26 aprile 2013

Reggia di Caserta, la denuncia della presidente ENDAS


Adelaide Tronco
CASERTA. “Ora non cominciamo con il solito scarica barile”. Con questa frase la presidente provinciale dell'Endas  Adelaide Tronco commenta il polverone sollevato dal monologo televisivo di Maurizio Crozza e dai due articoli stranieri (inglese e australiano) che denunciano il grave stato di abbandono della Reggia di Caserta. “E' inutile che ci si affretti a precisare chi, cosa e soprattutto quando sia stato denunciato il degrado di uno dei monumenti più prestigiosi d'Italia...tutti hanno visto...tutti sapevano quale fosse la strada imboccata e dove avrebbe condotto...Tutti, e dico proprio tutti, hanno le loro responsabilità: la gestione, la direzione, i custodi, fino ad arrivare ai cittadini che non sono mai stati educati al valore ed all'orgoglio di un tale monumento...Per non parlare di chi, pur non entrando nella gestione diretta della Reggia borbonica, avrebbe potuto far pesare la propria influenza politica ed istituzionale e non lo ha fatto. Coloro che oggi tentano di chiamarsi fuori, sbraitando e protestando più forte degli altri, sperano non si sappia che anche chi non occupa ruoli dirigenziali può essere causa del degrado di un monumento a loro affidato nella quotidianità e nel rapporto con i visitatori....E che dire di chi, ricevute le linee guida dalla soprintendenza, ha poi la responsabilità dell'ordine pubblico, della sicurezza, della pulizia e della manutenzione... Già … responsabilità ... una parola svuotata di significato in una città come Caserta. Oggi paghiamo il grave errore di aver allontanato l'aeronautica dalle stanze reali, e l'indifferenza agli affronti ed agli abusi che la Reggia subisce da anni...Ormai non c'è più molto da dire - termina la presidente Tronco - ci sono momenti in cui le parole, le proteste, le precisazioni sono inutili se non sgradevoli e fuori posto...ci sono momenti in cui si ha il dovere di rimboccarsi le maniche e lavorare per salvaguardare un bene che non è solo di questa città”.