05 giugno 2013

SANTORO RISPONDE AGLI ATTACCHI DELLA STAMPA LOCALE.


Michele Santoro

BAIA LATINA. Il sindaco di Baia Latina Michele Santoro chiamato in causa da un recente articolo di un quotidiano locale, sente il dovere di esplicitare alcune precisazioni al solo fine di divulgare delle notizie che corrispondano alla realtà dei fatti e non pure fantasie inventate dall’autore dell’articolo. Tutti sanno in paese, ed è facilmente riscontrabile dagli atti ufficiali, che tra il Consigliere Comunale di minoranza Diodato ed il Sindaco Michele Santoro non vi è mai stato nessun tipo di accordo sottobanco se non leale collaborazione   istituzionale nell’interesse della comunità, come giusto che sia tra l’Ente Comune e la Pro Loco di cui il Consigliere Diodato è attivo Presidente.  La stessa collaborazione è avvenuta   lealmente anche con la società sportiva Volturnia e con tutti i sodalizi che hanno richiesto ed ottenuto l’utilizzo dell’impianto sportivo.  E’ deplorevole, commenta Michele Santoro, leggere che viene additato  il Consigliere all’inciucio solo perché non si è allineato alle decisioni degli altri membri della opposizione. Le inesattezze maggiori e grossolane riportate nell’articolo in questione, precisa il Sindaco Santoro, riguardano invece i rapporti tra il Comune e la Società sportiva “Volturnia”  in persona del responsabile Salvatore Perrotta, che sempre secondo l’opinione dell’autore dell’articolo sia stato “messo alle corde proprio dall’Amministrazione comunale sulla gestione dell’impianto sportivo. L’Ente avrebbe ordinato – sempre secondo la fantasia dell’autore dell’articolo – alla società sportiva di farsi carico di tutti gli oneri annessi e connessi, relativi alla gestione. E da qui sarebbe nato lo scontro Perrotta – Diodato”.   Evidentemente all’autore dell’articolo sfugge, forse per ignoranza perchè lo ignora o per disattenzione, un piccolo particolare ed è quello che l’Amministrazione comunale non si è mai permessa di ordinare a nessuno la gestione dell’impianto sportivo, ma la Società Volturnia ha partecipato liberamente  per propria scelta ad un pubblico bando pubblicato all’albo pretorio e sul sito del Comune e  successivamente liberamente per propria volontà ha sottoscritto una convenzione con la quale sono stati stabiliti di comune accordo gli impegni reciprochi. Quindi di conseguenza se il responsabile della Società sportiva ha ritenuto di  partecipare liberamente al bando e quindi sottoscrivere una convenzione,  per la gestione dell’impianto sportivo, appare del tutto evidente che nessuno, e non poteva essere diversamente, si è permesso mai di “Ordinare”  alla stessa società di farsi carico di tutti gli oneri annessi e connessi. Sarebbe bastato, semplicemente, aggiunge Santoro, che l’autore dell’articolo avesse chiesto, alla Società sportiva Volturnia oppure, all’ufficio ragioneria del Comune, se nei mesi scorsi per l’uso dell’impianto sportivo, compreso l’utilizzo dell’impianto di illuminazione, avessero corrisposto al Comune alcuna somma per qualsiasi titolo per comprendere facilmente che tutto quello che ha cercato di comunicare erroneamente all’opinione pubblica    non corrisponde minimamente alla realtà dei fatti. Appare del tutto pretestuoso e privo di ogni fondamento l’attribuire all’Amministrazione comunale atteggiamenti e comportamenti che non gli competono soprattutto dopo gli enormi sforzi organizzativi e finanziari posti in essere per mettere a disposizione dei giovani di Baia e Latina, dopo una chiusura per circa sette anni, l’impianto sportivo. Penso, conclude Michele Santoro, che il responsabile Perrotta sa bene che qualora la società sportiva non intende proseguire nella gestione dell’impianto basta  semplicemente comunicarlo come del resto più volte mi sono sforzato di spiegargli.

