Adelaide Tronco |
CASERTA. “Ora non cominciamo con il solito
scarica barile”. Con
questa frase la presidente provinciale dell'Endas Adelaide Tronco
commenta il polverone sollevato dal monologo televisivo di Maurizio Crozza e
dai due articoli stranieri (inglese e australiano) che denunciano il grave
stato di abbandono della Reggia di Caserta. “E' inutile che ci si affretti a
precisare chi, cosa e soprattutto quando sia stato denunciato il degrado di uno
dei monumenti più prestigiosi d'Italia...tutti hanno visto...tutti sapevano
quale fosse la strada imboccata e dove avrebbe condotto...Tutti, e dico proprio
tutti, hanno le loro responsabilità: la gestione, la direzione, i custodi, fino
ad arrivare ai cittadini che non sono mai stati educati al valore ed
all'orgoglio di un tale monumento...Per non parlare di chi, pur non entrando
nella gestione diretta della Reggia borbonica, avrebbe potuto far pesare la
propria influenza politica ed istituzionale e non lo ha fatto. Coloro che oggi
tentano di chiamarsi fuori, sbraitando e protestando più forte degli altri,
sperano non si sappia che anche chi non occupa ruoli dirigenziali può essere
causa del degrado di un monumento a loro affidato nella quotidianità e nel
rapporto con i visitatori....E che dire di chi, ricevute le linee guida dalla
soprintendenza, ha poi la responsabilità dell'ordine pubblico, della sicurezza,
della pulizia e della manutenzione... Già … responsabilità ... una parola
svuotata di significato in una città come Caserta. Oggi paghiamo il grave
errore di aver allontanato l'aeronautica dalle stanze reali, e l'indifferenza
agli affronti ed agli abusi che la Reggia subisce da anni...Ormai non c'è più
molto da dire - termina la presidente Tronco - ci sono momenti in cui le
parole, le proteste, le precisazioni sono inutili se non sgradevoli e fuori
posto...ci sono momenti in cui si ha il dovere di rimboccarsi le maniche
e lavorare per salvaguardare un bene che non è solo di questa città”.