04 marzo 2012

Da lunedì 5 marzo sarà ampliato l'orario di apertura della Biblioteca Comunale di Caserta.

Pio Del Gaudio

Caserta - Da lunedì 5 marzo sarà ampliato l'orario di apertura della Biblioteca Comunale. Dal martedì al venerdì, infatti, la Biblioteca sarà aperta dalle ore 9.00 alle ore 19.30. Il lunedì osserverà l'apertura dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle ore 15.15 alle ore 17.30, mentre il sabato sarà aperta dalle ore 9.00 alle ore 13.30.
"Avevamo promesso l'apertura della Biblioteca, invocata ed attesa dalla Città - dice il sindaco Pio Del Gaudio -,  e la struttura è da mesi funzionante. Ora, aderendo alle molteplici richieste pervenuteci innanzitutto dai giovani studenti, con mail e con interventi sui social network e negli incontri pubblici o quelli informali per strada, ampliamo la possibilità di fruire più a lungo dei servizi della Biblioteca. Un luogo di cultura che, mese dopo mese, sta diventando anche una vera e propria Casa dei giovani della città".
"Un risultato importante - sottolinea l'assessore alla Cultura, alla Pubblica Istruzione e all'Edilizia Scolastica, Felicita De Negri -, un altro passo in avanti nell'ampliamento della fruizione della Biblioteca, al servizio di chi per studio o attività di ricerca la frequenta. Sento di dovere un ringraziamento al sindaco Del Gaudio, che ha condiviso questa necessità con convinzione, e anche al personale tutto della struttura per l'impegno assicurato che consente questa nuova iniziativa".

c.s.

Precariato e Seniority. Abbate (PD): “Da Caserta un segnale forte di sostegno ai lavoratori”

Dario Abbate

CASERTA. Precariato giovanile ma anche sostegno ai fuoriusciti dal mercato del lavoro, a quell’esercito di ex dipendenti in età matura, cioè, che vivono situazioni di disagio a causa di crisi aziendali o licenziamenti. Si è incentrato su questi temi l’intervento del Segretario provinciale del Pd di Caserta, Dario Abbate, intervenuto al convegno dal tema “Diventare un paese per giovani e vincere la vita precaria” organizzato dall’associazione “TrecentoSessanta” di Caserta presso la Biblioteca del Dipartimento di Matematica della SUN in Via Vivaldi. “Il precariato è un tema chiave per il nostro Paese ed un tema da sempre al centro delle nostre discussioni.  Nel dibattito moderno tra chi crede in una società che deve adattarsi alla precarietà ed alla flessibilità di un mondo globale e chi imputa ai giovani l’incapacità di adattarsi alle esigenze nuove della società,  io credo- dichiara Abbate- che il punto di partenza sia un altro, vale a dire il grave fattore discriminante tra chi vive una situazione lavorativa precaria e chi invece conta su una stabilità d’impiego. Occorre ripartire e ripensare alla condizione di chi è sottoposto ad una costante mortificazione esistenziale che va ben al di là delle sane aspettative lavorative. Mi riferisco all’impossibilità, per i precari, di costruire solide basi per il loro futuro a partire dai più elementari desideri di una vita normale: dalla casa alla famiglia. Per  questo ritengo occorra ripensare alle regole previste in tema di lavoro non tradizionale, non possiamo consentire che in una società moderna vi siano lavoratori sottoposto ad una penosa sottomissione dovuta ad una condizione di lavoro non definita. E se è vero che il mondo del lavoro è in continua trasformazione, è anche vero che le ripercussioni non possono ripercuotersi in senso negativo sempre sui  lavoratori. E se la parola d’ordine del mercato è “ristrutturazione”, quella per i lavoratori deve essere “tutela dei diritti La politica- avverte Abbate- ha esattamente questo compito: fornire sostegno e dare risposte a chi vive in una condizione di difficoltà spesso anche per una serie di leggi che non ne hanno saputo tutelare il futuro. E’ improponibile pensare ad una società dove un esercito di 40enni lotta per il proprio destino, dove i lavoratori scendono in piazza per vedersi riconosciuti i propri diritti e per vedere garantiti gli impegni. E Caserta, con le sue aree di crisi (dalla Ixfin alla Firema, solo per citare gli ultimi casi) ha la necessità di farsi portavoce di questo cambiamento. E’ necessario attivare ogni intervento possibile, nei vari livelli istituzionali, per dare un segnale forte della presenza del partito al fianco dei lavoratori attraverso percorsi di re-inserimento lavorativo di queste persone in età matura, che tengano conto delle pregresse esperienze lavorative coniugandole a innovativi corso di aggiornamento professionale” 

c.s.

