28 febbraio 2009

LA REGIONE CAMPANIA IN AIUTO DEGLI STUDENTI DISABILI SENSORIALI.


Piedimonte Matese. Il Consiglio Regionale della Campania, in attuazione dell’art. 5 della Legge 18 Marzo 1993 n. 67 ha istituito, con la Legge regionale n.1 del 19 Gennaio 2009, un fondo annuale di euro 2,5 milioni per l’assistenza didattica domiciliare post-scolastica ai disabili sensoriali, detto fondo è da ripartire tra le province della Campania. Si tratta di un importante intervento di giustizia sociale - ha dichiarato il dott. Giuseppe Aiale rappresentante dei Genitori soci dell’UICI della Regione Campania e presidente dell’Associazione Genitori di Ragazzi con minorazioni visive e non “Fuori dagli schemi”onlus. Grazie all’impegno del Consigliere regionale On. Dott. Gennaro Oliviero (nella foto),Presidente del Gruppo Consiliare del Partito Socialista, che riveste presso il Consiglio Regionale della Campania importanti incarichi istituzionali, tra questi, quello di Componente della V^ Commissione: Sanità e Sicurezza Sociale, si è potuto raggiungere questo primo importante obiettivo. Il servizio, continua il dott. Aiale, consiste in un’azione di attività didattica di supporto da svolgere presso il domicilio dell’utente in orario extrascolastico, affidato a personale docente qualificato anche esterno all’Istituto scolastico, che opererà in stretta collaborazione con il personale docente curriculare e di sostegno. L’apporto dell’insegnante domiciliare rappresenta un valido strumento per una reale integrazione scolastica dei ragazzi con minorazioni sensoriali, i quali vivono situazioni di svantaggio sociale, culturale e cognitivo. Nel territorio regionale, il processo educativo nei confronti dei citati alunni, non ha mai prodotto livelli soddisfacenti, in quanto, risultano fortemente carenti adeguati servizi di assistenza scolastica e vigilanza riferita alla fornitura di sussidi e ausili specifici necessari all’apprendimento. I genitori che comprendono l’importanza di inserire i propri figli in percorsi educativi istituzionali affrontano con sacrificio autonomamente i costi occorrenti per assicurare la giusta scolarizzazione, ma la scarsità di servizi di supporto, non permette alle singole istituzioni scolastiche di esprimersi in modo efficace ed ha costretto gli alunni con disabilità sensoriale a vivere in condizioni talvolta di isolamento. La soluzione, per quei genitori che non sono in condizioni di sostenere l’onere dell’insegnante domiciliare, è rifugiarsi nel ricovero del ragazzo in istituti privati specializzati. Al pagamento delle rette per questo tipo di attività provvedono le Amministrazioni Provinciali. L’istituzione del servizio didattico domiciliare extrascolastico, può limitare il trasferimento dei ragazzi in questi istituti e favorisce i processi integrativi, creando occasioni di integrazione certe a beneficio non solo agli alunni ed alle famiglie, ma anche ai docenti ed altri mediatori scolastici. Attraverso il servizio didattico domiciliare si realizza, come recita la L. n.328/2000, un sistema integrato di interventi a favore della persona, e consente di sostenere, per meglio garantire la qualità della vita, quelle azioni necessarie per rimuovere o limitare i presupposti di esclusione dalla vita sociale non solo dei ragazzi ma talvolta di interi nuclei familiari. In osservanza degli ordinamenti legislativi: L. 104/92; L. 67/93; L. 328/00, l’istituzione del servizio permetterà di superare quei fattori che impediscono l’esercizio del diritto all’istruzione e che frenano la presenza del soggetto nelle attività integrative.
Lo scopo è quello di incoraggiare l’integrazione, l’autonomia dei ragazzi attraverso un proposta che punta ad accrescere le loro possibilità nelle conoscenze, nella comunicazione, nelle relazioni e socializzazione. Il servizio educativo non mira al solo supporto nell’esecuzione dei compiti a casa, ma permette a questi alunni di raggiungere una migliore autonomia nella metodologia di studio, con conseguente acquisizione di una maggiore autostima. L’intervento regionale, finalmente, sopperisce opportunamente agli inconvenienti rilevati precedentemente, allorché, non essendoci contributi certi per gli adempimenti cui è rivolta la nuova legge, molto spesso detti utenti o non ne usufruivano affatto, o con molto ritardo, con evidenti scompensi didattici. È questo il vuoto che và finalmente a coprire la nuova Legge regionale approvata in Campania.