Il Consorzio Campania 25 autorizza l’estensione della rete del metano anche per via Pizzone e via Squedre Madonnelle


Vincenzo Cappello

PIEDIMONTE MATESE. Via Pizzone e via Squedre Madonnelle a Piedimonte Matese saranno interessate dai lavori di estensione della rete del gas metano, allo scopo di garantire ai residenti della zona un servizio essenziale di cui finora sono stati sprovvisti, così come in questi giorni stanno avendo luogo quelli nel centro storico  della città, per dotare II Vico Cila della fornitura del gas. Anche quest’area periferica del territorio comunale al confine con San Potito Sannitico, negli ultimi anni divenuta sempre più popolosa maturando nuove esigenze, sarà oggetto di attenzione del Consorzio Intercomunale Metano Campania 25, che con l’autorizzazione del 27 maggio 2013 ha deciso di predisporre gli interventi lungo le due strade cittadine,  recependo in questo modo le sollecitazioni mosse dal sindaco Vincenzo Cappello nel tentativo di dare voce alle richieste dei cittadini, i quali avevano raccolto circa 50 firme per manifestare interesse all’allacciamento alla rete del gas metano.  Il sindaco Vincenzo Cappello ha espresso con una nota sentiti ringraziamenti al presidente del Consorzio Campania 25, il sindaco di Alife Giuseppe Avecone, per aver dedicato impegno e attenzione alla città di Piedimonte autorizzando lavori che permettono di andare incontro alle esigenze di un cospicuo numero di cittadini.  E allo stesso modo i sentiti ringraziamenti del primo cittadino sono andati anche al vicepresidente Renato Ricca, parte del Cda del Consorzio in rappresentanza della città matesina.

Pietro Rossi

PREMIAZIONE DELLE AZIONI DI PACE IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA AD ALIFE.




