Caserta- Agnese Ginocchio, (http://wm9.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.agneseginocchio.it) l’Ambasciatrice internazionale della Pace e Testimonial di terra di Lavoro pluripremiata per la sua infaticabile attività in favore della Pace, della Legalità e dei diritti di ogni uomo, ha rivolto un accorato appello, in favore dei lavoratori della Fiat di Pomigliano e in favore di tutti i lavoratori della provincia di Caserta che in questo momento si trovano a vivere in gravi situazioni economiche a causa della chiusura improvvisa degli stabilimenti lavorativi. La cantautrice e testimonial internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, commentando questa triste vicenda ed esprimendo la propria solidarietà e vicinanza alla causa dei lavoratori della Fiat di Pomigliano come di tutti i lavoratori precari di Terra di lavoro, ha fatto sapere quanto segue: “Non c’é Pace senza giustizia sociale. Impegno per la Pace significa: difesa dei diritti umani e dunque difesa dei diritti di ogni lavoratore. Che politici, istituzioni e sindacati battano un colpo, scendano in campo e diano risposte concrete e decisive . I politici in primis non siano presenti solo in periodi di elezioni, ma siano presenti soprattutto in queste gravi ore. E’ davvero in gioco la vita come il futuro di migliaia di uomini e donne. Una vita precaria ed insicura impedisce lo sviluppo e senza sviluppo non c’è futuro. Quale futuro dunque per il nostro sud? Vogliamo scendere in campo una volta per tutte”-incalza l’ambasciatrice della Pace- “Vogliamo scendere e dare delle risposte obiettive con risultati che siano davvero concreti per i migliaia di lavoratori che ora praticamente si trovano ridotti sul lastrico, stanchi dei bla.. bla.. bla…sfiduciati e senza speranze per il futuro? Chi ci ha ridotti in questo stato? Voi politici”- ammonisce l’Ambasciatrice di Pace- “avete una grossa responsabilità, perciò date per primi l’esempio di civiltà. Se vi ritenete politici trasparenti e uomini di servizio allora cominciate ad aiutare concretamente questa gente, con lo spartire dei vostri lauti stipendi. Non avete bisogno di percepire compensi economici da record e poi dimostrate che non avete le capacità per governare il paese, visto che lo stesso é ormai avvilito e perso nel pieno della crisi economico- sociale. Date l’esempio di civiltà! Se proprio volete essere coerenti spogliatevi di tutti i vostri bene e dateli a questi poveri lavoratori disoccupati che hanno perso ogni speranza nel futuro e nello Stato. E vedremo come le cose cambieranno nel nostro paese…..Il lavoro é dignità. Senza lavoro nasce il vizio, il conflitto, gliscontri e le guerre fra le classi… I lavoratori precari e disoccupati della Fiat e della mia intera provincia di Terra di lavoro sono praticamente avviliti per le ingiustizie che stanno passando, per la lotta che sono costretti a fare ogni giorno per far prevalere i loro diritti, per il lavoro che hanno ormai perso. “Nessuno li sta a sentire, ma dov’é lo Stato ora che dovrebbe essere più che mai presente e vicino a questi Figli dell’Italia, o meglio di quell’Italia invisibile, che ogni giorno si spartono in quattro per un misero stipendio (anche in nero) e poi vanno a rimetterci anche la vita…Siamo al colmo dei colmi. Dove sta andando questo mondo? E’ nel praticare la Giustizia che si costruisce Pace, sicurezza e stabilità. Nel nome della Pace”- e conclude- ”domandiamo ‘Giustizia’ per i lavoratori precari della Fiat, per tutti i lavoratori di Terra di lavoro e dell’ Italia intera. Nel nome della Pace dei Diritti per tutti… Se avete ancora un cuore ascoltate almeno il grido della vostra coscienza… Politica pura e senza macchia é quella di soccorrere il povero e l’indifeso e poi astenersi da ogni forma di vizio capitale (alias il potere…). Eppure basterebbe solo un poco di bene in più verso il prossimo, specie per chi più soffre e si trova in situazioni di precarietà e bisogno…e il mondo davvero potrebbe cambiare. Scomparirebbero tutti i mali che l’ affliggono. Condividere e portare l’uno il peso degli altri. Questo é il segreto per dare una svolta… Più compassione dunque, e meno promesse a vuoto…Meditate politici…Solidarietà a tutti i lavoratori precari. Che lo sguardo materno e paterno di Dio che ascolta sempre il ‘Grido dei suoi poveri’ li sollevi sulle bianche Ali della Colomba e gli doni Pace! Coraggio lavoratori, coraggio, siamo con e accanto a voi tutti…Shalom”!
Fonte: da redazione cronaca provincia