31 dicembre 2012

Primarie per il Parlamento, Feole: "Voto regolare. Su Sant'Arpino si esprimerà la Commissione regionale di Garanzia"

Ludovico Feole
CASERTA. Nicola Caputo, Lucia Esposito, Pina Picierno, Camilla Sgambato e Dario Abbate sono i 5 candidati più votati alle Primarie per la scelta dei candidati al Parlamento del Pd Caserta. Una competizione che ha visto sabato nuovamente in campo un esercito di volontari e migliaia di elettori che hanno raggiunto le 92 sedi sparse sull’intero territorio provinciale per scegliere quali candidati proporre nelle liste del Partito Democratico alle Politiche del 2013. Seguono in ordine di preferenze il parlamentare uscente Stefano Graziano, il renziano Carlo Marino e quindi Raffaella Zagaria, Franco Capobianco e la capuana Loredana Affinito. Rispettati i pronostici i della vigilia: con oltre quindicimila votanti tra capoluogo e provincia, il popolo dei Democrat di Caserta si conferma attento alle scelte del Partito. “Il risultato delle votazioni di sabato, a pochi giorni di distanza dalle Primarie per la scelta del candidato Premier della coalizione, è andato ben oltre le aspettative. Quindicimila casertani hanno indicato chi potrà rappresentare il territorio in Parlamento. Una partecipazione corretta e disciplinata che conferma il radicamento territoriale e la presenza politicamente rilevante del Pd a Caserta e provincia. I dati sono confluiti con regolarità presso il coordinamento provinciale di via Maielli e questa mattina- spiega Ludovico Feole, segretario ad interim- non c’è stata alcuna necessità di un riconteggio delle schede. Possiamo ritenere pertanto concluso il lavoro per questa ennesima prova di democrazia partecipata ed auguriamo un buon lavoro ai candidati casertani nella convinzione di aver contribuito in modo significato alla crescita del Partito Democratico, vera forza di riferimento di un centrosinistra di governo. Obiettivo primario- aggiunge Feole-  su cui siamo pronti a lavorare da oggi e fino alle elezioni del prossimo febbraio”. Un ultimo passaggio Ludovico Feole lo riserva alle polemiche su presunte situazioni di irregolarità: “Non c’è alcun caso limite- dichiara convinto- ma solo un’incertezza sul voto in un comune che comunque ha consegnato regolarmente la propria urna sigillata. Riteniamo si possa considerare sospeso il giudizio in attesa della valutazione della Commissione di Garanzia regionale"  

Milena Taddia Resp. Ufficio Stampa PD prov. CASERTA

BRINDISI DI FINE ANNO PER LA SEZIONE MATESINA DEL CAI

Consuento incontro di fine anno per i soci CAI del Matese e per tutti gli amici dell'associazione: convivialità e presentazione del calendario attività 2013. Oltre una cinquantina di persone hanno partecipato venerdì 28 dicembre al consueto "brindisi di fine anno" della Sezione matesina del CAI presso la sede sociale di San Potito Sannitico. Oltre ai soci "abituè" dei venerdì sera in sezione e delle escursioni domenicali in montagna, hanno partecipato amici delle sezioni CAI di Caserta, Benevento ed Esperia. E, ospiti d'eccezione, sono stati i doni inviati dalla sezione amica di Pesaro, ovvero il vino barolo di "Giuseppe Verdi" ed il ciascuolo, salume tipico del parco del sibillini.  L'incontro è stata inoltre l'occasione per consegnare ai più il programma delle attività sezionali per il 2013, un anno molto importante per il sodalizio CAI, in quanto coincide con i festeggiamenti per il 150° anniversario della sua nascita.  Come sostenuto dal Presidente sezionale Franco Panella, «il CAI, aperto ad accogliere appassionati e simpatizzanti della montagna, ha come interesse primario quello di tutelare l'ambiente e promuoverlo, di riscoprire gli antichi sentieri creati nel tempo da boscaioli, pastori, commercianti e pellegrini. Promuove il territorio, valorizza le visite guidate dei sentieri, dei centri storici, amplia le conoscenze di chi vi partecipa. Stimola l'interesse per le vie alpine, per le arrampicate, per lo sci e la speleologia. Ma, più di tutto, sollecita il rapporto umano che il fondamento del sodalizio».
Addetto Stampa Regionale
Anna Lisa Golvelli

Chiarimenti in merito agli accertamenti TARSU a Mondragone.