GIOVANI, PRESIDI E TANTI POLITICI PER IL BATTESIMO UFFICIALE A CASERTA DELL’ASSOCIAZIONE TRECENTOSESSANTA.

Lucia Esposito

CASERTA. In una affollatissima biblioteca del dipartimento di matematica, della Seconda Università, in via Vivaldi 43, Caserta, ha avuto luogo l’incontro sul tema ‘DIVENTARE UN PAESE PER GIOVANI E VINCERE LA VITA PRECARIA’. Ad organizzarlo l’Associazione TrecentoSessanta, che con l’iniziativa ha mosso il suo primo passo ufficiale anche in provincia di Caserta, e che vede tra i suoi esponenti politici di punta il consigliere regionale Lucia Esposito e il capogruppo provinciale del Pd Giuseppe Stellato. Oltre ai relatori sono intervenuti esponenti politici da tutta la provincia, dal parlamentare Stefano Graziano a numerosi sindaci e segretari di partito. Presente anche la leder provinciale della Cgil Camilla Bernabei. Tantissimi i giovani, come è stato più volte evidenziato nel corso dei vari interventi. A portare il proprio saluto c’era anche il segretario provinciale del Pd, Dario Abbate, mentre l’intervento introduttivo è stato del consigliere provinciale Giuseppe Stellato. Molto interessante il confronto sul tema del convegno, tra i presidi della Seconda Università Augusto Parente, Paolo Pedone e Gian Maria Piccinelli con i giovani, rappresentati nell’occasione da Arturo Formicola, coordinatore Run Campania e Pasquale Fiorenzano, del Consiglio degli Studenti della Sun. “Tanto l’Università casertana sta facendo, tanto ancora può essere fatto, i giovani rappresentano un sicuro investimento sul quale puntare”. Lucia Esposito ha dal canto suo evidenziato la necessità di lavorare per creare le condizioni necessarie affinché  l’Università possa sempre di più esprimere le proprie potenzialità a beneficio di un territorio che ne ha assoluta necessità. Le conclusioni sono state tratte dal deputato Guglielmo Vaccaro, che ha fatto propri gli elementi di spunto emersi dall’interessante dibattito, ed anche di ‘provocazione’, assicurando il proprio, massimo, impegno per i giovani e per una maggiore integrazione tra Università e territorio.
 
c.s.

Inaugurato il Circolo di Caiazzo. Abbate (PD): “Prosegue il processo di consolidamento territoriale del Partito”

CAIAZZO. Alla presenza del segretario provinciale del Pd Caserta, Dario Abbate e di una folta rappresentanza di iscritti e tesserati, è stata inaugurata venerdì sera a Caiazzo, la sede del circolo cittadino del Partito Democratico. Presenti all’appuntamento di via Melchiorre , il Parlamentare Stefano Graziano, il Responsabile provinciale dell’organizzazione del partito Giovanni Cusano e la Responsabile dei circoli, Rosa Castrillo. A fare gli onori di casa, Amedeo Insero, referente territoriale del gruppo in attesa della fase congressuale che si terrà entro la prossima primavera. “L’inaugurazione del circolo di Caiazzo continua il processo di radicamento territoriale del Pd casertano e testimonia la volontà dei cittadini di avere luoghi di confronto e di incontro con il partito e per il partito”, dichiara Dario Abbate: “Stiamo costruendo  insieme le tappe di un percorso di crescita comune che consoliderà, a Caserta, la realtà di un Partito Democratico leader indiscusso del centro sinistra per l’alternanza ai governi fallimentari dell’asse Udc-Pdl”. Nel corso della serata c’è stata anche la simbolica consegna della prima tessera all’attuale referente, Amedeo Insero da parte del responsabile organizzativo, Giovanni Cusano. Soddisfazione è stata espressa a margine della cerimonia, da Rosa Castrillo: “L’inaugurazione di questa sera conferma l’attenzione che la Segreteria provinciale ha posto sui circoli territoriali nell’ottica di un costante rafforzamento territoriale del partito”.  

