07 settembre 2010

INAUGURATA LA CASA DEL PARCO A S.ANGELO D’ALIFE.

SANT’ANGELO D’ALIFE. Sabato scorso alla presenza di autorità civili e religiose è stata inaugurata ufficialmente la Casa del Parco di Sant’Angelo D’Alife struttura ammodernata con l'intervento finanziario del PIT Parco - modulazione POR Campania 2000/2006. Alla manifestazione hanno partecipato, il Presidente della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe, il Sindaco di Sant’Angelo D’Alife Crescenzo Di Tommaso, il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, il Sindaco di Raviscanina Ermanno Masiello e quello di Fontegreca Antonio Montoro. Il cammino del Presidente del Parco Regionale del Matese Pino Falco, iniziato qualche mese fa, continua senza sosta. Con l'inaugurazione della "Casa del Parco" di Sant'Angelo d'Alife, ha ribadito Falco, abbiamo ridato alla collettività un luogo di cultura dove le associazioni possono trovare ospitalità per condividere idee; gli enti pubblici possono e devono elaborare idee progettuali di sviluppo; le società di formazione possono realizzare percorsi formativi, le università possono sviluppare percorsi di studio e di ricerca sui temi portanti del Parco e delle Aree protette. Un grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a recuperare questo nostro comune patrimonio e a realizzare questo evento. Anche in occasione della inaugurazione della Casa del Parco, a Sant'Angelo d'Alife, il presidente Pino Falco ha sottolineato l'ottimo lavoro svolto dalle associazioni negli ultimi mesi e la sua disponibilità a sostenere, per quanto possibile, il prosieguo delle attività. Rivolgendosi alle associazioni presenti il Presidente Pino Falco ha puntualizzato “Grazie a voi, alla vostra competenza, professionalità e vicinanza ho potuto portare a termine questa iniziativa, recuperando e inaugurando la "Casa del Parco" in S.Angelo d'Alife. Il Matese siamo noi indipendentemente da ruoli e funzioni questa importante struttura, ora appartiene a tutti noi”.zioni, questa importante struttura, ora, appartiene a noi tutti.

Pietro Rossi

CON SLOW FOOD UN CORSO SULLE ECCELLENZE DI TERRA DI LAVORO.


PIEDIMONTE MATESE. Ha preso il via il Corso per lo “Sviluppo di competenze professionali per la promozione e la gestione delle eccellenze agroalimentari di Terra di Lavoro”, organizzato da ASIPS, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Caserta, in collaborazione con le condotte Slow Food Massico-Roccamonfina, Matese e Volturno, allo scopo di presidiare e sviluppare le competenze distintive di imprenditori del settore, dipendenti ed aspiranti operatori che intendono lavorare nella filiera. Il corso avrà una durata di 98 ore con lezioni che si svolgeranno di pomeriggio presso la CCIAA di Caserta, Piazza S. Anna – Pal. ERA, mentre l’attività pratica si terrà presso strutture esterne convenzionate dall’Asips. L’obiettivo, in sostanza, è quello di consolidare e rafforzare le conoscenze tecniche delle piccole imprese del settore agroalimentare perchè siano in grado di rileggere e riproporre in chiave moderna il patrimonio enogastronomico della provincia di Caserta, con l’obiettivo di valorizzarlo come bene culturale e contribuire a costruire l’identità della provincia. Le competenze che si intende promuovere, ispirate ai principi de l “buono, pulito e giusto”, riguardano: il marketing di prodotto nel contesto del marketing territoriale e dei nuovi valori; le abilità di comunicazione, il con/te/sto, lo sviluppo delle abilità sensoriali, le tecniche di history maker e le macchine narrative di prodotto; la qualità certificata, la rintracciabilità del prodotto, gli strumenti e la filosofia della rete “Terra Madre”. Il profilo è quello di un operatore di settore in grado di promuovere e valorizzare il gusto per la riscoperta dei prodotti locali, sviluppare la consapevolezza dell’unicità del prodotto, adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi, curare le relazioni con gli operatori del settore ed i fornitori, relazionarsi con la clientela anche attraverso misure di educazione al gusto, sviluppare e implementare piani di promozione e commercializzazione, verificare le modalità di impiego delle tecniche di approvvigionamento, trasformazione e conservazione dei prodotti in termini di qualità. In questo senso il corso si propone di affermare il turismo enogastronomico come forma di turismo culturale: puntare alla conservazione e valorizzazione dei terreni agricoli e proporre un nuovo modo di vivere la vacanza, associata alla visita ad aziende con degustazione dei prodotti tipici; una vera e propria esperienza che permette di entrare pienamente in comunione con la realtà del luogo per instaurare un legame dialettico con il suo trascorso, per appropriarsi delle sue tradizioni e del suo patrimonio storico e culturale. Il cibo rappresenta il “mezzo” di comunicazione della cultura materiale, della tradizione, di emozioni, e genera valore nel territorio.