 
In merito agli avvisi di accertamento in corso di notifica, l'Amministrazione comunale di Mondragone, tramite l’Assessorato alle Finanze e ai Tributi, tiene a precisare quanto segue:
Con la Legge Finanziaria per l’anno 2005 (Legge n. 311/2004), lo Stato ha stabilito nuove modalità di calcolo per la riscossione della TARSU. L’inerzia delle passate gestioni amministrative comunali in materia tributaria ha di fatto impedito di informare i cittadini di questa rilevante novità fiscale e di aggiornare, di conseguenza, la banca dati dell’Ufficio Tributi.
Dal 2005 la Legge, per finalità anti evasione, ha stabilito che la base imponibile per la TARSU non può essere inferiore all'80% della superficie catastale.
Le modalità di calcolo di questo 80% sono state precisate con la Circolare dell’Agenzia del Territorio n. 13/T del 7 dicembre 2005. La determinazione dell'Agenzia del Territorio del 9 agosto 2005 ha, inoltre,  stabilito che la superficie é calcolata sulla base delle "norme tecniche […] di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138. Per quanto concerne i dati metrici, essi riguardano la superficie dei singoli ambienti, ad esclusione delle aree scoperte delle unità immobiliari a destinazione residenziale; dette superfici sono calcolate senza tener conto dei coefficienti di ragguaglio previsti dal citato decreto del Presidente della Repubblica”. 
Si tiene a ribadire che gli accertamenti sono scaturiti dal confronto con i dati in possesso del Catasto, con applicazione della riduzione del 20% come previsto dall’art. 70 del Decreto legislativo n. 507/1993, norma istitutiva della TARSU. 
Ovviamente per i contribuenti sarà possibile tanto la rateizzazione degli importi accertati che l’esenzione da sanzioni ed interessi nei casi previsti dalla normativa vigente. 
La presente attività di accertamento è solo la prima fase di una più ampia operazione che ha quale finalità quella di individuare gli evasori totali sia in materia di TARSU che di ICI/IMU. A tal fine si procederà nei prossimi giorni all’incrocio del catasto elettrico (nel quale sono disponibili utenze e consumi) con le ortofoto per l’individuazione sia delle case "fantasma" che delle sopraelevazioni realizzate negli anni passati e mai dichiarate.

Conferimento della cittadinanza onoraria di S. Maria La Fossa al prof. Giancarlo Bova venerdì 4 gennaio.


Giancarlo Bova

Santa Maria La Fossa – Sarà consegnata ufficialmente venerdì 4 gennaio presso i locali della scuola Media ‘Mons. Ernesto Mirra’ la Cittadinanza onoraria di Santa Maria La Fossa al professor Giancarlo Bova, per essersi ‘particolarmente distinto grazie alla sua attività di storico’. Due i volumi che Giancarlo Bova ha dedicato a Santa Maria La Fossa: “La chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo in Santa Maria La Fossa. I Greci”, (2007) e “I Più antichi documenti di S. Maria La Fossa. Greci ed Ebrei” (2012), entrambi pubblicati per i tipi delle Edizioni Scientifiche Italiane, per la quale Casa editrice il professore Bova dirige due Collane relative alla storia di Terra di Lavoro. Uno dei pochi studiosi, sicuramente l’unico in terra di Lavoro, a saper leggere e tradurre le antiche pergamene custodite sia presso il Museo Campano di Capua sia presso la biblioteca dell’arcidiocesi di Capua. Presenti le autorità civili, religiose e militari del territorio, il critico letterario prof. Giuseppe Rotoli, presenterà l’ultima fatica dello storico e paleografo Giancarlo Bova: “I Più antichi documenti di S. Maria La Fossa. Greci ed Ebrei”, dopo un breve indirizzo di saluto ai presenti da parte del sindaco Antonio Papa. Eccezionale la presenza della Prof.ssa Ph.D Cristina Alpopi, economista, Direttore del Dipartimento di Amministrazione e Management Pubblico presso l’Accademia di Studi Economici di Bucarest, titolare delle cattedre di Urbanistica e Politiche di Pianificazione Territoriale e dello Sviluppo Sostenibile, presso la stessa Accademia, che terrà un breve intervento sul lavoro del prof. Bova.
c.s.