Pietro Rossi

IL SENATORE SARRO INAUGURA UNA NUOVA SEGRETERIA A VAIRANO SCALO.


Piedimonte Matese. Sarà inaugurata domani mattina, con inizio alle ore 11, la segreteria politica del Senatore della Repubblica Carlo Sarro (nella foto) in Via Napoli 89 a Vairano Scalo, nel comune di Vairano Patenora. Alla presenza del Sottosegretario di Stato all’Economia Nicola Cosentino e del deputato e già Ministro delle Telecomunicazioni Mario Landolfi, verrà tagliato il nastro della sede dove d’ora in poi il rappresentante dell’Alto Casertano in seno al Parlamento Italiano incontrerà e riceverà in alcuni giorni della settimana gli elettori ed i cittadini del comprensorio vaiaranese. La benedizione sarà impartita dal parroco Don Luigi De Rosa, poi a seguire Sarro incontrerà gli amministratori locali, i dirigenti e gli attivisti del centrodestra territoriale, a partire dai sindaci di Vairano Patenora e padrone di casa Giovanni Robbio, di Pietravairano Dario Rotondo, di Pietramelara Luigi Leonardo, di Roccaromana Anna De Simone, di Giano Vetusto Antonio Feola, di Roccamonfina Letizia Tari, di Mignano Montelungo Roberto Campanile, di Ricca d’Evandro Carmine Domenicano, di Conca della Canmpania Domenico Cinquegrana e di Galluccio Filippo De Gregorio. L’apertura della segreteria politica in città rappresenterà il punto di raccordo e di collegamento tra il senatore Sarro, gli amministratori locali ed i cittadini al fine di programmare e lavorare al meglio allo sviluppo e al rilancio del territorio che, per la prima volta dopo oltre cinquant’anni, può contare su un proprio rappresentante nel Senato della Repubblica.

LE ASSOCIAZIONI VENATORIE SI RIBELLANO ALLA PERIMETRAZIONE DEL PARCO DELLE ACQUE.CHIEDONO LA TUTELA DEI PROPRI DIRITTI AL SINDACO DI BAIA LATINA.


