CAIAZZO. Ha compiuto con l’aiuto del Signore centocinque
anni mercoledì primo marzo 2012 Maria Cristina Valentino, che, nonostante la straordinaria
età, a tratti si dimostra ancora lucida, anche se, naturalmente, il meglio
della sua lunga vita appartiene al passato. In particolare all’epoca triste del
dopoguerra, allorché venne additata quale prima donna paesana che osava andare
in bicicletta, per recarsi puntualmente al lavoro, anche il sabato; a messa la
domenica e nelle feste comandate e -vivaddio, raramente- dal medico. Oggi zia Cristina, come tutti nel circondario
chiamano amorevolmente la prolifica vegliarda, vive sempre contornata dall’affetto
dell’ultimo figlio Angelo Tessitore e della nuora Andreana, nonché, quando
possibile, degli altri figli viventi (Chiara, classe 1938; Rosa, 1943; Filomena,
1945 - ma altri tre morirono in tenera età); dei numerosi nipoti, pronipoti,
parenti, vicini, amici e conoscenti che nelle più disparate occasioni hanno
attinto alla fonte inesauribile della sua saggezza popolare, costruita giorno
dopo giorno di duro lavoro, anche per la costruzione della storica ferrovia
Alifana. Considerate le attuali condizioni della
nonnina, che ormai trascorre quasi l’intera giornata a letto, stavolta l’evento
è stato festeggiato in famiglia, ma tutti ricordano quattro furono sparati
anche i fuochi pirotecnici per festeggiare i cento anni di zia Cristina, prima
ciclista della storia caiatina, originaria di Liberi ma residente in via
Acquarelle, zona collinare di Caiazzo che sempre più si dimostra longeva, dove
evidentemente si campa bene, lontano dalla contaminazione cittadina.
Il grande evento fu rimarcato dalla
celebrazione eucaristica officiata a casa della centenaria da monsignor Antonio
Chichierchia, che ha sempre assistito amorevolmente gli anziani, quale suo
confessore conosce molto bene la vegliarda, nella ricorrenza illustrò le sue
doti esemplari di donna, moglie, madre, nonna, bis e trisavola, ed anche
stavolta le ha somministrato la sacra particola.
Anche per l’ottimale riuscita della gran festa
si prodigò in particolare il figlio Angelo, programmando perfino lo sparo di
fuochi pirotecnici e invitando tutti i parenti, vicini, amici, conoscenti e l’intera
cittadinanza a brindare alla salute della centenaria, prima di consumare
insieme un ricchissimo buffet.
Particolarmente gradito dalla festeggiata, dai
suoi familiari e dai numerosissimi presenti, all’epoca, il pensiero (stavolta,
a quanto è dato sapere, mancato) dell’amministrazione comunale capeggiata dal
sindaco Stefano Giaquinto, presente con altri amministratori alla gran festa
per i cent’anni di “zia Cristina” in contrada Acquarelle, dove tuttora i ritmi
della vita sono scanditi alla vecchia maniera e l’inquinamento è praticamente
sconosciuto.
Con il primo cittadino partecipò alla gran
festa il vicario Tommaso Sgueglia, nonché le signore del Consiglio comunale pro
tempore: Rosetta De Rosa e Rosita Fazzone, che, essendo residente nella zona,
fu incaricata di porgere alla centenaria un tangibile omaggio del Comune, i cui
preposti stavolta pare si siano fatti sfuggire la ghiotta occasione non solo
per omaggiare rispettosamente la decana del paese, ma anche per promuoverne
l’amenità, sempre comprovata dai tantissimi anziani che si avvicinano alla
fatidica soglia del secolo o addirittura la superano: testimonianze inconfutabili
del vero buon vivere caiatino.
Defezione ampiamente compensata dagli auguri
fatti pervenire alla vegliarda da varie redazioni televisive, in primis da
quella di “Forum” attraverso la sempre attenta e sensibile Rita Dalla Chiesa. Nell’occasione la redazione di TeleradioNews formula
fervidi voti augurali di ancora lunga e serena esistenza per “nonna” Maria
Cristina Valentino e per tutte le altre persone anziane, caiatine e non, che
rappresentano la nostra storia e non solo per questo meriterebbero sempre
massima attenzione e rispetto.