Alife - Nell'ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica si è svolto con particolare attenzione l'evento che ha visto premiare le Azioni di Pace delle Categorie vive della nostra provincia. Un sentito e doveroso ringraziamento a quanti amici che hanno aderito e partecipato alla Celebrazione del 2 Giugno 2013 Festa della Repubblica Festa del Popolo e della Pace è stato un importante appuntamento, -hanno dichiarato i promotori,- soprattutto vedere riuniti intorno ad un “segno multicolore” nello spirito di convivialità e di amicizia i volti della gente impegnata che in questa provincia lotta ogni giorno per restituire riscatto, dignità e bellezza a questa Terra avvelenata, abbandonata e discriminata. Per questo motivo abbiamo voluto fortemente che l’evento si svolgesse nella nostra provincia e non fuori, per dare l’opportunità di far conoscere e di far emergere tanti aspetti positivi. Presso la sede Istituzionale dell’Associazione di volontariato Onlus del Movimento Ambasciatori per la Pace del Movimento Internazionale per la  Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio, della provincia di Caserta e della Regione Campania, presieduta dalla testimonial per la Pace Agnese Ginocchio, nella giornata dedicata alla Repubblica, le forze civili della Pace e del volontariato si sono incontrate per celebrare la Festa della Repubblica. Un evento provinciale del tutto singolare, una festa, che ha visto riunite quindi tantissime personalità impegnate che hanno portato la testimonianza sul  proprio impegno nel territorio. A seguire sono stati premiate le "Azioni di Pace" di alcuni significativi rappresentanti "simbolo" della nostra terra appartenenti alle diverse "Categorie vive", che ogni giorno si impegnano in per liberare Terra di  lavoro dalle infinite emergenze in cui versa, per rilanciare un'altra cultura fondata sulla Pace, sulla solidarietà  e giustizia sociale, sulle pari opportunità e diritti tra uomo e donna, sull'impegno civile e sulla difesa dei beni comuni e dell'ambiente. Con il loro contributo civile questi rappresentanti "simbolo" mettono le basi per costruire quella che dovrebbe essere "l' Italia che  vorrei" del III Millennio. L'organo promotore ha premiato quindi: il "Comitato Fuochi "( sezione di Marcianise) contro i roghi tossici,  il presidente dell'AIDO (sezione di Cellole) Antonio Di Meo; il Movimento provinciale politico culturale "Speranza per Caserta";  lo storico fondatore del Cai (zona Matese) Carlo Pastore; il presidente di Legambiente Caserta Nicola D'Angerio nonché presidente della pro Loco Bocca della Selva ( del Parco regionale del Matese). Ha coordinato l'evento l'artista Rosa Arbolino del direttivo del "Movimento per la Pace III Millennio", intermezzi e letture in tema tratte dagli scritti di don Tonino Bello, a cura della regista e attrice Angela Calabretti sempre membro del direttivo del "Movimento per la Pace III Millennio" . Sono state presenti significative Istituzioni del territorio impegnate nella promozione dei valori fondanti della Pace, della difesa della vita e della Legalità, fra queste la Dott.ssa oncologa Angela Maffeo responsabile della Consulta femminile provinciale della LILT, insieme alla sociologa Dott.ssa Angela Mirto dell'Associazione  Casa delle Donne di Ruviano. A queste ultime due donne impegnate il Movimento per la Pace in segno di ringraziamento per il contributo apportato alla manifestazione ha consegnato la "Croce della Pace", importante riconoscimento che viene consegnato nell'ambito di particolari eventi. Dopo i saluti del presidente e l'intervento degli ospiti convenuti all'evento, dopo avere spiegato il significato della giornata, ricordando in particolare il sacrificio dei nostri padri per la conquista della Democrazia e l'impegno dei tanti cittadini che in questa nostra provincia si attivano nel campo dell'associazionismo e del volontariato, è seguita la cerimonia di premiazione.  Sono susseguite quindi le testimonianze impegnate di ciascun rappresentante delle "Categorie vive" premiato, che hanno ulteriormente arricchito e offerto spunti di confronto per riflettere e per migliorare il nostro cammino quotidiano nella lotta all'ingiustizia. Forte è stato il momento in cui si è riflettuto sulla sciagurata condizione ambientale in cui versa nostra Terra di lavoro, "il fatto di sentirci in quella condizione di discriminazione e di abbandono come gente del sud rispetto al Nord" come ha evidenziato "Mimmo" del "Comitato Fuochi Marcianise". " Il fatto di essere completamente circondati da disastri ambientali, neanche la zona del Matese è immune", ha esordito Carlo Pastore fondatore storico del Cai di Piedimonte Matese insieme alla compianta presidente Giulia D'Angerio. Il Pastore ha poi declamato poi una lirica da lui composta sul tema dell'ambiente, della difesa dell'acqua e della natura. "Il fatto che ad oggi nonostante sia stato chiesto con forza l'approvazione del Registro tumori in Campania,  le Istituzioni continuano a tacere e a impedire la conoscenza dei dati ufficiali, neanche alla Lilt è stato consentito di entrare nel Comitato scientifico del Registro. Come mai?"- Ha denunciato la dott.ssa oncologa Angela Maffeo della Consulta femminile provinciale della Lilt e presidente della "Casa delle Donne" di Ruviano, la benemerita associazione che ha ricevuto il Premio per la Pace "Donna Coraggio ed.ne 2012". Antonio Di Meo, presidente per ben 17 anni della sezione Aido di Cellole, ha ricordato l'impegno con l'Aido di Cellole, la cultura di informazione della donazione degli organi, che consente di far vivere tante vite umane che sospese ad un filo, sono in attesa di trapianti di organo. Norma Naim del Movimento Speranza per Caserta insieme a Francesco Apperti, hanno ringraziato di cuore con queste parole: "Questo riconoscimento assegnato al nostro Movimento ci commuove e ci onora, e lo consideriamo come riconoscimento di rinnovata normalità". Nicola D'Angerio, presidente di Legambiente Caserta e presidente della pro Loco Bocca della Selva ha espresso la propria gratitudine per l'attenzione mostrata verso la sua persona nell'assegnargli questo riconoscimento. 'Una lunga riflessione su quanto si è detto mentre all'esterno si è potuto sentire all'ascolto delle campane della chiesa vicina che suonavano a distesa per il passaggio della processione del "Corpus Domini".  La serata si conclusa con un piccolo buffet conviviale offerto dalla nostra associazione.  Un sentito e doveroso ringraziamento infine va agli amici che hanno documentato lo storico evento del 2 Giugno 2013, effettuando riprese video e foto manifestazione, il dott. "Sergio GAUDIO" ed il fotoreporter "Andrea Pioltini".
(Comunicato stampa)

APPREZZAMENTI DELL’ASMEL ALL’OPERA DEL SINDACO DI BAIA LATINA SANTORO.


