03 ottobre 2009

MENSA SCOLASTICA IN ALTO MARE AD ALIFE.


ALIFE. I genitori degli alunni di Alife sono in fermento per il mancato avvio della mensa scolastica. Incrociamo le dita e speriamo che la mensa riesca a partire prima di Natale! La storia si ripete da anni, ci dicono, la scuola che avvia le lezioni e l’amministrazione comunale che si presenta impreparata al servizio mensa, sembra si voglia ripetere anche quest’anno. La campanella di inizio anno scolastico è suonata il 14 settembre, ma per l’avvio del servizio di refezione pare che bisognerà aspettare il 19 ottobre. Così, per lo meno, sono stati avvisati i genitori dalla Dirigente dell’Istituto Comprensivo, che ha motivato il rinvio del tempo pieno “per motivi organizzativi”. Ma, a quanto pare, c’è un problema nel Bando di appalto per l’affidamento del servizio che potrebbe annullare tale programmazione e rinviare ulteriormente l’inizio della mensa scolastica. Al punto 11 si stabilisce che: «La decorrenza iniziale è il 19/11/08 (…….), mentre la scadenza sarà data dal termine dell’anno scolastico 2008/2009». Come si vede, le date indicate non sono esatte: si fa riferimento al 19 novembre dell’anno scorso (il 2008) e alla chiusura dell’anno scolastico 2008/2009, che è appena terminato il 31 agosto 2009. Sono inesattezze che potrebbero compromettere lo svolgimento della gara di appalto. C’è bisogno, quindi, di una correzione del Bando, il che significa far ripartire i termini per la presentazione delle domande con scivolamento in avanti di tutte le altre scadenze per l’espletamento della gara e, in ultimo, quella dell’avvio del servizio di refezione scolastica. Ci appelliamo al Sindaco e all’Assessore competente, dicono i genitori, affinché pongano in atto i dovuti accorgimenti per accelerare l’avvio della mensa scolastica, ed affinché disguidi del genere non abbiano più a verificarsi nel futuro.
c.s.

Si comincia con 3 mesi e si finisce con 7 anni di lavoro in più. Lo stabilisce l'ultima riforma che aggancia le pensioni alla vita media si allunga.


Lavorare per vivere o vivere per lavorare, questo è il dilemma. Ce lo risolve l'ultimo decreto anticrisi del governo, approvato questa estate, regalando a un trentenne di oggi 3 anni e10 mesi di lavoro in più . In cambio, il 66% dell'ultimo stipendio contro l'attuale 51%.
E' uno degli effetti – calcolati dalla società di analisi Progetica – dell'ultimo intervento sulle pensioni (in ordine di tempo), che ha introdotto nell'ordinamento previdenziale un principio decisamente nuovo: l'età pensionabile collegata alle aspettative di vita. In sostanza il momento della pensione si andrà progressivamente spostando in avanti in rapporto all'allungamento della vita media calcolato dall'Istat.
Per i più giovani pensione a 72 anni
Le nuove regole si aggiungono, e in qualche modo completano, il meccanismo degli scalini introdotto dal precedente governo Prodi. Il nuovo sistema partirà nel 2015 con un allungamento dell'età lavorativa di soli 3 mesi. Ma di lì in avanti la pensione è destinata a farsi sempre più lontana. Secondo il modello utilizzato per i calcoli, la vita media cresce di 1 anno ogni 5. L'età pensionabile aumenterà di conseguenza, secondo scaglioni parametrati sulle aspettative di vita, fino al 2049 quando serviranno 72 anni per gli uomini e 67 per le donne, cioè 7 anni di lavoro in più rispetto a oggi.
In compenso la pensione sarà più consistente. Si lavora di più, si versano più contributi e quindi il tasso di sostituzione, ovvero il rapporto tra pensione e ultimo stipendio, sarà più alto.
Ecco alcune stime riferite a diverse fasce d'età:
Età attuale
Situazione pensionisticaprima della riforma
Situazione pensionisticadopo la riforma
30 anni
- Data pensionamento: 1.1.2041- Età: 61 anni e 6 mesi - Rapporto ult. stipendio: 51%
- Data pensionamento: 1.10.2044- Età: 65 anni e 3 mesi- Rapporto ult. stipendio: 66%
40 anni
- Data pensionamento: 1.1.2031- Età: 61 anni e 6 mesi - Rapporto ult. stipendio: 54%
- Data pensionamento: 1.1.2034- Età: 64 anni e 6 mesi- Rapporto ult. stipendio: 52%
50 anni
- Data pensionamento: 1.1.2021- Età: 61 anni e 6 mesi- Rapporto ult. stipendio: 60%
- Data pensionamento: 1.1.2022- Età: 62 anni e 6 mesi- Rapporto ult. stipendio: 63%
Ma, per l'appunto, si tratta di stime. In realtà col nuovo sistema non sarà più possibile sapere con largo anticipo la data certa della pensione, perché questa sarà stabilita di volta in volta dalle rilevazioni Istat.