FINE ANNO, GIAQUINTO INCONTRA I CITTADINI ALLA TAVERNA DEGLI AMICI

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - Ha scelto il 'caldo' e familiare periodo natalizio per incontrare i cittadini, augurargli buon 2013 e per tirare le somme dell'attività amministrativa del 2012 e della sua esperienza in Provincia fino alla più recente nomina ad Assessore all'Agricoltura. L'assessore provinciale e sindaco Stefano Giaquinto, sostenuto dalla sua maggioranza targata Uniti per Caiazzo, ha tenuto un incontro pubblico venerdì 28 dicembre presso la Taverna degli Amici. Il locale è stato occupato da una copiosa rappresentanza di cittadini, elettori dell'Alto Casertano, amministratori di comuni vicini, amici provenienti anche da Caserta e dintorni. Tutti in silenzio con espressioni di orgoglio e compiacimento hanno ascoltato l'introduzione del presidente del consiglio comunale, avvocato Antonino Puorto, e poi l'intervento di Giaquinto. Parole semplici e precise che non hanno risparmiato ringraziamenti e gratitudine nei confronti di tutti i componenti dei gruppi che nelle sue consiliature (Giaquinto è sullo scadere del secondo mandato) lo hanno appoggiato e incoraggiato per il conseguimento di importanti traguardi e obiettivi, partendo dal 60 per cento conseguito nella raccolta differenziata. "Una lista lunga di opere e di progetti che abbiamo collezionato in dieci anni di amministrazione" ha ammesso l'assessore-sindaco che ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni di primavera "nel segno della continuità e della coerenza con quanto fatto finora". "Sono certo che insieme - ha aggiunto - continueremo questo lavoro, consideriamo per quanto riguarda il 2012 il non aumento dell'Imu, dal 2005 non è più aumentata la Tarsu, nessun rincaro per la tassa delle risorse idriche". Snocciolate anche tante novità in termini di viabilità raggiunte in sinergia con l'amministrazione provinciale: "E' stata da qualche giorno appaltata la strada che collega Caiazzo a Ruviano, partiranno a breve i lavori che interesseranno la rotatoria nei pressi del Ponte Margherita, pressing anche sulla variante ad Alvignanello". Passaggio inevitabile anche sul Piano Urbanistico ("la città di Caiazzo non è fornita di un piano regolare generale, dal 26 luglio con l'approvazione del Ptcp i comuni, quindi anche noi, siamo obbligati a comunicare nei prossimi 18 mesi la redazione dei Puc") sull'edilizia scolastica (con chiaro riferimento al dimensionamento), sull'ambiente (vedi il reclutamento di ragazzi da smistare in comuni di Terra di Lavoro) e sulla promozione dei prodotti tipici del territorio (progetto del marchio d'area 'ripreso'). Giaquinto ha rimarcato l'importanza dell'ente provincia nella gestione di funzioni e servizi e la posizione di comune capofila raggiunta dalla città di Caiazzo grazie alla caparbietà e alla presenza degli amministratori in numerosi progetti e iniziative. Un discorso di proiezione e di buoni propositi per il 2013, "un anno che ci vedrà impegnati per il bene della comunità e del territorio".