Pietro Rossi

CONVOCATA ASSEMBLEA GENERALE LAVORATORI REGIONE CAMPANIA.


SANTORO PRESENTA UNA INTERROGAZIONE AL SINDACO DI BAIA LATINA PER SAPERE I MOTIVI DELLA MANCATA RACCOLTA DEL VETRO.


BAIA LATINA. Dopo diversi anni sembra proprio che l’emergenza rifiuti sia finita definitivamente, eppure sul territorio di Baia e Latina appare come se tutto questo non fosse mai avvenuto. Basta recarsi in giro per le strade di campagna per verificare di persona la sussistenza di piccole discariche a cielo aperto dove ignari cittadini abbandonano di tutto per di disfarsi dei propri rifiuti. Eppure il servizio di raccolta giornaliero dei rifiuti solidi urbani avviene quasi con perfetta cadenza giornaliera salvo alcuni giorni dovuti a rivendicazioni sindacali a causa della non corresponsione dei salari ai lavoratori addetti alla raccolta forse perché alcuni comuni non riescono a versare al Consorzio Unico il dovuto in cambio del servizio reso. Per quanto riguarda il Comune di Baia e Latina, il contratto di cessione del servizio al Consorzio prevede che la raccolta differenziata del vetro debba avvenire con sequenza quindicinale, invece sono diversi mesi che non viene effettuata eppure i cittadini di Baia e Latina pagano regolarmente la TARSU comprensiva tra l’altro anche dei sacchetti che non vengono distribuiti da anni e della raccolta differenziata del vetro. Per questi motivi Michele Santoro, Capo gruppo di “Uniti per Baia e Latina”, ha presentato una interrogazione al Sindaco per conoscere con risposta orale i motivi per i quali non viene effettuata la raccolta differenziata del vetro e che provvedimenti si intendono adottare considerato che la raccolta del vetro ai sensi delle norme contrattuali dovrebbe avvenire con cadenza quindicinale. E’ vergognoso, continua Michele Santoro, vedere cumuli di sacchetti di vetro lungo le strade cittadine che ricordono i giorni della emergenza rifiuti. Speriamo solo che anche per la raccolta del vetro non dobbiamo attendere oltre un anno come è avvenuto per gli ingombranti perchè se cosi fosse ritengo che andrebbero riviste le norme contrattuali tra il Comune ed il Consorzio. Cosi come, continua Michele Santoro, noi cittadini non riusciamo a comprendere i motivi per i quali dobbiamo pagare il costo dei sacchetti nel costo del servizio quando questi da alcuni anni non vengono distribuiti. Forse riteniamo che sia giunto il momento che l’Amministrazione comunale faccia chiarezza sulla tariffa della TARSU in quanto non possiamo assistere passivamente al solo ritocco della stessa senza pretendere l’erogazione di un servizio efficiente che tuteli i cittadini e l’ambiente.

Pietro Rossi

Seminario della Camera di Commercio sul Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti a Piedimonte Matese.