Mimmo Russo

Si paga per il semplice fatto di possedere l'apparecchio. Liberarsene sembra impossibile. Ma se avete deciso di vivere senza Tv, ecco come fare.


Quante volte, dopo l’ennesimo esempio di Tv spazzatura offerto dal palinsesto quotidiano, o dopo l’ultimo motivo di indignazione per le scelte dell’emittente pubblica, avete pensato: basta, l’anno prossimo il canone non lo pago! Sfoghi di questo genere possono avere - e spesso hanno - la loro legittimità. Ma dal dire al fare, in questo caso, c’è di mezzo un mare di ostacoli legali e burocratici. Sia che scegliate la forma “eversiva” dell’obiezione fiscale, sia che prendiate la strada ufficiale della procedura di disdetta, mettete in conto una buona dose di determinazione e una certa quantità di seccature. Ma, nonostante tutto, rinunciare alla televisione è possibile.
Se il televisore viene vendutoo rubatoIn questo caso occorre inviare una lettera di disdetta dell’abbonamento Rai per raccomandata a.r. (con avviso di ricevimento) al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate - 1° Ufficio di TorinoS.A.T - Sportello Abbonamenti TvCasella postale 22 - 10121 Torino allegando rispettivamente le generalità e l’indirizzo dell’acquirente o la denuncia di furto. Se non volete più utilizzare il televisorePuò succedere che si colga l'occasione di un guasto all'apparecchio per liberarsi della Tv. Occorre allora richiedere il “suggellamento” dell’apparecchio. Questa operazione comporta anche il versamento di 5,16 euro (le vecchie 10.000 lire) con un vaglia postale (attenzione: vaglia, non conto corrente) allo stesso indirizzo sopra riportato. Potete poi procedere in due modi:
- se non avete il libretto di abbonamento, indicate nel vaglia la seguente causale: “per disdetta dell’abbonamento n. .... e conseguente richiesta di suggellamento” e spedite la ricevuta con raccomandata a.r. assieme alla lettera di disdetta;
- se avete il libretto di abbonamento, compilate la cartolina D (o B nei libretti più recenti) con l’intestazione “Denuncia di cessazione dell’abbonamento Tv”, barrando la casella 2 (richiesta di suggellamento) e riportando negli spazi bianchi il numero del vaglia e la data del versamento (oppure allegando la ricevuta del vaglia). Spedite sempre con raccomandata a.r.
Conservate sempre una fotocopia fronte/retro della cartolina o della lettera di disdetta, più la ricevuta del vaglia per l’utente. In risposta a questa richiesta, potreste ricevere, in teoria, la visita di un funzionario Rai che infilerà il vostro televisore in un sacco e lo chiuderà con un inviolabile sigillo del Ministero, lasciandovi in soggiorno un singolare e ingombrante soprammobile. Ma state tranquilli, il rischio che ciò accada è molto remoto: la procedura di suggellamento infatti non viene mai messa in atto nella pratica. Se il televisore viene buttato viaLa procedura più comoda per liberarsi della Tv è comunque quella di rottamare l’apparecchio, facendolo prelevare dal servizio di ritiro rifiuti ingombranti della propria città o portandolo in una delle piattaforme ecologiche presenti sul territorio, e facendosi rilasciare una ricevuta di rottamazione. In alternativa, si può dichiarare al SAT di aver regalato il televisore (tecnicamente di averlo “ceduto in comodato”) a un amico che sia già titolare di un abbonamento Rai, del quale occorre comunicare le generalità e l'indirizzo. La procedura non è “codificata”, ma poggia sulla norma (art. 27, comma 2, della legge 223/90) secondo cui il canone va pagato solo per il primo apparecchio; quindi se si posseggono più televisori (anche nella seconda casa, ad esempio) non è dovuta alcuna imposta aggiuntiva.


