienza dovrebbe essere esportata. Da noi tutte le decisioni vengono prese in modo collegiale e con la condivisione degli amministratori e dei dirigenti”, Vincenzo Cappello ha aggiunto: “sono d’accordo con le parole di Natalizio anzi preciso che la nostra unità, la nostra compattezza è invidiata da molti ed effettivamente dovrebbe essere esportatata in tutta la provincia. Sul nostro territorio il partito democratico non è un partito di ex (margherita o ds) e le divisioni e le conflittualità interne non appartengono al nostro modo di far politica siamo riusciti a realizzare un modo nuovo di far politica radicato sul territorio e in grado di ospitare e valorizzare la militanza e la passione politica di tanti cittadini soprattutto dei più giovani.”

Pietro Rossi

Corso estivo di cultura medievale a Raviscanina.


Raviscanina. Con il concerto eseguito dall’ ensemble “Musica Rediviva” di Budapest, con strumenti e costumi antichi, si è chiusa la prima fase della XVI edizione del festival “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno”. La seconda è incentrata su “Medievalia”, il corso di cultura materiale sul Medioevo che si terrà a Raviscanina (CE), dal 28 al 30 agosto 2009. organizzato dall’ Associazione Culturale “Francesco Durante” di Caserta, dal Centro Studi per il Medioevo di Terra di Lavoro (che mette a disposizione anche la sede), e dall’Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” di Limatola (BN); che si avvarranno dellla collaborazione operativa della Pro Loco Rupecanina. Sarà un’occasione, unica per il territorio, di vivere tre giorni di immersione totale nel Medioevo. Infatti, il programma affianca ai seminari teorici (su aspetti di carattere storico e storico-artistico) molti laboratori di manipolazione e di animazione (cucina, moda, musica e danza antica, etc.) che coinvolgeranno i partecipanti in modo attivo. Il corso Medievalia si propone di far conoscere alcuni aspetti legati alla cultura materiale del Medioevo con particolare attenzione all’antica Terra di Lavoro, di cui la Provincia di Caserta una gran parte del territorio. La struttura del corso privilegia aspetti pratici in cui i partecipanti sono direttamente coinvolti nella realizzazione di musiche, danze, cibi, bevande, costumi etc. Non mancano conferenze di approfondimento teorico sulla storia e la storia dell’arte del territorio campano e casertano in particolare. Completano il corso, le visite guidate ad alcuni monumenti del territorio immediatamente limitrofo alla sede di svolgimento. Completano il programma 3 concerti di musica medievale in costume e 3 visite guidate che consentiranno ai partecipanti di cogliere gli aspetti naturalistici, paesaggistici, storici e artistici di Raviscanina, posto in splendida posizione ed immerso nel verde del Parco Regionale del Matese.


Pietro Rossi

SUCCESSO DI LELLO ARENA CON LA TEMPESTA DI SHAKESPEARE A PIEDIMONTE MATESE


Piedimonte Matese. Il pubblico delle grandi occasioni per La Tempesta di William Shakespeare andata in scena sabato sera a Piedimonte Matese, nel discreto e suggestivo Largo San Domenico, capace ancora una volta di farsi teatro e di accogliere un grande evento artistico. La rappresentazione è stata il penultimo appuntamento nel cartellone piedimontese di Teatri di Pietra, aggiungendo un altro tassello al mosaico di emozioni offerte al pubblico affamato di teatro dopo Plauto ed Euripide. Sul palcoscenico un insolito Lello Arena nei panni di Prospero, al quale dona una grande sincerità ed umanità, lontano da ogni retorica e posa teatrale, nel suo addio alle scene che fu anche quello dell’autore. Accanto a lui una compagnia di giovani attori che, al contrario del rassegnato e disincantato Prospero, esprimono nei loro personaggi grande voglia di vivere, desiderio di libertà, ansia di creare e di credere in nuovi mondi. Intelligente ed efficace la lettura del regista Marco Lorenzi, ricca di effetti teatrali, macchine sceniche e costumi sorprendenti, sottolineati da luci ben congegnate e da musiche eseguite dal vivo. Grande soddisfazione è stata espressa dal prof. Costantino Leuci, Assessore alla Cultura e promotore della rassegna, che ha parlato di una scommessa vinta, per questa prima partecipazione di Piedimonte Matese al circuito nazionale di Teatri di Pietra, che si concluderà con Iaia Forte in Odissea Penelope, previsto per domani 10 agosto presso il teatro del Parco Archeologico del Monte Cila.

Pietro Rossi