Baia Latina. L’ASSOCIAZIONE DEI MIGRATORISTI ITALIANI PER LA CONSERVAZIONE DELL’AMBIENTE NATURALE , dopo l’ incontro svoltosi il giorno 21 c.m. presso “l’aula consiliare del Comune di Baia e Latina” convocato dai consiglieri comunali di minoranza Michele Santoro e Giovanni Perretta, è venuta a conoscenza della volontà di adesione, da parte del Comune di Baia Latina, al progetto istitutivo. Come ha evidenziato il Presidente del sodalizio Francesco Arciprete in una missiva indirizzata al Sindaco di Baia Latina, l’ iniziativa è lodevole , ma purtroppo nasconde le solite problematiche di fondo. Difatti, ricorda il Presidente , come accaduto anche nel recente passato, vedi adesione al “Parco Monte Maggiore Monte Monaco”, non si è avvertita la sensibilità di interloquire con chi, in quel territorio, svolge l’attività della caccia. E’ stato rammentato che anche nell’altra occasione sono state le associazioni venatorie a chiedere un incontro per conoscerne i dettagli. A quanto pare non è stata intervistata nessuna altra categoria/associazione che potrebbe subire un impatto negativo dalla nuova istituzione così come concepita. Ovviamente non era un obbligo contattarle e di questo si è pienamente consapevoli, anche se, visti i precedenti, il gesto sarebbe stato gradito. Dai partecipanti all’incontro presso il Comune di Baia Latina è stato registrato un grosso sconcerto, nel vedere come è stata ripartita la zona di destinazione della nuova “probabile” istituzione. Dal titolo della denominazione del nuovo Parco, ci saremmo aspettati una perimetrazione che comprendesse l’unico, e ripeto unico, corso d’acqua presente nel territorio comunale; al contrario, neanche un centimetro del fiume Volturno è stato inserito nella tracciatura degli eventuali confini.
A questo punto, ribatte Arciprete, la domanda viene spontanea: ma le acque da proteggere nel territorio collinare del Comune di Baia Latina dove si trovano? Inoltre, mi preme ricordare, che con l’istituzione del “Parco Delle Acque” sul nostro territorio collinare, per effetto della L. 157/92, in osservanza dell’art. 30, comma 1, lettera (d), ogni attività venatoria verrebbe sanzionata PENALMENTE e imporrebbe, ai cittadini di Baia e Latina e non solo ad essi, di non poter esercitare la caccia nei nostri boschi; tale privazione per molti rappresenterebbe il divieto dell’unica attività sportiva praticata e ancor più la negazione di una passione. “ Alla luce delle limitazioni di legge i cacciatori della zona , e tutti coloro i quali condividono la stessa passione, non avrebbero più territorio boschivo/collinare ove poter esercitare l’attività venatoria. Tale costrizione, conclude Arciprete, indurrebbe ad un bracconaggio sempre più prorompente e questa condizione non credo possa far piacere a nessuno. Mi preme ricordare che è il cacciatore il vero tutore dell’ambiente e della sua salvaguardia e per la legge è un cittadino immacolato, ma, inversamente, in questo modo vedrebbe negato un suo diritto nonostante versi per la licenza di porto d’armi ad uso caccia circa € 400,00 di tasse l’anno.Pertanto,essendo la proposta di istituzione del Parco delle Acque già stata approvata in prima lettura dal Consiglio Comunale e ritenendola così come concepita discriminatoria per la categoria che rappresento, relativamente all’associazione succitata, qualora non ci fosse una variazione della perimetrazione dei confini dello stesso, in maniera concordata, provvederemo a tutelare gli interessi dei nostri iscritti in tutte le sedi giuridiche preposte.

Pietro Rossi

LA SQUADRA DA GUINNES DEI PRIMATI SCOVATA DA SANGIOVANNI IERI SERA A STRISCIA LA NOTIZIA.











