17 luglio 2011

Passeggiata antirazzista e per la legalità



“Al momento dell’affido del terreno alla nostra associazione eravamo increduli rispetto al fatto di essere arrivati al termine di un percorso intrapreso molti anni prima. Oggi, con questa Passeggiata, ci siamo resi conto che quel percorso non era finito, al contrario era appena iniziata la storia di questa terra e di quello che su di essa verrà costruito”. Con queste parole Aniello Zerillo, presidente dell’associazione Nero e non Solo!, ha dato il via alla Passeggiata antirazzista e per la legalità tenutasi questa mattina, domenica 17 luglio 2011 a partire dalle 11.30, nelle campagne di Santa Maria la Fossa, a Caserta. Una marcia che sotto il sole forte e in un clima torrido ha di fatto ufficializzato la presa di possesso del terreno, adiacente al fiume Volturno, sul quale sorgerà la fattoria didattica ideata dall’associazione casertana. “Il nostro sarà un percorso del quale ancora non conosciamo la durata. Sappiamo però che saranno molti gli anni necessari affinché questo terreno torni ad essere produttivo. Dal canto nostro speriamo che, anche grazie ai fondi destinati al riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra, cercheremo di far fruttare il tutto nel giro di quattro o cinque anni, nonostante tutte le difficoltà che ben conosciamo”.  Un discorso accorato quello del presidente di Nero e non Solo! al quale ha fatto eco l’intervento di Camilla Bernabei, segretario provinciale della Cgil Caserta “Questa è una sfida grossa. Conosciamo bene i problemi che si sono trovate ad affrontare altre cooperative che hanno lavorato sui beni confiscati e facciamo il tifo perché questa esperienza abbia risultati diametralmente opposti. Certamente in questo caso ci troviamo un po’ più avanti visto il grande aiuto che ha già dato il sindaco di Santa Maria la Fossa e le istituzioni tutte. I giovani presenti in questa mattinata e l’aiuto delle istituzioni rappresentano infatti la prima vittoria di questa battaglia che questo progetto ha portato a casa”.  Istituzioni rappresentate dal primo cittadino di Santa Maria la Fossa, Antonio Papa “Quello di oggi è un piccolo passo, ma rappresenta un grosso gesto simbolico per cambiare la rotta e la mentalità che regnano nelle nostre zone. Noi siamo qui, al vostro fianco, oltre che come rappresentanti di enti anche come singoli cittadini. Dopo l’eclatante storia della confisca e dell’affidamento della Balzana il riutilizzo di questo terreno rappresenta un altro mattone nel muro della speranza che stiamo costruendo in questa provincia”.
Non solo buoni propositi e tanta speranza, però, all’ingresso sul terreno affidato. Le difficoltà all’orizzonte sono molte e potrebbero dimostrarsi difficilissime da essere superate, per questo l’appello di Francesca Coleti, presidente dell’Arci Campania, intervenuta nella giornata “È importante convogliare le energie di istituzioni, aziende, ordini professionali, associazionismo oltre quelle che già lavorano per questi scopi. Riuscire a costruire un grosso partenariato intorno alle attività che si sviluppano sui beni confiscati sarebbe una grossa vittoria e ci permetterebbe di evitare il ripetersi di tante storie fatte di beni che una volta confiscati restano improduttivi. Altro elemento importante è che si riescano a raccontare le esperienze che nascono e crescono su questi beni e queste terre. Per questo motivo siamo molto felici come Arci dell’adesione dei volontari da Roma e Pisa, che sicuramente saranno testimoni nelle loro terre di quanto avviene qui”.  Da domani i volontari provenienti da Pisa, Roma e quelli impegnati nelle attività del campo di Parete, saranno sul terreno di Santa Maria la Fossa per avviare i lavori di recinzione e pulitura del campo e tutte quelle mansioni che permetteranno l’avvio della bonifica del terreno e delle ristrutturazioni necessarie alle strutture rurali esistenti sul posto.

SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE IL PRIMO TORNEO DI BEACH SOCCER ‘CITTA’ DI CASALUCE’


Sta per entrare nella settimana cruciale il primo torneo di beach soccer voluto dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Beach Friends”, di Casaluce, che, oltre al supporto di tanti sostenitori ed amici dello sport, locali ex extralocali, beneficia anche di un congruo contributo del Comune attualmente affidato alle cure amministrative di Renato Pagano. La seguitissima manifestazione, che è ospitata presso l’edificio scolastico di via Marconi, ha preso inizio l’8 luglio scorso per terminare, come da programma, con le gare di finale del 24 dello stesso mese. Come specificato nelle locandine promozionali dell’evento, si tratta di una kermesse molto ben assortita, nel senso che non è caratterizzata solo da spettacolari partite di calcetto su sabbia, ma anche da servizi(animazioni, giochi, stands di diverso genere, bar, ecc.) e da spettacoli vari, tra cui  una serie di esibizioni di allievi della Scuola di Ballo di Gisella Aiello. Va detto, però, che gli interessi della massa di spettatori che, ogni sera, affollano il luogo di svolgimento del torneo stesso sono catturati soprattutto dall’evento sportivo in se, che, il 24 luglio a venire, incoronerà la squadra vincente della prima edizione della kermesse sportiva targata “Beach Friends”. 

Danilele Palazzo

A NOCELLETO DI CARINOLA, DA DI SCENA LA SOLIDARIETA’ MISSIONARIA PRO BRASILE.


Carinola. Iniziata ieri sera, proseguirà nella serata odierna la “due giorni” di beneficenza(grazie alla gentile concessione del nuovo Sindaco di Carinola, Luigi De Risi, si tiene nella bella cornice della Piazza Comunale della frazione Nocelleto) a sostegno del progetto “Città della Speranza, che l’Istituto delle Missionarie dell’Immacolata “Padre Kolbe” sta realizzando a Riacho Grande, in Brasile. Si tratta di un’idea progettuale a sfondo essenzialmente solidale e per aiutare la popolazione giovanile e meno quella più anziana di quella zona svantaggiata di quella povera e martoriata zona della terra carioca ad affrontare con rinnovati e migliori mezzi, anche sul piano della crescita personale e della formazione umana, i mille problemi della vita di tutti i giorni. Anche se tra tante difficoltà ed intoppi, una parte del previsto piano d’intervento è già operativa. C’è un Centro Sociale che accoglie circa 500 bambini, ma ancora non opera a pieno regime. Ed è proprio per vincere questa sfida che le Missionarie e i Volontari dell’Immacolata di Padre Kolbe, consci che “Solo l’Amore crede nell’Impossibile”, sono tornati in piazza. Da quanto si evince dalla locandina di presentazione e pubblicizzazione dell’evento, “perché la “Città della Speranza”, di Riacho Grande vada a pieno regime, c’è assoluto bisogno di acquistare un’auto pick-up, utile per le visite alle famiglie, per il trasporto del materiale in uso presso la stessa struttura didattico-formativa e per andare a prendere i bambini tra e condurli presso il Centro Sociale.” A tal fine, numerose le iniziative solidali poste in essere dal gruppo organizzatore. Si va dall’organizzazione di  una lotteria con interessanti premi alla tradizionale “pesca missionaria”, dall’allestimento di un ben fornito mercatino multietnico a proposte di ballo e musica a tema e, perché no?, tanti e deliziosi dolci, tutti realizzati a cura da brave e volenterose massaie della grande famiglia mariana delle diocesi.

Daniele Palazzo

MUORE, A 73 ANNI, IL COSTRUTTORE SANTARPINESE FRANCESCO LUONGO .


