17 ottobre 2009

Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese del PDL.


Piedimonte Matese. Una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale - art. 39, comma 2, D. Lgs. 267/2000, è stata inviata al Sindaco di Piedimonte Matese, dai consiglieri comunali del PDL a norma dell’art. 39 - comma 2 - del D. Lgs. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), Giovanni Ferrante (nella foto), Carlo Sarro, Giacomo Cestaro, Nicola De Girolamo, Michele Iannarelli, Mauro Martino, i quali hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale per discutere su gli indirizzi di pianificazione commerciale della Città di Piedimonte Matese. Il Gruppo del PDL ha formulato anche una proposta di Pianificazione che pubblichiamo di seguito:

Proposta di deliberazione di Consiglio Comunale
“Indirizzi di pianificazione commerciale della Città di Piedimonte Matese”


IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO


che la Legge Regionale 7 gennaio 2000 all'art. 13 prevede che i Comuni devono provvedere a dotarsi dello specifico “strumento d'intervento per l'apparato distributivo”;
che con nota del Settore 04 “Regolazione dei Mercati”, dell'AGC 12 “Sviluppo Economico”, prot. n. 02352257 del 18/03/2009, indirizzata al Sindaco del Comune di Piedimonte Matese, si comunicava l'ingiustificata inerzia dell'Amministrazione Comunale in relazione all'adozione del SIAD;
che la Regione Campania con decreto dirigenziale n. 317 del 24 giugno 2009 ha disposto la nomina di un Commissario ad Acta, ai sensi dell'art. 49 della L.R. n. 1/2000, per la redazione dello Strumento di Intervento per l'Apparato Distributivo;
CONSIDERATO
la necessità di dover provvedere in merito in quanto detto strumento promuove lo sviluppo economico del territorio in rapporto alla pianificazione, al rilascio di autorizzazioni per le strutture di vendita, nonché all'interesse dei consumatori in relazione ad un equilibrato sviluppo delle diverse tipologie distributive;
RITENUTO
indispensabile sottoporre al Commissario ad acta una proposta di indirizzo di pianificazione commerciale della Città che tenga conto delle attuali difficoltà economiche che attanagliano gli operatori commerciali, che promuova una maggiore cultura d'impresa con particolare riguardo al rapporto tra Amministrazione e operatori commerciali, che si ponga come obiettivo quello di valorizzare il commercio quale produttore importante di ricchezza e occupazione per la nostra comunità e di favorire la centralizzazione del Comune con la sua tradizione di piccola distribuzione;
DELIBERA
di impegnare il Sindaco e la Giunta a sottoporre la proposta di indirizzo di pianificazione commerciale al Commissario ad acta.

NON SIAMO NOI I BUGIARDI !!


DRAGONI.Noi consiglieri del gruppo di minoranza avevamo affisso manifesti che non volevano certamente avere sapore di polemica, ma volevano essere soltanto una fonte di informazione a tutti i cittadini. Il Sindaco e la sua maggioranza, in verità, non potendo smentire categoricamente quanto da noi affermato, rispondevano in modo labile e confuso, cercando di confondere ancor più la popolazione. La PURA VERITA’ è che il Comune di Dragoni versa in gravi condizioni di salute (L’ECONOMIA COMUNALE E’ A PEZZI) e non si ha il coraggio di affrontare i VERI PROBLEMI della collettività né di dichiarare il dissesto (…da loro creato).
Noi non vogliamo scendere in sterili polemiche e pettegolezzi, vogliamo solo che il Sindaco e la sua maggioranza, già invitata nel nostro primo manifesto, consenta a noi ed a tutti i cittadini di poter partecipare ad un pubblico dibattito, dove due moderatori possano consentire un confronto democratico. Riteniamo infatti che, in questa fase, parlare ancora di acqua, di bollette illegittime, di autovelox illegali, incarichi esterni onerosi, pubblica illuminazione fatiscente, cani randagi vaganti, cimiteri in totale abbandono, opere pubbliche non manutenute (…a Maiorano nella scuola addirittura...ci PIOVE), cunette intasate, impianto di depurazione in abbandono, rete fognaria non funzionante, acqua spesso non potabile e con frequenti sospensioni dell’erogazione, non debba essere ascritto come tentativo di polemica o false verità.
Pretestuosa ci appare, invece, la manovra atta al coinvolgimento degli già assessori Piucci e Lavornia nella illegale gestione dell’autovelox. E’ vero, infatti, che questi votarono a favore della sua installazione, ma è pur vero che demandarono a chi di competenza la verifica sulla legittimità del provvedimento stesso, cosa evidentemente mai avvenuta.
I due assessori, oggi consiglieri di opposizione,(vi siete mai chiesti il perché due assessori si allontanano dal gruppo primitivo e formano un’altra compagine ??..!!!) erano evidentemente a favore dell’installazione nel centro urbano di un valido strumento di controllo che fosse di reale valore dissuasivo, laddove realmente esiste il pericolo dell’alta velocità, a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini e non certo per fare cassa. Se queste sono le nostre bugie, ditecelo per favore! Ve ne saremo grati !! Non vogliamo fare altri manifesti né la guerra sugli stessi.
Vogliamo un PUBBLICO DIBATTITO, se la cosa non vi spaventa. Aspettiamo una pubblica risposta con data e luogo che voi stabilirete, e dopo, certamente, con serenità, civiltà e democrazia, affronteremo questi problemi e non solo.
I Consiglieri di Minoranza
Alberto D’Aloia
Giovanni Lavornia
Pierino Piucci
Maria Micco


