CASERTA. L’assemblea del 
Coordinamento delle Associazioni Casertane, nella riunione del 10 
gennaio 2012, ha manifestato vive preoccupazioni per le sorti dell’ex 
cenobio Sant’Agostino, un manufatto di grande pregio artistico, storico e
 culturale, i cui lavori di ristrutturazione sono ormai da anni in corso
 e la cui destinazione sembra rischiare di essere difforme da quella 
indicata nella  delibera comunale a suo tempo assunta e nella previsione
 progettuale di restauro con vincolo del finanziamento alle funzioni 
dichiarate. 
     La città è in attesa che il 
Sant’Agostino sia riportato al suo antico splendore come polo di 
esclusiva valenza culturale, Casa della Cultura, evitando ogni altra 
utilizzazione indebita e tenuto anche conto dello scempio già avvenuto 
per quanto riguarda l’attuale Villaggio Torre.  E’ proprio di questi 
giorni, anche presso gli Organi d’informazione, un acceso dibattito in 
città su questo problema, che ha la sua ragione sul fondato timore che 
la struttura possa avere, almeno in parte, altra destinazione da quella 
sua naturale e legittima, cosa assolutamente da scongiurare. 
      Il
 Coordinamento, che rappresenta tanta parte della città, chiede alle SS.
 VV. di voler considerare tutte le strategie possibili per garantire al 
Sant’Agostino la sua funzione e per ospitarvi strutture ed eventi ben 
dedicati, quali l’Assessorato alla Cultura, l’Ufficio Cultura che da 
anni vi è opportunamente ma non adeguatamente sito, l’Università della 
Terza Età, gallerie d’arte e di esposizione, spazi per convegni e 
dibattiti, nonché la biblioteca “Giuseppe Tescione”.
    
 Tale biblioteca, purché sistemata e funzionante in maniera decorosa e 
correttamente fruibile, darebbe ancor più prestigio a tutto il complesso
 e, oltre che essere luogo di studio, ricerca e consultazione, 
animerebbe con una serie di eventi a lei propri la vita culturale della 
città nel pieno del suo centro storico.
      È 
appena il caso  di ricordare che è ora di dare una degna sistemazione al
 dono così prezioso di un cittadino casertano, il dott. Giuseppe 
Tescione, mettendo a disposizione locali e attrezzature idonei e 
confortevoli e garantendo almeno un minimo di decoro e sicurezza ai 
libri già da anni trasferiti da casa Tescione. Va ricordato anche che 
una parte cospicua del patrimonio oggetto di donazione ancora si trova 
in casa Tescione per vari motivi e carenza di spazio nel Sant’Agostino, 
ora finalmente disponibile, e per una sedicente impossibilità di mezzi 
economici da parte del Comune per provvedere al trasporto. Tutti 
sappiamo che già da tempo gli eredi Tescione, giustamente preoccupati, 
non escludono altre soluzioni. La perdita di questo notevole contingente
 del patrimonio librario da parte del Comune si configurerebbe come atto
 di mancata sensibilità culturale, di pessima amministrazione e di 
sottrazione alla città di un patrimonio di tale portata. 
      Con
 la presente nota il Co.As.Ca., mentre plaude al lavoro e all’impegno 
che hanno assicurato proprio in questi giorni l’attivazione della nuova 
biblioteca “A. Ruggiero”, prega vivamente il Sindaco di Caserta e 
l’Assessore alla Cultura in indirizzo di dare palese assicurazione alla 
città, con una conferenza stampa o altro mezzo idoneo, che il 
Sant’Agostino, presto e finalmente restaurato, sia restituito in pieno 
alla sola sua funzione di polo culturale, come sopra specificato.  
       La cultura soltanto può qualificare e promuovere una città capoluogo qual è Caserta con la sua Terra di Lavoro.
       In attesa di cortese riscontro si porgono cordiali saluti.
                                                                                            
                             Anna Giordano