Mimmo Russo

La “Janara” di Benevento si aggiudica la seconda edizione de ‘L’ Arena d’Arte’.


Baia Domizia. La ‘Janara’ di Benevento dell’artista belga David Enguerran ha vinto la seconda edizione de L’Arena d’Arte, il festival internazionale di sculture di sabbia di Baia Domizia (Ce). Il verdetto, decretato da una giuria popolare, ha visto l’opera di Enguerran, ispirata alle leggendarie streghe del Sannio, prevalere sulle altre cinque per una manciata di voti. Al giovane scultore, al suo debutto in Italia, verrà consegnato un trofeo a forma di clessidra – simbolo del Festival – mentre fra tutti i visitatori che hanno affollato la mostra quest’estate e che hanno partecipato al voto popolare verrà sorteggiato il fortunato vincitore del viaggio in una capitale europea messo in palio per l’occasione dal ‘Baia Domizia Blues and Sand Festival’. Soddisfatto il direttore artistico della manifestazione, Domenico Spena, che guarda con rinnovato orgoglio all’edizione 2010: ‘Il successo di pubblico e di critica registrato quest’anno – ha spiegato – ci consente di lavorare con serenità alla programmazione della nuova edizione che sarà sicuramente ricca di sorprese. Stiamo studiando infatti la possibilità di dare il via a forme di collaborazione attiva con alcuni dei più importanti festival internazionali di sculture di sabbia con il chiaro intento di rilanciare, con forza ancora maggiore rispetto al passato, l’immagine turistico-culturale di Baia Domizia nel mondo. L’incremento di presenze nelle strutture ricettive in concomitanza con i concerti blues di questa estate e i quasi seimila visitatori che hanno fatto tappa alla mostra di sculture di sabbia dimostrano chiaramente che le attività di promozione del territorio producono risposte importanti sul piano della qualità e della quantità. Un successo dovuto naturalmente anche al sostegno e al contributo degli enti e delle associazioni che hanno creduto nel progetto sin dalla sua prima edizione’. E intanto sono ancora aperte le iscrizioni per partecipare al primo corso intensivo per scultori di sabbia. Un vero e proprio training sul campo che consentirà a dodici under 25 di apprendere le tecniche professionali utilizzate dai campioni del mondo delle statue di sabbia. Al corso, completamente gratuito, sono ammessi a partecipare studenti provenienti da licei artistici, istituti d’arte, accademie di belle arti, istituti per il restauro, facoltà universitarie che abbiano come indirizzo di studi la scultura, nelle sue innumerevoli espressioni, e l’arte in genere e istituti equipollenti. I candidati potranno inviare il proprio curriculum di studi e una foto di una o più opere realizzate, entro e non oltre il 10 gennaio 2009, all’indirizzo e-mail: scultoridisabbia@libero.it .


c.s.

PARTE IL TESSERAMENTO DELL’IDV A PIEDIMONTE MATESE.


