05 agosto 2019

APPROVATA ALL’UNANIMITÀ LA PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ALIFE PER ADERIRE AL COMITATO CIVICO ART.32 PER SALVARE IL NOSOCOMIO DI PIEDIMONTE MATESE.


Alife - L’Ospedale civile di Piedimonte Matese deve essere potenziato e non certamente declassato alla stregua di quanto contenuto nel recente Piano Ospedaliero Regionale.  È questo il messaggio corale che arriva forte e chiaro dal Consiglio comunale di Alife che, nella seduta svoltasi la scorsa settimana, ha votato all’unanimità l’adesione dell’Ente al comitato civico “Art.32” e l’adozione del relativo documento programmatico che si prefigge l’obiettivo di salvaguardare l’importante presidio ospedaliero a servizio dell’intero territorio del Matese e dell’alto casertano. Maggioranza e opposizioni unite per una volta nel difendere un servizio essenziale per la comunità alifana come per l’intero circondario che non può e non deve assolutamente fare a meno del diritto fondamentale alla salute”, ha dichiarato soddisfatta al termine della seduta il sindaco Maria Luisa Di Tommaso (nella foto) che, già lo scorso gennaio, insieme al capogruppo di maggioranza Alfonso Simonelli, all’indomani della pubblicazione del piano ospedaliero, fu tra i primi a lanciare l’allarme sulle conseguenze negative per l’alto casertano determinate dalle scelte adottate dalla Regione Campania, come ricorderanno sindaci e amministratori locali intervenuti nella assemblea svoltasi all’indomani della festa dell’Epifania presso il Parco Regionale del Matese. “La nostra Amministrazione ha da tempo preso in carico il problema della salvaguardia dell’ospedale di Piedimonte Matese, tanto da aver incontrato in quest’aula consiliare anche una delegazione del Comitato art.32 nelle scorse settimane, comitato che potrà contare sul nostro pieno ed incondizionato sostegno perché siamo pronti a dare battaglia con tutti i mezzi a disposizioni ed in ogni sede utile, affinchè venga potenziato e non declassato il nostro ospedale che deve essere riconosciuto Dea di I livello, vedere ripristinate le unità operative complesse di Ortopedia, Chirurgia Generale e Anestesia e Rianimazione con relativi reparti e posti letto, e riattivato in deroga il punto nascite”, continua il primo cittadino.  A fargli eco, i capigruppo di minoranza Vincenzo Guadagno, Alessandra Pasqualetti e Salvatore Cirioli che hanno rimarcato le motivazioni addotte dal sindaco Di Tommaso nel proporre la delibera all’assise, ed hanno garantito appoggio incondizionato all’azione che verrà posta in essere d’ora in avanti dal Comitato Civico art.32 per salvare il nosocomio matesino per tutelare la salute dei cittadini.
Pietro Rossi

