19 giugno 2010

COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIERE COMUNALE NICOLA DE GIROLAMO


PIEDIMONTE MATESE. In merito al recente documento stilato dagli amici del Pdl dell’Alto Casertano, voglio precisare che il bisogno di una rappresentanza della nostra area si evince oggi più che mai, cercando di ottenerla per coloro che sono stati eletti e che già oggi rappresentano egregiamente il Matese e il Medio Volturno. Chi dalla politica, ovvero dalle urne non ha ottenuto quel necessario riscontro per andare a governare, ha oggi invece, il compito ed il dovere di sostenere appunto gli eletti e continuare a contribuire per la crescita del partito, come hanno già fatto con abnegazione, cimentandosi alle scorse elezioni provinciali e regionali e conquistando in ogni caso ottimi riscontri. Adesso però e senza giri di fronzoli, il Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano ed il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto sono coloro ai quali l’elettorato ha demandato questa responsabilità, e se documento da firmare c’è, dovrebbe essere quello che va nella direzione di rafforzare politicamente i nostri due esponenti da poco insediatisi nelle rispettive Amministrazioni. Soluzioni di continuità, soprattutto con il passato, l’elettorato ha dimostrato esprimendo il proprio consenso in altre direzioni, non ve ne sono. Il Presidente del Consiglio Romano a breve sarà nuovamente a Piedimonte Matese per ascoltare le esigenze dei cittadini e cercare con essi la politica migliore da attuare per il nostro territorio. Al Consigliere provinciale Stefano Giaquinto, profondo conoscitore delle problematiche che attanagliano un intero Alto Casertano, partendo anche e soprattutto dalla città dove egli ne è sindaco, Caiazzo, con una riscontrata politica “del fare” da due legislature quel collegio, attraverso 3870 consensi lo ha delegato a risolvere le questioni che la Provincia in cinque anni di Governo “De Franciscis” non è riuscita nemmeno a sfiorare. Tutto il resto, ovvero cariche, poltrone e soprattutto richiesta di visibilità fanno parte di un “canovaccio” appartenente ad un modo di fare politica che abbiamo sempre contestato e addebitato da sempre e proprio ai nostri avversari politici nelle trascorse legislature. Non credo quindi che il Pdl dell’Alto Casertano, voglia adottare la politica “strillata” per un Consorzio o una Azienda partecipata. Anzi, aggiungo che per gli amici impegnati a svolgere già la loro preziosa attività di sindaco o assessore comunale nei rispettivi Enti, corre oggi l’obbligo per loro di continuare quell’incisiva opera di vicinanza alla gente, ascoltarla e cercare magari insieme ad essa di risolvere i problemi della quotidianità, altrimenti non demandabile ad altri. Solo così rafforzeremo la posizione del nostro partito sul territorio e soprattutto continueremo a dare quel contributo di crescita costante che il Pdl merita senza se e senza ma. Sono sicuro quindi che sia Romano, sia Giaquinto, ma soprattutto i nostri coordinatori provinciali e regionali Giuliano e Cosentino, non hanno lasciato nulla al caso ed anzi, proprio questi ultimi due sono i custodi e le massima espressione politica ai quali i cittadini del nostro territorio riconosciutisi nel Pdl, possano ambire.

Fonte:comunicato sampa di Nicola De Girolamo

INCONTRO DI STUDIO SULLA TUTELA DELL’AMBIENTE A PIEDIMONTE MATESE CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI ASSESSORI PROVINCIALI CERRETO E CANGIANO.

