19 febbraio 2014

ORDINANZA DEL SINDACO DI PIEDIMONTE MATESE CHE VIETA LA VENDITA DI BOMBOLETTE SPRAY PER CARNEVALE

PIEDIMONTE MATESE. Sicurezza e decoro, le parole chiavi dell’Amministrazione comunale guidata da Vincenzo Cappello per i festeggiamenti del Carnevale. L’ordinanza del Sindaco di Piedimonte Matese arriva anche quest’anno, e vieta agli esercenti della città la vendita di bombolette spray imbrattanti (ad eccezione di quelle che spruzzano stelle filanti o coriandoli), fialette maleodoranti, scherzi carnevaleschi a base di inchiostro, e ogni materiale che non riporti il marchio di omologazione CE attestante la conformità ai requisiti previsti dalle Direttive Comunitarie in materia di sicurezza, sanità pubblica e tutela del consumatore. Allo stesso modo ne viene proibito l’uso in pubblico. Bombolette e altri scherzi possono difatti causare danni, anche irreversibili, a cose appartenenti al patrimonio architettonico della città, o a persone, poiché spesso tali materiali vengono adoperati con leggerezza in luoghi affollati, dando origine ad offese fisiche di qualsiasi entità. L’ordinanza sindacale vieta altresì il lancio di uova marce e di buste contenenti liquidi o altro materiale che possa arrecare danno a persone. I trasgressori saranno puniti con il sequestro dei prodotti e con una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. Gli eventuali danni cagionati da minori verranno risarciti dai genitori. L’ordinanza resterà in vigore sino al giorno 9 Marzo  2014.
Pietro Rossi


LA TRAGEDIA DEL POPOLO PALESTINESE RACCONTATA DALLA GIORNALISTA ANTONELLA RICCIARDI.


Antonella Ricciardi
PIEDIMONTE MATESE. Giovedì 20 febbraio alle ore 17,30 presso la Sala Minerva dell’Associazione Storica del Medio Volturno, si terrà la presentazione del volume di Antonella Ricciardi “Palestina- Una terra troppo promessa”. A presentare l’opera sarà l’autrice Antonella Ricciardi giornalista pubblicista e Prof.ssa di Storia e Filosofia che avrà come correlatore Michele Iannelli Medico e Scrittore."I Palestinesi sono in Palestina perchè la Palestina è la Patria, l'unica Patria del popolo palestinese": così si conclude Palestina. Una terra troppo promessa, libro di Antonella Ricciardi  che tratta di una delle migliori ricostruzioni della ormai più che sessantennale vicenda palestinese, delle violazioni alle risoluzioni ONU perpetrate dai governi di Tel Aviv, i quali, a prescindere dal loro colore politico, hanno vessato, umiliato e costretto all'esilio coloro i quali non rientravano nei canoni dello stato etnico che il Sionismo sta tentando di realizzare in Palestina. L’opera mette in luce la tragedia del popolo palestinese e gli aspetti più sconcertanti del modo in cui i padroni del mondo trattano il conflitto in Palestina. Si moltiplicano le cariche di odio e di violenza per cancellare gli effetti di una forte identità che non si arrende e combatte per una terra ricca di memoria e di sentimenti, simboleggiati dall'attaccamento dei palestinesi alle chiavi di casa. Se qualcuno pensa di comprare il dolore dei palestinesi con un fiume di dollari, si sbaglia. L'appoggio americano e israeliano ai politicanti palestinesi è solo fattore di divisione e di corruzione e non produce che una ulteriore destabilizzazione: una guerra civile, una guerra senza fine, con il rischio di diventare mondiale perché la Terrasanta è troppo piccola per tre Religioni monoteiste, è una zona geostrategica molto importante e molto ricca. E' molto difficile, infatti, uscire dalla situazione attuale, nella quale, al di là di tutte le occasionali condanne, nulla di sostanziale viene fatto per impedire che i governanti di Tel Aviv continuino in una politica che ha come fine ultimo la creazione di una "Grande Israele".