Ci lascia Francesco Luongo, costruttore d’altri tempi che, facendo leva sulla sua grande dirittura morale e su quella sana voglia di fare impresa e prodigarsi per assicurare il necessario alla sua famiglia e a quelle dei suoi tanti dipendenti che lo contraddistingueva, ha sempre contribuito a portare alto il buon nome di Caserta e provincia ovunque si trovasse ad esercitare la sua professione. Questo vale soprattutto per diversi ambiti territoriali della provincia di Livorno, dove si era trasferito, con la famiglia, oltre quaranta anni or sono. Luongo, originario di Sant’Arpino, si era trasferito in terra toscana negli anni Settanta stabilendosi a Caletta di Castiglioncello, in provincia di Livorno. La sua è stata un figura esemplare di uomo attento alle esigenze dei suoi simili e sempre pronto ad andare incontro alle attese e ai desideri di quanti gli si rivolgevano con fiducia. L’amato costruttore santarpinese, che ha realizzato importanti opere di edilizia soprattutto nel villaggio de “La Nuova Caletta”, lascia la moglie, Carlina, e quattro figli, Marianna, Antonio, Giovanna ed Alberto, nonché dodici nipoti. La sua dipartita, avvenuta a 73 anni, lascia un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia e nelle tantissime amicizie che ancora coltivava nel paese d’origine, ma anche nel territorio che aveva aletto a sua nuova patria, dove si era fatto conoscere ed amare per quello che era, cioè semplicemente un grande uomo. Va detto ancora che i grandi valori di cui era portatore sono stati recepiti in pieno dalla sua bella famiglia, che, fin dal suo approdo in provincia di Livorno, si è guadagnato la stima e la considerazione di tutti coloro con i quali è venuta a contatto. A testimonianza di ciò la recente designazione del figlio Antonio a Vicepresidente del Gruppo Sportivo “Sei Rose”, di Rosignano. Le esequie di Salvatore Luongo si sono tenute, nella Chiesa parrocchiale di Castiglioncello. Il corteo funebre ha, poi, proseguito per il cimitero di Rosignano Marittimo, la salma del costruttore di Sant’Arpino è stata tumulata. 

Daniele Palazzo

Una Politica fatta da chi non ha mai lavorato e sempre piu' lontana dalla gente

Abbiamo due nuovi eroi nel parlamento italiano e sono MARIO FERRARA E SALVO FLERES che sono i firmatari di una bellissima leggina messa a segno nella notte lontana da controlli  che congela i privilegi dei parlamentari. Ne hanno architettata un'altra delle loro legando lo  stipendio all’andamento de PIL, ma solo ed esclusivamente se e' in crescita . In buona sostanza se noi piccoli e medi imprenditori lavoreremo sodo e rimetteremo in piedi questo disastro di paese i primi a beneficiarne saranno proprio loro che lo hanno portato sul lastrico, poiche’ il loro stipendio aumentera’ se le cose andranno bene ma rimarra’ intatto se le cose, da loro gestite , andranno male. Questo  e’ lo schifo di politici che ha perso il lume della ragione e manca di buon senso, se si pensa che nello stesso momento si chiedono  sacrifici alle famiglie, ai pensionati e alle piccole aziende per coprire un disavanzo che e’ solo frutto di una mala gestione del paese che ha portato a questo debito pubblico e che la crisi sta’ velocemente portando a livelli molto pericolosi per la stabilita’ del paese. In questi casi un buon amministratore farebbe cio’ che il buon padre di famiglia: taglia tutte le spese superflue e possibili della sua persona e della sua gestione  lasciando invariate quelle necessarie alla sopravvivenza decorosa dei figli e della moglie. I nostri egregi e stimati santoni hanno fatto esattamente il contrario, affamando i figli ma tenendo per se ogni privilegio, e se si pensa che di settori da poter spazzare via per recuperare e velocemente ce ne sono e tanti la cosa e' ancora piu' riprovevole. Ecco le voci su cui sicuramente si poteva e si doveva dare un taglio: Se pensate a quante sono le persone che vivono direttamente di politica troverete un   esercito composto da oltre 145 mila tra Parlamentari, Ministri, Amministratori Locali. A questi vanno aggiunti gli oltre 12 mila consiglieri circoscrizionali; 24 mila persone nei Consigli di Amministrazione delle 7 mila società, Enti, Consorzi, Autorità di Ambito partecipati dalle Pubbliche Amministrazioni; quasi 318 mila persone che hanno un incarico o una consulenza elargita dalla Pubblica Amministrazione. E poi la massa del personale di supporto politico addetto agli uffici di gabinetto dei Ministri, Sottosegretari, Presidenti di Regione, Provincia, Sindaci, Assessori Regionali, Provinciali e Comunali; i Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari delle ASL; i consigli di amministrazione degli Enti Pubblici. Sicuramente una statua a questi due santoni siciliani la faremo, ma intanto ci incaricheremo di recapitargli via fax qualche richiesta da quelle famiglie che grazie alla loro onesta e sensibile scelta, avranno qualche difficolta’ a mantenere i propri figli o a tenere aperte le loro  piccole aziende, fiore all’occhiello fino a pochi anni fa', che ora soffrono di una indegna ed allucinante crisi causata da banche, ladroni e speculatori, ma che come sempre pagheranno loro e di conseguenza noi.  Se penso che la formazione politica  che permette cio’ e’ il governo che fino a ieri era la speranza di ogni  imprenditore italiano, e che addirittura  l'opposizione paladina della giustizia quando si tratta di spartire la torta e' sempre la prima a sedersi,  stento a crederci e mi dico francamente: "la strada per noi e' obbligata" non se ne puo’ piu’ di questa gente senza un minimo di buon senso e piena di arrogante imbecillita' sia  politica che amministrativa. Tocca a noi piccoli fare la scelta  dei grandi e scendere in campo.Mandiamo a casa la meta' dei parlamentari, tagliamo la meta' degli enti inutili e delle societa' partecipate che sono in rosso da anni, e  promettiamo cosi di non cadere nello stesso vortice di immobilismo e di privilegio, ma cerchiamo di cambiare veramente le cose a favore della gente che lavora e produce, cominciando a prendere a calci in culo quei parassiti che sfruttano la nostra grande passione per il lavoro per chiamarci asini, ma vi assicuro che gli asini sanno calciare bene quando sono  incazzati.