Quinto potere. Donne ai vertici.

Caserta - “Quinto potere. Donne ai vertici” sarà il tema del convegno che si terrà martedì mattina, alle 10, presso l’Aula Magna del Liceo Artistico “San Leucio” di Caserta. La riflessione sul potere legislativo, esecutivo, giudiziario e massmediatico incarnato dall’universo femminile sarà sviluppata con Lucia Esposito, consigliera della Regione Campania, Angela Buzzanca, viceprefetta capo di gabinetto della Prefettura di Lucca, Anna Rita Motti, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Santa Maria Capua Vetere e Maria Beatrice Crisci, giornalista. «Abbiamo voluto offrire alle nostre allieve e ai nostri allievi – ha dichiarato il preside Giuseppe De Nubbio – la possibilità di confrontarsi con quattro donne di grande valore che con il loro quotidiano impegno aiutano il Paese a crescere e a migliorare». Nato da un’idea di Nadia Verdile, che ne ha curato la realizzazione, l’incontro sarà affiancato da una mostra fotografica chiamata “Volti e segni di donne nella Storia” con cui le studentesse e gli studenti hanno raccontato il loro percorso di ricerca e approfondimento sulle assenze delle grandi interpreti femminili nei libri di scuola. Da anni impegnato sui temi legati alle pari opportunità, il Liceo Artistico “San Leucio” ha all’attivo diverse pubblicazioni dedicate alle donne e una moltitudine di iniziative che da anni ne caratterizzano l’impegno non solo sul piano didattico ma anche su quello culturale a più ampio raggio.

Salvatore Candalino

Degrado nella gestione della Reggia non più sopportabile


CASERTA. Dopo un periodo di forte conflittualità con il Soprintendente le scriventi organizzazioni sindacali si erano riproposte, a seguito di un incontro in provincia con i vertici politici ed istituzionali, di verificare, dopo un periodo di osservazione, se le iniziative e gli impegni assunti venivano portati a compimento.
                Purtroppo stiamo verificando che non solo la situazione non è migliorata anzi siamo giunti ad uno stato di degrado nella gestione della Reggia non più sopportabile sia per gli operatori che per i visitatori:
  • Soppressione, senza l’offerta di alcuna alternativa, dei servizi di trasporto con bus elettrici all’interno del Parco con gravissimi disagi dei tantissimi visitatori che, nonostante il pagamento del biglietto d’ingresso, non possono godere delle bellezze ambientali. Questi visitatori, impossibilitati a percorrere a piedi i sette chilometri lunghi i quali si snoda il percorso, non potranno mai ammirare il meraviglioso “Giardino all’ inglese, in quanto, quest’ultimo, è posto alla sommità  del percorso;
  • Il soprintendente ha dimostrato di non aver conto del contesto museale. Di fronte a spese superflue, ampliamento dei propri uffici e rifacimento degli arredi con suppellettili costosissimi, abbandona completamente il percorso museale facendo si che il personale provveda alla chiusura delle imposte con  vecchi rimedi artigianali: “zeppe di legno” portati da casa;
  • Totale disinteresse verso l’incombente emergenza dei venditori ambulanti nel momento delle visite scolastiche. I provvedimenti adottati, i “tornelli della metropolitana” assolutamente antiestetici in un contesto architettonico storico, a circa sei mesi dalla loro istallazione non sono ancora funzionanti. Tutto da verificare se tale rimedio sarà risolutivo della questione. A parere degli operatori del settore “i tornelli” sono uno strumento, oltre che antiestetico, completamente inutili al tentativo di arginare il fenomeno dei venditori abusivi.  Nel merito siamo sempre dell’idea che soltanto attraverso una stretta cooperazione con le forze dell’ordine e le autorità locali, interessate all’immagine della Reggia e della città di Caserta nel mondo, si possa dare le risposte auspicate come il passato facilmente dimostra;
  • Spreco di risorse pubbliche. In contrasto con tutte le disposizioni di legge ed in disprezzo del difficile momento che attraverso il Paese, il soprintendente esternalizza servizi propri dell’amministrazione quando, tra il personale, sono presenti le professionalità idonee all’espletamento degli incarichi in questione. Le risorse economiche destinate a detta esternalizzazione potrebbero essere impiegate per migliorare l’offerta museale ai visitatori;
  • Finanziamento di percorsi museali puntualmente dimenticati con grande sperpero di risorse pubbliche (percorsi sottotetti, volta ellittica ecc.);
  • Dopo i matrimoni alla Reggia abbiamo dovuto assistere, perplessi, al completo fallimento di una mostra d’arte contemporanea interna al percorso museale che, oltre a suscitare violente proteste per l’imposizione del balzello “obbligatorio” sul biglietto di tre euro, ha suscitato tra tutti i visitatori una ondata di proteste  per “la violenza” che l’allestimento faceva al contesto architettonico. Di fronte alla enorme massa di proteste nulla è stato fatto avvalorando l’idea che verso le aspettative dei visitatori non vi è alcuna attenzione e da ciò scaturisce naturale la diminuzione costante dei visitatori.
Se a tutto ciò si aggiunge il grande disagio che nel quale i lavoratori operano a causa di una gestione clientelare del personale da parte di questo soprintendente si comprende che il futuro del complesso vanvitelliano non è certamente roseo. La città di Caserta e le rappresentanze politiche ed istituzionali, che hanno a cuore il destino della Reggia, dovrebbero dimostrare la loro attenzione verso la gestione di un monumento che rappresenta il nostro territorio nel mondo. Per quanto concerne le scriventi OO.SS. ricorreranno ai vertici del Ministero e delle autorità competenti al fine di promuovere una indagine sulla cattiva gestione della Soprintendenza.

