18 febbraio 2012

Svuotamento sito di trasferenza a Lo Uttaro. Comitati e AssociazionI: un piccolo passo nella direzione giusta. Ma non basta. Necessaria la bonifica di tutta l’area. Zinzi si impegni concretamente per impedire l’apertura dello stoccaggio New Ecology.



A Lo Uttaro finalmente qualcosa si muove. Dopo lo stanziamento di fondi per la caratterizzazione dell’area, l’annuncio, da parte del Presidente della Provincia Zinzi, del prossimo svuotamento dei rifiuti abbancati da anni nel sito di trasferenza, nelle vicinanze dell’ex macello comunale, è un piccolo passo nella direzione giusta. Una goccia nel mare, però, rispetto a ciò che ancora va fatto per riqualificare quella zona devastata da decenni di sversamenti più o meno leciti e da decine di industrie insalubri. In quell’area restano ancora, infatti, diversi milioni di mc di rifiuti delle quattro discariche esistenti, di cui una, quella voluta dal Commissario Bertolaso nel 2006, tutt’ora sotto sequestro, che dal 2007 continua a produrre percolato che si infiltra nella falda acquifera e che da allora necessita di un intervento urgente di messa in sicurezza, mai attuato. La pressione costante che da anni il ComER e le associazioni casertane stanno esercitando sui nostri decisori politici ha iniziato a sortire i suoi effetti. Già nel 2006, infatti, il Commissario Bertolaso, con il famigerato Protocollo d’Intesa,  si era impegnato a rimuovere entro pochi mesi i rifiuti dal sito di trasferenza. Ma allora Lo Uttaro non era ancora una questione scottante per la politica e, come è accaduto troppo spesso in Campania negli ultimi anni, gli impegni non vennero rispettati. Oggi pare che la Provincia, seppur dopo tanto tempo, voglia onorare quell’impegno. Ma non basta. Lo Uttaro necessita di un intervento complessivo di caratterizzazione e di bonifica dell’intera zona che si estende per ben 196 ettari (circa 280 campi di calcio) al confine dei Comuni di Caserta, San Nicola la strada, Maddaloni e San Marco evangelista. Bonifica che almeno per quanto riguarda l’area delle discariche andava completata entro il 31 maggio del 2010 e che invece a tutt’oggi non è ancora iniziata. Sarebbe assurdo quindi che da un lato si iniziano a rimuovere i rifiuti stoccati e dall’altro si portano nuovi rifiuti nel sito di stoccaggio autorizzato dalla Regione Campania nell’agosto scorso. Se davvero il Presidente Zinzi vuole dimostrare quell’attenzione alla tutela dell’ambiente e del territorio che spesso va sbandierando sugli organi di informazione deve uscire dall’ambiguità di comportamenti come quelli tenuti dal suo Assessore all’ambiente, la prof. Maria Laura Mastellone, in occasione del tavolo tecnico convocato in Regione il 13 dicembre scorso sulla vicenda dello stoccaggio della New Ecology, quando ha preferito un tavolo”separato” senza verbalizzazione, e dovrebbe impegnarsi invece concretamente per impedire l’apertura del sito di stoccaggio a Lo Uttaro. Tanto più che un’altra incognita sta per abbattersi sul futuro di quell’area. La Società Ricicla Molisana, il cui impianto era stato messo sotto sequestro nel settembre del 2009 dai Carabinieri per una seri di violazioni sia in materia di normativa sulla sicurezza del lavoro sia in materia ambientale, come riportato da vari organi di stampa, ha ottenuto dalla Regione Campania il decreto che la esonera dall’obbligo di assoggettamento alla Valutazione d’impatto ambientale. Preludio questo ad una prossima autorizzazione all’esercizio dell’impianto. Non si può consentire un altro impianto di trattamento dei rifiuti in un’area da bonificare. Ci aspettiamo che Comune, Provincia e Regione non facciano gli stessi errori dello stoccaggio. Li aspettiamo fiduciosi in un intervento definitivo che dia garanzie per la tutela della salute dei cittadini casertani, in modo da interdire definitivamente l’area de Lo Uttaro da nuovi impianti industriali di rifiuti.

ComEr

Legambiente Circolo di Caserta

LiiberaMente Movimento Civico Prov. Caserta

OsservAzione Caserta