Nasce il Partito delle aziende
Rinasce l'Italia di un tempo

Fabrizio Frosio (Presidente PDA)


SEGRETERIA NAZIONALE PDA

PARTITO DELLE AZIENDE

DIECIMILA PERSONE ALLA SPETTACOLARE “NOTTE BIANCA DELLO SPORT” .

 Maddaloni - Circa diecimila persone hanno preso parte alla “Notte Bianca dello Sport”, organizzata dai giovani della Fondazione “Giuseppe Ferraro”, della Snc “Libero pensiero” e del Gruppo Pionieri della Croce Rossa Italiana che, all’insegna dello slogan “Non cambiare città, cambia la tua città”, hanno allestito nel centro storico della città delle “due torri” una kermesse pirotecnica e spettacolare, che ha vissuto momenti di intensa ed emozionante aggregazione, oltre che di diretto impegno nei punti sport da parte degli spettatori intrattenutisi fino all’alba tra gli oltre cento stand promozionali. Grande il consenso nei confronti del mitico velocista Pietro Paolo Mennea, scelto come testimonial della manifestazione, che ha presentato nel prologo pomeridiano alla “Notte dello Sport”, il suo ultimo libro “L’oro di Mosca” nella gremita sala convegni del chiostro della Nunziata, dove si sono alternati in significativi interventi, coordinati dal giornalista Lucio Bernardo, il presidente del Coni di Caserta Michele De Simone, lo scrittore e giornalista Gian Paolo Porreca, docente di medicina alla Sun e lo stesso Mennea che ha concluso l’incontro con la citazione di episodi e aneddoti della sua carriera sportiva, sicuramente inediti. E dopo la consegna di alcune pubblicazioni su Maddaloni da parte del Sindaco Antonio Cerreto, c’è stato un simpatico fuori programma con l’incontro del campione con due suoi ex compagni di Isef a Cassino, il maddalonese Peppe Affinito e il sanfeliciano Antonio Liparulo che gli hanno fatto omaggio di una riproduzione di una raccolta di foto che li ritrae insieme nell’attività didattica alla Facoltà di Scienze Motorie. Subito dopo Mennea ha dato il via alla staffetta che, animata dai podisti delle varie società sportive locali, ha fatto il giro del centro storico prima di procedere all’accensione del tripode posato nella villetta della Pace, cuore della kermesse, effettuata da Michele Centore, già tedoforo cinquanta anni fa della staffetta che trasportò il fuoco da Olimpia a Roma in occasione dei Giochi svoltasi nel ‘60 nella città eterna. Sul palcoscenico, dove si sono alternati gruppi musicali di Maddaloni fino a tarda notte, sono saliti per portare il saluto e dichiarare aperta la kermesse i responsabili dell’organizzazione Luigi Ferraro, presidente della Fondazione “Giuseppe Ferraro”, Giovanna Ferraro, presidente dell’Associazione “Snc Libero Pensiero”, Marco De Simone responsabile pionieri Cri Maddaloni, seguiti dal Sindaco Antonio Cerreto, dall’assessore provinciale Jimmy Cangiano, dal presidente del Coni De Simone e dal vescovo diocesano mons.Pietro Farina, cui gli organizzatori hanno consegnato la somma raccolta nella campagna “Adottiamo un monumento” rivolta a contribuire alla conclusione dei lavori al campanile del Duomo.
