CASERTA. Da
anni in provincia di Caserta il ciclo integrato dei rifiuti è sinonimo di crisi
emergenziale con aspetti inquietanti che partono dalle questioni ambientali e
giungono a quelle occupazionali passando tra precari equilibri di una miriade
di ambigui interessi. Il CUB, sigla del Consorzio Unico di Bacino delle
Province di Napoli e Caserta, è l'emblema delle storture, poiché invece di
rappresentare un'opportunità, in quanto ente pubblico, nato per rendere un
servizio pubblico essenziale, ma senza esigenza di lucro, è diventato una
grande zavorra clamorosamente affondata dai poteri politici locali che, attraverso
la leva dei canoni di servizio artatamente distratti in altre attività, hanno
utilizzato il CUB solo per convenienza facendolo finire in liquidazione. In
questo esercizio di scempio, oggi, un posto d'onore spetta anche alla Provincia
di Caserta che arrogantemente, pur competente per legge, ha un atteggiamento
per niente solidale alle problematiche occupazionali. Infatti, attraverso la
Gisec spa, la società provinciale che gestisce l'impiantistica di smaltimento
rifiuti in provincia di Caserta, ma dovrebbe subentrare al CUB, per la raccolta
dei rifiuti urbani, sta portando avanti un progetto di suddivisioni in 5 ambiti
gestionali ottimali del territorio casertano prevedendo la diretta
partecipazione in quota minoritaria, ma sostanziale, almeno il 40%. Il progetto
però nasce monco perché sono bastate poche riunioni per capire che la Provincia
vuole continuare come fatto con il CUB, a prendere solo la parte buona evitando
accuratamente di farsi carico degli oneri. Infatti, ha abbozzato uno statuto
dove chiede la gestione politica e tecnica degli ambiti, ma senza mettere in
campo le dovute risorse economiche per far decollare il progetto. A questo
punto, agli scaltri Sindaci è bastato poco per capire che è meglio correre da
soli e continuare a tentare la fuga dal CUB magari portandosi in dote una quota
minima del Personale del CUB. Tra l'altro, la stessa Provincia, insieme ad
alcune indegne amministrazioni comunali, già segnalate alla Corte dei Conti
Regionale per danno erariale, hanno fatto scuola. Infatti la Gisec per il
capitolo dell'impiantistica, nonostante le sollecitazioni sindacali, non ha
preso in carico la quota parte del personale amministrativo come previsto per
legge. Intanto, la situazione del CUB, tra il disinteresse generale diventa
rapidamente ingestibile, cresce la rabbia dei lavoratori,
abbandonati da tutte le istituzioni, che vivono un percorso drammatico, zeppo
di tensioni per arrivare mediamente a percepire 1 stipendio, decurtato finanche
degli assegni familiari, privo di copertura previdenziali, ogni 3 mesi. In
questo contesto avvertiamo che il CUB è mina vagante e da un momento all'altro,
potrà drammaticamente trasformarsi in luogo di forte conflitto sociale
facilmente strumentalizzabile da chicchessia. Quindi le scriventi OO.SS. fanno
appello al Presidente della Provicia di Caserta, on.le Zinzi, affinché si
attivi personalmente per un proficuo tavolo di concertazione prima che sia
troppo tardi senza sottovalutazioni come già avvenuto con l'ACMS.
Nel contempo si comunica
che nei prossimi giorni sarà proclamata apposita giornata di Sciopero con
corteo e manifestazione di protesta da tenersi sotto il Palazzo della Provincia
di Caserta