07 febbraio 2013

LA CAMPAGNA ELETTORALE ENTRA NEL VIVO CON L’ARRIVO DELL’ON. MUSSOLINI.



On. Alessandra Mussolini

PIEDIMONTE MATESE. In vista della prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento la campagna elettorale a Piedimonte Matese entra nel vivo. Ad aprire le danze domenica mattina alle ore 10,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Matese sarà il PDL che inaugurerà la sua campagna elettorale presentando i propri candidati al Parlamento e al Senato. E’ prevista la partecipazione del Sen. Carlo Sarro, del Commissario Regionale On. Nitto Palma, dell’On. Alessandra Mussolini e del Sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo candidati alla Camera dei Deputati. Ad animare la  scena ci ha pensato il circolo locale di Rifondazione Comunista che ha invitato il Sindaco Vincenzo Cappello a non concedere la Sala Consiliare per la manifestazione a cui partecipa l’On. Alessandra Mussolini. La nostra comunità, cita il comunicato del Circolo di Rifondazione, già umiliata dalle continue passerelle elettorali di  signori che non hanno mai ripudiato il fascismo, non può tollerare, pochi  giorni dopo la giornata della memoria, la presenza di Alessandra Mussolini,  onorevole del PDL, convinta fascista e nipote del dittatore che promulgò le  leggi razziali anche in Italia. Infangare la memoria di chi, anche a Piedimonte si è battuto per la  liberazione è vergognoso e offensivo nei confronti di tutta la cittadinanza. Nel caso in cui saranno concesse le autorizzazioni il circolo di Rifondazione Comunista ha invitato tutti gli  antifascisti al sit in di protesta alle ore 10,00 presso il comune di  Piedimonte Matese. Serrata  e pronta è stata la replica dei giovani PDL che affermano: “Non pretendiamo certo di dar lezioni di storia a chi la storia sovente l’ha scritta a proprio piacimento, ma è forse il caso di dire a questi reducisti che Mussolini non c’è più. Questi novelli eroi della resistenza possono fare felice ritorno presso le loro abitazioni giù a valle.   Ringraziamo convintamente gli antifascisti piedimontesi, che ancora una volta dimostrano di difendere e amare la libertà, la nazione e la democrazia. A loro, però, è doveroso rivolgere un piccolo appunto: appena avranno ripiegato fazzoletti rossi e scarponi da montagna, che pròvino a dire qualcosa di sensato. Che pròvino a dare traccia del loro agire sociale, altrimenti imbarazzante nella sua inconsistenza. Che pròvino a scacciare i loro fantasmi stantii, piuttosto che rievocarli per giustificare una esistenza politica altrimenti inutile. Che pròvino per una volta a parlare di temi veri come il lavoro, lo stato sociale, o i mille altri problemi della nostra città. Ma forse si chiederebbe troppo: ormai ci accorgiamo di loro solo quando c’è da sbandierare, di riflesso e sempre più di rado, il sano e democratico sentimento antifascista.   Nel nostro movimento giovanile si coniugano impegno e goliardia, come è giusto che sia; non ci interessano le polemiche, né tanto meno scimmiottare il passato."

Pietro Rossi