31 agosto 2010

Senza Soprintendente Archeologo si potrebbe avere anche il rallentamento del settore dei lavori edili pubblici e privati.



MONDRAGONE. Giovanni Schiappa (nella foto), capogruppo de “Il Popolo della Libertà” in Provincia di Caserta, interviene relativamente all’attesa nomina del nuovo Soprintendente Archeologo delle province di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno:
“In occasione del pensionamento della Soprintendente Archeologa Maria Luisa Nava non posso che esprimerLe, come amministratore pubblico, un sentimento di vivo ringraziamento.
Con la direzione delle province di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno, la dottoressa Nava ha assunto un gravoso incarico con la solita professionalità mostrata a Napoli ed altrove.
Il mio ricordo personale, da allora assessore ai beni e le attività culturali al Comune di Mondragone, è legato alla proficua collaborazione registrata in occasione dell’esposizione della bellissima Venere di Sinuessa per la prima volta in Città. Il suo carattere contribuì seriamente a portare a termine un progetto espositivo ambizioso che registrò migliaia di visitatori. Se il mio sentimento è di gratitudine nei confronti di una così valente Sopintendente, oggi – in qualità di consigliere provinciale – sono abbastanza preoccupato che questo delicato incarico non rimanga vacante per troppo tempo. Una Soprintendenza Archeologica ha rilevanti funzioni e compiti che non attengono solo alla tutela del patrimonio storico, ma anche alla dimensione amministrativa inerente i lavori pubblici e l’edilizia privata. Un’assenza prolungata nel trovare un sostituto alla Soprintendente potrebbe avere come pericoloso risultato il rallentamento o addirittura il blocco dell’importante settore dei lavori edili pubblici e privati. Sono convinto che da parte del Ministero dei Beni Culturali vi sarà tutta l’attenzione del caso sulla vicenda ed auspico che tale sostituzione avvenga in tempi rapidissimi. Ci tengo ad evidenziare che il settore dell’archeologia è uno dei settori che distinguono l’offerta turistica della Provincia di Caserta e dell’intera Campania. L’assenza di un Soprintendente potrebbe avere gravi ripercussioni anche in relazione alle tantissime attività di promozione e di valorizzazione che, non soltanto durante il periodo estivo, interessano tante aree archeologiche del nostro territorio”.


Fonte: Comunicato Giovanni Schiappa, capogruppo consiliare PdL Provincia di Caserta

Crisi del pomodoro, Patriciello: “Subito misure contro le speculazioni”.


VENAFRO. Alla luce della grave crisi che sta caratterizzando il comparto del pomodoro in Italia, l’europarlamentare del PdL, Aldo Patriciello (nella foto), ha presentato oggi una interrogazione urgente alla Commissione europea affinché affianchi alle azioni del governo italiano, iniziative dirette ad aiutare i produttori e scongiurare un’ulteriore crisi soprattutto nel Mezzogiorno.
Nel testo diretto all’istituzione europea si fa specifico riferimento agli episodi di speculazione: “L’incremento delle superfici e il prezzo non remunerativo imposto dalla parte industriale a quella agricola – scrive l’On. Patriciello – rischiano di esporre gli agricoltori alle manovre speculative di alcune industrie che stanno riducendo le quantità di pomodori ritirati. In questi giorni i produttori stanno subendo una ulteriore penalizzazione determinata dal mancato rispetto degli accordi contrattuali stipulati tra le associazioni dei produttori e l’industria di trasformazione. La conseguenza è la presenza di quintali e quintali di pomodori lasciati marcire nei campi poiché le industrie non stanno rispettando gli impegni con gli agricoltori sia in termini di quantità, sia in termini di prezzo al quintale. Il risultato è che quasi la metà del raccolto è ormai da buttare e il rallentamento nelle operazioni di ritiro pesa drasticamente sul calo del prezzo”.
E’ soltanto di ieri la notizia di un mega sequestro di 200mila confezioni di conserve di pomodoro in un deposito salernitano all'ingrosso poiché a circa 75mila barattoli di una nota marca nazionale erano state cambiate le etichette. I barattoli di produzione italiana e destinati ai mercati esteri, venivano rietichettati per modificarne alcune indicazioni, come la data di scadenza. Alla luce di sempre più numerosi episodi preoccupanti, l’eurodeputato ha chiesto alla Commissione europea di indagare sulle attività di speculazione che stanno attanagliando il settore.
Sempre in materia di Pac (Politica agricola comune) l’europarlamentare si è rivolto alla Commissione europea mettendo in evidenza i pericoli legati alla revisione del settore. “L’ultima riforma della Pac – ha spiegato l’onorevole Patriciello – impone che la maggior parte del sostegno all’agricoltura venga erogato sottoforma di un pagamento unico per azienda. Si tratta di aiuti diretti agli agricoltori per sostenere i redditi. La Pac attualmente assorbe il 44% del bilancio comunitario, tuttavia i nuovi orientamenti di revisione della Politica agricola comune preoccupano olivicoltori e agricoltori. Si parla, infatti, di una possibile eliminazione del pagamento unico per azienda e di un aiuto forfetario uguale per tutti gli agricoltori di una determinata regione. Le ripercussioni, come è intuibile – ha concluso – sarebbero pesanti sui bilanci di molte aziende olivicole. Ecco perché sono necessarie da parte della Commisione misure ritagliate ad hoc sui diversi settori agricoli e non misure generali, oltre a fondi di riserva utilizzabili per quelle categorie agricole che risentiranno più di altre della riforma della Pac”.