Michele Santoro

BAIA LATINA.  Il Sindaco di Baia Latina Michele Santoro ha ricevuto gli apprezzamenti dell’ASMEL Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali. A pochi giorni della conclusione del Forum ASMEL 2013 che ha registrato una partecipazione record pari a 615 amministratori e funzionari pubblici, hanno dichiarato i responsabili dell’ASMEL, desideriamo esprimerle il nostro apprezzamento e la più viva gratitudine per aver testimoniato la sua esperienza di Comune innovatore. Il Forum Asmel, come sa, è radicato nel contesto locale della Campania, Regione nella quale la nostra formula associativa si è affermata sin dal 1994, ispirata ai principi della sussidiarietà e della valorizzazione delle Autonomie Locali e che abbiamo “esportato” nel resto d'Italia attraverso la rete dei 1563 associati Asmel (540 in Campania, 330 in Piemonte, 293 in Calabria, 117 in Lombardia, il resto a macchia di leopardo nelle altre regioni italiane).Il  Comune di Baia Latina certamente costituisce un modello di riferimento per le altre realtà comunali che mostrano ancora un gap evidente di semplificazione. Per questo, la partecipazione del Sindaco di Baia Latina Michele Santoro è stata particolarmente significativa, non solo in quanto segno di vicinanza al programma di innovazione continua ma soprattutto testimonianza di quella volontà di “fare rete” che è necessaria per promuovere un progresso sistemico nella PAL italiana.
Pietro Rossi

