03 settembre 2008

Forum giovani, nasce il comitato costitutivo .


SAN MARCO EVANGELISTA – Sono sempre più numerose le amministrazioni comunali che hanno costituito al loro interno i “Forum giovani”, al fine di coinvolgere nella gestione della “res pubblica” i giovani. Il comune di San Marco Evangelista, attualmente guidato dal sindaco Gabriele ZITIELLO (nella foto), è una di queste e intende mantenere fede anche alla promessa fatta in campagna elettorale. Nel frattempo, un folto gruppo di ragazzi e ragazze, molti non hanno ancora raggiunto l’età per votare, si sono costituiti in comitato ed hanno scritto al sindaco Zitiello. “Caro Sindaco” – è scritto in una nota – “c’è tanto in questo paese. Ti chiediamo più spazio per noi, più luoghi di incontro e di aggregazione in cui poter fare musica, teatro, o, più semplicemente, ritrovarci insieme. Ti annunciamo l’intenzione di dare presto vita al Forum. Con questo strumento – proseguono i giovani che nel corso della passata amministrazione di centrodestra non vennero preso in alcuna considerazione, al pari delle donne – “ti affiancheremo, laddove possibile, nelle scelte che riguardano in primo luogo i giovani. Se San Marco crescerà, questo dipenderà dal futuro che tu e la tua amministrazione sarete in grado di assicurare a noi giovani. E questo vale anche e soprattutto in campo occupazionale. Siamo fiduciosi” – concludono i giovani sanmarchesi – “perché nel vostro programma elettorale c’è tanto dedicato a noi, dalle questioni legate al lavoro, alla creazione di un centro polivalente nell’ex Municipio”. Insomma, i giovani di San Marco ripongono grande fiducia nella nuova classe dirigente eletta lo scorso aprile e Gabriele Zitiello saprà tradurre in fatti le promesse. La promozione del Forum Giovani è importante visto che la realtà giovanile è in continuo movimento e le problematiche che la riguardano sono molteplici e complesse. Per questo motivo il Forum Giovanile è il primo punto di riferimento dell’Amministrazione per quanto riguarda il rapporto con i giovani. Ruolo del Forum nel tempo sarà anche quello di rapportarsi sempre di più con tutte le realtà giovanili non organizzate e con i numerosi gruppi informali presenti sul territorio. Esso dovrebbe promuovere progetti, attività ed iniziative inerenti i giovani, dibattiti, ricerche ed incontri; attivare e promuovere iniziative per un miglior utilizzo del tempo libero; favorire il raccordo tra i gruppi giovanili e le istituzioni locali; promuove rapporti permanenti con le Consulte ed i Forum presenti nel territorio regionale, con le Consulte e i Forum presenti nelle altre regioni e si raccorda con il livello nazionale ed internazionale; può raccogliere informazioni nei settori di interesse giovanile (scuola, università, mondo del lavoro, tempo libero, sport, volontariato, cultura e spettacolo, mobilità all’estero, servizio di leva, ambiente, vacanze e turismo) direttamente, con ricerche autonome, o a mezzo delle strutture amministrative comunali.


NUNZIO DE PINTO

L' Educazione alla Pace é l'educazione civica del futuro.