Ottima affluenza alla prima serata di Vinalia

Guardia Sanframondi - Parte subito bene la XXVI edizione di Vinalia, appuntamento enogastronomico previsto fino al 10 agosto a Guardia Sanframondi, nel Sannio beneventano con tema “Canto della durata”. In tantissimi infatti hanno affollato il Percorso del Gusto con ben dodici cantine in vetrina e la possibilità inoltre di assaggiare una vasta gamma di salumi, taralli, formaggi e prodotti della canapa; cui si aggiungono, i panini gourmet, i rustici, l’imperdibile menu della cucina Vinalia, le torte contorte (quest’ultime arricchite da una nuova e qualificata cooperazione con il laboratorio gastronomico “I Care”), gli accattivanti cocktail di spumanti sanniti proposti daFabulae Experience (nel giardino del castello) e i magici abbinamenti presentati dalla vineria-cioccolateriaAmnesia. Incoraggianti anche le presenze al Borgo degli Artisti per la rassegna VinArte (diretta da Giuseppe Leone), alle degustazioni curate dal Consorzio di Tutela Vini, a quelle professionali guidate dall’Ais e nelle due piazze del Live fest. Insomma, subito una conferma importante per un’iniziativa che conquista sempre nuovi appassionati e che, quest’anno, vanta per il suo territorio il prestigioso riconoscimento di Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019. IGal Titerno anche quest’anno rinnoverà la sua presenza a Vinalia per sottolineare il carattere promozionale che identifica tale manifestazione, essa infatti, rappresenta una grande opportunità, che viene offerta al nostro territorio, volta a far conoscere le specifiche peculiarità produttive e culturali delle aziende vitivinicole sannite. Ed è proprio questo che ha voluto evidenziare il Presidente del Gal Titerno, Lorenzo Urbano, intervenuto ieri alla cerimonia di inaugurazione della XXVI edizione di Vinalia: “tutto ciò va nell’ottica della promozione di un territorio vocato alla viticoltura, in coerenza con quanto posto in essere dal Gal Titerno con la promozione e le attività di animazione per il Distretto Agroalimentare di Qualità entro il più ampio Programma Sannio Master+ Wine, dove si vuole promuovere tutto il comparto vitivinicolo sannita”. In tal senso, si è soffermato poi “sulla specifica attività del Gal nell’ambito dell’attuazione della SSL 2014-2020” e ha sottolineato che: “mediante la realizzazione, all’interno di Vinalia 2019, di Vinarte e Vinalia Kids, il Gal dà avvio al primo grande intervento di animazione, nell’ambito del PSR Campania 2014-2020, Misura 19, Sostegno allo sviluppo locale LEADER”. Per il cartellone di domani: alle ore 17,30 tocca a Vinalia Kids, il percorso sensoriale dedicato ai bambini, con tema La terra creativa, un’opportunità che si dà ai più piccoli per crescere con la consapevolezza e l’amore per ciò che li circonda. Terzo appuntamento con lo show cooking, in programma nel piazzale del castello medievale, domani tocca allo chef contadino Dino Martino dell’Agriturismo Mastrofrancesco con un menu messo su con: Antipasto –Frittelle di pasta pane con ortaggi di stagione profumate al finocchietto selvatico (in abbinamento alFiano di Vigne storte); Primo - Panzerotto con formaggio, melanzane, erbe spontanee con stracotto di spalla di suino casertano e pomodorini (in abbinamento alla Falanghina Vigne vecchie Bio Dop 2018); Secondo - Locera di suino casertano cotta al forno con contorno di patate e peperoni al forno (in abbinamento al Rosso Riserva Anima di Vigne Storte 2016); Dessert - Cannolo all’aglianico con crema di ricotta (in abbinamento al Quid Aroma de La Guardiense). (Prenotazioni al 347 8910774). Le Degustazioni professionali guidate a cura dell’Ais, in programma dalle ore 22 nei locali di Terrae maior(di fronte la chiesa dell’Ave Gratia Plena) domani propongono i vini della Cantina di Solopaca e dei Colli del Sannio. (Prenotazioni al 348 8134129). Per il Live fest, con appuntamenti dalle ore 22, domani in Piazza Mercato ci sono I Briganti Sanniti e, in Piazza Fabio Golino, gli Jam sessione.
Pietro Rossi

Cittadinanzattiva scrive al Ministro della salute in relazione alla mancata deroga ai Punti Nascita di Sapri, Polla e Piedimonte Matese