Piedimonte Matese. La vita politica cittadina si anima in vista delle prossime scadenze elettorali anche nei piccoli partiti, “Non tessere ma libere adesioni di persone con idee e passione civile” è questo lo slogan che sta caratterizzando la campagna adesioni 2009 del Coordinamento dell’IDV di Piedimonte Matese con a capo il suo leader storico Dott. Emilio Iannota (nella foto). Dopo il successo ottenuto alle recenti elezioni europee, Italia dei Valori si appresta ad affrontare le prossime elezioni provinciali e regionali e a rinnovare la propria classe dirigente. Per partecipare da protagonista con Italia dei Valori alla prossima competizione elettorale e alla prossima fase congressuale (che condurrà al Congresso Nazionale che si terrà a febbraio 2010 a Roma), il Direttivo Cittadino di Piedimonte Matese ha invitato i cittadini interessati a fare richiesta di adesione entro il 30 ottobre 2009. Per chiarimenti ed adesioni si può contattare il coordinamento cittadino all’indirizzo idvpiedimontematese@gmail.com o telefonando al 329 4208124. Informazioni sull’attività politica e amministrativa di Italia dei Valori di Piedimonte Matese possono essere acquisite collegandosi a http://idvaltocasertano.blogspot.com/ e/o chiedendo all’indirizzo idvpiedimontematese@gmail.com di essere inseriti nella mailing list del partito.

Pietro Rossi

SEMINARIO DI STUDI FILOSOFICI SU GIORDANO BRUNO A SAN POTITO SANNITICO.


SAN POTITO SANNITICO. Il 5 e il 6 Ottobre a San Potito Sannitico un nuovo incontro con L'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici per parlare di “Giordano Bruno e il coraggio delle idee fino ai limiti estremi”. Il titolo dell’incontro racchiude in sé un tema di grande attualità e vuole essere un invito a riflettere sull’organizzazione e l’espressione del pensiero in una società dove la necessità di porsi domande e di formulare idee è avvertita sempre più come un’esigenza da recuperare. Ancora una volta è il comune di San Potito Sannitico a offrire un luogo di dialogo e di confronto negli ampi e maestosi spazi di palazzo Pietrosimone. Nato nel 2008, il sodalizio tra l’amministrazione comunale guidata da Angiolo Conte e l”Istituto Italiano per Studi Filosofici di Napoli si è rafforzato ed è giunto al suo quarto incontro. I lavori si apriranno lunedì 5 ottobre, alle ore 10, sul tema “Giordano Bruno e il suo tempo”, cui seguirà una seconda sessione martedì 6 ottobre, ore 10, per discutere de “L’attualita’ eroica di Giordano Bruno”. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 13,00. I seminari sono tenuti da Lucilla Albanese, docente di storia e filosofia. L’evento è a cura dell'associazione culturale BeMatese sotto la guida del sociologo Nino Ponzo.

GALLO MATESE, IL PAESE DEI SENSA ......