30 dicembre 2012

APPROVATO IL PROGETTO PRELIMINARE DI RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE DI SAN POTITO SANNITICO


Francesco Imperadore

SAN POTITO SANNITICO. Nell’ultima seduta della Giunta Comunale di San Potito Sannitico è stato approvato il progetto preliminare definitivo per i lavori di ristrutturazione ed ampliamento del cimitero comunale. Facendo riferimento alla Deliberazione di Consiglio Comunale n° 18 del 14.09.2011 avente ad oggetto: “Programma Triennale Lavori Pubblici ed Elenco Annuale 2011-Integrazioni “  la giunta guidata da Francesco Imperadore ha approvato il progetto generale dei lavori  redatto dell’Ing. Antonio Romano, il cui ammontare complessivo è di € 650.000,00. L’intervento, ha commentato il Sindaco Francesco Imperadore, nel suo complesso è principalmente volto a conseguire una visione armonica del plesso cimiteriale che ambisce a divenire un vero e proprio “Parco della Memoria” a misura d’uomo. La mancanza di una adeguata pianificazione e di una programmazione ad ampio respiro ha determinato un forte squilibrio fra domanda ed offerta, creando una situazione drammatica per i cittadini, che, evidentemente, può risolversi solo con una più ampia offerta di diverse tipologie di strutture funerarie che riequilibri tale rapporto ed elimini uno dei fattori che più genera speculazione e distorsione del mercato. Con l’intervento da realizzarsi l’Amministrazione Comunale di San Potito Sannitico ha inteso tutelare e valorizzare l’impianto storico ed il  grande valore culturale che questo esprime; ma, soprattutto, promuovere l'ampliamento del cimitero esistente, soddisfacendo così il fabbisogno pregresso e futuro di sepolture nel rispetto della dignità dei defunti e della sacralità del luogo della memoria.  L’intervento, organico e funzionale,  si propone di restituire alla cittadinanza un sistema cimiteriale efficiente ed efficace.

Pietro Rossi

GIANLUIGI SANTILLO TRACCIA IL BILANCIO DELL’ANNO CHE SI STA PER CONCLUDERE E LANCIA UN APPELLO PER UN MAGGIOR IMPEGNO DEI POLITICI


Gianluigi Santillo

PIEDIMONTE MATESE. Gianluigi Santillo, esponente politico dell’UDC, ha effettuato una analisi dell’attuale situazione politica nella nostra provincia alla vigilia delle prossime competizioni elettorali. Sento di dover rivolgere a tutti gli elettori, ha ribadito Gianluigi Santillo, che devono giudicare la politica, quella con la P maiuscola, un personale appello per il nostro territorio. Negli anni addietro, chi amministrava prendeva decisioni, a volte con conseguenze che pagava sulla propria pelle. In queste ore mi guardo intorno, e ciò che vedo è da un lato la farsa di primarie con poca affluenza alle urne, e dall’altra una corsa al salvataggio delle candidature di indagati e/o condannati. In entrambi gli schieramenti non ho sentito nelle parole dei candidati, ne dei papabili candidati,  argomenti o idee… Si parla di nomi, numeri, ma non dei problemi, ne delle possibili soluzioni. In questo totale vuoto di contenuti, continua Santillo, tutti gli amministratori e la gente, hanno dimenticato che nella nostra zona ci sono realtà vicine e concrete, divenute ormai tragiche, come la situazione dei circa duemila, tra operatori ecologici ed amministrativi, dipendenti del CUB, che ormai da sei mesi non percepiscono lo stipendio e non hanno alcuna certezza per il loro immediato futuro, ed i circa seicento dipendenti della Comunità Montana del Matese (BAIF e Ammnistrativi), anch’essi da sette mesi senza stipendio. Tutto ciò accade nell’indifferenza di chi amministra, e dovrebbe quindi proteggere questi due Enti, che costituiscono comunque una piccola economia del nostro territorio. A tutto ciò si aggiunge la totale mancanza di iniziative sullo sviluppo turistico, che invece potrebbe essere un volano per il nostro territorio, oltre che principale fonte di economia. È stato persino chiuso, nell’assoluto silenzio di tutti, cittadini, istituzioni e mezzi di comunicazione, l’impianto sciistico di Bocca della Selva, unico in provincia di Caserta e secondo in Campania. Augurandomi che il 2013, conclude Gianluigi Santillo, sia il nostro anno, sia l'anno dell'Alto Casertano e del Matese, chiedo agli amici amministratori di questo territorio di fare fronte unico da oggi in poi nella tutela e la valorizzazione dei nostri territori, ed un maggiore impegno volto a salvare i nostri concittadini oggi in difficoltà, proponendo ed impegnandosi in iniziative concrete e fattibili, non utopiche.  A conclusione, voglio ricordare che in questo momento non bisogna trovare fantomatici colpevoli delle criticità di cui sopra, ma interlocutori validi per le loro soluzioni. Faccio quindi appello al Presidente della Provincia di Caserta On.le Zinzi, affinché prenda a cuore, pur non avendone la responsabilità,  le problematiche che ho citato, facendosi promotore di iniziative positive per il nostro territorio, che tanto ha a cuore. 
Pietro Rossi