Egr. Ministro Giulia Grillo, come sa Cittadinanzattiva è impegnata da oltre 40 anni nella tutela dei diritti dei cittadini e, in particolar modo, attraverso il Tribunale per i Diritti del Malato (TDM), di quelli legati alla salute individuale e collettiva. In qualità di Segretario regionale di Cittadinanzattiva Campania da oltre due anni sono personalmente impegnato nel difficile cammino di ristrutturazione del Servizio Sanitario Regionale, caratterizzato da un commissariamento decennale. Da due anni, senza sosta, al fianco della struttura commissariale, insieme alle altre associazioni, abbiamo collaborato con le istituzioni regionali, mettendo a disposizione il nostro bagaglio di conoscenze, le nostre competenze e la nostra voglia di contribuire alla riorganizzazione del sistema, senza mai perdere di vista l'obiettivo principale, ovvero costruire un sistema in grado di dare risposte efficaci, efficienti e di prossimità ai cittadini della Regione Campania, senza tralasciare la sostenibilità economica. Nell'incontro del 25 luglio scorso tra Regione Campania e Ministeri, purtroppo, si è stabilita anche la chiusura dei punti nascita in deroga degli ospedali di Sapri, Polla e Piedimonte Matese, in base alle norme sancite con il Decreto Balduzzi. È una notizia che ci rattrista molto, per numerose ragioni. Innanzitutto la chiusura di un punto nascita rappresenta, sempre, l'indebolimento dell'identità di un territorio e, in questo caso specifico, di tre territori di frontiera che cercano quotidianamente di contrastare il fenomeno dello spopolamento anche attraverso il mantenimento di servizi ritenuti essenziali dai cittadini. Vivere in territori disagiati e difficilmente raggiungibili sta diventando, già di per sé un atto eroico, in un periodo storico che sta vedendo sempre di più l’abbandono di intere aree interne e di frontiera, con una perdita di conoscenze, identità e legami sociali molto profonda e che ha ricadute anche sulla salute dei cittadini. Altro motivo è legato al fatto che la chiusura dei punti nascite, a nostro avviso, rappresenterebbe una sorta di stortura delle linee guida del decreto Balduzzi, che mirava sicuramente non alla soppressione dei servizi, ma alla loro messa in sicurezza. Il Servizio Sanitario non può permettersi oggi di depauperare i territori di frontiera e disagiati, altrimenti verrebbe meno al principio di universalità che ne è stato idea fondante e che ci ha permesso, dal 1978 in poi, di essere il Paese che ha visto crescere maggiormente l'aspettativa di vita dei propri cittadini e che si è posizionato tra i Paesi con il sistema sanitario più efficiente ed efficace. Noi riteniamo che la logica del decreto Balduzzi dovrebbe essere quella di organizzare i servizi al fine di renderli sicuri e non di eliminarli dalle aree interne che, chiaramente, non potranno rispettare mai i parametri previsti dallo stesso decreto. In questo modo, chiudendo servizi uno dietro l'altro, contribuiremo al definitivo abbandono di intere aree del nostro Paese e un generale abbassamento dei livelli di benessere e di salute ai quali i cittadini potranno accedere oltre che, nel lungo periodo, in un generale impoverimento dell’intero Paese. Cittadinanzattiva Campania aveva elaborato una proposta mesi fa, in grado di mantenere i servizi attivi sul territorio, di renderli sicuri e, allo stesso tempo, efficaci ed efficienti, anche economicamente e vogliamo riproporgliela di seguito. La risposta che i cittadini si aspetterebbero è quella della condivisione dei servizi. In particolare le strutture di Sapri e Polla, insieme alla struttura di Vallo della Lucania, raggiungono, se non superano i mille parti, previsti come soglia minima dal Decreto Balduzzi. Queste tre strutture dovrebbero condividere il percorso nascita, con la creazione di un unico centro di costo di gestione primariale di un servizio che diventerebbe, a questo punto, itinerante su tre stanze parto. In questo modo, i medici sarebbero impegnati su tre strutture e, visto il numero di parti garantito, acquisirebbero le conoscenze e l’abilità necessarie alla messa in sicurezza dei reparti e soprattutto delle madri e dei bambini che in quei reparti vivono uno dei momenti più belli della loro vita. Questo sistema garantirebbe non sono la sicurezza dei parti programmati, ma anche delle urgenze, in quanto il personale impegnato sarebbe altamente formato e specializzato e in grado di rispondere a qualsiasi complicazione. È un sistema che garantirebbe anche una economicità e un risparmio generale venendo incontro alle esigenze di mantenimento della spesa, che sembrano le uniche a governare la sanità oggi. Lo stesso discorso vale per la struttura di Piedimonte Matese che serve un territorio già particolarmente disagiato e difficilmente raggiungibile, soggetto a spopolamento. È da tenere presente che le distanze di Sapri e Polla dal più vicino presidio ospedaliero di Vallo della Lucania non garantirebbero i tempi massimi di percorrenza previsti dalla norma per il mantenimento in sicurezza della gestante e del bambino, esponendo un numero piuttosto elevato di cittadine a pericoli considerevoli. In ultimo, si tratta di territori di confine, le cui vie di comunicazione verso altre regioni, in tutti e tre i casi, sono migliori e più efficienti e che quindi contribuirebbero a generare una mobilità passiva verso strutture che non ci danno garanzie di sicurezza, producendo, oltretutto, costi nuovi ed enormi per il SSR. Alla luce di quanto riportato Le chiediamo, a nome di tutti i cittadini che rappresentiamo, di rivedere la decisione sulla chiusura dei punti nascita e di convocare un tavolo di confronto nel quale possano partecipare anche le associazioni di tutela dei cittadini che portano con sé una visione scevra da sovrastrutture politiche o di parte e fortemente incentrata solo ed esclusivamente sui bisogni dei cittadini.

