05 marzo 2016

Riprendono a Piedimonte Matese i lavori all’ex macello comunale, la burocrazia spinge altri ostacoli sull’iter progettuale


PIEDIMONTE MATESE - Sono ripresi ieri i lavori che stanno interessando la struttura dell’ex macello comunale in via Caso, dove il progetto in cantiere predisposto dall’Amministrazione comunale prevede la ristrutturazione dello stabile per farne la sede di un centro polifunzionale dedicato all’erogazione di servizi essenziali e assistenziali alla popolazione. Lavori ripresi dalla ditta AV Costruzioni, dopo l’ennesima sospensione avvenuta come conseguenza dei casi giudiziari che stanno rendendo difficoltoso l’iter progettuale, ostacolando il lavoro degli imprenditori e l’avanzare dell’opera di recupero dell’ex mattatoio. Sin dalla gara di affidamento, infatti, il progetto è stato caratterizzato da un’incertezza giuridica che sembra non trovare fine, con ben otto provvedimenti tra ordinanze di sospensione, decreti cautelari e sentenze del Tar e Consiglio di Stato, che hanno di fatto rallentato o bloccato gli interventi. Dopo una prima esclusione delle due ditte in cima alla graduatoria (l’impresa D’Agostino e la Alcas), i giudici si sono più volte pronunciati confermando o ribaltando gli atti amministrativi del Comune matesino, fino ad assegnare i lavori alla terza ditta in graduatoria, l’Av Costruzioni. Dopodiché ancora una volta, lo scorso  gennaio, il Tar Campania ha cambiato le carte in tavola affermando che i lavori andavano aggiudicati alla ditta D’Agostino. E tuttavia il mese successivo, pochi giorni fa, il Consiglio di Stato ha a sua volta accolto la domanda cautelare avanzata da Av Costruzioni, ribaltando nuovamente gli esiti della gara e sospendendo l’ultima sentenza del Tar, fissando al 22 marzo prossimo l’udienza di discussione.  Uno scenario, dunque, in attesa di una svolta definitiva, che rilancia ancora una volta il tema degli ostacoli che la burocrazia pone nell’attività di amministrazioni locali e imprenditori. “Una burocrazia che affossa l'imprenditoria e una incertezza giuridica che non dà certezze  sono i mali di una nazione civile, causa della fuga degli imprenditori dall'Italia”, dice il sindaco Vincenzo Cappello, il quale ricorda pure che “nel frattempo l’impresa Av Costruzioni ha svolto lavori per circa 600mila euro, mentre la stessa Regione Campania avrebbe dovuto rimettere le somme stanziate prima della fine dell’anno scorso. Si capisce allora perché oggi fare gli imprenditori in Italia, e in particolare nella nostra Regione, significa essere degli eroi”. Obiettivo del progetto, finanziato con risorse comunitarie assegnate dalla Regione Campania mediante l’accelerazione della spesa (progetti post-sisma), è quello di ridare un nuovo aspetto a tutta l’area dell’ex Macello, attraverso la riqualificazione dell’edificio in cui far nascere un centro polifunzionale per i servizi al cittadino a dar vita a un nuovo punto aggregativo localizzato nella zona  strategica della cittadella scolastica.

AD ALIFE MUSEI APERTI L'8 MARZO



AlifeAnche la Città di Alife, nella persona dell’arch. Gabriele Venditti, consigliere delegato al patrimonio archeologico, aderisce all’iniziativa del Ministero dei beni e delle attività culturali per le donne ogni 8 marzo annunciata dal Ministro Dario Franceschini. Il Museo archeologico dell’Antica Alife resterà aperto nei giorni 6 – 8 marzo 2016 con una sezione dedicata esclusivamente alla presenza figurativa della donna sui reperti archeologici. E’ un gesto dovuto di galanteria per la Giornata internazionale della donna, tiene a ribadire l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Avecone, sottolineando, anche in questo modo, attraverso l’arte, il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle donne. Un doveroso encomio è rivolto al dott. Antonio Salerno, Direttore del Museo Archeologico di Alife, sempre solerte e pronto ad iniziative che vedono la Città di Alife presente nelle attività culturali, iniziativa, questa, inserita negli appuntamenti del sito istituzionale del Ministero dei beni Culturali e nel circuito Foro Museale Campano. Si è poi voluto riportare, sulla locandina, una frase di una grande figura femminile italiana, Rita Levi Montalcini, un esempio di vita che non ha sesso, la quale attraverso il suo prezioso operato meglio rappresenta l’intelligenza e le virtù delle donne.
Pietro Rossi