Alife. Con l'inizio del nuovo anno scolastico 2008/2009 la Testimonial ad artista internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, figlia di madre terra campana e casertana (é nativa del comune dell'alto casertano-matesino di Alife) lancia l'appello a tutte le Scuole e i referenti dei progetti scolastici, a farsi per primi promotori di vera educazione con l' accogliere il progetto scolastico dal titolo: " Il lungo cammino della Pace ", percorsi educativi da avviare insieme alla testimonial per la Pace. Di seguito riportiamo una parte del messaggio di Ginocchio: "L' educazione alla Pace- riferisce l'Ambasciatrice di Pace Agnese Ginocchio- " é la nuova Educazione civica del futuro" . L’educazione alla Pace è educazione ai diritti umani, ai diritti ambientali, alla democrazia, all’intercultura e alla convivenza, alla solidarietà, alla mondialità, allo sviluppo, alla nonviolenza, alla soluzione nonviolenta dei conflitti, alla legalità e alla sicurezza, elementi indispensabili per costruire Pace e Giustizia intorno a noi, perché sono nel rispetto delle regole, creando perciò intorno a noi condizioni di sicurezza, che si può raggiungere il vero obiettivo della Pace, massima aspirazione dell’uomo, dalla quale dipende proprio il futuro. In una società complessa,"-continua la testimonial del Movimento internazionale per la Pace- "quale quella di oggi, che rischia sempre più di perdere il senso dei valori, delle relazioni umane e del rispetto dell’ambiente, la scuola non può rimanere indifferente di fronte a tutto questo. Scopo di questo progetto scolastico è di far maturare atteggiamenti positivi e responsabili nei confronti delle singole persone, della comunità, del mondo e della natura. La scuola nel suo processo educativo è il luogo ideale per l’educazione alla Pace, non solo perché è il luogo degli apprendimenti disciplinari, ma è anche ambiente di vita nella prospettiva di ideali di giustizia, rispetto, perdono, tolleranza reciproca e collaborazione. Educazione alla “PACE” significa migliorare il clima relazionale, promuovere atteggiamenti di rispetto, accettazione delle diversità, integrazione, risolvere disagi e conflitti tra gli alunni. Le scuole che accoglierenno questo progetto-e conclude- riceveranno una particolare nomina di Pace, che sarà riportata su "Attestato di Merito" valevole a tutti gli effetti come un titolo ed un riconoscimento 'internazionale' per l'impegno profuso a favore di questa nobile causa dalla quale dipende il futuro dell'uomo". Per maggiori informazioni si può inviare e-mail a: info@agneseginocchio.it. Il sito dell'Ambasciatrice della Pace: www.agneseginocchio.it.

In meno di tre mesi, l’autovelox miete 10.000 vittime.Il Photored, in meno di 5 anni, accerta 50.000 infrazioni al semaforo.




SAN NICOLA LA STRADA – Dallo scorso 3 giugno sono entrati “in servizio permanente effettivo” due apparecchiature “autovelox” lungo il viale Carlo III^. L’amministrazione comunale ha deciso di investire sulla “repressione”, invece che sulla prevenzione. Un modo di gestire che, invece di puntare sulla prevenzione, pensa solo “a punire” gli automobilisti indisciplinati colpendoli nei loro portafogli. L’amministrazione comunale obietta che l’autovelox è stato installato in due punti del viale Carlo III^ dove la velocità consentita è di 70 Km/orari, quindi velocità più che accettabile. Invece, noi pensiamo che gli automobilisti vadano educati con la prevenzione e che hanno già pagato abbastanza per i sei “photored” installati nei pressi di sei incroci semaforizzati e che hanno consentito di elevare in cinque anni ben 50.000 contravvenzioni e che, solo, nel corso del 2007, ha fatto registrare un sensibile calo di 6.000 multe rispetto alla media annuale di 10.000 contravvenzioni. Ora è il turno dei due autovelox che sino ad oggi pare abbiano mietuto ben “10.000 vittime”. Automobilisti che sicuramente hanno sbagliato ma insistere a mettere “le mani nelle tasche” della gente è sicuramente “diabolico”. Fra l’altro, l’amministrazione comunale non ha mai fatto sapere in dettaglio le cifre incassate anno per anno e come è stato utilizzato il cinquanta per cento previsto per legge per la prevenzione e l’altro cinquanta per cento per cosa è stato utilizzato. Insomma, quanto meno si sa, meno grattacapi si hanno. Mai alcun comunicato stampa è stato prodotto in proposito ed ogni richiesta verbale fatta è stata sempre rimandata all’assessore competente che è risultato sempre “evasivo”. Eppure, l’ente di Piazza Municipio ha sempre fatto della trasparenza il suo cavallo di battaglia. Non vorremmo che in qualcuna di queste battaglie il cavallo fosse nel frattempo morto e neanche dal “palazzo” se ne siano accorti. Dal 12 maggio 2003 al 31 dicembre 2007, i quattro Photored (gli ultimi due sono stati sistemati solo recentemente lungo l’incrocio Via Pertini-Via Fermi) hanno accertato circa cinquantamila infrazioni – per la precisione 49.878 - al Codice della Strada (in poche parole sono passati con il semaforo rosso), così suddivise: nel corso del 2003 le infrazioni sono state 10937, nel 2004 14.700, nel 2005 10.561, nel 2006 sono state 7.654 e nel corso del 2007 sono scese a 6.026. Dati che non sono stati forniti ufficialmente dalla casa comunale. si tratta, comunque, di una cifra sicuramente ragguardevole, soprattutto se moltiplichiamo il valore della multa con il numero delle infrazioni accertate e con i punti sulla patente decurtati. Fate voi i conti, ma, anche volendo tenere conto di un dieci per cento delle infrazioni che vengono annullate dal Giudice di Pace, restano comunque circa 44.000 “fotografie” valide che hanno fatto incassare all’amministrazione comunale di San Nicola La Strada un bel “bottino”. I circa cinquantamila passaggi col rosso andrebbero confrontati con il numero di incidenti occorsi “prima dell’installazione” e “dopo l’installazione” dei Photored per sapere se questi 6 congegni infernali abbiano o meno contribuito a far abbassare il numero degli incidenti. Dubitiamo fortemente che una simile casistica sia mai stata “pensata” e realizzata, perché in caso di forte riduzione degli incidenti i photored potrebbero essere “spenti”, almeno sino a quando non riprendono i “sinistri”, per cui dobbiamo credere alle parole del comandante della Polizia Municipale che ci ha assicurato che i photored e gli autovelox sono strumenti di prevenzione. Il Comune istituì presso il civico nr. 78 di Viale Carlo III^, l’Ufficio Contravvenzioni per l’espletamento delle pratiche relative alle contravvenzioni elevate con il sistema “photored” che venne affidato alla ditta Tec Service s.r.l., di Francavilla Fontana, per il noleggio, installazione, manutenzione e servizi vari di quattro strumenti fissi di rilevazione col passaggio col rosso. Tale passaggio divenne fondamentale, visto il gran numero di verbali che vennero elevati nel solo primo anno di servizio e per regolare l’afflusso di pubblico nei giorni di ricevimento per la visione delle fotografie ed il disbrigo degli atti consequenziali annessi. Tale lavoro viene espletato dal personale di P.M. al di fuori del normale orario di servizio, quale progetto incentivante.



