02 agosto 2013

Il Consiglio Comunale approva ordine del giorno su un progetto per la sicurezza della donna proposto dal sindaco Vincenzo Cappello


Vincenzo Cappello

PIEDIMONTE MATESE. E’ rivolta alle donne e alla loro sicurezza in città la proposta di ordine del giorno avanzata dal sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Comunale svoltasi ieri pomeriggio. Accolta all’unanimità dall’Assise, l’iniziativa che prende il nome di “Città sicura, città a misura di donna” è stata pensata proprio per intervenire su quelle condizioni che possono accrescere il senso di insicurezza delle donne nell’ambiente urbano, un tema sfortunatamente sempre più attuale alla luce dei tanti episodi di cronaca nera che sono diventati casi nazionali, destando molta preoccupazione. L’Amministrazione comunale ha dunque manifestato la volontà di procedere a tutta una serie di attività tese ad evitare che il senso di insicurezza diventi un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza tra i due sessi e al vivere in piena libertà la propria cittadinanza. Gli interventi previsti dal progetto sono prima di tutto finalizzati a potenziare alcuni aspetti dell’ambiente urbano: interventi sull’ampliamento dell’illuminazione pubblica, per ridurre le zone d’ombra e dunque di pericolo; sul sistema integrato di trasporti pubblici intercomunale, sui sistemi di videosorveglianza in prossimità dei luoghi pubblici (spazi verdi, strade di periferia, parcheggi). Accanto a questo, oltre all’impiego di un più serrato controllo sul territorio da parte della Polizia Municipale, si affiancheranno attività di sensibilizzazione in scuole e punti di incontro delle associazioni locali, affinché si possa promuovere la conoscenza e la partecipazione della comunità alle iniziative già avviate dall’Amministrazione comunale nel campo della difesa dei diritti delle donne. Parliamo del progetto “Aurora”, ideato per la nascita di un centro di accoglienza per le vittime di violenza nel centro storico di Piedimonte Matese, e di quello che vede il coinvolgimento dei comuni afferenti all’Ambito sociale C4, battezzato “Fuori tratta”.
Pietro Rossi