C.S.

LETTERA APERTA DELLA MINORANZA AL SINDACO DI ALIFE PER LA VICENDA DEL RENDICONTO 2010.


Daniele Cirioli
Alife. La Lista Insieme per Alife capeggiata da Daniele Cirioli ha scritto una lettera aperta al Sindaco Giuseppe Avecone evidenziando che il 22 febbraio il Revisore dei conti del Comune di Alife ha depositato la prevista Relazione alla proposta di Deliberazione Consiliare del Rendiconto 2010. In essa, il Revisore fa un lungo elenco di «irregolarità non sanate, rilievi, considerazioni e proposte»; quindi attesta la corrispondenza del Rendiconto «limitatamente ai risultati di gestione finanziaria», perché riguardo al conto del Patrimonio «non si è in grado di attestarne la completa attendibilità». Nelle conclusioni, poi, il Re-visore «chiede al Consiglio di prendere atto di tutti i rilievi» e di «formulare puntuali indirizzi per  accertare tutti gli atti che hanno causato un esborso finanziario illegittimo, nonché un mancato introito per l’Ente, contribuendo a determinare il risul-tato di amministrazione negativo» (che supera 1 milione di euro); «attivare gli Uffici per il recupero di eventuali crediti, anche conseguenti a pagamenti irregolari e  istruire verifica su taluni residui attivi, (…), passibili di essere stati irregolarmente conservati o, nel caso contrario, recuperare senza indugio il sotto-stante credito». A tal proposito i Consiglieri Cirioli, Di Caprio, Pece e Maietti,  propongono: di valutare l’opportunità di procedere all’immediata Convocazione di un Consiglio comunale e/o all’istituzione di una Commissione per corrispondere ai nume-rosi rilievi del Revisore, che denotano un grave deficit di trasparenza e compartecipazione per i Cittadini; nonché per elaborare e formulare quegli indirizzi che, sempre il Revisore, richiede al Consiglio comunale e che, dunque, non potranno non risultare predisposti per una ‘corretta’ approvazione del Rendiconto 2010.

Pietro Rossi

Il SEL di Alife si ribella per la perdita di autonomia dell’IPIA “M. Bosco”.