(nella foto il capogruppo della minoranza Dott. Alberto D'Aloia)

Fonte:comunicato stampa

E' UFFICIALE L'ON. NICOLA COSENTINO E' IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CAMPANIA DEL PDL.


PIEDIMONTE MATESE.Profonda soddisfazione nelle parole del Senatore della Repubblica Avv. Carlo Sarro (Pdl) a margine del vertice odierno tra il Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi, i Coordinatori nazionali del Pdl Sen. Sandro Bondi, On. Denis Verdini ed On. Ignazio La Russa ed i parlamentari campani del Pdl, svoltosi a Palazzo Grazioli, che ha portato alla designazione ufficiale del Sottosegretario di Stato all’Economia e Coordinatore regionale del Pdl On. Nicola Cosentino (nella foto) a candidato del Popolo della Libertà alla Presidenza della Regione Campania in occasione delle elezioni regionali della prossima primavera.
“È con vivissima soddisfazione – dichiara il Senatore Sarro - che ho registrato nel corso della importante riunione di oggi a Palazzo Grazioli, la convergente designazione da parte della delegazione parlamentare campana (Senatori, Deputati e Parlamentari Europei) dell’On. Nicola Cosentino quale candidato alla Presidenza della Regione Campania. Con altrettanta soddisfazione ho registrato il recepimento di tale indicazione da parte dei vertici nazionali On. Verdini, On. La Russa e Sen. Bondi e, soprattutto, del Presidente Silvio Berlusconi. Con la candidatura dell’On. Cosentino, i livelli politici territoriali hanno dimostrato di concorrere nei processi decisionali del partito in maniera attiva e responsabile, a dimostrazione del fatto, come ha sottolineato anche il Presidente Berlusconi nel suo intervento, che il Pdl non è una “caserma” ma un luogo politico di confronto e di discussione, nel quale gli orientamenti del territorio ricevono una adeguata considerazione. Ci attende una impegnativa campagna elettorale che affronteremo con entusiasmo e determinazione per dare finalmente alla Campania un nuovo governo regionale capace di affrontare con competenza e determinazione i tanti problemi che la pesante eredità di oltre un decennio di governo della sinistra ci lascia”.
Fonte: comunicato stampa