IL GRUPPO UNITI PER BAIA ACCUSA DI IMMOBILISMO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE


BAIA LATINA - Dure accuse di immobilismo amministrativo, ad opera del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Baia e Latina” di cui è capogruppo Michele Santoro, sono piovute sull’operato dell’Amministrazione Comunale di Baia e Latina, durante i lavori del Consiglio Comunale tenutosi nei giorni scorsi per l’approvazione di importanti argomenti tra i quali il riequilibrio di bilancio ai sensi dell’articolo 193 del testo unico del 2000.  Il Consiglio Comunale - dichiara Michele Santoro (nella foto) - deve soprattutto effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e, quindi, giudicare l’esecutivo per quello che è stato in grado di realizzare. Lo stato di realizzazione generale dei programmi, inteso come il rapporto tra lo stanziamento globale previsto in bilancio e il corrispondente volume di impegni assunti nella prima parte dell’esercizio finanziario, è quindi l’elemento da considerare per giudicare la capacità dell’Ente di raggiungere i propri obiettivi di programma.  Ebbene, continua Michele Santoro, dall’analisi del quadro riassuntivo, dello stato di realizzazione dei programmi 2019, riportati nella tabella   della ricognizione sui programmi 2019 e sugli equilibri di bilancio, emerge una situazione drammatica e vergognosa della incapacità della Giunta Municipale di realizzare i programmi previsti. Infatti i programmi effettivi di spesa cioè le risorse impiegate nei programmi sono NEL TOTALE pari al 3,70% di quanto previsto, in particolare per quanto riguarda la pubblica istruzione è pari al 1,94 %, per quanto riguarda la viabilità e trasporti è pari al 2,19 %, per quanto riguarda il territorio e l’ambiente è pari al 2,22% per quanto riguarda il settore Politiche giovanili, sport e tempo libero è pari al 0,07%, ed infine per quanto riguarda Assetto del territorio ed edilizia abitativa è pari al 1.92%. Questa è la dura e cruda realtà, dello stato di realizzazione dei programmi, che la vostra Amministrazione   è stata capace di realizzare e che ha sottoposto questa sera all’esame del Consiglio comunale per l’approvazione. Questo contrariamente a quanto   ci vorreste far credere, è quello che siete stati capace di realizzare nel corso dell’esercizio finanziario, ed è quello per il quale dovete essere giudicati da questo consiglio e dalla nostra comunità. In sintesi, noi consiglieri, dobbiamo giudicare quello che siete stati capace di programmare e realizzare in questo scorcio di esercizio finanziario, cioè dobbiamo giudicare la realizzazione dei programmi in base alle poste di bilancio, cioè dobbiamo analizzare la vostra capacità (incapacità) di gestione. Si proprio incapacità visto i risultati che ci sono stati sottoposti per l’approvazione. Nel documento allegato alla proposta di deliberazione si legge testualmente: “La tabella riporta la situazione iniziale dello stato di realizzazione complessivo dei programmi fornendo inoltre le seguenti informazioni:
-          La denominazione dei programmi;
-          Il valore di ogni singolo programma;
-          Le risorse previste in bilancio distinte da quelle già attivate;
-          La destinazione delle risorse al finanziamento di spese correnti, spese in C/capitale, con l’eventuale aggiunta del rimborso prestito; la percentuale di realizzazione (% impegnato) sia generale che per singole componenti”.
Quindi vi invito a prendere visione della tabella da voi riportata nell’allegato alla proposta di deliberazione per rendervi conto che nel 2019 non sono previsti investimenti, in definitiva non avete previsto di finanziare nessuna opera pubblica NELLA SOSTANZA NON SIETE RIUSCITI A REALIZZARE NESSUNA OPERA PUBBLICA. Ecco questo è quello che ci avete sottoposto per l’approvazione, questo è quello per il quale vi dobbiamo giudicare, questo è quello che siete stati capace di fare cioè niente – zero. Ed allora, conclude Michele Santoro, invece di chiedere a questo consiglio di approvare il nulla, perché non chiedete scusa ai cittadini di Baia e Latina per tutto quello che non siete stati capace di fare nell’interesse della nostra collettività e prendere l’unica vera e seria decisione nell’interesse di tutti in modo da evitare altri irreparabili danni alla nostra comunità? In termini pratici perché non compite un atto di grande dignità politica e rassegnate le dimissioni?”.ù
Pietro Rossi