Alife. Nella riunione del dodici dicembre duemilaundici la Giunta Provinciale di Caserta con la deliberazione numero 230 ha stabilito la fusione dell’IPIA “Manfredi Bosco” di Alife con l’ITC “De Franchis” di Piedimonte Matese: la notizia potrebbe non destare stupore date le nuove organizzazioni scolastiche determinate dalle varie riforme che si susseguono se non fosse che l’IPIA “M. Bosco” è l’unico istituto d’istruzione secondaria presente nel territorio comunale di Alife e che con la citata delibera 230 dopo più di quarant’anni perde la propria autonomia, restando privo della propria presidenza, diventando una ‘’succursale’’ dell’istituto “De Franchis” di Piedimonte Matese. La notizia passata in sordina, ha destato stupore e sgomento tra il personale dell’IPIA, poiché se per la giunta la decisione è stata rapida ed indolore, chi conosce bene il contesto in cui l’istituto opera sa bene che perdere la presidenza significherà scomparire, nel tempo. Il problema della dispersione scolastica non ha neanche sfiorato le illuminate menti dei componenti della giunta? ha ribadito il portavoce SEL Alife Alfonso Caso, molto probabile che la risposta sia “no”, visto il modo superficiale con cui si affronta lo smantellamento del sistema scuola e scuola pubblica in particolare. Sembra che si voglia lasciare la nave dei problemi in balia delle onde facendola vagare tra porti mai sicuri, lasciando il controllo, abbandonando i cittadini da soli a bordo verso l’unico destino possibile: la deriva. E’ davvero  necessario sottrarre l’unica dirigenza scolastica presente nel comune di Alife a favore di un comune limitrofo che vanta già almeno sei dirigenze? E l’indifferenza della classe politica locale, come potrà interpretarla un cittadino di Alife? Siamo sicuri che la politica è dalla parte dei cittadini? Perché nessuno ha parlato della questione quando ancora era possibile contrastare questa scelta? Non dimentichiamo che l’IPIA  “M. Bosco” di Alife, conclude Alfonso Caso, ha formato migliaia di ragazzi del territorio tra idraulici, meccanici, radioriparatori, tornitori, elettricisti ed operatori della moda, che grazie al loro diploma o talvolta grazie alla loro professionalità lavorano. Si spera che Alife potrà quantomeno mantenere la sede della nuova presidenza potendo conservare un ruolo da protagonista e non da figurante, nella costruzione del futuro di una parte delle nuove generazioni. Forse è il caso di ricordare ancora una volta a tutti i politici, dagli amministratori locali ai tecnici di Roma ,che il loro compito è quello di migliorare la società attraverso scelte politiche valide che tutelino sempre il cittadino mettendo da parte il clientelismo che nel caso di Alife ha prodotto solo danni.
Pietro Rossi

GLI AUGURI DI BUON LAVORO AL NUOVO PRESIDENTE DEL PARCO DEL MATESE DAGLI ESPONENTI POLITICI DEL CENTRO DESTRA


Biagio Molitierno
PIEDIMONTE MATESE. In merito alla nomina del nuovo Presidente del Parco del Matese, Biagio Molitierno, coordinatore del PdL di Piedimonte Matese dichiara: “Accogliamo con grande soddisfazione l'insediamento del dr. Umberto De Nicola alla Presidenza del Parco Regionale del Matese, cui auguriamo buon lavoro.  Siamo certi, infatti, che il Presidente De Nicola, valente funzionario e professionista,  saprà guidare con mano sicura il Parco del Matese sulla strada della conservazione e della valorizzazione del patrimonio naturale del nostro territorio, di cui, essendovi profondamente radicato, conosce perfettamente i problemi e le necessità. Tale nomina, assume ai nostri occhi ancora più importanza poiché riconosce non solo l'indubbio valore personale e professionale del neo presidente, ma rappresenta un chiaro segnale, insieme a molti altri,  dell'attenzione che le più alte istituzioni regionali stanno riservando al nostro territorio”. Altra dichiarazione giunge da Giovanni Leggiero, componente della Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano: “ Esprimo vivo compiacimento per la nomina del dr. Umberto De Nicola alla Presidenza del Parco Regionale del Matese. Ritengo infatti, che Umberto De Nicola,  per sua formazione e professionalità, è la migliore scelta alla guida di un Ente tanto importante  per il nostro territorio. Aggiungo che tale scelta ha un chiaro significato di attenzione al Matese, da parte delle massime istituzioni regionali e nello specifico del Presidente del Consiglio Regionale on. Paolo Romano, che ha dimostrato ancora una volta, di favorire, come nel caso della mia nomina nella Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica, figure profondamente radicate sul territorio alla guida di enti di gestione dello stesso.”
     