PIEDIMONTE MATESE. La tutela dell’ambiente rappresenta una delle maggiori sfide che si presentano all’orizzonte dell’uomo nel Terzo Millennio. Lo sviluppo tecnologico, il progresso industriale e la cultura consumistica comportano una sempre maggiore eclissi nella coscienza del singolo di valori fondamentali intriseci all’uomo stesso e fondamentali per la sua sopravvivenza. L’ambiente in cui si vive non rappresenta infatti un elemento indifferente alle attività umane, ma il suo fragile ecosistema, una volta compromesso, risulta riparabile solo mediante un lento e difficile progresso di recupero. In tale prospettiva l’iniziativa del singolo anche se rappresenta un buon punto di partenza risulta poco efficace nei risultati in quanto spesso i danni ambientali travalicano la realtà locale di una singola comunità ed assumono dimensioni maggiori. Questo è quanto emerso durante un incontro di lavoro, tenutosi in Piedimonte Matese, al quale hanno partecipato oltre agli Assessori provinciali Marco Cerreto e Gimmy Cangiano, anche Michele Santoro Commissario provinciale dell’Associazione ASTRAmbiente e numerosi amministratori locali di diversi Comuni dell’area del Matese tra cui Antonio Mallardo Assessore al Comune di San Gregorio Matese, Pietro Antoscia di Pietravairano, Antimo Nocera Sindaco di Dragoni, Francesco Imperatore Consigliere Comunale di San Potito Sannitico, Avv. Cambio Elisabetta Vice Sindaco Comune di Fontegreca. Aggiunge Michele Santoro: “Una delle principali urgenze presenti in Terra di Lavoro evidenziata mediante studi di settore è rappresentata dal recupero del fiume Volturno. Esso, infatti, rappresenta una delle maggiori riserve floro-faunistiche presenti sul nostro territorio, senza dimenticare le innumerevoli tracce storiche presenti sulle sue sponde, come ad esempio le rovine dell’antico ponte romano che collegava il comune di Baia Latina con quello di Alife, oppure gli innumerevoli “ricoveri” in cui durante la seconda guerra mondiale gli abitanti delle città oggetto di occupazione si rifugiavano per ripararsi dai bombardamenti, ed altro ancora. Tutto ciò costituisce una preziosa eredità storica, culturale ed ambientale che necessita una reale assunzione di responsabilità da parte di tutta la società civile, anche al fine di renderne possibile il suo tramandarsi alle future generazioni. Preoccupante risulta il suo stato di salute delle acque del Volturno, basti pensare alla presenza di metalli pesanti, alla incivile abitudine di adibire le sue sponde a temporanee discariche abusive, alla pesca abusiva, ecc. Mentre non meno grave risulta essere lo stato di abbandono dei siti di interesse storico prima citati”. Tanto premesso, l’Associazione Astrambiente, sente forte la necessità di assumere un ruolo propulsivo teso alla realizzazione di iniziative finalizzate al recupero, alla tutela ambientale ed alla rivalutazione culturale del fiume Volturno. A tal fine intende promuovere e coordinare, con la regia della Provincia di Caserta e la collaborazione fattiva e personale degli Assessori Cerreto e Cangiano, la realizzazione di un Comitato Intercomunale cui potranno aderire tutte le Istituzioni pubbliche, le associazioni ambientali e culturali presenti sul territorio sensibili ed interessate alla problematica. La Provincia di Caserta, ha dichiarato l’Assessore Marco Cerreto, dovrà necessariamente assumere un ruolo fondamentale e rendersi parte attiva alla realizzazione dell’iniziativa che se realizzata contribuirà in modo indelebile alla salvaguardia ed allo sviluppo del territorio. Il territorio della Provincia di Caserta, conclude l’Assessore Cangiano, necessità urgentemente per i forti ritardi accumulati negli anni di iniziative mirate di politiche attive del lavoro capaci di invertire il trend occupazionale che oggi, purtroppo, vede la nostra Provincia soffrire più delle altre questo drammatico momento di crisi economica. Una efficace attività di recupero ambientale necessita infatti di una attività di concertazione tra tutti i soggetti interessati avente ad oggetto le tipologie di intervento e le modalità di realizzazione di questo ambizioso progetto.

Pietro Rossi

PARTE LA RACCOLTA FIRME PER LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE “INCENTIVI A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI CAMPANI ATTI A CONTRASTARNE LO SPOPOLAMENTO.


