14 luglio 2011

Escursione notturna al Monte Miletto.

Somalia: Save the Children, 1 bambino su 3 è malnutrito nel sud e centro del paese.

Somalia: Save the Children,  1 bambino su 3 è malnutrito nel sud e centro del paese. Nel Corno d’Africa 9 milioni di persone colpite dalla carestia. L’Ong ha lanciato un appello mondiale per raccogliere 65 milioni di dollari. Il numero di bambini colpiti da malnutrizione, accolti e curati presso i centri di nutrizione di Save the Children nel Puntland, nel Nord della Somalia, è quasi duplicato nel corso degli ultimi sei mesi, passando dai 1.800 di gennaio agli attuali 3.500. Un dato che trova conferma anche nelle altre strutture di Save the Children per la cura della malnutrizione nel resto della Somalia, a dimostrazione che la crisi alimentare diventa di giorno in giorno più grave. Il campo di Bosaso nel Puntland continua ad accogliere sfollati: la situazione altrove nel paese è infatti così drammatica che le famiglie sono disposte ad affrontare difficili e rischiosi viaggi da Mogadiscio e dal sud e centro della Somalia,  per raggiungere Bosaso. Sonia Zambakides, Responsabile per Save the Children dell’Emergenza in Somalia dice: “Le famiglie arrivano da altre zone del paese in uno stato di estrema necessità e bisogno. Hanno perso tutto  il loro raccolto e le scorte di viveri e non hanno più soldi. Combattono per sopravvivere con un pasto al giorno o senza mangiare nulla”. Un team di Save the Children ha visitato il campo di  Tawakal nel Nord della Somalia che ospita 7.000 persone di cui 5.000 sono bambini, prosegue. Zambakides: “Le persone si trovano in una situazione drammatica. Non ci sono latrine o punti di distribuzione dell’acqua. La maggior parte delle abitazioni sono fatte di cartone o con corrugati. Donne e bambini sono la maggioranza. Le donne si danno da fare con lavori di fortuna come pulire o cucinare, per guadagnare qualche soldo  con cui comprare da mangiare. Questo significa che sono costrette a lasciare da soli i propri figli per intere giornate, con i più grandi che si occupano dei più piccoli”. Habiba, 40 anni, è arrivata da qualche giorno a Tawakal, da Mogadiscio, dopo 8 giorni di viaggio. Con sé due dei tre figli, entrambi gravemente malnutriti. La donna, il cui marito è stato ucciso nella capitale somala mentre attraversava la strada, ha raccontato a Save the Children: “Questa carestia ci ha gettato nel più totale bisogno e la guerra ci ha tolto quel poco che ci era rimasto. Sono contenta di stare almeno in un luogo dove non ci sono armi o bombe ma adesso ho bisogno di trovare un posto dove vivere e guadagnare in modo da poter nutrire i miei figli”. Nell’Africa orientale in questo momento 9 milioni di persone stanno affrontando una terribile carestia. In Somalia la situazione è molto grave con un raddoppio – da gennaio – del numero di bambini malnutriti. Si stima che un bambino su 3 nel sud e nella Somalia centrale e quasi 1 quarto di tutti i bambini a Bosaso sia malnutrita. Save the Children sta fornendo cibo e nutrimento a 9.000 bambini in 60 centri nutrizionali distribuiti in tutto il paese. L’ong sta inoltre assicurando cibo terapeutico a bambini colpiti da malnutrizione acuta e razioni mensili di cibo alle famiglie dei bambini coinvolti nei programmi di nutrizione. Conclude Sonia Zambakides: “L’obiettivo è di espandere le nostre attività fornendo cibo a madri e bambini, riparo e cure mediche. I bambini che da soli per tutto il giorno si occupano dei fratelli più piccoli e del resto della famiglia, hanno bisogno di istruzione e di protezione. Save the Children è attiva con propri operatori per assicurare misure salvavita ai minori somali”.
Fondo Emergenze. Save the Children ha creato il Fondo Emergenze per i Bambini per portare soccorso dove serve, immediatamente. Il lavoro di risposta alle emergenze dell’Organizzazione in Etiopia, Kenya, Somalia e in tutto il mondo, può essere sostenuto aderendo al Fondo Emergenze per i bambini: www.savethechildren.it/fondoemergenze E’ possibile intervistare portavoce di Save the Children in Somalia, Kenya (presso il campo profughi di Dadaab)  ed Etiopia. Per contattarli: Daniels Alfonso +254 787736456.
Sono disponibili foto di bambini colpiti da malnutrizione:  http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/Foto%20Corno%20d_%27Africa.zip

