27 agosto 2015

Nuove misure per alleggerire il carico fiscale ai cittadini più indigenti sono allo studio dell’amministrazione comunale di Caiazzo.

Antimo Cerreto
CAIAZZOCogliendo al volo l’opportunità offerta dal recente Decreto Sblocca Italia varato dal governo centrale, la maggioranza di Caiazzo Bene Comune che sostiene il sindaco Tommaso Sgueglia sta lavorando sull’applicabilità dell’importante novità legislativa alla realtà locale al fine di andare incontro alle esigenze dei residenti più bisognosi che, versando in condizioni economiche più difficili come i disoccupati ed i lavoratori in mobilità, meno possibilità hanno di saldare il loro conto con il Comune in termini di pagamento di tasse, tributi e tariffe municipali. Da qui, la facoltà di compensare i debiti con la pubblica amministrazione rendendo prestazioni lavorative in favore della comunità locale attraverso l’esecuzione di lavoretti a beneficio della collettività. Un baratto amministrativo, come è stato denominato l’istituto legislativo, che il primo cittadino Sgueglia ha tutta l’intenzione di introdurre nel capoluogo caiatino, tanto da aver dato mandato al suo vice con delega ai Tributi Antimo Cerreto e alla consigliera delegata alle Politiche Sociali Rosa De Filio di verificare la portata dell’iniziativa e l’impatto che essa potrebbe avere sulle casse comunali. Un lavoro che passa attraverso l’approvazione di un apposito regolamento comunale che dovrà contenere requisiti, modalità e tempi per beneficiare di questa opportunità da parte dei cittadini morosi verso l’Ente ma in grado di soddisfare le esigenze del Comune in termini di decoro di strade e giardini pubblici, di pulizia e abbellimento di piazze e spazi comuni, di manutenzione di immobili comunali e custodia e conservazione di strutture pubbliche. All’esito dello studio che stanno facendo l’assessore Cerreto e la consigliera De Filio, la giunta capeggiata dal sindaco Sgueglia delibererà sull’applicazione concreta della legge 164/2014, con riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio attuati da cittadini singoli o associati, oppure prevedendo la possibilità in capo a chi non è in grado di pagare i tributi, di rimborsare il proprio debito con il lavoro.