Fonte: Comunicato Ufficio stampa On. Aldo Patriciello

DISSERVIZI POSTALI. LA LETTERA-DENUNCIA DEL PRIMO CITTADINO. IL SINDACO CHIEDE ANCHE L’INTERVENTO DEL PREFETTO DI CASERTA.


Santa Maria La Fossa – Detto fatto. Il sindaco Antonio Papa ( nella foto) lo aveva preannunciato alcuni giorni orsono quando aveva dovuto prendere atto per l’ennesima volta del disservizio nel recapito della corrispondenza ai cittadini fossatari. Il primo cittadino aveva dichiarato che, di fronte al reiterato disservizio delle Poste Italiane avrebbe interessato il Compartimento di Napoli e finanche il Prefetto di Caserta. Nella lettera denuncia i “notevoli disservizi a tutta l’utenza, in spregio alla Carta della Qualità dei Servizi Postali e della stessa Carta Costituzionale”.
“Tali disservizi – si legge ancora nella missiva del sindaco - si ripetono dal mese di gennaio 2010 e, nonostante rassicurazioni verbali del responsabile dell’Ufficio Recapiti di S. Maria Capua Vetere, la situazione non ha avuto miglioramenti”. In conclusione il sindaco Antonio Papa diffida i destinatari della denuncia a “porre in essere tutte le attività di competenza, necessarie affinché simili inaccettabili disservizi non abbiano a ripetersi, trattandosi di un servizio pubblico essenziale”.

c.s.

BUON COMPLEANNO UZBEKISTAN.