29 dicembre 2012

PARLAMENTARIE PD/CE, 29 DIC:..FRA ‘NUNZIATA E STRANGOLAGALLI



GRAZZANISE. Serrata, com’era prevedibilissimo, la competizione interna al PD casertano per un posto in lista/candidature parlamentari. “More solito”, buona l’intenzione originaria, prosaica la traduzione concreta. A prescindere dalle più vistose “anomalie” verificatesi in questa terra di ritardi storici e di veleni centellinati nell’ultimo decennio, specialmente, colpiscono alcuni dettagli. Ne va evidenziato uno, non necessariamente il più eclatante: le sedi dei seggi di Grazzanise e Castel di Sasso ubicate nelle stanze dei cugini socialisti …a prima vista e a mio sommesso parere non propriamente eredi del Socialismo dei Nenni e degli Achilli, dei De Martino e dei Riccardi. Ebbene, la prima stanza evocherebbe Gabriella Ferri di “Affaccete ‘Nunziata, boccuccia de cerasa, fravula ‘nzuccherata, fatte vedé lassù!”. La seconda lo “strangolamento dei galli”. Infatti, la Via Annunziata di Grazzanise, nell’elenco delle sedi di seggio, è “romanizzata” <‘Nunziata>, forse così per scaramanzia, insomma per accreditare già virtualmente scranni a Montecitorio. La seconda parla da sé…trovandosi nientedimeno che nella frazione Strangolagalli. Riflettendo, la metafora è chiara. Andrebbe perfino oltre le congiunture intenzionali… “Ma come si può, come si fa…???” canta il grande Amedeo. Sì, come si può “bruciacchiare” la storica opportunità dello sfacelo berlusconiano, non recuperando neppure un’oncia della “questione morale” che vide Enrico Berlinguer paladino, finora insuperato? Come la sete di potere (millantata per alternativa al Silvio nazionale ed inter-) può intrufolarsi fin nei meandri di questa che dovrebbe invece qualificarsi “nuova stagione politica” a superamento dell’aria furibonda di antipolitica che si respira nella nazione, in genere, e nel casertano, in specie? Non è bastata al “nostro tormentatissimo PD” la discesa nell’agone dell’ex segretario Dario Abbate? Si osserva addirittura che non c’è degno loco targato PD (Padova, in onore del Taumaturgo che …ci voglia santamente metter mano) nei Comuni di Grazzanise e di Castel di Sasso, al punto ch’è stato ineluttabile ricorrere al “buon cuore” del PSI? “Ma come si può, come si fa…???”. Allora qui c’è TUTTO DA RIFONDARE!!! A bocce in movimento, nell’odierna giornata del 29 dicembre 2012, certo, bisogna che i giochi si facciano, fino in fondo. Ma, da domani, qualunque sia il risultato della consultazione di base, è doveroso richiamare alla sua precias responsabilità chiunque ha gestito, nella fase avviatasi con il confronto Bersani-renzi, potere decisionale. E prendere le democratiche misure cautelative per l’avvenire prossimo e remoto. Troppo importante la partita politico-istituzionale, per lasciarla giocare soprattutto a chi furbescamente continua ad amare “fragole zuccherate” e “strangola i galli” (laddove “galli” non sta per “anatroccoli”, bensì per colombe e gabbiani desiderosi di un “nuovo corso”, pure  a costo di una “lotta dura” che non deve far più paura a cittadini e militanti in buona fede…civile e politica!).
 Raffaele Raimondo