PIEDIMONTE MATESE. La Camera di Commercio, in collaborazione con le Associazioni di Categoria, ha organizzato per mercoledì 8 settembre alle ore 19,00, presso la Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Matese un Seminario, aperta a tutte le imprese, sugli adempimenti delle imprese conseguenti all'operatività del SISTRI - Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti. Il tema della gestione dei rifiuti ha assunto una rilevanza sempre maggiore, che riguarda non solo la tutela dell’ambiente ma anche la difesa della legalità. Questo vale in special modo per i rifiuti pericolosi che sono spesso oggetto di lucrosi traffici da parte delle organizzazioni criminali che causano gravi danni al territorio e possono mettere in pericolo la salute pubblica. Per tali motivi il Governo ha deciso di varare il SISTRI, un sistema elettronico che consente la tracciabilità dell'intera filiera dei rifiuti speciali, nonché dei rifiuti urbani in Campania, sfruttando le più avanzate tecnologie. D’ora in poi ogni rifiuto speciale potrà essere seguito in qualsiasi fase della filiera produttiva, senza possibilità di occultamento. Il nuovo Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con l'obiettivo di informatizzare l'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale grazie all'utilizzo di particolari dispositivi elettronici che prevede l'iscrizione di diverse categorie di soggetti individuate dal Decreto ministeriale del 17 dicembre 2009, come: produttori iniziali di rifiuti pericolosi e non pericolosi, i consorzi, i trasportatori professionali, recuperatori e smaltitori. Grazie a questo sistema, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo, finalmente potremo contare su un apparato di controllo adeguato, affidato al Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente. Saranno, inoltre, sostituite procedure obsolete, inefficienti e onerose e sarà possibile rispondere in maniera più efficace alle istanze sociali e ambientali. E soprattutto, con questo nuovo strumento, lo Stato può dare un ulteriore forte segnale nella lotta contro l’illegalità, confermando la scelta della tolleranza zero nei confronti dei crimini ambientali.

Pietro Rossi


(nella foto il Presidente della C.C.I.A. Caserta De Simone)

IL SEGRETARIO DEL NUOVO PSI DI ALVIGNANO AUSPICA L’INTERVENTO DELL’ON. GRIMALDI PER RISOLVERE I PROBLEMI DEI TRASPORTI NEL MATESE.


ALVIGNANO. La situazione di criticità sulla vecchia ferrovia Piedimonte Matese-Napoli conosciuta come “Alifana” è atavica. Sono passati ben 5 anni, dalle elezioni Provinciali del 2005, quando l’ex assessore ai trasporti rassicurava: “a breve finiranno tutte le sofferenze per pendolari e studenti che quotidianamente viaggiano a bordo di questa tratta ferroviaria. La Regione, la Provincia sinergicamente manderanno in pensione le vetuste macchine”. Nuovi treni? No! Elettrotreni! “Basta con questi rotabili che dal lontano 1963 inquinano solcando le splendide colline Caiatine e la lussureggiante piana Cubulteria-Alifaee (leggi Alvignano-Dragoni-Alife) fino a Piedimonte Matese. Un’area così bella, dalle mille possibilità di sviluppo turistico merita una moderna infrastruttura ferroviaria. Velocizzeremo la linea, avvicineremo Napoli/Caserta a queste zone, renderemo le stazioni sicure e accoglienti entro il 2010”. Sull’argomento è ritornato Luca Romano il Segretario del Nuovo PSI di Caldoro di Alvignano e Dragoni che ha puntualizzato come le automotrici, sono ancora più vecchie (peccato non sia vino), niente è stato fatto. Di chi la colpa? Della vecchia Amministrazione regionale? Della MetroCampania NordEst? Oppure i fondi della linea Alifana sono stati destinati altrove? E ancora: cosa accadrà per gli abbonamenti scontati da destinare agli studenti, visto che ancora oggi, a ridosso dell’imminente apertura delle scuole, non si è ancora raggiunto un accordo con il Consorzio Unicocampania, ed il costo di tali indecisioni sarà scaricato ancora una volta sulle fasce più deboli? Sono questi gli interrogativi a cui cercheremo di dare una risposta concreta insieme ai dirigenti del Nuovo Psi del Presidente Caldoro, in primis il Presidente della Commissione Bilancio l’On. Massimo Grimaldi (nella foto), che da sempre mostra una particolare attenzione per il Matesino-Caiatino. A breve ad Alvignano, conclude Romano, organizzeremo una conferenza programmatica del Nuovo Psi di Caldoro, sul più generale tema dello sviluppo dell’Area dell’Alto Casertano, dove l’elemento trasporti diventa il fulcro di un sistema in grado di ridare vigore ad un territorio dalle grandi potenzialità mai sfruttate, anzi per anni mortificate dalla gestione scellerata del governo bassoliniano.
Pietro Rossi