Era il 1° settembre 1991 quando l’Uzbekistan, una delle 15 repubbliche dell’Unione Sovietica, dichiarava la propria indipendenza a seguito della disgregazione del gigante rosso. Iniziava così il suo cammino autonomo, con grandi difficoltà. Cominciava a dotarsi di una propria Costituzione, ad organizzare un nuovo sistema politico-democratico, a varare un nuovo ordinamento giuridico, a creare un sistema economico fondato sul capitale e sul libero mercato. E soprattutto a riscoprire la propria millenaria identità culturale, da troppo tempo soffocata, aprendosi al mondo. Tutto questo dal nulla. Una grande sfida portata avanti tenacemente da Islam Karimov, il presidente che dal 1991 sta guidando il suo popolo e il suo Paese verso un ambizioso traguardo. Quello di fare dell’Uzbekistan un paese moderno e sviluppato che rappresenti un riferimento concreto per gli altri paesi centroasiatici e, al tempo stesso, un’opportunità di business per i paesi occidentali. Oggi, dopo 19 anni, i dati economici dimostrano che questo traguardo è stato raggiunto. Nel 2009, anno della crisi economica globale, il PIL è cresciuto dell’8 %. I programmi di modernizzazione del paese e di sviluppo tecnologico, per il periodo 2009-2014, si basano su 300 nuovi progetti per un investimento totale di 42 milioni di dollari americani. L’industria è in crescita e punta molto alle joint ventures con partners stranieri. L’Uzbekistan ricopre oggi un ruolo importante sul palcoscenico mondiale, per le sue risorse naturali: petrolio, gas, oro (4° posto nel mondo per le riserve e 9° per l’estrazione), argento, rame e uranio. Sono in crescita tutti i principali settori dell’economia: il turismo, l’agricoltura, l’industria energetica e metalmeccanica, (produzione di aerei, automobili, macchine agricole) e quello tessile (produzione di tessuti di cotone, 5° posto al mondo, lana e seta). I rapporti economici e culturali tra l’Italia e l’Uzbekistan sono molto proficui, grazie all’intenso lavoro dei rispettivi ambasciatori, Giovanni Ricciulli e Jakhongir Ganiev e al supporto delle loro ambasciate.
L’Uzbekistan ha una popolazione di 27 milioni di abitanti, costituita per il 50% da minori di 18 anni: è la più giovane popolazione al mondo! E’ il Paese della Pace e dell’Amicizia, dell’ospitalità e dell’integrazione. Ogni anno, un milione di turisti visitano le meravigliose architetture della antiche città site sulla “Via della Seta”: Samarcanda, Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_d%27Aral"Khiva, Bukhara. Molti i turisti italiani, che grazie alla Uzbekistan Airways in sei ore di volo, da Roma e Milano arrivano direttamente a Tashkent, la moderna capitale.
BUON COMPLEANNO UZBEKISTAN ! Un augurio a Te e agli Uzbeki. Che io amo tanto e che, anche se non hanno il mare, per il loro spirito luminoso definisco i “Mediterranei dell’Asia centrale”. Vittorio Giorgi fa l’avvocato civilista a Caserta e collabora con la Libera Facoltà di Scienze Turistiche. Ha partecipato come “osservatore” alle elezioni presidenziali e parlamentari in Uzbekistan, per garantire la regolarità delle votazioni. Ha curato la prefazione della versione italiana del libro di Islam Karimov, Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, “La crisi economica e finanziaria mondiale. I modi e le misure per superarla in Uzbekistan”.



Avv. Vittorio Giorgi

Presentismo e incapacità di evoluzione!


COMUNICATO STAMPA

A TUTTI I LAVORATORI DELLA REGIONE CAMPANIA: G.R.C.
La RSU CGIL
in merito agli articoli apparsi sul giornale “Il Mattino” sul presunto esito dell’ispezione da parte del Ministero dell’Economia, in quanto la relazione ufficiale non sembra sia stata ancora consegnata, e in particolare sulle questioni che riguardano il Personale della Giunta Regionale, ritiene doveroso fare alcune osservazioni :

Il numero dei dipendenti oggi in servizio presso la Giunta Regionale della Campania (che non ci risulta siano 7.000, ma poco più di 6.000) è frutto di una politica regionale che risale alla notte dei tempi che ha privilegiato l’accentramento delle funzioni anziché il decentramento. Altre Regioni, come la Lombardia, che hanno invece optato per la seconda ipotesi si sono dotate di Enti strumentali ai quali trasferiscono le risorse necessarie al funzionamento, compreso quelle per il personale. Tale spesa pertanto seppur sostenuta dalle Regioni in maniera indiretta, non rientra tra quelle prese in considerazione nella valutazione del rispetto del Patto di Stabilità.

Tra l’altro l’operato degli Enti strumentali sfugge ai controlli della Corte dei Conti sulla correttezza amministrativa e sulla trasparenza degli affidamenti e quindi da questo punto di vista la scelta dell’accentramento non va valutata negativamente, ma può rappresentare la base per avviare una seria politica di razionalizzazione della spesa pubblica ed evitare zone d’ombra nelle modalità degli appalti.

In merito alle risorse disponibili per il salario accessorio si fa notare che esse sono definite annualmente in base a precise norme contrattuali nazionali (art.31 del CCNL del 22.01.04) e utilizzate per il pagamento di incarichi di posizione organizzativa, per il turno, la reperibilità, indennità per autisti, per addetti all’Antincendio boschivo, etc, Tali strumenti contrattuali hanno, tra l’altro, consentito di ridurre al minimo il ricorso al lavoro straordinario grazie alla possibilità introdotta di poter prevedere una notevole flessibilità dell’orario di lavoro per venire incontro alle esigenze dell’utenza.
La paventata riduzione del salario accessorio dei dipendenti della Regione Campania non farebbe che aumentare, tra l’altro, la disparità di trattamento economico tra i lavoratori del Nord e quelli del Sud, introducendo di fatto le gabbie salariali tanto care al ministro Tremonti .