Foto e storie di bambini in fuga dalla carestia: http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/SCiSS_JennWarren_Wunrok.zip

Uno slide show: http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/FINAL%20CLEAN%20VID%20MIXDOWN_MP4%20STORY%20CENTRAL.mp4


Per ulteriori informazioni:
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Tel: 06.48070071-23-001
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UN’ESTATE RAGAZZI SPECIALE

Casapulla - (Di Anna Giordano) -  Un’Estate Ragazzi 2011 speciale. Speciale per il numero dei partecipanti e per le attività programmate, ma soprattutto speciale per la presenza di una ragazza speciale. Il suo nome è Isabella: ha partecipato a tutte le iniziative e le ha animate con la sua sia pur silenziosa presenza. Programmata per il solo mese di giugno, quest’Estate Ragazzi è ancora in pieno svolgimento, perché, come dicono tutti coloro che a vario titolo ne fanno parte, dagli organizzatori ai piccoli fruitori, è un fiume in piena trascinato dall’entusiasmo dei ragazzi e delle loro famiglie, secondo l’impostazione del progetto dal titolo: “Tutti insieme-Crescere insieme”.  Estate Ragazzi 2011, II edizione, è stata  promossa dal parroco della Chiesa di Sant’Elpidio vescovo, don Andrea Monaco, insieme al  viceparroco  don Luigi Moretti, con l’approvazione dell’arcivescovo di Capua, mons. Bruno Schettino, e il sostegno del Comune di Casapulla concesso dal sindaco dott. Ferdinando Bosco. La location è l’oratorio S. Domenico Savio. Coordinatrice Giusy Vinciguerra con un esercito di volontari e le stesse famiglie dei 240 ragazzi, età 6-13 anni, orario 8,30-17,00. Tutto programmato: al mattino  attività sportive e educative, al pomeriggio attività  ricreative. 300 pasti al giorno confezionati in loco. Insomma, una macchina di cooperazione e di solidarietà. Ma non è questa la novità. La novità è che quest’anno Estate Ragazzi di Casapulla è diventata speciale per la partecipazione di Isabella. A chiamarla speciale è la stessa mamma, Maddalena Stellato, una donna coraggiosa e gentile, con una carica di vitalità incontenibile. La sua Isabella, 18 anni, è affetta da una sindrome genetica molto rara, Cri du Chat, che ha origine al momento del concepimento per la perdita di un frammento cromosomico. La caratteristica più invalidante è rappresentata da un ritardo dello sviluppo psicomotorio, mentale e del linguaggio. In Italia i casi sono pochissimi . Il grido del gatto. Di lei si occupa da alcuni anni  A.B.C., acronimo di Associazione Cri du Chat, tra i cui fondatori vi è Carla Fracci. Promuove la ricerca e unisce le famiglie interessate, sostenendole in una battaglia molto difficile. “A.B.C., dice Maddalena Stellato, non sono le iniziali del nome della malattia, ma sono le prime lettere di un alfabeto di speranza”.
La presenza di questa bambina di 18 anni, Isabella, tra i tanti piccoli e grandi di Estate Ragazzi di Casapulla è stata un dono. “Tutti sotto lo stesso cielo e sotto lo stesso sole. Sentirsi tutti uguali”, questo il protocollo del progetto.  E’ stato così che nel circuito del grande Oratorio di Casapulla si è realizzata un’Estate Ragazzi speciale. Parola di Mamma Maddalena e di quanti ne hanno fatto e continuano a farne l’esperienza.

Agnese Ginocchio sui fatti alifani e aumento tasse. Nel nostro paese manca la politica equa a servizio dei cittadini...