Pietro Rossi

PARTE IL PROGETTO GIOVANI VERSO ANZIANI: NUOVE RELAZIONI TRA GENERAZIONI E CULTURE A PIEDIMNTE MATESE



PIEDIMONTE MATESE. Il progetto GIOVANI VERSO ANZIANI: NUOVE RELAZIONI TRA GENERAZIONI E CULTURE” si pone come obiettivo il confronto intergenerazionale, mediante tecniche innovative e la diffusione capillare su tutto il territorio nazionale. Il progetto, presentato dalla Federazione Salesiani per il Sociale SCS/CNOS"  e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (L. 383/2000 lett. F Linee di indirizzo annualità 2012),  è in atto,  in tutta Italia, presso la sede di ogni associazione affiliata alla Federazione. La Federazione che comprende associazioni, oratori, cooperative e case famiglia si dedicano in all’educazione dei giovani, specialmente quelli più emarginati e svantaggiati, secondo il carisma salesiano. Tra le varie associazioni partecipanti è presente anche l’Associazione Salesiani Cooperatori Centro locale di Piedimonte Matese che, in partenariato con il Comune di Piedimonte Matese, vuole avvicinare le generazioni, mediante la realizzazione di due laboratori. Grazie al laboratorio d’informatica, un corso gratuito che vede coinvolti in qualità “studenti” 15 anziani, con oltre 65 anni di età, e in qualità di tutor 15 giovani che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età. Ogni giovane affiancherà l’anziano nella comprensione del linguaggio tecnologico e nell’alfabetizzazione informatica. Tale corso si articolerà in un incontro settimanale di ore 2, da svolgersi il sabato, a partire dal 22 febbraio presso l’Oratorio Salesiano sede dell’Associazione dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Negli stessi luoghi, insieme al laboratorio di informatica, si svolgerà un laboratorio di giornalino ovvero, con l’aiuto dei ragazzi, ogni anziano, partecipante al corso di informatica, dovrà redigere, su formato elettronico con l’uso di un programma di scrittura, una storia riguardante la sua vita, un luogo della propria giovinezza particolarmente caro, una ricetta, gli antichi mestieri di una volta. Tutti gli  articoli saranno inseriti nella rubrica “Il nonno racconta…” all’interno della pubblicazione mensile “La voce del Borgo” – Sepicciano, curata dall’Associazione Oscar Club Sepicciano sotto la supervisione del Prof. Franco Mattei. Scopo delle due iniziative è lo scambio generazionale di esperienze e culture; i giovani trasferiranno la nuova tecnologia con i suoi linguaggi agli anziani, mentre gli anziani trasferiranno ai giovani la propria storia, fatta di ricordi e di valori, di emozioni e di aneddoti per una consegna, alle generazioni future, di un bagaglio esperenziale che non sia tanto di carattere professionale e lavorativo, ma soprattutto emozionale.  Il dialogo intergenerazionale vuole tarsferire ai giovani il messaggio che il futuro non deve spaventare al punto tale da rifiutare ogni forma di crescita mentale e sociale; gli anziani per i giovani possono rappresentare un traguardo, un obiettivo, se però gli anziani vivono il loro tempo e non si limitano a sopravvivere al loro tempo.
Pietro Rossi





ROMANO SU DISOCCUPATI CAMPANI A SANREMO: STIAMO CERCANDO DI CONTATTARE GLI UFFICI DELL’ARISTON PER OFFRIRE UN INCONTRO AI DUE DISOCCUPATI. FAREMO TUTTO IL POSSIBILE PER ESSERE D’AIUTO”.