Ciò premesso la scrivente RSU CGIL non intende sottrarsi ad un serio confronto con l’Amministrazione Regionale per definire la riorganizzazione degli uffici affinché essi rispondano sempre meglio e più alle esigenze dei cittadini-utenti, ad esempio aprendo immediatamente un confronto sulla riforma dell’ordinamento amministrativo regionale prevista dalla legge regionale n.8 del 6.08.2010.

Chiede, pertanto, all’Amministrazione regionale di confrontarsi sui temi della riorganizzazione e dell’efficienza del lavoro e di fermare quanti in modo demagogico e populista, attribuiscono la responsabilità delle inefficienze e degli sprechi esclusivamente ai dipendenti.

Continuare su questa strada, mortificando le professionalità presenti nell’Amministrazione regionale finirebbe per diffondere il sospetto che la Giunta attuale, dopo una iniziale azione di pulizia radicale, voglia ritornare alla dissennata politica degli incarichi e delle consulenze esterne.

La RSU CGIL attuerà tutte le forme di lotta possibili affinchè tale disegno venga scongiurato

RSU – RLS
Luigi D’Avanzo

Il sindaco Vincenzo Cappello emana un'ordinanza all'Iacp per far rimuovere tutto l'amianto agli alloggi popolari.


PIEDIMONTE MATESE. L'Ente che gestisce le case popolari ha ora trenta giorni di tempo per rimuovere ethernit e altro materiale pericoloso per la salute umana. Accolte le richieste e le proteste di alcuni residenti. Tubatura di amianto lungo le case popolari del paese. Scatta la protesta dei residenti che temono ripercussioni sulla propria salute. Interviene l’amministrazione comunale che ordina all’Istituto autonono per le case popolari di provvedere alla immediata rimozione delle tubature inquisite. Entro trenta giorni. L’ordinanza emessa dal sindaco Vincenzo Cappello, dovrà essere eseguita entro e non oltre trenta giorni. Termini entro cui l’Iacp dovrà avviare i lavori per rimuove le grondaie e le tubazioni che portano l’acqua dalle grondaie nelle fogne. Se entro trenta giorni l’ordinanza sindacale non sarà eseguita, scatterà la denucia contro i vertici dell’istituto che gestiche le case popolari.La preoccupazione della gente. In molti casi, secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese, le condotte di amianto che dal tetto scendono lungo i muri prima di arrivare in strada, sarebbero rotte o comunque deteriorate. I residenti, per questo, temono il rilascio di particelle di amianto che sono note per la loro pericolosità.Le proteste in comune. Nei giorni scorsi molti inquilini delle case popolari si sono recati inc omune per chiedere al sindaco interventi per risolvere il problema. Proteste civili ma circotanziate che hanno convinto l’ammnistrazione comunale a muoversi.Il sopralluogo tecnico. Vigili urbani e tecnici comunali hanno effettuato il necessario sopralluogo per verificare quanto esposto dai residenti delle case popolari. Il riscontro positivo ha indotto poi il primo cittadino ad emettere l’ordinanza che impone all’Iacp di rimuove l’eternit.Il pericolo amianto. Ogni anno l’amianto uccide più di mille persone in tutta Italia. Il picco è atteso nel 2025. Entro quella data, le morti potrebbero arrivare a venti-trenta mila. A causa di gravi malattie ai polmoni, dal mesotelioma, un tumore maligno della pleura, all’asbestosi al carcinoma polmonare.
Da quindici anni la sostanza-killer è stata bandita dal nostro Paese. Come in tutta l’Unione europea, ne è stata vietata la produzione, la commercializzazione e l’importazione (legge 27 marzo 1992, n.257). I dirigenti delle industrie che lo utilizzavano come isolante, in particolare negli impianti petrolchimici e nei cantieri navali, sono finiti sul banco degli imputati per le morti di tanti loro operai. Molti sono stati assolti, perché, secondo la magistratura, ai tempi non erano al corrente della pericolosità dell’amianto. Alcuni di loro, invece, sono stati condannati. Il pericolo principale si chiama eternit (o cemento-amianto). Impiegato massicciamente nelle abitazioni, nei capannoni e nei depositi agricoli, fin dagli anni cinquanta. Soprattutto per le coperture ondulate, le tubature, le grondaie, le cisterne per l’acqua e le canne fumarie. Generaziono sono cresciute a contatto con l’eternit, che, ancor oggi, è presente in vari punti delle città, nelle frazioni e nelle campagne. Sono in cemento-amianto, addirittura, anche alcune strutture di proprietà pubblica. I rischi che derivano dalla presenza dell’eternit sono ampiamente sottovalutati, se non ignorati. In effetti, il materiale è innocuo fin quando viene mantenuto in perfette condizioni. Ma, non appena comincia a usurarsi o sbriciolarsi, libera delle fibre cancerogene, che possono essere facilmente inalate attraverso la respirazione. Anche un’esposizione di breve durata può portare al mesotelioma. E non si può mai avere la certezza di non essere stati contaminati. I tempi entro cui la malattia si sviluppa, infatti, sono molto lunghi e possono arrivare fino a quarant’anni. E’, invece, molto rapido, inferiore a un anno, il sopraggiungere della morte dal momento della scoperta della malattia. E, al momento, non sono state individuate terapie efficaci. Dato che la produzione di eternit è vietata dal 1992, tutti i manufatti hanno almeno quindici anni di età. Essendo esposti costantemente alla pioggia e al vento, la loro erosione è inevitabile. Per non parlare di quelli in stato di totale abbandono, come le tante coperture su cui ormai cresce la vegetazione selvatica.