E’ stata quindi la volta dello spettacolare cerimoniale di apertura, iniziato con l’esecuzione dell’inno italiano mentre un gigantesco tricolore veniva issato da una gru nel cielo di Maddaloni, illuminato dai riflettori e dalle fumate tricolori, grazie alla collaborazione dei ragazzi del Servizio di Volontariato Giovanile della Protezione Civile di Caserta, guidati da Enzo De Lucia, che, nell’occasione, hanno voluto dedicare il loro impegno a Mario Mantio, un loro collega, da poco tragicamente scomparso. Ha fatto seguito l’esibizione della squadra femminile di ginnastica ritmica Armonia d’Abruzzo di Chieti, campionesse europee, che si sono ricongiunte a Maddaloni con il medico nella nazionale, Claudio Briganti, al loro seguito un mese fa ai campionati continentali a Baku in Azeijrbagian con il suggello alla cerimonia di apertura ad opera della trapezista Deborah Marino del Circo di Spagna che, trasportata in alto dal braccio della gru, ha eseguito spettacolari volteggi mozzafiato con lunghissime fasce di colore bianco, ispirate appunto alla “Notte dello Sport”.
A quel punto la grande festa è dilagata in tutto il centro storico tra i punti sport, quelli musicali ed enogastronomici, dove migliaia di persone hanno ballato, provato discipline sportive inedite, assaggiato prodotti tipici, assistito a tornei di beach volley, calcio, street basket, ping pong, scherma, calcio balilla, il tutto grazie all’impegno di oltre cento giovani dello staff organizzativo, tra cui va sottolineato il particolare ruolo di coordinamento di Mariella e Giovanna Ferraro e di Marco De Simone e, inoltre, nella segreteria di Lucia Michela Daniele, Anna Abitabile e Michele Iaderosa, nella grafica di Elvira del Monaco, nello staff tecnico di Michele de Lucia Sposito e Luigi Merola e, infine, dei responsabili di area Giovanni Picozzi, Rosario Angeloni, Francesco della Peruta, Domenico Iadevaia. A loro è stato chiesto da tutti a gran voce di ripetere una esperienza sicuramente positiva, seguita in diretta tutta la notte da New Radio Network, appoggiata dal Coni, dal Comune e da un gruppo di sponsor tra cui il centro commerciale Calatia.

Salvatore Candalino

CANCELLI CHIUSI AL CIMITERO DI PIEDIMONTE MATESE PER LA PROTESTA DEI DIPENDENTI.




PIEDIMONTE MATESE. La protesta degli operatori cimiteriali, come preannunciato nei giorni scorsi, non si è fatta attendere. Ieri i cittadini di Piedimonte Matese che si sono recati di buon mattino al cimitero per visitare i propri defunti hanno avuto la sorpresa di trovare i cancelli chiusi e il personale della struttura barricato all’interno mentre sui muri esterni del cimitero vi erano appesi striscioni con le motivazioni della protesta. I quattro dipendenti della struttura, tutti appartenenti alla società Malinconico che gestisce i servizi cimiteriali, sono scesi in sciopero, a quanto pare, per protestare contro la decisione del datore di lavoro, che per far fronte al periodo di crisi, invece che licenziare due dipendenti ha stabilito di trasformare i contratti di lavoro dei quattro dipendenti da tempo pieno a part-time. Molto sconcerto e rabbia tra la gente che ha trovato i cancelli del cimitero sbarrati ma alla fine ha prevalso  il senso di solidarietà con i lavoratori in agitazione. Sul posto sono accorsi i vigili urbani e i carabinieri, e solo dopo una lunga trattativa con i rappresentanti della Malinconico i cancelli del cimitero si sono riaperti a mezza mattinata permettendo ai cittadini di entrare. Il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, raggiunto telefonicamente ha dichiarato: “Sono rammaricato per l’accaduto e spero che la protesta degli operatori cimiteriali rientri nei modi della civiltà e della legittimità. In ogni caso l’amministrazione e a piena disposizione dei lavoratori per discutere le problematiche esposte. Nei prossimi giorni in collaborazione con l’assessore al ramo Fernando Catarcio, ci faremo promotori di un incontro tra gli operatori cimiteriali e l’impresa Malinconico per cercare di risolvere le problematiche.”