NUNZIO DE PINTO

Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale
Calata San Marco, 13 – 80133 NAPOLI – Tel.: 081 5521809

Prot. nr. 373.08 Napoli, lì 3 Settembre 2008

Alla cortese attenzione degli Organi di Stampa, con preghiera di pubblicazione


COMUNICATO STAMPA



MORETTO (AN): “Scuorno rifiuti; dalla crisi si esce solo mandando a casa il sindaco e Presidente ASIA”


“È incredibile che, nonostante il fondamentale apporto dato dal Governo nazionale, a Napoli la crisi determinata dalla mancata raccolta dei rifiuti sia ancora grave ed evidente”. È quanto ha affermato in una nota il Consigliere Comunale di Alleanza Nazionale, Vincenzo MORETTO. “La città è sporca in più punti, la periferia ancora di più, senza contare ciò che succede in provincia di Caserta. In Corso Meridionale sono state bruciate due campane per la raccolta del vetro e non sono state sostituite. Vicino all’ufficio postale la campana bruciata è stata tolta ma non più sostituita. Percorrendo alcune strade in periferia la situazione è ancora più grave. Il Premier Berlusconi ha risolto in 58 giorni solo l’emergenza rifiuti, ma il quotidiano spetta all’ASIA e questa è latitante. A causa della sua inefficienza” – denunzia il consigliere Moretto – “la cittadinanza e molti esponenti politici della maggioranza accusano Berlusconi del perdurare dell’immondizia a Napoli. Oltre ad essere ipocritamente colpevoli, sembra che nell’agire dell’ASIA vi sia una colpevole latitanza. Se l’ASIA non è in grado di tenere pulita la città, c’è una sola da fare: mandarla a casa. Chiedo a Silvio Berlusconi ed al Sottosegretario Guido Bertolaso di intervenire in fretta. Il colpevole lassismo dell’ASIA sta facendo si che la gente da la colpa al Governo. Una cosa è l’emergenza dei mesi scorsi (che è stata brillantemente risolta), un’altra cosa è fare in modo che l’emergenza rimanga ancora in atto. Dopo essere riuscito a pulire Napoli” – prosegue Moretto – “si corre il rischio di ripiombare in una nuova crisi. Anche il fatto che nella conversione del D.L. di maggio, il commissariamento dei comuni che non raggiungono il 25 per cento della differenziata entro il 31.12.2008 sia invece slittato al 2009 (cosa di cui sono e resto assolutamente contrario), non fa altro che far slittare i tempi e la gente incomincia a credere che via una sorta di accordo politico tra Berlusconi e Bassolino. È, invece, ora di dire basta a queste illazioni. Berlusconi e Bertolaso possono, anzi, debbono mandare a casa i fannulloni dell’ASIA, deve mandare a casa il sindaco Iervolino perché a Napoli la raccolta differenziata resterà sempre una chimera”.