AL VIA IL PROGETTO PER UN’AREA PRODUTTIVA ECOLOGICAMENTE ATTREZZATA NEL MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Nel corso di un incontro svoltosi a Piedimonte Matese, nell'aula consiliare della Comunità Montana, il Presidente del Consorzio Asi, ing. Piero Cappello, ha illustrato, ai Sindaci dei 17 Comuni dell'area matesina il progetto A.P.E.A. -Matese. I progetti per le aree A.P.E.A.( area produttiva ecologicamente attrezzata) hanno una caratterizzazione fortemente innovativa dal punto di vista della sostenibilità ambientale, con particolare riguardo agli aspetti del risparmio energetico, della logistica e della tutela delle risorse ambientali. Le aree Apea rappresentano un modello di area produttiva attrezzata il cui obiettivo strategico consiste nel ridurre al minimo l'impatto ambientale ed il consumo di risorse, basandosi sui principi propri dell'ecologia Industriale: uso efficiente delle risorse; minimizzazione degli impatti dell'area sull'ambiente; gestione delle interazioni tra ambiente e comunità circostanti. L'Apea è, pertanto, uno strumento di valorizzazione ecologico-ambientale del territorio, ma al tempo stesso un fattore di crescita della competitività del sistema produttivo. Le aree produttive dovranno essere caratterizzate da una particolare qualità ambientale, superiore agli standard normativi, ottenuta grazie alla presenza di infrastrutture, dotazioni, impianti e tecniche gestionali che garantiscano: salubrità e igiene dei posti di lavoro; prevenzione e riduzione dei livelli d'inquinamento; smaltimento e recupero dei rifiuti e trattamento delle acque reflue; contenimento e uso ottimale delle risorse energetiche; adeguata e razionale accessibilità delle persone e delle merci. Il progetto parte, non a caso, dall'area matesina, dove l'esigenza di coniugare le istanze di sviluppo delle attività produttive con la tutela delle risorse ambientali è particolarmente avvertita. L'obiettivo dell'Asi è quello di realizzare un progetto portante nell'ambito di un "accordo di reciprocità" da sottoporre alla Regione Campania per l'acquisizione dei finanziamenti e che veda la cooperazione tra tutti i soggetti istituzionali ed economici dell'area del Matese e della stessa provincia di Caserta. I tecnici del Consorzio hanno già avviato gli incontri con tutti gli Enti Locali interessati per acquisire idee e progetti con particolare riferimento a quelli che riguardano le infrastrutture di collegamento tra le realtà locali e l'agglomerato Asi del Matese che dovrà ospitare il nucleo centrale del progetto APEA. All'incontro hanno partecipato i Sindaci dei 17 Comuni dell'area matesina, il Presidente della Comunità Montana, dott. Fabrizio Pepe, il Commissario del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, dott.ssa Lucia Ranucci, il presidente del GAL Alto Casertano, dott. Ercole De Cesare, con il consigliere delegato, prof. Pietro Cappella, il presidente della Coldiretti, dott. Tommaso De Simone, e il presidente di Confindustria Caserta, ing. Antonio Della Gatta.


Pietro Rossi

LA TARSU A LIVELLI INSOSTENIBILI A BAIA LATINA.