FONTEGRECA. L’iniziativa cade proprio al momento giusto. Nei giorni scorsi il presidente dell’Uncem Enrico Borghi, il presidente di Federforeste Pierluigi Ferrari hanno inviato una lettera al presidente del consiglio Silvio Berlusconi e a tutti i Governatori delle regioni italiane, per sollecitare l’adozione di decisioni a favore della “Montagna povera italiana”. Per scienza di tutti, la lettera contiene una più ampia richiesta per la definizione di una “clausola sociale” a favore della montagna, vale a dire: un complesso di vantaggi fiscali e tariffari che, insieme a servizi adeguati, concorrano ad offrire alle popolazioni della “montagna povera italiana” forti ragioni per frenarvi l’esodo e per invertirvi la tendenza all’abbandono. Il prossimo 7 luglio ci sarà una tavola rotonda, su queste tematiche, in Val Gardena con la partecipazione di esperti, rappresentanti del governo centrale, Governatori, tra questi ci sarà pure il nostro Governatore Caldoro. Non è più tempo di guardare a campanilismi e interessi personali, afferma il Prof. Marco Fusco (nella foto) Presidente del Comitato EDA CE6, ne va della salvezza dell’intero Matese. Parte la raccolta firme per la proposta di legge regionale “Incentivi a favore dei piccoli comuni campani atti a contrastarne lo spopolamento e a favorirne la ripopolazione.” Sono chiamati a raccolta tutti i giovani matesini, le associazioni, la chiesa locale, la gente comune per questa battaglia di civiltà. Stiamo vivendo un momento storico, politico ed economico a dir poco drammatico. Il nuovo censimento ci dice che lo spopolamento avanza senza conoscere ostacoli. I giovani scappano, da noi due giovani su tre sono senza lavoro, il 5 % della popolazione rimane analfabeta, rispetto alla media nazionale che si attesta intorno all’ 1,5% e, ancor più grave, l’analfabetismo di ritorno colpisce intere fasce della popolazione. Il territorio matesino presenta oggi, rispetto all’intero quadro nazionale: uno dei più alti indici di popolazione anziana, uno dei più bassi tassi di natalità, uno dei più alti tassi di mortalità. Una legge ad hoc per contrastare dunque lo spopolamento e favorire il ripopolamento delle aree interne della nostra regione, abbandonate per mancanza di lavoro e di servizi. L’appuntamento è per domenica 20 giugno per firmare la proposta di legge presso gli appositi banchi posti davanti alla Cattedrale di Alife, in Piazza Carmine a Piedimonte Matese e nella Piazza Principale a Valle Agricola. Ecco perché, conlude il Prof. Fusco, non è più procrastinabile l’idea di una legge ad hoc per i piccolo comuni. La proposta di legge regionale consta di 14 articoli. Pubblichiamo le finalità di questa proposta di legge “La regione, nel pieno rispetto dei dettami costituzionali ed in attuazione del principio di sussidiarietà così come formulato dal titolo V della Costituzione e della riforma istituzionale in senso federalista, persegue lo sviluppo sociale, culturale, civile ed economico dei territori dei piccoli comuni, attraverso la promozione ed il sostegno delle attività economiche, sociali, ambientali, culturali in essi esercitate e la tutela e la promozione del patrimonio paesaggistico, rurale, religioso, storico-culturale custodito in tali comuni, favorendo altresì l’adozione di misure in favore dei cittadini residenti e delle attività economiche, con particolare riferimento al sistema dei servizi territoriali. Ai fini della presente legge per i piccoli comuni si intendono quelli con popolazione fino a duemila abitanti sulla base dell’ultima rilevazione demografica. Al fine di favorire il processo di riorganizzazione sovracomunale dei servizi, delle funzioni e delle strutture la regione ne promuove e ne incentiva la gestione associata. La regione incentiva con azioni proprie l’utilizzo delle moderne tecnologie dell’informatica nel processo di ammodernamento di piccoli comuni nella gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali” . Art. 2( Linee generali di intervento); art. 3( Interventi per l’erogazione di servizi utili alla collettività); art. 4( Semplificazione delle rendicontazioni); art. 5(Incentivi per l’insediamento nei piccoli comuni); art. 6.( Agevolazioni tributarie ed economiche); art. 7( Attività e servizi); art. 8 (Valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e tipici); art. 9. ( Interventi a favore dei residenti); 10.( Interventi per la mobilità); art. 11.( Politiche di sostegno alla permanenza delle popolazioni residenti nei piccoli comuni); art. 12( Politiche di sostegno alle piccole e medie imprese operanti nei piccoli comuni); art. 13( Disposizioni finali); art. 14( Norma finanziaria).


Pietro Rossi

Nuovo Direttivo per la Pro loco Alifana.