       Pietro Rossi

Atti di vandalismo e ripetuti furti ai danni del nuovo impianto per il sistema di telecontrollo e di automazione della rete irrigua in destra del Fiume Volturno.


Pietro Angelo Cappella
PIEDIMONTE MATESE. Una denuncia-querela contro ignoti per i continui atti di vandalismo ed i ripetuti furti ai danni del nuovo impianto per il sistema di telecontrollo e di automazione della rete irrigua in destra del Fiume Volturno che il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano ultimerà entro il prossimo mese di aprile. È quanto si appresta a formalizzare presso le Stazioni dei Carabinieri di Pietramelara e Vairano Patenora il presidente Pietro Andrea Cappella all’indomani dei continui episodi criminosi che, già da alcune settimane, la ditta aggiudicataria dell’appalto e la struttura tecnica consortile stanno riscontrando sui territori di Pietravairano, Riardo, Pietramelara e Vairano Patenora, dove è in fase di realizzazione il progetto finanziato con i fondi comunitari a valere sul Por Campania 2000-2006 Misura 1.4 - Gestione delle risorse idriche in agricoltura per un totale di quasi 9 milioni di euro. Nella fattispecie, ad essere presi di mira dai “soliti ignoti” sono i gruppi di consegna comiziale che, nonostante siano recintati con tanto di rete metallica, vengono ormai continuamente privati di alcune componenti importanti, tra cui batterie per il funzionamento del sistema, pannelli solari e fili elettrici con ingenti danni economici che finiscono per rallentare il completamento dell’importante opera irrigua che servirà agli agricoltori a razionalizzare l’uso dell’acqua e a pagarne quanta ne viene effettivamente utilizzata. Finora sono state decine le prese comiziali danneggiate tanto che il Consorzio di Bonifica sta pensando di arginare tale fenomeno rivolgendosi alle forze dell’ordine, salvo prevenire ulteriori fenomeni del genere con un sistema di sorveglianza e con la stipula di un’apposita polizza assicurativa. “Ci troviamo di fronte ad atti di una gravità inaudita – dichiarano il presidente Cappella ed il vice Raffaele Di Robbio – con le razzie ed i danneggiamenti provocati da autentici delinquenti che devono essere assolutamente fermati, per cui denunzieremo il tutto ai Carabinieri con la richiesta di accertamento delle responsabilità e di individuazione degli autori di simili gesti che finiscono per danneggiare unicamente gli utenti finali ed il nostro territorio che potrà solo trarre giovamento dall’entrata in funzione del sistema di telecontrollo e di automazione. Bisogna usare il pugno fermo e rivolgiamo anche un appello agli agricoltori che vivono quotidianamente il territorio affinchè diventino le sentinelle e difendano in prima linea l’impianto che stiamo realizzando, segnalando se del caso coloro che dovessero rubare o vandalizzare i gruppi di consegna comiziale. Siamo sicuri che gli agricoltori ci tengono a tutelare tale innovazione come se fosse una cosa loro, senza contare che le batterie rubate non possono essere utilizzate per altri scopi, i pannelli recano sul retro la scritta indelebile impressa del Consorzio di Bonifica e, quindi, sono facilmente ritrovabili, mentre i fili elettrici li stiamo ritrovando molto spesso abbandonati sui terreni dopo essere stati staccati”. 

