Le
due proposte prevedono l’acquisizione di un sistema di simulazione per
la lotta agli incendi boschivi e attività di formazione integrata per il
contrasto ai crimini ambientali.
Due progetti
presentati dal Corpo Forestale dello Stato sono stati finanziati dal PON
Sicurezza nel corso dell’ultimo Comitato di valutazione presieduto
dall’Autorità di gestione, prefetto Nicola Izzo. La prima proposta, dal titolo ‘Forest fire area simulator’,
rientra nell’Obiettivo operativo 1.3 e prevede l’acquisizione da parte
del Corpo Forestale di un simulatore d’incendio boschivo ad alta
tecnologia. La strumentazione, ispirata a piattaforme tecnologiche di
derivazione aeronautica, sarà particolarmente utile nella lotta agli
incendi boschivi. Negli ultimi
anni, infatti, i sistemi di simulazione hanno assunto un ruolo
fondamentale nell’analisi e nel monitoraggio del fenomeno, oltre che nel
processo formativo degli operatori impegnati sia nella fase di
spegnimento che di prevenzione. Il progetto,
finanziato con oltre 3 milioni e 800 mila euro, prevede anche
l’istituzione di una Scuola di formazione antincendio boschivo. Il Centro di
alta specializzazione verrà localizzato nel comune di Castel Volturno,
in provincia di Caserta, in un’area di 5000 mq (ex scuola Nato)
sottratta alla speculazione mafiosa. Nella stessa area, presso i locali del Corpo forestale, si
svolgeranno le attività di formazione integrata di primo e secondo
livello previste dal secondo progetto approvato, rientrante
nell’Obiettivo operativo 1.5. L’intervento,
per il quale sono stati messi a disposizione circa 3 milioni e 500 mila
euro, ha come finalità il recupero della legalità ambientale nelle
regioni Obiettivo Convergenza. Attraverso corsi
di formazione rivolti a tutti gli operatori impegnati nella lotta ai
crimini ambientali (Corpo forestale dello Stato, Polizia di stato, Arma
dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia provinciale e Polizia
locale, Capitanerie di porto, Arpa e Enti locali) verranno formati
professionisti in grado di effettuare azioni di monitoraggio, controllo e
repressione degli illeciti commessi nel comparto ambientale. Le attività si
articoleranno in corsi in aula e in 10 seminari di approfondimento.
Previsto anche il noleggio di un portale Hub e l’utilizzo di strumenti
multimediali. La formazione di terzo livello riguarderà circa 5.000 operatori appartenenti a tutte le amministrazioni coinvolte nel progetto.
FONTE:SICUREZZASUD.IT