IL PRESIDENTE FALCO INCONTRA AMMINISTRATORI E ASSOCIAZIONI MENTRE LA REGIONE CAMPANIA INDICE UNA NUOVA SELEZIONE PER I PRESIDENTI DEI PARCHI.


Castello del Matese . Si è svolto in un clima di cordialità, presso l’infopoint in Località Miralago, il previsto incontro tra il Presidente del Parco Regionale del Matese Pino Falco (nella foto con il Sindaco Vincenzo Cappello) con gli amministratori e le associazioni del territorio per tracciare un bilancio delle attività estive. Dal dibattito, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle amministrazioni locali e delle associazioni del territorio, è emersa l’utilità dell’azione di informazione, sensibilizzazione e rispetto delle regole, condotta per il mese di agosto dai volontari, che ha prodotto risultati ottimi e tutti hanno manifestato la volontà di continuare sostenere il lavoro del Presidente Pino Falco. Vivo apprezzamento all’opera svolta fino ad oggi dal Presidente Giuseppe Falco e dai volontari delle associazioni del territorio è stato manifestato anche dal Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello. Sisto Bucci ha invitato tutti gli attori del progetto ad essere sempre presenti e disponibili per svolgere quelle attività necessarie affinché questo processo di rinnovamento avvenga nei tempi e nei modi giusti. Il Presidente del Parco Regionale Pino Falco a margine dell’incontro, visibilmente appagato ha dichiarato: “ Sono soddisfatto, ora la strada è aperta. Le associazioni, i rappresentanti degli enti locali hanno dialogato alla pari, partendo da questa semplice esperienza di sensibilizzazione e valorizzazione del territorio. Ora serve equilibrio e senso di responsabilità nel proseguire, con un salto di qualità, producendo idee progettuali finalizzate allo sviluppo e all’occupazione della nostra terra.” Intanto, con Deliberazione n. 594 del 2 agosto 2010 avente per oggetto “Presidenti dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali della Campania” pubblicata sul BURC n.59 del 30 agosto 2010, il Presidente della Regione Campania On. Stefano Caldoro, constatato che per la nomina dei Presidenti dei Parchi e Riserve Naturali regionali la competenza nel rilascio del parere è istituzionalmente della Commissione Consiliare permanente per gli Affari Generali e che non risulta espresso il formale parere da parte della summenzionata Commissione, ha ritenuto necessario, di dover avviare una procedura pubblica volta alla selezione dei soggetti idonei a ricoprire il ruolo di Presidente dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali. Il Presidente Caldoro ha indetto una nuova selezione pubblica dei soggetti idonei a ricoprire il ruolo di Presidente dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali e ha dato mandato al Coordinatore dell’A.G.C. 05 di predisporre ed avviare la nuova procedura pubblica, volta alla selezione dei soggetti idonei a ricoprire il ruolo di Presidente dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali, prevedendo che nei conseguenti atti gestionali venga dato particolare risalto al possesso da parte dei candidati di titoli atti a dimostrare la comprovata ed elevata qualificazione professionale in materia naturalistica ed ambientale;


