PIEDIMONTE MATESE. Ha preso il via il Corso per lo “Sviluppo di competenze professionali per la promozione e la gestione delle eccellenze agroalimentari di Terra di Lavoro”, organizzato da ASIPS, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Caserta, in collaborazione con le condotte Slow Food Massico-Roccamonfina, Matese e Volturno, allo scopo di presidiare e sviluppare le competenze distintive di imprenditori del settore, dipendenti ed aspiranti operatori che intendono lavorare nella filiera. Il corso avrà una durata di 98 ore con lezioni che si svolgeranno di pomeriggio presso la CCIAA di Caserta, Piazza S. Anna – Pal. ERA, mentre l’attività pratica si terrà presso strutture esterne convenzionate dall’Asips. L’obiettivo, in sostanza, è quello di consolidare e rafforzare le conoscenze tecniche delle piccole imprese del settore agroalimentare perchè siano in grado di rileggere e riproporre in chiave moderna il patrimonio enogastronomico della provincia di Caserta, con l’obiettivo di valorizzarlo come bene culturale e contribuire a costruire l’identità della provincia. Le competenze che si intende promuovere, ispirate ai principi de l “buono, pulito e giusto”, riguardano: il marketing di prodotto nel contesto del marketing territoriale e dei nuovi valori; le abilità di comunicazione, il con/te/sto, lo sviluppo delle abilità sensoriali, le tecniche di history maker e le macchine narrative di prodotto; la qualità certificata, la rintracciabilità del prodotto, gli strumenti e la filosofia della rete “Terra Madre”. Il profilo è quello di un operatore di settore in grado di promuovere e valorizzare il gusto per la riscoperta dei prodotti locali, sviluppare la consapevolezza dell’unicità del prodotto, adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi, curare le relazioni con gli operatori del settore ed i fornitori, relazionarsi con la clientela anche attraverso misure di educazione al gusto, sviluppare e implementare piani di promozione e commercializzazione, verificare le modalità di impiego delle tecniche di approvvigionamento, trasformazione e conservazione dei prodotti in termini di qualità. In questo senso il corso si propone di affermare il turismo enogastronomico come forma di turismo culturale: puntare alla conservazione e valorizzazione dei terreni agricoli e proporre un nuovo modo di vivere la vacanza, associata alla visita ad aziende con degustazione dei prodotti tipici; una vera e propria esperienza che permette di entrare pienamente in comunione con la realtà del luogo per instaurare un legame dialettico con il suo trascorso, per appropriarsi delle sue tradizioni e del suo patrimonio storico e culturale. Il cibo rappresenta il “mezzo” di comunicazione della cultura materiale, della tradizione, di emozioni, e genera valore nel territorio.
Pietro Rossi