Gallo Matese – Le ottocentocinquanta anime di Gallo Matese, sperduto comune montano casertano hanno di che lamentarsi. I residenti si sentono abbandonati e umiliati dalle istituzioni. Un paesino dell'alto casertano, al confine con il Molise, distante ben cento km da Napoli, ottanta da Caserta e trentasette km dalla vicinissima Isernia, giovane, produttiva ed efficiente provincia molisana. Zona interna disagiata della provincia di Caserta dimenticata da chi dovrebbe offrire servizi a tutti i cittadini- che non sanno più a quale santo affidarsi per ricevere indispensabili servizi- che troverebbero più facilmente nel vicino Molise, spesso invocato anche con forme di protesta messe in atto per chiedere la secessione dalla provincia di Caserta, quindi dalla Regione Campania. Nel paese manca quasi tutto. Niente servizi. "Siamo figli di nessuno, attacca Domenico Antonio Cerrone, 66 anni, ex titolare dell'unico bar del paese. La verità- è che siamo pochi, poco più di ottocento abitanti: quattrocento votanti che non fanno testo, camminiamo a passo di gambero, negli anni al posto di rafforzare i servizi, ci hanno scippato quei pochi rimasti. Neanche l'appartenenza alla Comunità Montana è riuscita a frenare l'eliminazione di servizi. Nel comune casertano, definito "Il paese dei senza" manca quasi tutto: Niente guardia medica, niente 118. "Chi si sente male di notte- continua Cerrone è costretto a bussare alla porta di un medico in pensione di 74 anni. Davvero commovente la disponibilità del medico- che gratuitamente mette a disposizione la sua professionalità. A tutte le ore della notte. Non va meglio con la corrispondenza postale, recapitata con molto ritardo e in particolare le bollette di pagamento, quando giungono a destinazione, sono già scadute. "Tutta colpa del continuo ricambio di portalettere disposto da Poste Italiane, racconta Antonio Rampone- che da anni con la sua radio privata denuncia con vigore i disservizi dell'amato paesino che gli ha dato i natali. I problemi sono cominciati quando, è andata in pensione la portalettere titolare, che, essendo della zona conosceva a menadito l'intero comprensorio. Da allora cambiano continuamente i portalettere supplenti con incarico trimestrale, che appena cominciano ad imparare le strade vengono sostituiti, quando non va peggio per infortuni, malattie o lunghe maternità delle giovani portalettere. "Abbiamo gradi disagi anche con l'ufficio postale- spiega, Michele Santoro, consigliere comunale-ci sono problemi di linea(Adsl), e il più delle volte il sistema non funzionando ci costringe a fare decine e decine di km per fare un banale versamento- con la cifra che può anche raddoppiare considerando la distanza da percorrere. "Il rilancio turistico della nostra zona- può avvenire solo offrendo servizi- che a noi vengono tagliati prediligendo la logica del risparmio". Sono innamorata di questo posto- racconta Domenica Di Pietrantonio-titolare del bar centrale, però le istituzioni devono darsi una mossa, per non far morire il nostro paese, devono attivarsi e potenziare i servizi. L'acquedotto, l'acqua- spesso è un miraggio per noi- che paradossalmente forniamo l'acqua a intere città. Siamo fuori dal mondo- niente assistenza sanitaria, niente ambulanza niente PSAUT(ndr.un pronto soccorso per primi indispensabili interventi). Ma la giaculatoria dei disservizi continua con i trasporti, con i mezzi pubblici inesistenti, con i segnali tv all'anno zero(non c'è segnale per la tv di Stato). La farmacia apre tre volte la settimana. Nei giorni che arriva, è attesa come il Messia- all'ingresso dell'esercizio da un nugolo di persone. Ma non è finita: Da oltre tre anni i giornali non arrivano più qui. Nel paese dei senza è vietato leggere quotidiani e settimanali. La logica del profitto attuata dal distributore di giornali è prevalsa sui diritti d'informarsi. Per comprare il giornale conviene fare un tour nel Molise. Anche il trapasso a vita migliore è complicato: l'agenzia di pompe funebri ha la sede a 60 km da Gallo. "Cristo si è fermato qui, altro che Eboli-sbotta Rampone, siamo un paese purgatorio- condannati a perenne penitenza da tutte le istituzioni. Ci trattano come bestie. Subiamo vessazioni di ogni genere. Ignorati, umiliati, dimenticati, rapinati della dignità. Enti ed istituzioni che non si giudicano dalle grandi opere, ma dalle piccole risposte che sanno dare alla popolazione che le chiede". E nel paese condominio, non è stato garantito finora nulla.Per la settima volta in sei anni il Comune di Gallo Matese è alle prese con la scelta del nuovo Segretario Comunale; intuibili i motivi che hanno indotto, infatti, ben sette Segretari comunali, giovani e meno giovani, a lasciare dal 2002 il piccolo Comune, per spostarsi in altri paesi.




Giuseppe Sangiovanni

BLIZ DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE A DRAGONI TEMONO IL CONFRONTO CON LA MINORANZA.