Pietro Rossi

FAREAMBIENTE MOLISE VUOLE INDIRE UNA RIUNIONE A VENAFRO INVITANDO IORIO E CALDORO PER IL PARCO INTERREGIONALE DEL MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. “Trasformare il Parco regionale del Matese che oggi abbraccia un vasto territorio della Campania, in un parco interregionale allargandolo ai comuni molisani interessati, è una grande scommessa.” Scommessa che il presidente nazionale di Fareambiente Vincenzo Pepe (nella foto) vuole lanciare proprio da Venafro che, tra l’altro, si contende una porzione dell’Oasi Le Mortine con il parco regionale del Matese. “ A settembre- dichiara in una nota il presidente di Farambiente Vincenzo Pepe- lancerò la proposta del parco nazionale del Matese dal comune di Venafro. E’ mia intenzione convocare, di comune accordo con il coordinamento del Molise di Fareambiente, una riunione operativa per mettere intorno a un tavolo associazioni, Istituzioni, portatori di interessi e arrivare a una proposta unica da sottoporre ai parlamentari non appena riapriranno i lavori alle Camere. Come ho avuto modo di dire in occasione dell’inaugurazione della sede molisana della nostra associazione, la trasformazione del parco regionale del Matese a Parco interregionale e quindi nazionale è un’occasione che né il Molise e né la Campania possono farsi sfuggire soprattutto per sfruttare in pieno i finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea. Tutto questo per creare nuove opportunità lavorative per i nostri giovani e, soprattutto, per una nuova politica ambientale che possa coniugare lo sviluppo durevole con il rilancio socio-economico delle nostre aree. Dobbiamo assolutamente prendere il treno dell’Europa, sfruttando al massimo tutte le risorse disponibili della programmazione 2007/2013.” Il coordinatore del Molise di Fareambiente Marco Fusco è già al lavoro e chiama a raccolta i matesini del versante campano: “ Trasformare il parco del Matese in parco interregionale significa far decollare una Istituzione che, francamente, anche oggi, lascia molto a desiderare per organizzazione, ricettività e opportunità di sviluppo durevole. A settembre, come associazione siamo pronti a una raccolta di firme per far favorire un dibattito serio intorno alla possibilità di istituire il Parco nazionale del Matese a tutto vantaggio delle popolazioni che vivono con dignità nei luoghi segnati dalla “montagna sacra”. La proposta di legge istitutiva del nuovo soggetto istituzionale, già depositata in un ramo del Parlamento, dovrà conoscere una sorta di corsia preferenziale. Ecco perché Faremabiente ha deciso di convocare una riunione tecnica a settembre con la partecipazione dei Governatori del Molise e della Campania a Venafro. A Venafro perché- qualcuno forse non lo sa- c’è l’Oasi Le Mortine, che è divisa in due tra il Parco regionale del Matese e, appunto, il comune di Venafro. In quella sede ribadiremo al presidente della regione Campania la nostra posizione circa la nomina dei nuovi presidenti dei parchi e cioè di soprassedere per le nuove nomine in attesa di conoscere gli esiti dell’iniziativa intrapresa da una decina di senatori riguardante la proposta di legge del parco nazionale del Matese ”Per l’incontro annunciato dal presidente nazionale di Fareambiente Vincenzo Pepe, si sta già lavorando per favorire la partecipazione dei due Governatori del Molise e della Campania Michele Iorio e Stefano Caldoro, prima nella sede molisana dell’associazione in corso Garibaldi, per poi passare al comune di Venafro, alla presenza delle massime autorità locali e regionali.


Pietro Rossi

Una collaboratrice della Caritas diocesana partecipa al Concorso fotografico europeo sull’ Identità e culture di una Europa multietnica.