Baia Latina. Nonostante la carenza del servizio, a Baia e Latina i cittadini sono costretti al pagamento di una tariffa per la TARSU al di sopra della media provinciale. E’ questa la conclusione alla quale il gruppo di minoranza e per esso il capo gruppo Michele Santoro (nella foto) è giunto nell’analizzare la tariffa della TARSU di Baia e Latina ed il Servizio reso ai cittadini. E’ strano, dichiara Michele Santoro, che nonostante sia stato affidato nel 2005 mediante un regolare contratto il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani al Consorzio CE 1 e per esso al soggetto unico Provinciale, dal 2005 ad oggi abbiamo assistito ad un continuo aumento della tassa senza che ad esso sia poi corrisposto un adeguamento del servizio. In questi giorni, per la verità da oltre un anno, basta percorrere le vie cittadine per rendersi conto di come viene effettuato il servizio. L’automobilista che percorre le strade cittadini, si rende subito conto dello stato di precarietà del servizio in quanto facilmente nota cumuli di rifiuti (vetro ed altro) in molti punti del paese. Per non parlare poi della raccolta degli ingombranti che non viene effettuato da moltissimo tempo se non addirittura da circa un anno. Vedere davanti agli ingressi delle abitazioni di Baia e Latina depositi di ingombranti sembra quasi assistere ad un mercatino dove ognuno espone quello che ha, eppure i cittadini continuano a pagare per il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani una aliquota al di sopra della media provinciale. Se poi, dichiara ancora Michele Santoro, l’automobilista di turno si sposta lungo le strade di campagna allora si rende perfettamente conto dell’abbandono totale del territorio ed assiste veramente ad uno spettacolo vergognoso. Vedere abbandonati lungo i fossi delle strade di campagna sacchetti di immondizia o addirittura frigoriferi, lavatrici o televisori, significa proprio aver raggiunto il fondo. Assistere poi all’immobilismo di chi è tenuto, non per imposizione ma per libera scelta, a rendere un servizio alla cittadinanza ed a loro stessi, significa che abbiamo oltrepassato ogni limite, abbiamo raggiunto un livello di trascuratezza tale che non ha eguali nella storia del nostro paese. Eppure, continua Michele Santoro, i cittadini di Baia e Latina dal 2005 anno in cui veniva stipulato il contratto con il Consorzio CE 1 ad oggi si sono visto aumentare vertiginosamente la bolletta della TARSU, con un aumento addirittura di circa l’ 80 % rispetto alla tariffa praticata prima della stipula del contratto con il Consorzio CE 1 senza che all’esoso corrispettivo corrispondesse poi un miglioramento del servizio anzi.
Addirittura negli ultimi tempi a diversi cittadini è stato notificato un avviso di accertamento d’Ufficio con il quale si comunicava che ai sensi delle leggi vigenti in materia, la superficie assoggettabile alla TARSU veniva adeguata d’Ufficio nella misura dell’80 % della superficie catastale. Alla luce di quanto innanzi detto, moltissimi cittadini si chiedono ripetutamente, cosi come il Comune ha applicato d’Ufficio in virtù di leggi in materia l’adeguamento della superficie assoggettabile all’imposta, alla stesso modo in virtù di leggi vigenti perchè non adegua il servizio con l’effettuazione della raccolta differenziata ferma all’anno zero, alla raccolta del vetro e degli ingombranti ? Siamo convinti, conclude Michele Santoro, che qualcuno che per libera scelta ha deciso di dedicarsi ai problemi della collettività prima o poi veda quello che stranamente solo i nostri amministratori non vedono di come realmente viene eseguito il servizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani e dello stato di abbandono in cui versa il territorio di Baia e Latina soprattutto del centro storico ridotto alle sembianze di una immensa discarica a cielo aperto.

Pietro Rossi

Udeur pronto alla rinascita a Cellole.


CELLOLE. Toto candidature in atto nel Comune di Cellole, ormai l'intera dirigenza politica è candidabile. E' questa la divertente, triste, interessante realtà in cui si è calato nuovamente il territorio cellolese. Già nella precedente tornata elettorale non si riuscì a trovare la quadra sia a livello comunale sia a livello collegiale, facendo risultare ben sei candidati (tre di centro-destra e tre di centro-sinistra) alla competizione. All'epoca furono Aldo Izzo (UDC), Tommaso Martucci (Democrazia cristiana per le autonomie), Angelo Barretta, Carmine Rocco (lista Forward, De Franciscis presidente), Giovanni Rusciano (PDCI) e Angelo Stanziale (PRC). Alle regionali ci furono i nominativi di Antonio Lepore (Democrazia cristiana per le autonomie) e di Camillo Di Chiara (Repubblicani). Risultato fu il deludente risultato di zero consiglieri provinciali e zero consiglieri regionali eletti. Ora potrebbe succedere una situazione analoga. Tempo addietro si era accreditata la possibilità di rivedere l'Udeur a Cellole. Nomi definitivi non se ne sono fatti ancora e di certezze ne mancano, ma nelle ultime ore si ventila la presenza di un ulteriore candidato nelle file della maggioranza. Si tratterebbe dell'assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Freda, che avrebbe molti requisiti alle spalle. E' esperto in materia politico-amministrativa in virtù dei due mandati rivestiti fin'ora, ha avuto un ottimo successo (con il supporto dell'intera Amministrazione comunale) politico con l'apertura dell'Istituto Alberghiero “del mare” tanto agognato dagli imprenditori turistici litoranei ed è giovane. Proprio quest'ultimo potrebbe essere un requisito importante, visto che l'età media in Consiglio comunale continua a crescere e serve qualcuno in grado di stimolare il ricambio generazionale (sia in senso anagrafico sia in senso ideale).
Freda non sarebbe neppure una novità in seno ai mastelliani, visto che li ha frequentati dopo il suo addio a La Margherita, e potrebbe non essere neppure solo in questa percussione. Alle sue spalle pare ci sia l'assessore allo Spettacolo ed alla Promozione del territorio Carmine Rocco nonché il delegato allo Sport Giovanni Grecola e l'assessore ai Lavori Pubblici Arturo Montecuollo (meno sicura questa affermazione rispetto alle altre due). Messi insieme, contando i soli voti alle comunali, sarebbe un gruzzoletto da un migliaio di voti, dunque la fattibilità di un simile progetto è tutt'altro che inconsistente.


