26 febbraio 2009

Si all'alienazione dei beni comunali. Lo ha decretato il Consiglio riunitosi in assise ieri pomeriggio.


Piedimonte Matese. Il Consiglio Comunale del capoluogo matesino ha detto sì ai piani di alienazione e valorizzazione degli immobili comunali, uno dei punti all’ordine del giorno del civico consesso, riunitosi ieri pomeriggio per la prima volta nel 2009, e che il presidente Renato Ricca ha chiamato a raccolta in seduta straordinaria. L’Assise ha dato il via ai piani contenuti nelle due delibere che la Giunta retta dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto) aveva approvato lo scorso 20 Febbraio, riguardanti la vendita degli immobili occupati e non occupati di proprietà del Comune, per i quali l’ufficio tecnico ha eseguito un censimento affinché si avesse reale conoscenza del patrimonio comunale, anche in ottemperanza della legge 133 del 2008 che impone una ricognizione dei beni posseduti per un uso migliore. “Un simile censimento non veniva svolto dal 1992”, ha spiegato nella sua relazione il capogruppo di maggioranza Fabrizio Pepe, che ha pure dato merito all’amministrazione di aver dato impulso a questo progetto, che già rientrava tra gli impegni del programma elettorale. Per quel che riguarda gli immobili occupati, costituiti da alloggi residenziali di via Caso, via Don Bosco e via Coppola, verrà data agli inquilini l’opportunità di riscattare l’appartamento o di continuare a pagare l’affitto, mentre tra quelli non occupati sono stati individuati una serie di terreni e strutture che attualmente gravano sulle casse comunali benché inutilizzati, come accade per la struttura del macello sita in via Baden Powell o i locali nei pressi della scuola media “Ventriglia”. È prevista la messa in vendita di tali beni a soggetti privati in maniera tale da ricavare vantaggio economico, nuove risorse di bilancio da destinare ad investimenti e ad attività di carattere sociale. Pepe ha inoltre specificato che il piano specifico per la destinazione di questi proventi, e il regolamento che disciplinerà l’alienazione, torneranno successivamente in Assise. Anche il capogruppo di minoranza Giovanni Ferrante si è dimostrato concorde nell’approvazione dei due provvedimenti, mentre invece il consigliere Emilio Iannotta ha votato contro quello relativo alla vendita degli immobili non occupati. I membri del Consiglio si sono poi pronunciati positivamente e all’unanimità in merito alla relazione dell’avvocato Domenico Riccio, illustrata dal consigliere Benedetto Iannitti, sui contratti swap stipulati dalle passate amministrazioni di centro-destra, e sui quali era già intervenuta la Corte dei Conti.


Michele Menditto