DRAGONI. Il Consiglio Comunale convocato per il giorno 30/09/09 alle ore 18:00 è stato svolto in pochi minuti senza attendere i consiglieri di minoranza che nel frattempo raggiungevano l'aula consiliare con un modesto ritardo sull'orario di convocazione della pubblica assise. Infatti, contrariamente al solito, è cominciato in orario. La puntualità, ripetiamo, mai rispettata, è stata questa volta l’escamotage per un’ assemblea senza contradditorio. C’è pertanto il forte sospetto che la riunione segreta fosse stata preordinata, visto anche che il Municipio era completamente buio fino a pochi secondi prima dell’inizio della seduta. Educazione prima ed buon senso poi, richiedono una tolleranza maggiore considerato che in passato le stesse adunanze non sono mai iniziate prima di un'attesa di minimo 1 ora a causa di ritardi di alcuni membri della maggioranza.
Per carità conosciamo le regole, ma le stesse devono essere rispettate da tutti. I punti all’ordine del giorno: “variazioni di bilancio, verifica degli equilibri di bilancio ed approvazione conto consuntivo 2008”, tutti argomenti alquanto scottanti per la maggioranza in quanto dovevano rendicontare in consiglio, e quindi ai cittadini, sperperi, mancati incassi e cattiva gestione finanziaria. La nostra perplessità rispetto alle circostanze nasce dal fatto che un'amministrazione che agisce con trasparenza e rettitudine e soprattutto che non ha nulla da nascondere o di cui giustificarsi, non dovrebbe temere il contraddittorio con il gruppo di opposizione ricorrendo ad astuzie tipiche di personaggi poveri nei contenuti. Non a caso nel predetto consiglio la minoranza era intenzionata a sollevare anche la questione relativa alle fatture del servizio idrico (bollette dell'acqua) e a proporre un'immediata ed efficace soluzione, che ancora una volta la maggioranza ha palesemente sviato, tutto a danno dell'intera Comunità Dragonese. Da ciò il gruppo di minoranza, guidato dal Dott. Alberto D'Aloia (nella foto), rende noto alla cittadinanza tutta che l'Ente Comune attraverso la concessionaria Pubblialifana, ha consegnato fatture relative al ruolo del consumo dell'acqua, nonostante vi fosse una sentenza della Corte Costituzionale (sent. n.335 del 10/10/2008) che stabilisce il principio secondo il quale "se nel comune di residenza non sono attivi i depuratori per le acque reflue (il caso del nostro Comune) la quota iscritta in fattura destinata alla depurazione non deve essere pagata dai cittadini” . Vi è di più, la quota in questione richiesta dai nostri signori amministratori, non configura a noi cittadini come una tassa, ma il corrispettivo di un servizio che, nei casi in cui manchino gli impianti di depurazione (COMUNE DI DRAGONI) non viene erogato. Tutto ciò viola l'art.3 della Costituzione in quanto discrimina chi paga la tariffa senza ricevere in cambio il servizio. Così come:
- non è possibile pagare € 34,08 all’anno per nolo e manutenzione del contatore (nuovo e di ottima marca costa circa € 18,00);
- non è possibile pagare i primi 30 metri cubi già come prima eccedenza, mentre in altri comuni sono considerati come consumo di sopravvivenza;
- non è possibile pagare la 4^ eccedenza di € 1,98 al mc…..non certo stiamo comprando il latte;
- non è possibile pagare tutto in eccedenza quando la lettura dei contatori viene effettuata una volta all’anno ed ad una nostra interpellanza in consiglio comunale ci fu risposto che diversamente non vi era copertura dei ruoli.
Pensate che in questo modo balordo ed ingannevole riuscirete a ripianare i debiti accumulati ?? !!
PURA FANTASIA !
Pertanto, alla cittadinanza tutta si suggerisce di promuovere istanza di rimborso della tariffa riferita al servizio di depurazione per gli ultimi cinque anni (dall'anno 2003 all'anno 2008), nonché la sospensione dell'ultima fattura notificata relativa all'anno 2008. Noi consiglieri comunali di minoranza abbiamo sempre cercato di dialogare e di essere propositivi e di suggerire, talvolta, anche soluzioni con grande umiltà e correttezza nel rispetto dei ruoli. Ma dopo due anni trascorsi nell’appiattimento totale del Ns. Comune ci sentiamo in dovere ed in diritto di manifestare il nostro grande dissenso su come viene condotta la macchina amministrativa, che, giorno per giorno, peggiora inesorabilmente.
ARROGANZA, PREPOTENZA, INCAPACITA’ ED IGNORANZA AMMNISTRATIVA
…..queste sono le migliori qualità amministrative del sindaco e della sua maggioranza !!!.......
Invitiamo il sindaco e la giunta comunale a prendere atto del disastro economico e finanziario per i tantissimi debiti che hanno contratto con ditte private, con Enti e con privati cittadini, dopo aver dilapidato tutte le risorse che erano a disposizione del Comune. In conseguenza di ciò il debito comunale ad oggi ammonta a diversi milioni di euro. Tutto questo dimostra la grande incapacità di programmazione di questa maggioranza. È giusto che la cittadinanza tutta sappia come realmente stanno le cose è pertanto inutile che i maggiori responsabili negano l’evidenza dei fatti. Pensavate che con un AUTOVELOX (illegittimo) riuscivate ad sottrarre soldi agli automobilisti ?? !! E adesso chi pagherà le spese che avete affrontato per tale servizio illegittimo (AUTOVELOX sottoposto a sequestro, spese di notifica dei verbali e quant’altro). Ma queste problematiche sono cose di poco conto per questa maggioranza che sa fare solo una politica di facciata e non si preoccupa dei veri problemi che attanagliano il paese da ormai 12 anni, quale la scuola, le strade, la sanità, l’ambiente, l’agricoltura, il sociale e la creazione di indotti produttivi che generano lavoro per la nostra collettività.
BASTA CON LE CONVENZIONI ESTERNE: quanto ci costano, senza peraltro dare servizi efficienti !!
Dove sono finite le promesse elettorali ??.... lasciamo all’intelligenza della popolazione la risposta.
BASTA CON LE BUGIE !!!!!!! CHE QUESTA MAGGIORANZA SI COSPARGA IL CAPO DI CENERE, AFFRONTI I REALI PROBLEMI DEL PAESE ED ABBIA IL CORAGGIO DI FARLO ALLA LUCE DEL GIORNO, poiché se così fosse anche noi consiglieri di minoranza saremmo disposti a sederci intorno ad un tavolo per discutere seriamente dei veri problemi ed essere di sostegno soprattutto al paese. In questo manifesto vi chiediamo un dibattito pubblico per discutere dei problemi sopra esposti, diversamente abbiate IL BUON SENSO E LA DIGNITA’ DI DIMETTERVI.