Alife - Aumento addizionale Irpef, aumento accisa su Energia elettrica e aumento della Tarsu per risolvere i debiti comunalli? Che c' entrano i cittadini con i debiti del comune provocati dalla cattiva gestione amministrativa? Il modello di gestione della Tarsu sono anni che non funziona, esso va assolutamente rivisto. Non é giusto ne equo pagare i rifiuti in base alla grandezza (metri quadri) della propria abitazione. Perché invece non considerare il numero del nucleo familiare che in essa vi risiede? Chi é che produce i rifiuti l'abitazione o piuttosto le persone che vi abitano?... Nel nostro paese manca la politica equa a servizio dei cittadini, ecco perché capitano queste cose... La politica richiede formazione, esperienza, servizio. Il politico che non ha mai sperimentato sulla propria pelle situazioni di disagio o di sofferenza, che non ha mai conosciuto la precarietà, il sacrificio, l'emergenza del mondo intorno a noi, che non é mai entrato nelle case della propria comunità a conoscere le storie di ogni singolo cittadino, specie le storie precarie, ce ne sono tante intorno a noi che c' é l'imbarazzo della scelta..., non potrà mai capire quali sono i reali bisogni della comunità, non preserverà mai la comunità di cui é a capo da ogni aggressione selvaggia...( ambiente, diritti, tasse, tagli, tarsu etc..). Cercherà solo di risolvere i problemi alla meglio, facendo di tutt' un' erba un fascio. Così fanno gli altri, così faccio pure io...."Si dirà il Sindaco" con la propria amministrazione). Certo, non é facile esercitare il ruolo di sindaco specie se si ereditano gravi problemi alle spalle. Ma non é giusto neanche penalizzare la propria comunità, che non c'entra con i problemi provocati a causa della cattiva gestione delle amministrazioni precedenti. Occorre rilanciare un'altra cultura: si chiama solidarietà, su questa si fonda la Giustizia e uno Stato di Diritto, condizioni ottimali per l'affermazione della civiltà della Pace. In realtà non ci sarà mai vera politica senza l'affermazione della cultura della Pace. La politica fatta sinora é solo un continuo blaterare di parole, di programmi e di proclami...Occorre che la gente si svegli, perché senza una presa di coscienza generale non ci sarà mai cambiamento e anzi le cose andranno sempre peggio. Occorre che ognuno faccia la propria parte e interagisca con le Istituzioni. Chissà se il popolo alifano capirà questi discorsi "troppo avanzati " per la loro dura cervice, che campa ancora su una cultura ancora troppo retrograda, chiusa e indifferente. Buona Vita e buona riflessione a tutti!
 
"Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace e Testimonial per la Pace"- "Movimento Internaz. per la Pace e la Salvaguardia del Creato- III ML"

NUOVE SCOPERTE PER LA MALATTIA DI ALZHEIMER L’IRCCS Neuromed chiamato a illustrare i suoi studi a Parigi.


La ricerca, presso l’IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS) non si ferma e continua a produrre risultati importanti per la comunità scientifica. Lo dimostra l’ultima convocazione ricevuta, per relazionare in merito ad una problematica di notevole rilievo clinico che da sempre vede l’insorgenza della malattia di Alzheimer   associata all’esposizione a fattori di rischio cardiovascolare. La dott.ssa Daniela Carnevale, ricercatrice impegnata presso il Dipartimento di Patologia Neuro- e Cardiovascolare dell’IRCCS molisano, coordinato dal Prof. Giuseppe Lembo, rappresenterà l’Istituto Neuromed durante la XI Conferenza Internazionale dell’Associazione Alzheimer (ICAD), che si terrà dal 16 al 21 luglio a Parigi, con la presentazione “L'ipertensione arteriosa è in grado di indurre la malattia di Alzheimer attraverso l'attivazione di un meccanismo vascolare mediato dal recettore dei prodotti di glicazione (RAGE)”. La giovane ricercatrice illustrerà i risultati del progetto di ricerca condotto in collaborazione con l’Università “Columbia” di New York. L’appuntamento di Parigi, per l’intera comunità scientifica, rappresenta un momento particolarmente significativo, permettendo di fare il punto sulle ultime scoperte legate alla malattia di Alzheimer. Lo scenario di questo congresso, che combina sia il panorama clinico sia quello di ricerca, fornirà una chance unica per discutere delle nuove possibilità terapeutiche della malattia di Alzheimer.

c.s.