Elio Romano

CRISI OCCUPAZIONALE A SESSA AURUNCA.


SESSA AURUNCA. Del Sindaco Luciano Di Meo (nella foto) si è detto e, probabilmente, se ne dirà di tutto. Non si può dire che è rimasto in disparte a lungo, tra una cosa e l'altra sicuramente non si è mai riposato. Anzi, sul fronte occupazionale è stata la fascia tricolore più travagliata dalle crisi industriali da venti anni a questa parte. Dalla sua ci sono migliaia di chilometri macinati tra i Ministeri di Roma e gli Assessorati regionali di Napoli per salvare anche il singolo posto di lavoro nei fari fallimenti chiamati Morteo Soprefin, Formenti Seleco ed Eurobox (le maggiori aziende sul territorio aurunco a cui si devono aggiungere le uniche superstiti Manucor e Boston Tapes). Ora gli toccherà sobbarcarsi anche le problematiche Manucor, visto l'andazzo attuale. Abbiamo voluto intervistarlo per capire bene la situazione e le prospettive nel prossimo futuro.
Signor sindaco, un ennesima crisi industriale ed occupazione nel bel mezzo del suo mandato. Ormai è divenuto esperto in materia, ma nello specifico cosa significa per Ente locale dover affrontare l'emergenza occupazionale dei propri cittadini? “Innanzitutto, hai la sensazione a volte di essere impotente su cose che sono più grandi di quelle che sono di competenza di una amministrazione e nonostante questo cerchi, a fianco dei lavoratori e delle maestranze, delle soluzioni che non sono facili. Nello specifico Manucor è stato chiesto un incontro in Prefettura ed in Regione, sperando che ci sia un piano di recupero valido per salvaguardare le maestranze. In questo territorio le uniche entità che si salvavano erano la Manuli (la Manucor è conosciuta in tutto il territorio con il vecchio nominativo, ndr.) e la Boston Tapes. Come fatto per le altre aziende ci siamo già attivati e ci attiveremo per salvaguardare questi posti che sono in pericolo”. Di Meo prende un attimo di pausa, poi conclude dicendo: “Non è semplice, perchè ti guardi intorno e ti accorgi che il problema sta da un poco tutte le parti. Non poteva capitare periodo peggiore”.
Il caso Manucor riporta alla mente i casi Morteo Soprefin, Formenti Seleco ed Eurobox. Tutte queste crisi industriali sul territorio di Sessa Aurunca potrebbero portare ad una ridefinizione della vocazione territoriale oppure ci sarà un programma di rilancio del polo Asi con il supporto dell'Ente? “Guardando un poco quello che è il nostro territorio, le vocazioni possono essere anche altre. Parliamo da anni ed anni di vocazione turistica, di spazio in questo senso ce ne sarebbe. Da questo a dire che questo territorio non avrebbe bisogno di un piano industriale ce ne passa. Buona fetta dell'occupazione può avvenire attraverso questa attività. Non posso immaginare il territorio senza questo tipo di attività, anche di altro genere come la costruzione di impianti fotovoltaici o altro ancora, ma parlare di un territorio privo di un polo industriale ce ne passa davvero parecchio”.
Nelle prossime settimane, il Comune di Sessa Aurunca come si attiverà in favore degli oltre 250 operai Manucor? “Dipende. Dipende molto da quelli che saranno i prossimi avvenimenti. Quello che succederà in Prefettura. Quello che succederà a livello regionale. Saremo sempre a fianco delle maestranze, delle Rappresentanze sindacali unitarie, con i quali siamo in stretto rapporto, e vedremo il da farsi. Quello che è importante è che la Manucor presenti un piano industriale serio, che è la cosa più importante”.


Elio Romano