ALIFE. Si sono svolte le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’ Associazione Pro Loco Alifana è nella seduta del 16 Giugno u.s. gli otto eletti si sono riuniti nel primo Consiglio Direttivo per eleggere le nuove cariche sociali . Presidente è stato nominato all’unanimità dall’assemblea il sig. Raffaele Versaci (nella foto) già Vice-Presidente in carica e primo per numero di voti avuti durante la votazione., Vice-Presidente è stata nominata la giovane Valeria Di Caprio. Inoltre sono state assegnate le deleghe ai vari settori della Pro Loco Alifana tra le quali Delegato allo Spettacolo e Turismo il sig. Calcagno Giuseppe, Delegato allo Sport il sig. Quirino Manzelli, Delegato alla Cultura la sig.na Angela Mezzullo. La carica di Tesoriere/Cassiere è stata assegnata al giovane Luca Santagata mentre i sigg. Renzo Salvatore e Sasso Alberto completano la squadra come consiglieri. Il nuovo Consiglio Direttivo, come da Statuto Associativo, rimarrà in carica per tre anni. Già a lavoro la Pro Loco Alifana , forte della collaborazione con gli enti locali, tra cui il Comune di Alife, ha programmato una serie di iniziative per l’estate tra le quali la Cicloturistica “Passeggiata ecologica per le Vie di Alife “ giunta oramai alla sua 8^ Edizione che si svolgerà Domenica 4 Luglio p.v.

Pietro Rossi

Palumbo (Ugl Caserta): “I politici si sono dimostrati i peggiori dirigenti della provincia”


CASERTA. Una dura reprimenda quella che la Ugl ha rappresentato a Caserta nella serata di ieri al convegno “Emergenza lavoro” organizzato dall’Associazione “Sei Caserta” di Luigi Falco. Un argomento ostico quello proposto dell’ex sindaco della città col quale si cono cimentati molti degli attori della impresa, del sindacato e della politica di terra di lavoro. A parlare per il sindacato guidato da Giovanni Centrella è stato il Segretario regionale del settore Agroalimentare della Ugl Campania Ferdinando Palumbo (nella foto) distintosi per un discorso asciutto e diretto che ha toccato i diversi punti della questione lavoro. Il sindacalista ha cominciato lanciando un appello alla serietà ed alla concretezza “Le dinamiche economiche ed occupazionali di questi anni non possono essere risolte né da Caserta né dalla Campania. Cominciamo da qui a dimostrare che il tempo della propaganda ad ogni costo deve lasciare spazio a quello della verità ed alla responsabilità”. Ha attaccato la politica Palumbo e lo ha fatto senza timori reverenziali: si è rivolto al Presidente della Provincia Zinzi, al Senatore Giuliano ed al Sottosegretario Cosentino, presenti in sala dicendo “I politici si sono dimostrati i peggiori dirigenti della provincia. Basta con gli spettacoli pietosi per scelta dei capogruppo, alle lungaggini per il varo delle giunte, basta con le dimissioni minacciate oggi e ritirate domani, basta con le dichiarazioni di guerra che i politici locali destinano alle altre province a scopo propagandistico ed elettorale, si abbia il coraggio di dire che la Campania deve crescere tutta assieme, la gente aspetta risposte non slogan”. E’ l’unico tra le decine di oratori convenuti a Caserta a ricordare che la frontiera europea del lavoro è la Flex security “che dovrebbe assicurare in regime di concorrenza sicurezza del reddito ed incentivi per il reinserimento dei lavoratori in tempi brevi a parlare di lavoro nero e di posto fisso (lo fa citando il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini ed il ministro dell’Economia Giulio Tremonti). E’ ancora l’unico a citare la riforma della contrattazione e la necessità di ricorrere al secondo livello per dirimere ed affrontare in maniera condivisa le problematiche imprenditoriali ed a ricordare la vertenza dei lavoratori del Cira. “Non è una battaglia di retrovia” afferma “bisogna sostenerla”.” Lavoro Nero, sicurezza, malavita, mancata attrattività dei territori ecco le piaghe che vanno debellate “conclude” nel frattempo puntiamo pure su settori anticiclici che fortunatamente rappresentano ancora le vocazioni tipiche di questo territorio”.


C.S.