Si ringrazia per la fattiva collaborazione
Fonte: Comunicato Stampa Alleanza Nazionale

I Progetti integrati territoriali: un’occasione per la crescita socio-economica e culturale delle zone interne dell’alto casertano.







Piedimonte Matese. Tre sono i PIT-Direttrice Monti Trebulani Matese, nell’ambito dei POR 2000-2006, ammessi a finanziamento per la Città di Piedimonte Matese. Il ‘Parco Archeologico di Monte Cila’, per un importo di 850.000 Euro circa; l’ex Convento di San Tommaso d’Aquino, comunemente noto come San Domenico, per un importo di 800.000 Euro circa; e l’ex Convento dei Celestini, in Via A. Scorciarini Coppola, per un importo di Euro 800.000 circa. I lavori per San Domenico si stanno effettuando nel Chiostro ed al secondo piano. In particolare, nel Chiostro si stanno restaurando i pregevoli affreschi quattrocenteschi che narrano episodi della vita di San Domenico; mentre al secondo piano si stanno predisponendo i locali che accoglieranno le collezioni del Museo ex Alifano temporaneamente depositate, dal lontano 1973, nei magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dopo i ripetuti furti. L’ex Convento dei Celestini, seicentesco, accoglierà la biblioteca comunale con una imponente sala di lettura e sale multimediali. Il progetto per il Parco Archeologico di Monte Cila, invece, prevede, innanzitutto, la tutela ed il consolidamento delle mura ciclopiche in opera poligonale (o pelasgica), tre semicircuiti difensivi snodantisi sulle pendici meridionali del monte per ben 7.000 metri, tali da contrastare validamente l’avanzata di probabili invasori dalle coste campane o del Lazio meridionale verso la capitale del Sannio Pentro, Bovianum. Il visitatore sarà accolto in un edificio presente nell’area di cava, dove potrà disporre di guide e depliants informativi. Qui si sta realizzando anche una sorta di anfiteatro per eventuali spettacoli all’aperto. Successivamente, lo stesso visitatore si inerpicherà sui sentieri provvisti di staccionata e di totem multimediali che gli diranno in qualsiasi momento in che punto si trova e lo faranno orientare per la successiva progressione sul monte. Il percorso continua sin sull’area sommitale ove insistono resti d’un abitato sannitico raso al suolo. E’ proprio qui, oltre che su alcuni terrazzamenti costruiti dai sanniti, che si è deciso di effettuare scavi archeologici, allo scopo di indagare su un’area che già in passato ha restituito diversi avanzi d’antichità. Gli scavi, che si stanno effettuando da parte del Bonifico Group sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica e dell’Università degli Studi del Salento (referente il Prof. Gianluca Tagliamonte, Docente di Etruscologia e Antichità Italiche presso lo stesso Ateneo), hanno incominciato a dare qualche frutto. A questo proposito, si è deciso di rastrellare le ulteriori economie possibili nel quadro economico di progetto (come, su impulso dell’Assessore delegato ai PIT, Dott. Attilio Costarella, col beneplacito del Sindaco, Avv. Vincenzo Cappello, quelle derivanti dal mancato esproprio di un’area di proprietà della Regione Campania, da quest’ultima data in comodato d’uso al Comune nel corso del 2007) per permettere importanti interventi archeologici, specie in prossimità della terza cinta muraria ed in corrispondenza delle mura megalitiche sannitiche, che potranno essere consolidate e valorizzate, a beneficio dei turisti che visiteranno, a lavori ultimati, l’importante insediamento sannitico che nel recente passato ha restituito importanti reperti come, tra i più fascinosi, il cosiddetto “Corridore del Cila”, bronzetto di derivazione greca del V-IV Secolo a. C., testimoniante i rapporti tra l’entroterra sannitico e le colonie greche della costa.

Pietro Rossi