16 aprile 2008

GRADUATORIA AMMESSI AL CORSO PER "TECNICO DELLE ERBE OFFICINALI".


PIT - PARCO REGIONALE DEL MATESE - POR Campania 2000/06 mis. 3.18 (ex 1.11)
Percorso Formativo per "Tecnico delle Erbe Officinali" cod. uff. 52
Ente Attuatore SCF Servizi Consulenza Formazione
Graduatoria finale ammessi al corso in ordine di merito decrescente


N. Cognome Nome Comune nascita Data nascita Esito della provaselettiva
1 Cornelio Anna Piedimonte Matese 23/08/1978 AMMESSO
2 Mastroianni Galdino Caserta 09/02/1979 AMMESSO
3 Mazzarelli Rossella Piedimonte Matese 01/11/1982 AMMESSO
4 Del Toro Armando Piedimonte Matese 12/06/1982 AMMESSO
5 Antonucci Angela Piedimonte Matese 08/06/1982 AMMESSO
6 Bucci Lidia Piedimonte Matese 11/06/1982 AMMESSO
7 Piciocchi Natalia Avellino 16/06/1975 AMMESSO
8 Falanga Anna Rita Guatemale 18/02/1974 AMMESSO
9 Gilardi Luisa Piedimonte Matese 27/12/1984 AMMESSO
10 Civitillo Annamaria Piedimonte Matese 27/08/1982 AMMESSO
11 Polito Elena Benevento 16/02/1985 AMMESSO
12 Navarro Lidia Piedimonte Matese 27/01/1982 AMMESSO
13 De Rosa Barbara Napoli 07/01/1977 AMMESSO
14 Di Sorbo Gianluigi Piedimonte Matese 09/03/1984 AMMESSO
15 Capobianco Giovanni Piedimonte Matese 04/03/1983 AMMESSO
16 Biasi Vito Onofrio Piedimonte Matese 20/06/1983 AMMESSO
17 Milani Rosanna Piedimonte Matese 20/09/1981 AMMESSO
18 Seneca Pietrina Santa Maria C. V. 07/06/1982 AMMESSO
19 Montone Rosanna Piedimonte Matese 22/09/1981 AMMESSO
20 Gianfrancesco Angela Fontegreca 16/11/1974 AMMESSO
21 Longo Giuseppe Piedimonte Matese 17/03/1979 UDITORE
22 Leardi Alessandro Piedimonte Matese 22/07/1979 UDITORE
23 Caso Angela Piedimonte Matese 28/01/1982 Idoneo
24 Mattiello Luigi Capua 15/06/1981 Idoneo
25 Lanzone Gioconda Piedimonte Matese 09/07/1983 Idoneo
26 Torre Antonio Napoli 20/11/1979 Idoneo
27 Navarra Concetta Piedimonte Matese 13/02/1975 Idoneo
28 De Angelis Carlo Caserta 20/01/1983 Idoneo


Corso di formazione per TECNICO DELLE ERBE OFFICINALI

Graduatoria degli ammessi al corso di formazione per "Tecnico delle Erbe Officinali"I partecipanti che risultano ammessi e gli uditori dovranno presentarsi, improrogabilmente,
il giorno 18 Aprile, alle ore17.30, presso la sede corsuale in via Don Bosco n. 49,
per comunicazioni in merito alla organizzazione delle attività.

SABATO 19 APRILE 2008 PARTE IL CORSO PER TECNICO DI ERBE OFFICINALI.


Piedimonte Matese. “E’ un corso di alta formazione- dichiara il Prof. Marco Fusco Presidente del Consiglio della Comunità Montana del Matese- della durata di 700 ore complessive di 430 di teoria, 90 di attività di laboratorio e 180 di stage. Il corso è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Campania. Solo all’Università di Firenze c’è un modulo simile di specializzazione per giovani laureati. L’Agenzia Aggiudicataria del bando, la SCF di Piedimonte Matese va elogiata per aver bruciato le tappe e per la massima trasparenza dimostrata su tutte le fasi procedurali. La mia speranza è che anche gli altri sei corsi finanziati si possano fare all’interno del territorio del Parco Regionale del Matese e non si costringano i giovani della zona a frequentare le lezioni a Caserta. Per questo rivolgo un forte appello ai vertici dell’Ente Parco perché si adoperino per reperire aule a Piedimonte Matese. In qualità di presidente del Comitato Eda CE 5 posso assicurare la disponibilità di alcuni dirigenti scolastici della città per accogliere i corsisti. Pertanto do la mia massima collaborazione affinché i giovani del nostro territorio non debbano emigrare anche per frequentare dei corsi di formazione…” definitiva. Vorrei ricordare che stiamo parlando di 120 giovani inoccupati/disoccupati, diplomati e laureati che avranno modo di raggiungere competenze per percorsi formativi di interesse comunitario( Guida Parco, manager per lo sviluppo sostenibile in area protetta, tecnici delle erbe officinali, ecc), 40 dipendenti di Enti Pubblici, acquisiranno competenze su materie riguardanti l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. In più, ci sarà spazio anche per disoccupati di lunga durata in uscita dai percorsi di orientamento attivati dai centri per l’impiego e per i quali sia stata valutata e verificata una condizione di rischio di esclusione sociale e di particolare disagio.