SUCCESSO DI PUBBLICO PER I FESTEGGIAMENTI DELLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE A SAN GIOVANNI.

Piedimonte matese. Ha avuto un riscontro senza precedenti la festa dedicata a S.Maria Santissima della Consolazione celebrata domenica scorsa nel borgo antico di Piedimonte Matese. Sia in termini di partecipazione alle funzioni religiose come la processione che ha portato la sacra immagine della madonna che nella serata di domenica in cui la caratteristica piazzetta di S.Giovanni si è riempita fino all’inverosimile di gente che non ha voluto mancare a questo tradizionale appuntamento promosso dal comitato presieduto dal parroco Don Alfonso Caso che ha celebrato i vari momenti religiosi. La processione, accompagnata dalla banda “Città di Piedimonte Matese” , ha attraversato i luoghi più caratteristici lungo il percorso che ha portato dalla chiesa di S.Giovanni fino alla basilica di S.Maria Maggiore. In serata sotto gli alberi della piazzetta sono stati allestiti i tavoli per la conviviale gastronomica : tante le persone accorse rispetto a quanto immaginato . Gran lavoro ai fornelli e serata di piacevole compagnia con il sindaco Cappello che ha accolto il consigliere provinciale Stellato. La serata è stata allietata dai gruppi musicali Super Pazienza, Enzo Altieri e la sua Band, ed il prof. Mario Sibillo direttamente da Ancona.

Pietro Rossi

LA RASSEGNA CINEMATESE CON IL VESCOVO DI CERBO PRESENTA “PANE AMARO” DI NORELLI.


PIEDIMONTE MATESE. Nell’ambito della Rassegna Cinematografica “CINEMATESE” la Diocesi di Alife- Caiazzo retta da S.E. Mons. Valentino Di Cerbo (nella foto) n collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese, ha organizzato a Largo San Domenico per questa sera 7 settembre, alle ore 21,15 la proiezione del film “Pane Amaro: quando i migranti eravamo noi! Ospite della serata il regista del film Gianfranco Norelli. Il regista Norelli racconta questa avvincente epopea degli italiani d'America attraverso un ricco intreccio di rari filmati, foto d'epoca, documenti originali e interviste con storici e italoamericani la cui vita e' stata profondamente influenzata dagli eventi narrati. "Pane Amaro" ci fa riflettere sul significato profondo dell' emigrazione, un'esperienza conosciuta direttamente da tante famiglie italiane. E' una riflessione necessaria in un momento in cui l'Italia è diventata la meta di migliaia di immigranti. Il racconto di "Pane amaro" comincia alla fine dell'Ottocento, con l'arrivo di decine di migliaia di italiani nel sud agricolo degli Stati Uniti, dove rimpiazzano gli schiavi neri nelle piantagioni di cotone e di canna da zucchero. In una società basata sulla segregazione razziale, gli italiani vengono definiti "un popolo di mezzo", ne' bianchi ne' neri, e sono soggetti a discriminazioni ed abusi. Un sospetto o una spiata, portano spesso non ad un processo e al carcere, ma alla giustizia sommaria del linciaggio.
Pietro Rossi