Approvato il bilancio consuntivo 2012 del Comune di Alife



Alife – La maggioranza consiliare di Alife, guidata dal Sindaco Giuseppe Avecone, ha provveduto ad approvare, nella seduta di Consiglio comunale convocata in sessione ordinaria, il Bilancio consuntivo dell’esercizio 2012. Lo stesso documento ha chiuso con un risultato positivo di gestione di competenza di € 336.214,25; con un risultato positivo di gestione dei residui di € 29.318,30; con un risultato di amministrazione esercizio precedente negativo di € 691.027,78 e con un disavanzo di amministrazione totale pari ad € 330.854,74. Rispetto al precedente esercizio il disavanzo è diminuito di € 360.173,04. L’approvazione del rendiconto 2012, licenziato con i voti della sola maggioranza (l’opposizione consiliare era assente), è stata preceduta dalle dichiarazioni del Sindaco: “Il Sindaco e l’intero gruppo di maggioranza, premesso che la relazione illustrativa di cui al comma 6 dell’art.152 del TUEL, unitamente allo schema di rendiconto dell’esercizio 2012, è stata approvata in data 30 aprile 2013 dalla Giunta comunale ed in pari data la documentazione è stata depositata all'ufficio segreteria, dandone avviso ai consiglieri comunali ed al revisore dei conti; che tale slittamento da parte della Giunta e degli uffici è stata dovuta al fatto che la chiusura del rendiconto necessitava dei dati definitivi del gettito dell'Imu 2012, infatti, dopo l'accertamento convenzionale (stime dell'Economia del 15 ottobre) e quindi del Fondo sperimentale di riequilibrio, ora fondo di solidarietà, nonostante la norma preveda che «a seguito della verifica del gettito dell'imposta municipale propria dell'anno 2012, da effettuare entro il mese di febbraio 2013, si provvede all'eventuale conseguente regolazione dei rapporti finanziari tra lo Stato e i Comuni, nell'ambito delle dotazioni del fondo sperimentale di riequilibrio e dei trasferimenti erariali» (articolo 9, comma 6 bis del d.l. 174/2012) gli stessi sono stati comunicati con ritardo; che tale criticità è stata evidenziata anche dall’ANCI che ha richiesto, considerato l’approssimarsi della scadenza prevista per l’approvazione del rendiconto, ai ministeri dell'Economia e dell'Interno il differimento dei termini per l’approvazione del rendiconto 2012; che l'incertezza dei dati Imu 2012 ha reso difficile anche la certificazione dei risultati finali del Patto per il 2012, che deve essere sottoscritta dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall'organo di revisione, e spedita al ministero dell'Economia entro il termine perentorio del 31 marzo; che per le operazioni del rendiconto 2012 è stato introdotto l'obbligo della verifica dei debiti e i crediti delle società verso gli enti controllanti, che dovranno trovare corrispondenza nei residui attivi e passivi risultanti dal bilancio del Comune o della Provincia alla stessa data. Adempimento reso molto complesso dalla notoria ed annosa condizione di difficoltà economico - finanziaria in cui versano i consorzi pubblici della Provincia di Caserta; che dal rendiconto 2012 trovano applicazione i nuovi parametri per l'individuazione degli enti locali strutturalmente deficitari, aggiornati con decreto del ministero dell'Interno del 22 febbraio scorso; che la necessaria verifica dei residui attivi e passivi degli anni precedenti ha assunto i caratteri dell’eccezionalità ove si consideri che questa nuova Amministrazione, insediatasi nel maggio 2011, è stata chiamata ad approvare in soli due anni, i rendiconti relativi agli esercizi 2009, 2010 e 2011, atti non approvati dalle precedenti amministrazione durante gli esercizi di competenza; che il revisore, che per legge (art.239, comma 1, lettera d) TUEL) ha 20 giorni di tempo per depositare la propria relazione, ha depositato la stessa il giorno 13 maggio; che il Consiglio di Stato con parere 01960/2012 del 23/04/2012, chiamato a pronunciarsi sul Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dall’Avv. G. P. per l’annullamento della deliberazione del consiglio comunale di xxxx n. 14 del 15 luglio 2009 avente ad oggetto “approvazione rendiconto di gestione esercizio finanziario 2008”, ha ritenuto meritevole di accoglimento il ricorso straordinario proposto da un Consigliere comunale contro la delibera consiliare di approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario, sotto il profilo della violazione degli artt. 227 e 239, D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, sub specie carenza della disponibilità della relazione del revisore almeno 20 giorni prima della seduta di approvazione del bilancio; che anche il Ministero, nella propria relazione al Consiglio di Stato, ha ritenuto il ricorso fondato per il mancato rispetto dei termini di deposito dello schema di rendiconto; che alla luce di