Pietro Rossi

PROCEDURA DI AVVIAMENTO A SELEZIONE PER UN CONDUCENTE MACCHINA OPERATRICE PRESSO IL COMUNE DI GALLO MATESE.


 PIEDIMONTE MATESE. Su richiesta del Comune di Gallo Matese, per l’assunzione a tempo determinato dal 1 al 31 agosto 2011 di un Conducente macchina operatrice, il Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese ha avviato un processo di selezione. I lavoratori interessati, in possesso dei requisiti di legge e della qualifica indicata, nonchè degli altri eventuali specificati requisiti, potranno effettuare la prenotazione per partecipare alla procedura di avviamento a selezione ai sensi dell'articolo 16 della legge n. 56/87 presso il Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese, fino alle ore 12,30 del giorno 20 luglio 2011. La domanda di prenotazione, ha ribadito la Responsabile del Centro per l’impiego di Piedimonte Matese Dott.ssa Rosa Italiano (nella foto),  da redigersi esclusivamente sul modulo predisposto, dovrà essere presentata personalmente dall'interessato al Centro per l'Impiego in Via Sannitica. Alla domanda di prenotazione dovrà essere allegata, al momento della presentazione Copia dell'attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) rilasciata da INPS, Comune, Caf o altra struttura abilitata. L'attestazione ISEE deve essere effettuata nell'anno 2011 e riferita al reddito dell'anno precedente. In caso di mancata presentazione dell'attestazione ISEE si provvederà alla decurtazione di punti 25 dal punteggio generale.

Pietro Rossi

SUCCESSO DI GIOCHI ANTICHI A BAIA LATINA.


Baia e Latina. Si è svolta con successo la  finale della 5^ edizione dei Giochi Antichi che hanno allietato le serate del piccolo centro di Baia e Latina con i vari giochi, uno più tradizionale dell’altro.  Ha riscosso molto interesse la competizione della “botta al cerchio”, gioco che ha accompagnato l’infanzia dei nostri genitori e dei nostri nonni ed ha visto sfidarsi concorrenti che hanno dato il meglio di sé,  nel far ruotare un cerchio di bici su sè stesso,  con l’ausilio di un bastone. In questa gara si è distinto il Sig. Luigi Barone (nella foto), che ha siglato il record della competizione. La gara del gusto poi si è distinta per la molteplice varietà dei piatti presentati dalle squadre; è stata apprezzata dalla giuria, formata dal sindaco Michel Santoro, dal parroco ed esperti di  “slow food Matese” (per citarne solo alcuni) “la pizza con le vrucculelle”, preparata dalla sig.ra Caterina . Notevoli sono l’entusiasmo e l’attesa per decretare la squadra vincitrice. Il Presidente della Pro Loco “Amici del Volturno”, Antonio Diodato, ha espresso soddisfazione per la manifestazione di quest’anno: ‹‹Il momento ha perfettamente interpretato lo scopo dell’evento, nato con l’intento di riaccendere lo spirito di fratellanza, di solidarietà, di socializzazione e la riscoperta delle tradizioni all’interno della comunità. Intento raggiunto, ci sembra, visto anche il clima di serena e proficua collaborazione che si è instaurata nel gruppo di lavoro all’interno del Direttivo della Pro Loco “Amici del Volturno” e soprattutto con Gino Faraone, Pasquale Abbondanza ed i volontari del servizio civile ( Alessia, Anna, Daiana e Annarita ) che dopo un lungo lavoro di quattro mesi, hanno permesso la realizzazione della manifestazione››. Un ringraziamento di cuore va alle quattro squadre partecipanti: Simpson, Gli ultimi arrivati, DT 135 e Fantastici,  che grazie ai loro iscritti (circa 130 in tutto) hanno gareggiato tutte le sere a partire dal 1 luglio. Appuntamento quindi a stasera con le finali di tiro alla fune e le premiazioni.

Pietro Rossi