PIEDIMONTE MATESE. Oltre cento sono stati
i chilometri percorsi nell’ottava edizione della Traversata del Parco Regionale
del Matese, organizzata anche quest’anno dalla Sezione di Piedimonte Matese del
Club Alpino Italiano. Circa 30 i partecipanti, provenienti da ogni parte
d’Italia, oltre che alcune traversatrici originarie della Germania.
Nulla più del “bilancio di conclusione” degli organizzatori ed accompagnatori
del gruppo Sandro Furno ed Alessandro Valle può raccontare l’incantevole
esperienza: «Come da tradizione ogni anno l’itinerario varia, ed in questa
edizione, dalla Valle Santa in S.Lorenzello, passando per gli
incantevoli castagneti di Civitella Licinio, siamo giunti alla Chiesetta
di S. Maria della Neve, ove era in corso la messa in onore di questa Madonna,
festeggiata appunto il 5 agosto, con la benedizione del pane. La forra di
Lavello e il suo bel delizioso percorso lungo il Titerno ci ha accompagnati
fino al ponte di “sprecamugliera”. In serata a Cusano Mutri incontro
con suonatori e danzatori Cusanesi fino a notte inoltrata, con canti e danze
della tradizione popolare. Il secondo giorno siamo rientrati nella provincia di
Caserta, passando per il Rifugio di Monte Ariola (S.Potito Sannitico),
gentilmente concesso dal GEM come punto di appoggio, e poi visita al punto di
decollo di parapendio e deltaplani e via verso i sentieri di Castello del
Matese, passando per il Pozzo di Arito e per il passo dello “Stincone”,
sotto una fresca pioggia pomeridiana che ci ha accompagnato fin quasi al
Rifugio Tassitello, dove gli allevatori avevano appena finito di mungere le
proprie mucche e ci hanno offerto un bicchiere di latte fresco… ancora “caldo”.
L’ospitalità della Masseria D’Abbraccio a Reale ha concluso la giornata con una
cena sull’aia, sotto il cielo stellato, e canzoni a volontà. Nella mattinata
del terzo giorno si è invece svolto un laboratorio didattico sulla produzione
del formaggio pecorino e della ricotta. Visita al vivaio forestale delle
“Carboniere”, con calorosa accoglienza degli operatori. Ormai nel regno del
faggio, sopra i 1000 m di quota, un bel sentiero ci ha condotto nella piana di Capo
di Campo, dove – presso l’area attrezzata delle “Fascetelle” era accampato
un gruppo scout. Un caffè al Saloon dell’Impiccato, e poi rifornimento d’acqua
alla fontana del Corvo, dove un gruppo di cavalli era all’abbeverata, e poi su,
per la Serra del Perrone nell’Oasi WWF di Guardiaregia, fino a rientrare
nel territorio di Castello del Matese nella Valle S.Maria, dove era accampato
un secondo gruppo scout, nei pressi del rifugio nuovo. Tappa alla Capanna
Sociale CAI Rifugio Monte Orso. In serata momento eno-gastronomico
culturale, con “Cantine Mattei” che ha illustrato la storia e le
caratteristiche del Pallagrello del Matese, della produzioni vinicola
aziendale, seguita dalla degustazione di vini ed olio del Matese. Nella notte
si è svolta anche una particolare “Caccia al tesoro” nei boschi intorno al
rifugio, armati di bussola e torcia. Quarta tappa: dal Rifugio M. Orso a S.
Gregorio Matese. Entusiasmante discesa lungo il sentiero per la Grotta
dell’Orso e il Concone delle Rose, visita al piccolo rifugio omonimo nel bosco,
poi il guado del Fosso del Cerasiello. Percorso il Regio Tratturo,
rievocandone la storia con l’aiuto del Prof. Nando Pirro, siamo giunti presso
la località “Rena rossa”, e quindi sulle rive del Lago Matese,
percorrendo uno dei bastioni che separano il lago dagli inghiottitoi esterni.
Con l’occasione si è posto in evidenza le attività dei campi naturalistici di
osservazione avifaunistica “Migrandata” svolti da Legambiente e dall’
associazione ornitologica ARDEA. Dalle rive del lago, tra i profumi del canneto
e della menta selvatica, abbiamo potuto avvistare alcuni lontri, le tipiche
imbarcazioni a fondo piatto, e poi – previo rifornimento alle “tre fontane” –
abbiamo imboccato il Sentiero Italia, in direzione Parco d’Amore,
valicando il Raspato e guadagnando il paese di San Gregorio Matese passando per
l’”Acqua Nevera” sulla via delle “Macce”, la Santa Croce e la via Crucis. Dopo
una ricca cena all’Hotel M.Miletto, serata all’insegna dell’Hard Rock con il
“Tributo ai Deep Purple” e concerto di Pino Scuotto. Il 9 agosto il gruppo di
traversatori, arricchitosi di altri partecipanti provenienti dalla Basilicata,
si è mosso verso Valle Agricola, passando per la “Frocca di Macchia
Lunga” e per il Rifugio di Camporuccio. In paese erano in corso i primi
festeggiamenti in onore di S.Rocco (festeggiato infine il 16 agosto), presso la
bella Piazzetta S.Antonio, al cospetto dell’antica Porta S.Giovanni, ed a due
passi dalla via Gelso, dove i festeggiamenti sono proseguiti per i traversatori
con un’esplosione di musica popolare, con l’incontro di anziani suonatori e
danzatrici locali, arricchiti dalla visita di altri appassionati provenienti da
Caserta. Preludio alla fine traversata, il percorso da Valle Agricola a Letino,
sulla via detta “Panoramica”, con interessanti punti di interpretazione del
paesaggio della valle del Volturno, da Pratella a Prata Sannita con
il suo Castello normanno, a Ciorlano con il suo Parco Eolico, Fontegreca e
la Cipresseta, Capriati a Volturno e sulla Rava di Prata e le grotte
del Cauto. Pranzo di fine tappa presso il Centro di Didattica Ambientale
“Il Mulino di Patino” e riposo pomeridiano in un bellissimo B&B in pietra,
nella Piana delle “Secine”. Dopo cena, animazione presso il “Chioschetto”, in
bella vista del Lago di Letino, attraversamento del centro storico del paese
fino al Castello, e quindi escursione in notturna fino a Campo Figliolo, presso
la Fontana dei “Palummi”. All’alba il gruppo degli infaticabili è ridisceso
verso Gallo Matese, beneficiando di una splendida vista dall’alto del Lago
di Gallo. Stanchi, ma soddisfatti, i trekkers si sono congedati nella bella
piazza di Gallo, dopo aver ripercorso le proprie emozioni nell’ultimo briefing
con il Presidente Franco Panella e con il gruppo della logistica, al
quale va un grande ringraziamento per la grande disponibilità. Ancora una volta
il Matese è stato la splendida scenografia di un percorso che, a detta degli stessi partecipanti, non è semplicemente
una escursione attraverso bellissimi paesaggi, ma è soprattutto una esperienza
di socialità, di scambio culturale e di amicizia, sia tra i partecipanti che
con le splendide persone del Matese». Un ringraziamento da parte del CAI è
andato, oltre che ai partecipanti, anche alle Amm.ni Comunali che hanno accolto
i traversatori (in particolare Valle Agricola e Letino), al Farmacista di
S.Gregorio nonché al socio Antonio, allo STAPF di Caserta per la visita al
Vivaio Forestale, alle Proloco di Cusano Mutri, Valle Agricola e Letino e
all'azienda Cantine Mattei.
Pietro Rossi