quanto sin qui esposto emerge che per poter correttamente deliberare in merito all’approvazione del predetto rendiconto la prima data utile, per rendere disponibile nei venti giorni precedenti la relazione del revisore, risulta essere quella odierna del 4 giugno; che l'art. ll dello Statuto prevede che il Consiglio deve essere convocato "in sessione ordinaria quando all'ordine del giorno vi è l'approvazione del rendiconto di gestione, con avvisi da notificare almeno 5 giorni interi prima del giorno stabilito per l'adunanza. Dal computo dei giorni sono esclusi i festivi e quelli di chiusura degli uffici"; che tale termine è ribadito dal regolamento sul consiglio comunale, il quale all'art.27, comma 3, precisa che i cinque giorni devono essere liberi; che in data 6 maggio è pervenuta la diffida del Prefetto, notificata ai consiglieri in data 8 maggio, che concedeva il termine di 20 giorni per l'adozione della delibera consiliare, termine coincidente con  la data del 28 maggio; che la predetta diffida, fa salve le diverse previsioni statutarie del comune ed ovviamente le vigenti norme di legge; che il termine per l'approvazione fissato dal Prefetto, dunque non si sarebbe potuto in ogni caso rispettare, stando ai dettami della legge, dello statuto e del regolamento comunale che disciplina il funzionamento del consiglio; che al solo fine di ottemperare alla diffida prefettizia, rispettando dunque il termine del 28 maggio (termine di scadenza della diffida), gli uffici hanno predisposto gli atti di convocazione del consiglio comunale per il giorno 27 maggio in sessione straordinaria, per la quale lo statuto ed il regolamento prevedono soltanto tre giorni di preavviso ai consiglieri comunali, consapevoli della diversa statuizione delle norme statutarie e regolamentari inerenti la convocazione del consiglio e della previsione dell'art.227 del Tuel 267/2000 inerente i tempi del deposito della relazione del revisore; che si confidava nel senso di responsabilità e di leale collaborazione dei consiglieri di opposizione, auspicando il prevalere di una democrazia sostanziale piuttosto che formale nella gestione di un momento fondamentale nell’amministrazione della collettività alifana; che tale aspettativa è stata, tuttavia, mal riposta in quanto nel giorno stesso di convocazione del consiglio, 27 maggio, i consiglieri della minoranza facevano pervenire in Comune una nota con cui richiedevano il rinvio del Consiglio a causa di una irregolare convocazione (cioè: sessione straordinaria in luogo della ordinaria, e mancato rispetto del termine prescritto dall'art,227 per la messa a disposizione della relazione del revisore), facendo trapelare l'eventuale impugnativa della deliberazione adottata nonostante il vizio di convocazione; che alla luce dell’autorevole giurisprudenza sopra richiamata e di altre pronunce di merito, sul rispetto dei termini statutari e regolamentari di convocazione, valutati i rilievi dei consiglieri di minoranza e ritenuto concreto il rischio della impugnativa della deliberazione eventualmente adottata, con conseguente eventuale suo annullamento, nonché preso atto che nella diffida prefettizia si facevano comunque salve diverse previsione statutarie, anche nel rispetto della minoranza, per consentire ad essa la più ampia partecipazione all'approvazione di un atto fondamentale dell'ente, il Consiglio comunale all'unanimità ha deciso, con la deliberazione n.l0 del 27 maggio 2013, di rinviare ad altra data la seduta per l'approvazione del rendiconto; che il convincimento della correttezza dell’operato dell’amministrazione è stato avvalorato da numerosi confronti telefonici con autorevoli esponenti del foro amministrativo napoletano e con funzionari della Prefettura di Caserta; che il giorno successivo, 28 maggio, si è provveduto a disporre la nuova convocazione del consiglio comunale per il giorno 4 giugno 2013, nel rispetto di tutte le norme sopra richiamate, ed a darne comunicazione al Prefetto con nota prot. 5700; che con successiva nota Prot. N. 5833 del 30/05/2013 si evidenziavano al Prefetto di Caserta i fatti sin qui esposti al fine di dare piena contezza delle ragioni tecniche che avevano indotto alla non approvazione già in data 27 maggio del rendiconto 2012; che nonostante le predette note ed i colloqui intercorsi con S.E. il Prefetto di Caserta, lo stesso con decreto Prot. N. 22075-1 Area II (EE. LL.) del 31/05/2013 nominava il commissario ad acta per l’approvazione del rendiconto 2012; considerato che a giudizio del sottoscritto e degli uffici, dalla data di deposito della relazione del revisore e degli atti del consuntivo, sia stato  dato ai consiglieri comunali un ampio e sicuramente sufficiente tempo per visionare gli atti e la documentazione relativa al rendiconto, senza ledere