SUL SITO WWW.SCFSERVIZI.COM LA GRADUATORIA DEGLI AMMESSI AL CORSO.

Pietro Rossi


Eolico di Ciorlano, un abuso spacciato per esempio da seguire.


Ciorlano. La società Dotto s.r.l. ha realizzato un parco eolico da 20 MW nel comune di Ciorlano, presso la località Colle La Croce, ed ha in fase di realizzazione nel comune limitrofo di Pratella un ampliamento della potenza pari a 10 MW, in località Colle Cupone e Monte Cappella. Proprio la Dotto ha affermato: “L'intera fattoria eolica consiste in 10 aerogeneratori Vestas modello V80-2000 KW, ognuno avente una turbina controvento a passo regolabile con un'imbardata mobile e un rotore a tre pale avente diametro pari 80 mt. La fattoria di Ciorlano, la prima nella provincia di Caserta, costituisce un vanto non solo per la società che l'ha costruito, ma per l'intera regione. L'impatto visivo minimo, nonché l'indotto in termini occupazionali, hanno fatto del comune di Ciorlano un esempio per i comuni limitrofi e dell'intera provincia di Caserta”. Peccato che ‘l’allegra fattoria’ sia stata costruita senza rispettare l’art. 22 della Legge Regionale 01/09/1993, n.33 nel punto in cui si analizzano le zone ‘C’ del piano territoriale (non ancora attuato dai vertici del Parco del Matese) che riguarda proprio la zona di Ciorlano e che recita: “Zona di riserva controllata (zona «C»). Vanno incentivate le attività agricole, zootecniche e silvocolturali tradizionali ed il mantenimento dell'integrità terriera nelle aziende contadine. Sono agevolate, inoltre, le attività socio-economiche e le realizzazioni abitative ed infrastrutturali compatibili con i principi ispiratori del Parco, nonché lo sviluppo delle strutture turistico-ricettive delle attrezzature pubbliche e dei, servizi complementari al Parco. Gli strumenti di piano esistenti e quelli in via di formazione dovranno prevedere: a) la progressiva attenuazione dei guasti urbanistici in atto; b) la armonizzazione paesaggistica delle nuove strutture edilizie, alle impostazioni architettoniche esistenti; c) il recupero e/o restauro del patrimonio edilizio appartenente al tessuto urbano di significato storico; d) la valorizzazione delle risorse locali con particolare riguardo all'artigianato ed alla commercializzazione dei prodotti agricoli ed alla tipicità dei prodotti. 3. Tutte le opere pubbliche che dovranno essere realizzate all'interno delle zone «B» e «C» ivi comprese le sistemazioni idraulico-forestali ed i rimboschimenti dovranno ricevere l'approvazione dell'Ente Parco. 4. In tutto il Territorio del Parco valgono i divieti generali di cui all'art. 11 comma terzo della Legge 394/91”. Articolo 11 che recita: “Nei parchi sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat. In particolare sono vietati: a) la cattura, l'uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali; la raccolta ed il danneggiamento delle specie vegetali, salvo nei territori in cui sono consentite le attività agro-silvo-pastorali, nonché l'introduzione di specie estranee, vegetali o animali, che possano alterare l'equilibrio naturale”. L’eolico di Ciorlano non ha rispettato nessuna di queste previsioni normative. Specie se ci riferiamo ai passaggi sia dello Statuto del Parco che della Legge del 91 sottolineate in grassetto. Ricostruzione legislativa limitata dato che non siamo in un aula di Tribunale ma le leggi e i regolamenti sul tema sono numerosi. Bastava applicare la legge in via analogica e a Ciorlano non sarebbe sorto nessun Parco Eolico. Ci dimentichiamo poi il ‘sommo principio’ dell’Impatto Ambientale soggetto a valutazione dagli organi preposti, ma proprio gli amministratori si sono nascosti dietro la l’ombrello della lacuna legisltativa visto che la parola ‘eolico’ non compare mai in questi Statuti e Leggi! Verissimo...ma a questo punto ci chiediamo: un parco eolico non rientra in quelle attività che ‘possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat (Legge 394/91)? Chi ha permesso tutto ciò? I vertici del Parco del Matese perchè non sono intervenuti in merito? Ciorlano, stando alle cronache, è un comune che fa parte del Parco. Forse per l’ennesima volta si è agito con troppa superficialità.


di Alberto Gatto

fonte:gazzetta di caserta