SERINO. Serino, comune di settemila abitanti in provincia di Avellino- potrebbe entrare ben presto nel Guinness dei Primati. Un singolare primato da “certificare” sul campo, un campo di calcio dove gioca una speciale squadra di terza categoria, con una curiosa caratteristica: tutti i calciatori, capitano, presidente, vice presidente , dirigenti, allenatore, medico sociale, massaggiatore e sponsor hanno un unico cognome: De Feo. Sono tanti i motivi che spingono gruppi di amici a promuovere la costituzione di una società di calcio dilettantistico. Molto spesso è la voglia di stare insieme che spinge tanti appassionati a prendere parte ai diversi campionati provinciali di Terza categoria. Accanto all’aggregazione c’è anche il desiderio di praticare un pò di sport all’aria aperta, di imitare i propri campioni. A Serino, oltre le motivazioni appena elencate , si è voluta formare una squadra, il De Feo Team, composta interamente da persone con lo stesso cognome. L’idea è venuta a Maurizio De Feo, 44 anni, giocatore, allenatore e dirigente di note società di calcio: un passato nelle giovanili dell’Avellino quando militava in serie A. Come nasce l’idea? “Diversi anni fa-racconta Maurizio- esattamente nel 2001 mi venne l’idea di formare una squadra composta esclusivamente da calciatori, quadro dirin e sponsor con un fattore comune; il cognome De Feo. L’idea svanì perché eravamo impegnati in squadre diverse”.
Ma nel 2008 il tenace Maurizio torna alla carica. “L’anno scorso notando che noi “vecchietti” e diversi giovani De Feo eravamo quasi tutti liberi, mi rivolsi agli altri veterani, proponendo l’idea in prima battuta a Michele, Francesco, Rosario, Paolo e Gerardino, poi comunicata ai più giovani- e- rilevato tantissimo entusiasmo -abbiamo messo in moto la macchina organizzativa”. Ma non è stato facile portare a compimento la curiosa idea. “Abbiamo incontrato non poche difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a farcela, coinvolgendo in questo progetto anche chi non aveva mai toccato un pallone, investito nel ruolo di dirigent. E paradossalmente tra loro scappa anche l’omonimia. Un bel da fare per l’arbitro! “Come presidente onorario abbiamo scelto una delle persone “più serie di Serino”- ossia il professor Gaetano De Feo, racconta sorridendo il deux ex machina del Team De Feo, allenatore,giocatore e cassiere del singolare sodalizio. Il presidente non poteva non essere che il sindaco di Serino, Gaetano De Feo, “una persona squisita, amata da tutti- che ci ha sostenuto anche economicamente sottolinea Maurizio. Vice presidente,il cugino del presidente ,l’omonimo Gaetano De Feo di professione fabbro, anche sponsor del team De Feo. A completare l’organigramma societario-tecnico: Salvatore De Feo, medico sociale, l’ing.Sabatino De Feo, segretario; i consiglieri: Nando, Giuseppe, Pompeo, Mauro, Sabato, Francesco, Felice, la mascotte Simone. Tutti rigorosamente De Feo. Questi i calciatori:Antonio, Nicola, Enrico,Giuseppe,Adriano, Gioacchino,Gerardino, Roberto, Maurizio, Francesco(capitano, 49 anni), Rosario, Paolo, Stasio, Michele, Giovanni, Luciano I, Carmine I, Luciano II, Angelo, Stasio II, Giuseppe, Orazio, Gerardo, Carmine II, Sergio, Rosario.
“L’obiettivo è divertirci portando in alto il nome della squadra. La qualità dei vecchietti è indiscussa. La speranza – dice Maurizio De Feo - è che i giovani De Feo sappiano farsi valere. Da promotore di questa iniziativa devo ringraziare quanti hanno accolto con entusiasmo la mia idea. Un ringraziamento va al nostro sindaco-presidente Gaetano De Feo e a tutti coloro i quali hanno deciso di sostenere il De Feo Team, entrando a far parte dell’associazione sportiva”. Chissà se l’accesso allo stadio, sito in Via Raffaele De Feo, è consentito ad un pubblico di soli De Feo?








Giuseppe Sangiovanni

Solidarietà dell’ Ambasciatrice internazionale della Pace Agnese Ginocchio ai lavoratori della Fiat di Pomigliano e a tutti i lavoratori.