le loro prerogative; che l’affidamento sullo spirito di leale collaborazione con i consiglieri di minoranza è stato assolutamente mal riposto, avendo gli stessi strumentalizzato aspetti procedurali per avviare una campagna diffamatoria nei confronti del sottoscritto e dell’intero gruppo di maggioranza; che l’astio politico ha prevalso sull’interesse della collettività alifana e sulla volontà democraticamente manifestata dalla stessa nelle urne, preferendo una dialettica di tipo formalistico ad una di tipo sostanziale, non apprezzando, pertanto, l’apertura di credito fatta a questa minoranza dal sottoscritto e dal gruppo di maggioranza; che sulla stampa è stato sbandierato in modo diffamatorio e meschino che il differimento del termine di approvazione del rendiconto 2012 è stato generato dalla “mancanza dei numeri per approvarlo” da parte di questa maggioranza, tacendo sulla condotta vile che da un lato reclamava più tempo per l’esame della documentazione contabile e dall’altro intimava al Prefetto lo scioglimento per mancato rispetto dei termini; che l’unica proposta formulata dalla minoranza per risolvere i problemi della collettività alifana è il ricorso al dissesto, che da estrema ratio viene proposto come panacea di tutti i mali nascondendo le ricadute soprattutto in termini di aumento della pressione fiscale che dallo stesso scaturirebbe in capo agli alifani; ritenuto doveroso per il sottoscritto dimostrare alla collettività alifana ed alle autorità competenti che l’unica ragione per il differimento della adunanza consiliare è stata quella di voler affermare, così come in altre circostanze, il rispetto della legalità e dei termini previsti dallo Statuto e dai regolamenti dell’ente;
rilevato inoltre che l’approvazione del conto consuntivo del 2012 che questo consesso stasera potrebbe deliberare, date le attuali circostanze, assume un valore che travalica il mero adempimento economico-finanziario rappresentando in realtà, l’argomento in cui si esprime e si consolida questa maggioranza, a dimostrazione che il democratico governo del comune non deve essere interrotto e mortificato da un incidente procedurale. E’ peraltro ormai nota a tutti la circostanza che gli uffici avevano depositato gli atti sul consuntivo entro tempi palesemente utili ai consiglieri, malgrado una convocazione del Consiglio emanata in linea straordinaria invece che ordinaria, al solo fine di rispettare i termini della diffida prefettizia. Inoltre, nel pieno rispetto dell’azione politica della minoranza che faceva pervenire con nota Prot. N. 5643 del 27/05/2013 una richiesta di rinvio del Consiglio per il mancato rispetto dei termini previsti dal regolamento e statuto comunale, oltre che del mancato rispetto dei termini del deposito della relazione del revisore dei conti (art. 227 tuel), il gruppo di maggioranza, udito anche collegialmente il parere del funzionario prefettizio preposto ai rapporti con gli Enti locali, apriva la seduta di consiglio comunale del 27/05 votando all’unanimità il rinvio del consiglio comunale. Subitaneamente (nella fattispecie il giorno dopo) si emanava nuova convocazione (ordinaria) del consiglio alla seduta odierna. Queste sono le motivazioni per cui il consiglio non ha proceduto a celebrare la seduta programmata per l’approvazione del consuntivo, dovendosi quindi escludere sia un’inerzia dell’Ente, sia una volontà contraria all’approvazione, sia una mancanza di coesione della maggioranza consiliare. Non è dunque lecito che oggi, giocandosi sul filo del rasoio di un termine che si assume non rispettato in regime di ore, si crei il presupposto per la sanzione più grave che può colpire un’amministrazione comunale, e cioè lo scioglimento del proprio consiglio. Ritengo mio fondamentale dovere dimostrare invece che esistono i presupposti amministrativi e politici per chiudere il procedimento legato all’approvazione del consuntivo e andare avanti con gli organi ordinari dell’ente. Diversamente la sconfitta conseguente a un ingiusto e antigiuridico scioglimento, di cui non esistono i sostanziali presupposti che l’ordinamento esige, sarebbe tanto più grave e pungente da non consentirmi di camminare a testa alta tra i miei concittadini. Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, nell’appellarsi alla comprensione dei motivi di legittimità formale che hanno indotto lo scrivente a prorogare la data di convocazione del consiglio, chiede di porre in votazione la proposta di procedere all’esame e all’approvazione del Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario anno 2012. All’esito di tale votazione, si chiede altresì di votare in ordine all’opposizione alla nomina del commissario ad acta effettuata dal Prefetto, demandando al Sindaco ed alla giunta comunale per gli adempimenti conseguenti”.