Il Gruppo di Consiliare
"Uniti per Dragoni"

INFLAZIONE IN LIEVE CALO SU BASE MENSILE.


Inflazione in lieve calo su base mensile (-0,2%) mentre su base annua prosegue la risalita (+0,2%). A rendere noto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) è l’Istat che ha individuato anche l’inflazione "acquisita" per il 2009 allo +0,7%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), registra a settembre una variazione di +0,6% rispetto al mese precedente e una variazione di +0,3% rispetto allo stesso mese del 2008. Gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono verificati per il capitolo Istruzione (+1,3%) e Comunicazioni (+0,9%). Gli incrementi tendenziali più elevati si registrano nel capitolo Bevande alcoliche e tabacchi e altri beni e servizi (+2,7% per entrambi) e Istruzione (+2,3%).
Variazione congiunturale nulla, invece, per il capitolo Servizi ricettivi e di ristorazione. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (meno 1,5 per cento), Ricreazione, spettacoli e cultura (meno 1,3 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,1 per cento). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (meno 2,9 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 1,9 per cento).
Il caro-scuola si fa sentire sulle tasche degli italiani. Corrono i prezzi dell’istruzione a settembre: su base annua balzano del 2,3% e su base mensile dell’1,3%. Secondo i dati Istat i prezzi dei libri scolastici s’impennano del 2,1% sia su mese sia su anno. In rialzo anche i prezzi dei prodotti della cartoleria con un +0,5% congiunturale e un +2,6% tendenziale.
A salire a settembre sono soprattutto i prezzi dell’istruzione primaria e secondaria (le rette per i servizi). Per l’istruzione primaria il rialzo è del 5,4% su mese e del 5,6% su anno, mentre per quella secondaria è rispettivamente del 4,8% e del 4,5%. Ancora in calo i prezzi dei carburanti. A settembre la verde scende dell’1% rispetto ad agosto e dell’11% su base annua. Lo rende noto l’Istat. In frenata anche il gasolio per autotrazione che scende dello 0,9% su base mensile e del 20,5% su base annua.
A settembre anche l’inflazione della zona euro ha fatto segnare una flessione (0,3%), in ulteriore calo rispetto al -0,2% di agosto. È quanto rende noto Eurostat, l’ufficio statistico delle comunità europee, nelle sue stime rapide. Dopo essere stata pari a zero nel mese di maggio, l’inflazione è scesa in terreno negativo da giugno (-0,1%), raggiungendo il -0,7% a luglio, ossia il livello minimo dalla creazione della zona euro. Secondo le autorità economiche europee, il dato dovrebbe tornare in terreno positivo nei prossimi mesi.