Caserta- Agnese Ginocchio, (http://wm9.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.agneseginocchio.it) l’Ambasciatrice internazionale della Pace e Testimonial di terra di Lavoro pluripremiata per la sua infaticabile attività in favore della Pace, della Legalità e dei diritti di ogni uomo, ha rivolto un accorato appello, in favore dei lavoratori della Fiat di Pomigliano e in favore di tutti i lavoratori della provincia di Caserta che in questo momento si trovano a vivere in gravi situazioni economiche a causa della chiusura improvvisa degli stabilimenti lavorativi. La cantautrice e testimonial internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, commentando questa triste vicenda ed esprimendo la propria solidarietà e vicinanza alla causa dei lavoratori della Fiat di Pomigliano come di tutti i lavoratori precari di Terra di lavoro, ha fatto sapere quanto segue: “Non c’é Pace senza giustizia sociale. Impegno per la Pace significa: difesa dei diritti umani e dunque difesa dei diritti di ogni lavoratore. Che politici, istituzioni e sindacati battano un colpo, scendano in campo e diano risposte concrete e decisive . I politici in primis non siano presenti solo in periodi di elezioni, ma siano presenti soprattutto in queste gravi ore. E’ davvero in gioco la vita come il futuro di migliaia di uomini e donne. Una vita precaria ed insicura impedisce lo sviluppo e senza sviluppo non c’è futuro. Quale futuro dunque per il nostro sud? Vogliamo scendere in campo una volta per tutte”-incalza l’ambasciatrice della Pace- “Vogliamo scendere e dare delle risposte obiettive con risultati che siano davvero concreti per i migliaia di lavoratori che ora praticamente si trovano ridotti sul lastrico, stanchi dei bla.. bla.. bla…sfiduciati e senza speranze per il futuro? Chi ci ha ridotti in questo stato? Voi politici”- ammonisce l’Ambasciatrice di Pace- “avete una grossa responsabilità, perciò date per primi l’esempio di civiltà. Se vi ritenete politici trasparenti e uomini di servizio allora cominciate ad aiutare concretamente questa gente, con lo spartire dei vostri lauti stipendi. Non avete bisogno di percepire compensi economici da record e poi dimostrate che non avete le capacità per governare il paese, visto che lo stesso é ormai avvilito e perso nel pieno della crisi economico- sociale. Date l’esempio di civiltà! Se proprio volete essere coerenti spogliatevi di tutti i vostri bene e dateli a questi poveri lavoratori disoccupati che hanno perso ogni speranza nel futuro e nello Stato. E vedremo come le cose cambieranno nel nostro paese…..Il lavoro é dignità. Senza lavoro nasce il vizio, il conflitto, gliscontri e le guerre fra le classi… I lavoratori precari e disoccupati della Fiat e della mia intera provincia di Terra di lavoro sono praticamente avviliti per le ingiustizie che stanno passando, per la lotta che sono costretti a fare ogni giorno per far prevalere i loro diritti, per il lavoro che hanno ormai perso. “Nessuno li sta a sentire, ma dov’é lo Stato ora che dovrebbe essere più che mai presente e vicino a questi Figli dell’Italia, o meglio di quell’Italia invisibile, che ogni giorno si spartono in quattro per un misero stipendio (anche in nero) e poi vanno a rimetterci anche la vita…Siamo al colmo dei colmi. Dove sta andando questo mondo? E’ nel praticare la Giustizia che si costruisce Pace, sicurezza e stabilità. Nel nome della Pace”- e conclude- ”domandiamo ‘Giustizia’ per i lavoratori precari della Fiat, per tutti i lavoratori di Terra di lavoro e dell’ Italia intera. Nel nome della Pace dei Diritti per tutti… Se avete ancora un cuore ascoltate almeno il grido della vostra coscienza… Politica pura e senza macchia é quella di soccorrere il povero e l’indifeso e poi astenersi da ogni forma di vizio capitale (alias il potere…). Eppure basterebbe solo un poco di bene in più verso il prossimo, specie per chi più soffre e si trova in situazioni di precarietà e bisogno…e il mondo davvero potrebbe cambiare. Scomparirebbero tutti i mali che l’ affliggono. Condividere e portare l’uno il peso degli altri. Questo é il segreto per dare una svolta… Più compassione dunque, e meno promesse a vuoto…Meditate politici…Solidarietà a tutti i lavoratori precari. Che lo sguardo materno e paterno di Dio che ascolta sempre il ‘Grido dei suoi poveri’ li sollevi sulle bianche Ali della Colomba e gli doni Pace! Coraggio lavoratori, coraggio, siamo con e accanto a voi tutti…Shalom”!


Fonte: da redazione cronaca provincia