Baia Latina. Nonostante la carenza del servizio, a Baia e Latina i cittadini sono costretti al pagamento di una tariffa per la TARSU al di sopra della media provinciale. E’ questa la conclusione alla quale il gruppo di minoranza e per esso il capo gruppo Michele Santoro (nella foto) è giunto nell’analizzare la tariffa della TARSU di Baia e Latina ed il Servizio reso ai cittadini. E’ strano, dichiara Michele Santoro, che nonostante sia stato affidato nel 2005 mediante un regolare contratto il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani al Consorzio CE 1 e per esso al soggetto unico Provinciale, dal 2005 ad oggi abbiamo assistito ad un continuo aumento della tassa senza che ad esso sia poi corrisposto un adeguamento del servizio. In questi giorni, per la verità da oltre un anno, basta percorrere le vie cittadine per rendersi conto di come viene effettuato il servizio. L’automobilista che percorre le strade cittadini, si rende subito conto dello stato di precarietà del servizio in quanto facilmente nota cumuli di rifiuti (vetro ed altro) in molti punti del paese. Per non parlare poi della raccolta degli ingombranti che non viene effettuato da moltissimo tempo se non addirittura da circa un anno. Vedere davanti agli ingressi delle abitazioni di Baia e Latina depositi di ingombranti sembra quasi assistere ad un mercatino dove ognuno espone quello che ha, eppure i cittadini continuano a pagare per il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani una aliquota al di sopra della media provinciale. Se poi, dichiara ancora Michele Santoro, l’automobilista di turno si sposta lungo le strade di campagna allora si rende perfettamente conto dell’abbandono totale del territorio ed assiste veramente ad uno spettacolo vergognoso. Vedere abbandonati lungo i fossi delle strade di campagna sacchetti di immondizia o addirittura frigoriferi, lavatrici o televisori, significa proprio aver raggiunto il fondo. Assistere poi all’immobilismo di chi è tenuto, non per imposizione ma per libera scelta, a rendere un servizio alla cittadinanza ed a loro stessi, significa che abbiamo oltrepassato ogni limite, abbiamo raggiunto un livello di trascuratezza tale che non ha eguali nella storia del nostro paese. Eppure, continua Michele Santoro, i cittadini di Baia e Latina dal 2005 anno in cui veniva stipulato il contratto con il Consorzio CE 1 ad oggi si sono visto aumentare vertiginosamente la bolletta della TARSU, con un aumento addirittura di circa l’ 80 % rispetto alla tariffa praticata prima della stipula del contratto con il Consorzio CE 1 senza che all’esoso corrispettivo corrispondesse poi un miglioramento del servizio anzi.
Addirittura negli ultimi tempi a diversi cittadini è stato notificato un avviso di accertamento d’Ufficio con il quale si comunicava che ai sensi delle leggi vigenti in materia, la superficie assoggettabile alla TARSU veniva adeguata d’Ufficio nella misura dell’80 % della superficie catastale. Alla luce di quanto innanzi detto, moltissimi cittadini si chiedono ripetutamente, cosi come il Comune ha applicato d’Ufficio in virtù di leggi in materia l’adeguamento della superficie assoggettabile all’imposta, alla stesso modo in virtù di leggi vigenti perchè non adegua il servizio con l’effettuazione della raccolta differenziata ferma all’anno zero, alla raccolta del vetro e degli ingombranti ? Siamo convinti, conclude Michele Santoro, che qualcuno che per libera scelta ha deciso di dedicarsi ai problemi della collettività prima o poi veda quello che stranamente solo i nostri amministratori non vedono di come realmente viene eseguito il servizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani e dello stato di abbandono in cui versa il territorio di Baia e Latina soprattutto del centro storico ridotto alle sembianze di una immensa discarica a cielo aperto.
Pietro Rossi
Addirittura negli ultimi tempi a diversi cittadini è stato notificato un avviso di accertamento d’Ufficio con il quale si comunicava che ai sensi delle leggi vigenti in materia, la superficie assoggettabile alla TARSU veniva adeguata d’Ufficio nella misura dell’80 % della superficie catastale. Alla luce di quanto innanzi detto, moltissimi cittadini si chiedono ripetutamente, cosi come il Comune ha applicato d’Ufficio in virtù di leggi in materia l’adeguamento della superficie assoggettabile all’imposta, alla stesso modo in virtù di leggi vigenti perchè non adegua il servizio con l’effettuazione della raccolta differenziata ferma all’anno zero, alla raccolta del vetro e degli ingombranti ? Siamo convinti, conclude Michele Santoro, che qualcuno che per libera scelta ha deciso di dedicarsi ai problemi della collettività prima o poi veda quello che stranamente solo i nostri amministratori non vedono di come realmente viene eseguito il servizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani e dello stato di abbandono in cui versa il territorio di Baia e Latina soprattutto del centro storico ridotto alle sembianze di una immensa discarica a cielo aperto.
Pietro Rossi