On. Paolo Romano
“Sono rimasto colpito dalle forte azione dei due lavoratori campani a Sanremo. Io e i miei collaboratori cercheremo di contattare il festival nelle prossime ore e nella giornata di domani per avere un contatto con i due lavoratori, che da quello che si è capito sono parte della complicata situazione legata ai consorzi di bacino” Spiega il Presidente del Consiglio della Regione Campania, Paolo Romano. “Mi impegno personalmente ad invitare nei miei uffici, i due signori giunti fino al palco dell’Ariston per esprimere la loro protesta disperata. Cercheremo un’incontro nel giro di pochi giorni per capire insieme, come l’istituzione che presiedo possa trovare delle soluzioni”  Infine, Romano aggiunge: “Purtroppo è sempre un forte dispiacere vedere queste scene, stiamo facendo il possibile per offerte il meglio alla Campania, ma evidentemente non basta e bisogna fare di più per evitare tali sofferenze”

Claudio Lo Tufo
Portavoce Presidenza del Consiglio

Regione Campania

Sanremo: domani Rufus ''satanista'', gay e contestatissimo Confermata la presenza di Wainwright. Lui: "Non volevo offendere il Messia".

Rufus Wainwright sarà ospite a Sanremo domani sera, mercoledì 19 febbraio. Nonostante i papaboys (vedi in basso il videoservizio del Tg3), e nonostante le proteste del consigliere Rai Antonio Verro. L'artista canadese, considerato balsfemo presenterà i suoi brani (non si hganno notizie sul cachet), ma probabilmente non si esibirà in "Gay Messiah", una delle sue canzoni più famose, ma soprattutto quella che gli ha fatto guadagnare la fama di satanista. Il pezzo è inserito nella raccolta di successi che il cantautore pubblica in Italia proprio in questa settimana. Ufficialmente, Rufus è sostenitore dei diritti degli omosessuali.  Gay dichiarato, nel 2012 si è sposato con il compagno Jorn Weisbrodt e ha avuto una figlia da Viva Lorca, figlia appunto di Leonard Cohen. Secondo il movimento di religiosi che lo accusa, avrebbe “comprato una bambina concepita in provetta”, che ora crescerebbe "senza madre, ma con due padri gay".

Il testo proibito e Rufus: "Non parla di Gesù"


Difficile recuperare qualche sua dichiarazione in merito. Di sicuro c'è solo il  testo di Gay Messia, che come traduce Panorama, recita: "Lui vivrà e poi nascerà da un film porno degli Anni '70, vestendo calzettoni di spugna con stile e con un sorriso innocente. Fareste meglio a pregare per i vostri peccati, perché il Messia gay sta arrivando [...] No, non sarò io, Rufus il battista. No, non sarò l'unico, battezzato nello sperma. Se invece dovesse succedere che qualcuno chiederà la mia testa, allora io mi piegherò sulle ginocchia e gliela offrirò a testa bassa". Dalla sua Rufus ha chiarito che il Messia gay "non è Gesù", ma ciò non ha fermato la protesta dei Papaboys, che chiedevano di eliminarlo dalla lista degli invitati.

"Perché i Papaboys non seguono l'esempio di Francesco?"


Secondo l'artista la canzone "Non è la rappresentazione di Cristo o di nessun’altra figura ma la metafora di un mondo dove omosessuali ed etero godono degli stessi diritti e che, a giudicare dalle reazioni in Italia, sembra ancora molto lontano. "È triste", ha proseguito, "che molti seguaci della Chiesa Cattolica non seguano la linea del loro leader Papa Francesco nell’accettazione di donne, gay e altre minoranze". Rufus, si legge, non voleva urtare il sentimento religioso di alcuno, la sua Gay Messiah è un anthem (composizione tradizionale di musica vocale, ndr) interno alla comunità omosessuale". http://www.papaboys.org/

Degustazione per i 40 anni dell'azienda agricola 'Vitivinicola Bosco'

