Antonio Papa |
SANTA
MARIA LA FOSSA (Raffaele Raimondo) – “ ’E guaje nun veneno maje
sul’! “ e “Quantu tiempo ce vo’ pe’ ne
fa i’…! “: proprio così! Un decennio di terribili emergenze-rifiuti “a
martello” ed ora si lavora per sanare le profonde ferite. Territorio devastato,
il fossataro e dell’intero Basso Volturno, ai tempi di Facchi, Bertolaso…. Un
sindaco (il dottor Antonio Papa), un sofferente e fervente assessore
all’ambiente (Franco Cepparulo) ed un Consiglio comunale finalmente
“illuminati” - dopo tante devastazioni di un primo decennio di questo secolo
ormai alle spalle - ci stanno provando in ogni modo, ma la strada è ancora “in
salita”. In tale virtuoso trend s’inquadra l’adesione del Comune di Santa Maria
la Fossa al
Progetto Agenda 21, di pari passo con altri percorsi progettuali tesi ad
accelerare gl’interventi di concreta bonifica ambientale. Ma Agenda 21 Locale -
se abbiamo ben capito - agisce soprattutto sulla ricostruzione di un tessuto
culturale di base, ad iniziare dall’ambito scolastico. Di qui gli apporti dell’arch. Alfonso Cantelli,
coordinatore del Progetto, il regista Diego D’Ambrosio, che ha firmato “Principio
inverso”, un filmato d’autore che “sostiene” l’inderogabilità del
riciclaggio dei rifiuti. Giorni fa, organizzata dall’addetto-stampa municipale
avv. Antonio Gaudiano, s’è svolta una conferenza-stampa per fare il punto
sull’itinerario intrapreso. Riflettendo a freddo sui primi esiti, va detto che
è emerso un buon livello di efficacia e di efficienza dell’articolata
operazione in corso; il grosso, tuttavia, resta da fare, dacché rimuovere
pregiudizi atavici e fatalistiche convinzioni radicate nella popolazione non è
affatto semplice. Ma il binomio “politico” Papa-Cepparulo, d’intesa stretta con
quello tecnico Cantelli-D’Ambrosio, è determinato a non mollare. Un output
favorevole viene peraltro dall’istituzione scolastica diretta da Silvana
Valletta che può contare su un pool di docenti “impegnatissimi” sul fronte
formativo alla cui testa v’è Silvana Romagnuolo. E sabato 26 maggio, alle ore
18, presso l’edificio scolastico della secondaria di I grado, s’avrà il terzo
riscontro con “Verde è Vita”, un musical che vedrà alla ribalta gli allievi
della primaria già attivatisi (in prima e seconda fase) sul piano informativo
e, poi, della realizzazione di manufatti. “Noi abbiamo dato tantissimo al
nostro livello di tolleranza delle cose negative” afferma Cantelli come adire “Ora è tempo di ricucire gli orrendi
strappi!”. Dell’abbandono annoso de La Balzana (maxifattoria con circa 600 moggia di
terreno intorno, ora in buona parte confiscata) s’occupa creativamente
D’Ambrosio, che non trascura, da lungimirante, il Volturno e il cosiddetto “oro
bianco” (latte di bufala). Nell’équipe di esperti all’opera s’impegnano non
poco anche il fotografo e storico Francesco Ciotola e l’antropologa culturale
Angela Verrastro: entrambi lucidi, molto determinati a scavare a fondo negli
scenari e “dietro le quinte”, in quella zona dove i progettisti d’occasione in
genere non arrivano, ma che diventa fertile ambito di studio e di proposta per
chi sa e vuole andare oltre le apparenze. Tutti si augurano che Agenda 21
Locale abbia ancora lunga vita, almeno fino a quando saranno interiorizzati
dalle fasce di cittadinanza più avvertite i percorsi nuovi da seguire. Fino a
quando, insomma, l’idea dei “rifiuti-risorse” e la ferma volontà di tutelare la
salute, anche attraverso il rispetto e la valorizzazione dell’habitat naturale,
diventeranno “vox populi”, alias “vox Dei”.