Pietro Rossi

Acms e trasferimento personale alla Gisec: le opposizioni consiliari chiedono la convocazione ad horas di un Consiglio provinciale a tema. Feole (PD): “Necessario ed urgente dare risposte ai cittadini”

Ludovico Feole
CASERTA. Un convocazione urgente per analizzare e discutere la difficile situazione dei trasporti in provincia di Caserta e verificare lo stato del piano di trasferimento dei lavoratori dal Consorzio Unico di Bacino alla Gisec. E’ quanto i consiglieri di opposizione hanno chiesto in una lettera congiunta al Presidente della Provincia, Domenico Zinzi e al Presidente del Consiglio, Giancarlo Della Cioppa. Nella nota, a firma dei consiglieri Giuseppe Stellato, Angelo Sglavo, Giuseppe Fiorillo, Antonio Mirra, Giuseppe Delli Curti, Emiddio Cimmino, Salvatore Cella, Francesco Ommeniello, Francesco Lavanga e Domenico Ragozzino, si chiede una convocazione urgente del consiglio provinciale ai sensi dell’art. 6 del regolamento, con all’ordine del giorno:

      Analisi della situazione dell’ACMS e prospettive future
2. Piano di trasferimento dei lavoratori dal Cub (Consorzio Unico di Bacino) alla Gisec (Gestione Impianti e Servizi Ecologici Casertani)
La richiesta è venuta a seguito di una riunione convocata dal Capogruppo del Pd, Giuseppe Stellato e che si è svolta, alla presenza di tutti i sottoscrittori, nella sede del gruppo in Corso Trieste.   A sostenere le rivendicazioni delle opposizioni consiliari, interpellato Ludovico Feole, Vicesegretario provinciale del PD di Caserta spiega: “Riteniamo opportuna e tempestiva la scelta fatta da tutti i consiglieri di opposizione per la convocazione urgente di una seduta del consiglio provinciale su due temi molto particolari ed importanti per il futuro della provincia di Caserta. L’Ente di Corso Trieste deve assumere un atteggiamento definitivo sia sulle prospettive future dei trasporti che in merito alle vicende proprie dell’ACMS: non è possibile prorogare oltre la situazione dei lavoratori che si trovano in una  condizione di totale incertezza e non è concepibile che il trasporto pubblico sia diventato, in provincia di Caserta, del tutto inefficiente ed inadeguato con conseguenze pesanti a carico dei cittadini e, soprattutto, della popolazione scolastica. Altrettanto importante- aggiunge Feole- è che il Presidente della Provincia e la sua maggioranza di governo facciano definitiva chiarezza e rendano noto ai cittadini quanto sta avvenendo nel previsto piano dei trasferimenti dei lavoratori dal Cub (Consorzio Unico di Bacino) alla Gisec. Ci auguriamo- conclude- che il Presidente Zinzi  così come il dott. Della Cioppa, rispondano con sollecitudine alla richiesta unanime di convocazione urgente del consiglio da parte dei gruppi di opposizione”.

"Apriamo il Monte dei Pegni di Marcianise alla città"- Dichiarazione del capogruppo del Partito Socialista, Pino Moretta, sulla questione del Palazzo della Cultura.

MARCIANISE.“Restituire il Palazzo della Cultura (ex Monte dei Pegni) alla città significa riaprirlo alla gente, ai marcianisani, ai suoi ragazzi. E va bene anche l’idea di riportare tra le sue mura la Biblioteca comunale ma ci chiediamo che fine hanno fatto le propagandistiche aperture fatte dalla maggioranza alle associazioni: quell’edificio, da luogo simbolo della nostra storia, va riconsegnato ai nostri giovani. Vanno coinvolte le Associazioni tutte nello studio di un disegno comune nell’interesse della collettività”. Lo ha dichiarato Pino Moretta, capogruppo del Partito Socialista in merito alla questione del Monte dei Pegni di Marcianise: “Marcianise ha uno dei tessuti sociali più accorto alle forme associative e di aggregazione giovanile- dichiara- e da Assessore alla Provincia ho più volte potuto constatare la bontà delle loro azioni di tutela della nostra cultura e della nostra tradizione. Per questo mi chiedo che fine abbiano fatto i piani di coinvolgimento di queste realtà nel futuro del Monte dei Pegni. Come rappresentante del Partito Socialista, porterò avanti in consiglio comunale questa battaglia nell’interesse della mia città e del suo futuro”. 

c.s.