ALIFE. La collaboratrice per la Pastorale del Lavoro della Caritas Diocesana di Alife-Caiazzo Maria Domenica Mezzullo, partecipa al concorso fotografico europeo per l’identità e culture di una Europa multietnica, organizzato dalla Onlus “Immigrazione Oggi”, con due fotografie. Le foto (nell'immagine) potranno essere votate on line fino al 5 ottobre sul sito http://wm10.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.immigrazioneoggi.it , in caso di vittoria il premio sarà devoluto in beneficenza all’Associazione di Don Pietro Bijong, sacerdote del Camerun e Viceparroco della Parrocchia Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese. ll 2010 è stato proclamato l’Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale e in questo contesto nasce l’iniziativa incentrata sul Concorso fotografico europeo “Ferrovie e Integrazione. Identità e culture di una Europa multietnica” da sviluppare in ambito Unione europea, attraverso una collaborazione tra Progetto ImmigrazioneOggi Onlus, Ferrovie dello Stato e le cinque reti ferroviarie europee si riconoscono nei principi della "Carta Europea della Solidarietà" (Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Polonia). L’obiettivo del Concorso è coinvolgere e sensibilizzare i cittadini europei sui temi dell’inclusione sociale delle persone più deboli (immigrati, richiedenti asilo, senza fissa dimora, ecc) indipendentemente dall’origine comunitaria o extracomunitaria, caratterizzate da culture e identità diverse rispetto a quelle della società di arrivo, e a volte per questa diversità ingiustamente discriminate ed emarginate. La finalità del concorso è pertanto di dare visibilità ai processi di integrazione messi in campo a livello europeo in particolare in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo e Polonia, in luoghi simbolo, come le aree ferroviarie, punti di arrivo, di partenza e, ancora più spesso, di sosta e aggregazione e – talvolta – di pura sopravvivenza delle fasce più deboli della popolazione. Le immagini dovranno testimoniare i temi dell’accoglienza, dell’inserimento e dell’integrazione, anche evidenziando le azioni specifiche avviate nelle aree ferroviarie e in specifici centri di accoglienza limitrofi da soggetti pubblici, privati, dall’associazionismo e dalle imprese ferroviarie a sostegno di queste persone.

Pietro Rossi

SI E’ COSTITUITA LA A.S. SANTA MARIA LA FOSSA, LA NUOVA SOCIETA’ SPORTIVA DI CALCIO, PROPUGNATA DALL’ASSESSORE NINO MINOLFI.



Santa Maria La Fossa – Si è costituita e si chiamerà A.S. SANTA MARIA LA FOSSA (previa verifica dell’utilizzo di questo nome presso gli organi federali) la nuova società sportiva di calcio fossatara. Lunedì 30 agosto si è tenuta, infatti, la seconda riunione nella quale si sono confermati i nomi di coloro che hanno accettato di entrare a far parte come consiglieri della nuova società. E nella stessa assemblea tenutasi presso la sede comunale i soci hanno designato gli organi direttivi. Sarà l’arch. Roberto Martino a ricoprire il ruolo di presidente; il suo vice sarà Antimo Russano (di Tommaso), segretario Amerigo Gaudiano; cassiere Salvatore Russo (di Alessio); mentre Emilio Cantiello ricoprirà il ruolo di direttore sportivo. Consiglieri saranno: Pasquale Micco; Salvatore Luiso; Pasquale Gravino; Giovanni Papa; Francesco De Domenico; Alessio Russo; Armando Russo; Giovanni Papa; Elio Mirra; Giovanni Gaudiano; Luigi Giusti e Rodolfo Scialla. Sottoscritto l’atto di costituzione, il primo impegno che attende gli organi societari sarà quello di iscrivere la neo società al campionato di terza categoria, entro il termine del 15 settembre. Nel frattempo si inizieranno le iscrizioni e i relativi provini dei ragazzi che vorranno far parte della squadra. A margine dell’assemblea dei soci l’assessore allo sport e spettacoli Nino Minolfi, grazie al quale impegno la società sportiva è stata varata, ha inteso precisare “Il mio ruolo è stato solo quello di sostenere la nascita della società sportiva, della quale non sono entrato a far parte”.

c.s.