TEANO, SABATO 16 LUGLIO CENA AL TRICOLORE NELLA CITTÀ SIMBOLO DELL'UNITÀ D'ITALIA

TEANO. Menù Tricolore   SABATO 16 LUGLIO Alla Locanda del Nero di Teano CENA AL TRICOLORE Si festeggia l’estate dei 150 anni d’Italia Lo Chef Mario Gaeta porta in tavola un menu bianco rosso e verde.   Teano, 14 Luglio 2011 – Chissà cosa mangiarono Garibaldi e Vittorio Emanuele II quando si incontrarono a Teano 150 anni fa “per fare l’Italia”? C’è chi parla di un pasto frugale e chi fa riferimento ad un pranzo a base di pane formaggio e una bottiglia di vino. Nel dubbio ci si può abbandonare all’immaginazione e alla fantasia e così ha fatto lo Chef de La Locanda del Nero di Teano Mario Gaeta. In onore di quell’incontro storico e dell’anniversario del nostro Paese e potendo maneggiare materie prime sane e genuine come quelle di una volta, Mario Gaeta ha ideato ad hoc un menu tricolore che invita tutti ad assaggiare nella città simbolo dell’Unità sabato 16 luglio in Calata Santa Maria de Foris.   Questo delizioso ristorante ai piedi della scalinata che porta alla Chiesa di Santa Maria de Foris, che sposa la filosofia del Km zero per garantire cibi sani e freschi e tipicità del territorio genuine così come quelle ai tempi di Garibaldi, propone per sabato prossimo un menù bianco, rosso e verde a 18 euro. Senza lesinare su qualità e bontà la Carta de La Locanda del Nero prevede: Lasagnette tricolore al ragù di maiale nero gratinato al forno o Trofie tricolore con pesto di mandorle e zucchine Tris di straccetti tricolori su letto di misticanza o Millefoglie di manzo con zucchine, peperoni e salsa mornay Calice di vino Terrina di frutta tricolore Lo chef Mario Gaeta racconta: “Per rendere omaggio al 150esimo anniversario ho studiato un menù che potesse comprendere i colori della nostra bandiera e che restasse fedele alla filosofia di genuinità della nostra cucina, che annovera tutti prodotti rigorosamente selezionati dall’azienda agricola Quercete”. Nella location di Teano, 60 coperti interni e 40 esterni, si gustano formaggi tipici e insaccati di ogni genere, ortaggi e frutta appena colta trasformati, in sottoli e confetture, dalle mani d’oro dello chef Mario Gaeta. In questo periodo dell’anno è anche possibile gustare i deliziosi piatti all’esterno, nel raffinato dehors immerso in un grande cortile, circondati da piante e fiori profumati all’ombra di bianchi ombrelloni. Contatti e Prenotazioni 0823 886495 teano@lalocandadelnero.it www.lalocandadelnero.it LA LOCATION SI RENDE DISPONIBILE PER SCATTI FOTOGRAFICI E SERVIZI DI MODA La Locanda del Nero Il primo ristorante La Locanda del Nero nasce a Caserta nel 2008, seguono la location di Teano nel 2009 e dopo un altro anno quella di Napoli e quella presso l’Hotel Miralago nel Parco Regionale del Matese. In tutte le location si segue la stessa filosofia: “Essere un’oasi di genuinità all’interno della nostra splendida città”. Sulle tavole viene servito ciò che è prodotto e allevato dall’Azienda Agricola Quercete, valorizzando le risorse, i sapori e gli accostamenti del territorio così da garantire gusto, qualità ma anche sostenibilità. I ristoranti La locanda del Nero offrono menù a km 0, facendo percepire ai propri ospiti la grande autenticità della cucina proposta, in un clima di disponibilità e cortesia, attorniati da location curate ed eleganti.   Calata Santa Maria de Foris - Teano -  Tel. 0823 886495 - Nr 60 posti a sedere In – Nr 40 Out Via Ferrante 34-38 (traversa di via Mazzini)– Caserta  – Tel. 0823 329204- Nr 90 posti a sedere In Via Chiatamone 53, 54.– Napoli – Tel. 081 7643553.– Nr 60 posti a sedere In Parco Regionale del Matese presso Hotel Miralago – Tel. 0823-919315 - Nr 150 posti a sedere In  Tipo di cucina: campana Carte di credito: tutte Accesso ai disabili: si www.lalocandadelnero.it       MNPRESS UFFICIO STAMPA FREE LANCE Parliamo di te a tutti i mezzi di informazione. In ogni momento, in ogni luogo e a costi contenuti.   ufficiostampa@mnpress.it Nelly Maggi +39 3401605349 Manuela Giuliano +39 3925040827

