Piedimonte Matese. Non
tutto è perduto in tempi di crisi economica e di vacche magre: a
Piedimonte Matese le indennità di carica del sindaco e della giunta
comunale sono un piccolo salvadanaio a sostegno di tante piccole ma
utili iniziative. Un esempio? Il contributo economico elargito ad alcuni
studenti universitari, in regola con gli esami ma con una situazione
economica alle spalle non proprio florida. Una verifica della
documentazione, anche con l'ausilio degli uffici comunali, e il
contributo è lì, a disposizione dello studente. Il progetto è di questi
giorni, ma la notizia si è subito diffusa e così, ieri mattina, il
sindaco della cittadina matesina, Vincenzo Cappello, ha risposto in
diretta alle domande di uno speaker di Radio Popolare Milano, che lo ha
intervistato per sapere qualcosa in più in merito alla singolare
iniziativa della giunta comunale. «E' dal 2007, ha spiegato Cappello -
che la mia giunta non percepisce indennità di carica, gettoni di
presenza e rimborsi spese. Cerchiamo di utilizzare il meno possibile le
auto del Comune e viaggiamo con mezzi propri. In questo modo, riusciamo a
mettere da parte una cifra considerevole, pari a centomila euro l'anno,
che destiniamo, di solito, al sociale e alla cultura. Da qualche
giorno, concediamo un piccolo sostegno agli studenti universitari che
siano in regola con gli esami del proprio piano di studi ma che,
contemporaneamente, dimostrino di non avere sufficienti risorse
economiche necessarie al proseguimento degli studi». Del caso si
occuperà nei prossimi giorni anche il quotidiano La Repubblica e il
sindaco Cappello è stato persino contattato dagli uffici Rai, che hanno
chiesto la sua disponibilità ad intervenire in uno dei programmi
previsti dal palinsesto, per portare una testimonianza che, specialmente
oggi, rappresenta davvero una buona notizia. «Spero - aggiunge Cappello
- che molti colleghi sindaci facciano lo stesso: è importante, in un
momento come quello che stiamo vivendo, che al diffuso sentimento
dell'antipolitica si risponda con azioni concrete, ascoltando i reali
bisogni delle persone».
Gianfrancesco D'Andrea Il Mattino