19 febbraio 2014

LA TRAGEDIA DEL POPOLO PALESTINESE RACCONTATA DALLA GIORNALISTA ANTONELLA RICCIARDI.


Antonella Ricciardi
PIEDIMONTE MATESE. Giovedì 20 febbraio alle ore 17,30 presso la Sala Minerva dell’Associazione Storica del Medio Volturno, si terrà la presentazione del volume di Antonella Ricciardi “Palestina- Una terra troppo promessa”. A presentare l’opera sarà l’autrice Antonella Ricciardi giornalista pubblicista e Prof.ssa di Storia e Filosofia che avrà come correlatore Michele Iannelli Medico e Scrittore."I Palestinesi sono in Palestina perchè la Palestina è la Patria, l'unica Patria del popolo palestinese": così si conclude Palestina. Una terra troppo promessa, libro di Antonella Ricciardi  che tratta di una delle migliori ricostruzioni della ormai più che sessantennale vicenda palestinese, delle violazioni alle risoluzioni ONU perpetrate dai governi di Tel Aviv, i quali, a prescindere dal loro colore politico, hanno vessato, umiliato e costretto all'esilio coloro i quali non rientravano nei canoni dello stato etnico che il Sionismo sta tentando di realizzare in Palestina. L’opera mette in luce la tragedia del popolo palestinese e gli aspetti più sconcertanti del modo in cui i padroni del mondo trattano il conflitto in Palestina. Si moltiplicano le cariche di odio e di violenza per cancellare gli effetti di una forte identità che non si arrende e combatte per una terra ricca di memoria e di sentimenti, simboleggiati dall'attaccamento dei palestinesi alle chiavi di casa. Se qualcuno pensa di comprare il dolore dei palestinesi con un fiume di dollari, si sbaglia. L'appoggio americano e israeliano ai politicanti palestinesi è solo fattore di divisione e di corruzione e non produce che una ulteriore destabilizzazione: una guerra civile, una guerra senza fine, con il rischio di diventare mondiale perché la Terrasanta è troppo piccola per tre Religioni monoteiste, è una zona geostrategica molto importante e molto ricca. E' molto difficile, infatti, uscire dalla situazione attuale, nella quale, al di là di tutte le occasionali condanne, nulla di sostanziale viene fatto per impedire che i governanti di Tel Aviv continuino in una politica che ha come fine ultimo la creazione di una "Grande Israele".

Pietro Rossi