Egidio Sidoti




ANIELLO DI RUOCCO DISERTA L'ASSEMBLEA COMUNALE.


CELLOLE. Aniello Di Ruocco non era presente di persona all'ultimo Consiglio comunale, ma erano presenti diversi uomini vicini alle sue posizioni all'interno di Sinistra e Libertà – Partito socialista. L'ex assessore all'Ambiente della giunta Lepore ha preferito disertare, per motivi non conosciuti al momento, l'Assemblea cittadina dopo la decisione unilaterale di lasciare l'esecutivo. La sua defezione ha aperto il toto candidature per ricoprire l'incarico, abbastanza importante in tempo di emergenza continua sul fronte ambientale, ed anche un problema politico per la maggioranza di Antonio Lepore (nella foto). Di Ruocco pare abbia optato per una simile decisione, un paio di cene presso noti ristoranti della zona ne sarebbero la conferma, per lavorare alla propria candidatura alle elezioni provinciali 2010. Una candidatura che non poteva avere il supporto del gruppo di maggioranza, divenuto nel tempo politico dall'iniziale lista civica. Un politico di colore avverso ai propri, visto che tolti Giovanni Venturino, consigliere delegato alle Politiche giovanili formalmente indipendente sebbene vicino alle posizioni di Valerio Mozzillo (per anni coordinatore de La Margherita – Democrazia e Liberta, poi aderente al Partito democratico), e Giovanni Freda, formalmente indipendente sebbene anch'egli vicino alle posizioni democratiche nazionali), sono tutti militanti del Popolo delle Libertà.
La decisione del segretario socialista pone anche una domanda: se Di Ruocco, per perseguire la propria candidatura alle elezioni provinciali, ha dovuto dimettersi da assessore comunale vuol dire che il Pdl punterà compatto su un proprio nominativo interno oppure è il preludio per altre defezioni? La candidatura di compattezza potrebbe vedere il sindaco Lepore in prima fila o anche il Presidente del Consiglio comunale Tommaso Martucci, che non ha mai nascosto la propria volontà di sedere nuovamente al parlamentino di Viale Trieste, o qualcun altro. Se non fosse candidatura di compattezza si potrebbero vedere nuove defezioni, ponendo un duplice problema: la governabilità della cittadina (le possibili defezioni potrebbero diminuire i numeri a disposizione della maggioranza nella pubblica Assise); e quella dell'eleggibilità di qualche cittadino cellolese al Consiglio provinciale (non in senso di impossibilità formale a candidarsi, bensì nel senso di raggiungimento del quorum necessario per essere eletti; un problema del genere si verificò alle scorse elezioni con sei candidati di Cellole e nessun eletto).
Infine, l'ultima considerazione. Di Ruocco si è dimesso da assessore e non ha lasciato la maggioranza, ma l'eventuale competizione contro un candidato del gruppo maggioritario (il cosiddetto candidato di coalizione, che politicamente dovrebbe attestare anche la bontà del lavoro svolto nel campo amministrativo) lo porrebbe come opposizione. Dunque, fuori dall'attuale maggioranza. In attesa che si chiarisca quest'ultimo nodo si può dire che il Consiglio comunale non ha ancora maturato evidenti cambiamenti, sebbene ci siano tutte le premesse per cambiare gli equilibri delle forze in campo.


Elio Romano