‘COME LE BARZELLETTE’-SARA’ PRESENTATO A PINETAMARE IL NIOVO LIBRO DELLA SCRITTRICE ACERRANA MADDALENA DE ROSA.


CASTELVOLTURNO. Nuova iniziativa culturale de “La Piazza dei Saperi e di Colori”, di Castelvolturno, che, dopo la sfilza di manifestazioni di rilievo che ne hanno promosso e caratterizzato l’opera fino ad ora, si appresta a dar vita ad un’altra iniziativa di ottimo livello culturale e sicuramente foriera di nuovo lustro per tutto il litorale domizio.  Ci riferiamo alla programmata presentazione del nuovo libro della scrittrice acerrana Maddalena De Rosa, “Come la Barzellette”, il cui vernissage è fissato per le ore 19.00 di venerdì prossimo, 15 luglio, presso lo spazio Edicole, a Pinetamare di Castelvolturno. Presente l’autrice, interverranno le esperte di letteratura ed arti espressive Pina Montesarchio e Rosalba Scafuro. Il ruolo di moderatore sarà affidato a Pasquale Iorio. Come dice la stessa De rosa nella prefazione del suo libro, “Come le barzellette” è una raccolta, avvenuta in un lungo periodo di tempo, di fatti divertenti, simpatici, curiosi, a volte un pò strani, eccessivi ma nulla di impegnativo. Fatti ai quali ho assistito, che ho sentito oppure ho vissuto, tutti rigorosamente veri, cose che mi hanno colpito o che mi sono piaciute in modo particolare. Cose normali che a volte diventano anormali, cose della nostra vita di tutti i giorni, della nostra realtà, usuale e purtroppo succube dell'abitudine ma che a volte diventa assurda e paradossale. Sono fatti... come le barzellette perchè in fondo la vita è una barzelletta”. “Come le Barzellette”, che, fin dai primi giorni dalla sua apparizione, ha fatto e sta facendo registrare unanimi apprezzamenti di  critica e di pubblico, rappresenta la seconda fatica letteraria per la De Rosa, che, laureata in Sociologia, continua a vivere ad Acerra. La sua opera prima, intitolata “Storie di tutti i Giorni”(Edizioni “Il Filo”), ha trionfato in occasione della XVII Edizione del famoso Concorso Letterario “Città di Cava dei Tirreni”, facendo proprio l’ambito “Premio Medaglia” e venendo iscritta nell’Albo d’Oro della manifestazione. Insomma, se si presta la giusta attenzione all’intimo messaggio che Maddalena De Rosa, tramite la sua penna magica, vuole trasmettere ai suoi lettori, si deve convenire che siamo al cospetto di una fata moderna, la cui bacchetta magica non è quella comunemente intesa, ma quella di uno spirito superiore che riesce a trasformare l’ordinario in straordinario, il normale vissuto di tutti i giorni in grandezza universale, il banale e il consueto in forme superiori di intendere e vedere la normalità del vivere quotidiano, ma anche di fotografare gli aspetti più stradi e desueti della vita cosiddetta comune, che, con i loro eccessi, a volte paradossali e spesso ammantati di straordinaria forza vitale, la colpiscono accendendo in lei un interesse particolare, una sorta di luminescenza soffusa in cui si intrecciano “fatti divertenti, simpatici, curiosi, a volte un pò strani”, “cose normali chea a volte, diventano anormali” e “cose della vita di tutti i giorni, della realtà quotidiana, usuale e purtroppo succube dell'abitudine ma che a volte diventa assurda e paradossale”, esattamente “come le barzellette perché, in fondo, la vita è barzelletta”.

 Daniele Palazzo