Castelvenere. Le bottiglie dell'azienda agricola 'Vitivinicola Bosco' tagliano il traguardo dei quarant'anni. Una tappa importante che la piccola azienda castelvenerese a conduzione familiare vuole festeggiare insieme ad amici ed appassionati del mondo del vino.  In programma per giovedì 20 febbraio, alle 19, presso l'osteria 'La Cascina di Bacco' di San Salvatore Telesino, un incontro-degustazione che porta in passerelle le annate 2011 e 2012 dell'Igp Beneventano Barbera Armonico e dell'Igp Beneventano Barbera Don Bosco. La degustazione  sarà guidata da Luciano Pignataro (giornalista enogastronomico, responsabile gruppo Slow Wine di Campania e Basilicata), Maria Grazia De Luca (delegata provinciale dell'Associazione Italiana Sommelier) e Pasquale Carlo (giornalista, collaboratore Slow Wine). L'incontro, che abbiamo deciso di sottotitolare 'Racconti sanniti di Barbera', vuole essere un momento non solo di augurio e di festa, ma anche di riflessione sul percorso di questo storico vitigno di Castelvenere e sulle potenzialità dei vini che da esso si producono. La degustazione, gratuita, è a numero chiuso. Prenotazioni: 329.7489190 - vitivinicolannabosco@gmail.com


DIAMO LA DIGNITA' CHE MERITA AL CIPPO DI TRENTOLA

MARCIANISE - Il cippo della centuriazione in località Trentola, è una testimonianza storica che la dice lunga sulla organizzazione sociale, politica, militare ed economica delle nostre terre e dei nostri avi, ai tempi della grande Capua e di Roma. La battaglia per il recupero dell’importante reperto storico parte dagli anni 80 con il Prof. Giuseppe Genoni storico locale che ha amato la sua terra e la sua gente. In città è ancora evidente il reticolo della centurazione testimoniato dalla geometria delle sue strade principali. Ora la richiesta di intervento la rivolgiamo al sindaco Tonino De Angelis attento e sensibile alla storia locale e seguace del prof. Genoni. “Il cippo è il principale testimone di quello che accadeva su queste terre – ha commentato Ernesto Genoni amministratore del gruppo. In vero la nostra antica storia, 2000-2700 anni fa, ruota con la centurazione, proprio intorno a quella di Roma. Dalle nostre terre, dalla nostra gente, dalle loro fatiche, attraverso i preposti al controllo dei campi e delle coltivazioni, arrivavano a Capua e a Roma i tributi dovuti per le terre che i nostri avi lavoravano, così come i nostri uomini che rimpinguavano le milizie romane, i giovani che venivano reclutati, e che la nostra terra doveva dare a Roma, per le centurie e l'esercito romano. Qualcuno, visto che la nostra è anche la terra dei campioni (quelli della Box e non solo) ha pensato che forse giugevano a Capua anche giovani lottatori da queste terre, che venivano selezionati proprio qui da noi, e che probabilmente si unirono a Spartaco ai tempi della rivolta. Io credo – ha continuato Genoni - che il cippo romano della centurazione, per quel poco che ci è rimasto a Trentola, non più essere lasciato nello stato di abbandono in cui versa, rappresentando per noi un punto fermo per le prime testimoninze storiche di quella che poi è diventata Marcianise. Secondo il gruppo “Quelli che vogliono bene a Marcianise” il Cippo della Centurazione romana va salvaguardato e collocato, per cio’ che rappresenta, in maniera degna e corretta.” Una proposta per meglio conservarlo e collocarlo viene da Franco Cavagnuolo componente attivo del gruppo. “La soluzione? Ingabbiarlo in una rotonda luminosa (che lo protegga e lo renda visibile anche agli autisti di autocarri ubriachi),poggiarlo su di una pedana che lo sollevi un 20/ 30 centimetri dal livello attuale del piano della strada, e caso mai circondarlo in plexiglass a dovuta distanza e da paracolpi in marmo con catarifrangenti e ben visibili che ne formino un circolo a sua protezione, oppure rimuoverlo (per tutelarlo e proteggerlo nei secoli a venire) e sostituirlo con una replica, una copia a sua immagine e somiglianza come si è fatto a Roma Firenze, Venezia Pompei ed Ercolano con le opere sue coetanee e l’originale conservarlo in un museo.”