02 dicembre 2020

Calo delle vendite, i gioiellieri auspicano riapertura delle attività.


CASERTA - C’è preoccupazione tra gli imprenditori del settore orafo casertano e campano. Il calo delle vendite prima e le limitazioni imposte dalla zona rossa poi stanno mettendo in grave difficoltà i gioiellieri. Denunciano ingenti perdite di fatturato e auspicano una riapertura delle attività come già avvenuto in altre regioni d’Italia. Il loro caso sarà affrontato venerdì 4 dicembre a partire dalle ore 14,30 nell’ambito di una videoconferenza organizzata da Federpreziosi Confcommercio. ‘Sarà l’occasione – spiega Steven Tranquilli, direttore nazionale di Federpreziosi – per condividere idee e proposte volte al rilancio del settore orafo campano ma anche per rafforzare la sua attrattività. Speriamo quindi che all’incontro on line possano intervenire in tanti. Associati a Confcommercio e non. Il momento è particolarmente difficile e l’unico modo per superarlo è fare rete. In provincia di Caserta operano 351 aziende al dettaglio, mettere insieme le forze significa avere un’unica grande voce che non potrà non essere ascoltata dalle istituzioni. Il rinvio delle scadenze fiscali e i ristori sono infatti, a nostro avviso, soltanto una panacea. Non risolveranno i problemi della categoria. Noi vogliamo lavorare per poter far fronte agli impegni assunti. In particolare con i fornitori. Continuare a rimanere chiusi significa erodere una grossa fetta di mercato soprattutto in vista delle festività natalizie’. Poi un riferimento all’e-commerce. ‘E’ vero – spiega Tranquilli – che le vendite on line nell’ultimo anno sono aumentate, passando in media da un 35% ad un 50% , ma si tratta di un risultato poco significativo innanzitutto perché ha riguardato soltanto i punti vendita che sono riusciti ad organizzarsi e non quindi tutti gli imprenditori del settore ma anche perché il nostro resta un prodotto fisico che il cliente è abituato a toccare con mano, guardare da vicino, verificarne le caratteristiche prima di acquistare’. Infine un augurio alla categoria in occasione della festività del santo patrono, Sant’Eligio, che ricorre il primo dicembre: ‘Lo spirito che in tutta Italia unisce gli orafi nella giornata dedicata al santo patrono resta immutato malgrado la crisi. Riti religiosi e riunioni conviviali sono da sempre una tradizione estremamente viva e profondamente sentita alla quale quest’anno forzatamente dovremo, nostro malgrado, rinunciare. Le celebrazioni per la figura simbolo della categoria – l’artigiano orafo divenuto maestro di Zecca alla corte di Francia, apprezzato per la sua onestà e trasparenza – ci vede però, quest’anno più che mai, accomunati da un sentimento di condivisione e di testimonianza dei valori comuni al di là della tradizione formale. Valori reali e valori morali’. Per partecipare alla videoconferenza di venerdì 4 dicembre è sufficiente inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica caserta@confcommerciocampania.it ed ottenere il link della piattaforma zoom che ospiterà l’evento on line.

Pietro Rossi

CAIAZZO BENE COMUNE CHIEDE ALL’AMMINISTRAZIONE GIAQUINTO DI INTERVENIRE URGENTEMENTE PER GARANTIRE UN SERVIZIO IDRICO MINIMO ESSENZIALE ALLA ZONA POZZILLI


CAIAZZO - “Privare un’intera borgata dell’acqua in tempi di pandemia, quando essa rappresenta l’elemento fondamentale per prevenire il diffondersi del Covid-19, è davvero assurdo ed anche incomprensibile perchè non è possibile che, dopo aver sostituito la pompa di sollevamento già 4 volte, la zona di Pozzillo oggi registra ancora gravi carenze idriche”.  La denuncia arriva dai consiglieri comunali di Caiazzo Bene Comune, Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca (nella foto) che, dopo l’ennesima segnalazione arrivata dai residenti della zona, hanno preso carta e penna e chiesto direttamente al sindaco Stefano Giaquinto, all’assessore delegato Giovanni Di Sorbo e al responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Raffaele Marra di attivarsi affinchè, in tempi brevissimi, venga ripristinata la normale erogazione di acqua potabile in quell’area. “Sono giorni che ci pervengono lamentele riguardo il disservizio che riguarda la fornitura idrica e che vede coinvolta la zona di “Pozzillo”. Ancora una volta ci ritroviamo a parlare di carenza idrica e, ancora una volta, ad essere interessata è quella zona di periferia dove abitano il consigliere Tommaso Pannone e l’Assessore Teresa Fasulo che pare non si accorgano della problematica, o magari fanno finta di non accorgersene. La sola differenza è che questa volta sindaco ed assessore delegato non possono ricorrere ai futili alibi e nascondersi dietro la comoda scusante che nel periodo estivo si riempiono le piscine e vi sono gli orti da innaffiare. Infatti, proprio nel periodo estivo, l’assessore delegato ai lavori pubblici e servizio idrico disse che il problema era scaturito dal troppo lavoro che le pompe dovevano sopportare per sostenere le richieste dell'utenza”, spiegano i rappresentanti della minoranza. “Sta di fatto che la pompa idrica in questione che permette il sollevamento dell’acqua da Caiazzo (scuole medie) fino al serbatoio in località Pozzillo, è stata già sostituita 4 volte dall’estate, l’ultima volta proprio nel mese scorso. Volendo considerare i costi che l’Ente deve sostenere ogni volta per la sostituzione delle pompe, ci accorgiamo di quante migliaia di euro sono state spese inutilmente. Ora, noi abbiamo difficoltà a capire cosa possa essere successo ma, sta di fatto che la situazione attuale è gravissima ed imbarazzante, per non dire tragica. Nella situazione sanitaria attuale, considerato che i residenti in questione allo stato attuale stanno vivendo una situazione precaria, non potendo di fatto ottemperare a quelle che sono le linee guide dettate dall’OMS per contrastare il Coronavirus, è ancora più grave la mancanza dell’acqua, senza contare che nella zona abitano persone affette da gravi patologie. Se non possiamo parlare di incompetenza, allora deve proprio trattarsi di stregoneria”, concludono Ruggieri, Mone e Della Rocca.

Pietro Rossi