Prof. Pietro Andrea Cappella |
PIEDIMONTE MATESE. Primi risultati positivi per il Consorzio di Bonifica
del Sannio Alifano dalla cura dimagrante sulle spese e sui costi di
gestione avviata nell’ultimo anno dall’amministrazione del presidente
Prof. Pietro Andrea Cappella. Il conto consuntivo 2011, approvato in via
definitiva nell’ultima seduta del Consiglio dei Delegati svoltasi la
scorsa settimana, si è chiuso quasi in pareggio, con un disavanzo di
amministrazione pari a poco più di 120 mila euro. Una cifra irrisoria
rispetto al milione e 100 mila euro circa in perdita del rendiconto
relativo alla gestione finanziaria dell’anno 2010, l’ultimo riferito al
lungo commissariamento dell’Ente consortile, approvato esattamente un
anno fa dalla neo maggioranza appena insediatasi che poi si è trovata a
fare i conti con tale sforamento al fine di ripianare un disavanzo oggi
quasi azzerato. In pochi mesi, praticamente da aprile a dicembre dello
scorso anno, difatti, la deputazione amministrativa presieduta da
Cappella, con il forte e convinto sostegno dei consiglieri di Campagna
Amica e della maggioranza tutta che siedono in assemblea, è riuscita ad
imprimere una svolta radicale nel modo di gestire finanziariamente
l’Ente di viale della Libertà, perseguendo una politica di forte rigore e
di profonda razionalizzazione dei costi di funzionamento della
struttura che ha consentito di ridurre il disavanzo di ben un milione di
euro attraverso il taglio delle spese ritenute inutili e superflue ed
una oculata gestione delle casse consortili. Partendo dal taglio del proprio stipendio di ben oltre il 50% e dalla
rinuncia all’indennità di funzione da parte del vice presidente
Raffaele Di Robbio e degli altri deputati, Cappella ha puntato sin dal
suo insediamento all’abbattimento dei costi mediante la drastica
diminuzione del contenzioso legale affidato all’Anbi per i ricorsi
dinanzi alla Commissione Tributaria, consentendo di risparmiare
centinaia di migliaia di euro e di vincere molte più cause, tagliando
anche le spese di progettazione, di assicurazione e di sicurezza sul
lavoro; analogamente, vi è stata la risoluzione dei contratti di
telefonia per il sistema di telecontrollo nella piana alifana mai
partito e la rimodulazione delle spese telefoniche della struttura
interna, la sforbiciata ai rimborsi carburante per i dipendenti ed i
notevoli risparmi conseguiti nelle altre attività istituzionali poste in
essere dal Consorzio. “Il tutto senza gravare più di tanto sugli agricoltori – spiega Cappella - atteso
che i ruoli per l’anno in corso sono stati incrementati solo del 7,75%,
di cui il 2,75% dovuto all’adeguamento del costo della vita (secondo
ISTAT) e la rimanente parte per il pagamento di spese obbligatorie e
l’assolvimento di altre obbligazioni di legge, e con il contributo
fondamentale anche degli operai stagionali che, nonostante il taglio
delle giornate lavorative, hanno garantito come sempre il servizio con
grande responsabilità, serietà ed impegno”. Contestualmente, grazie anche ai buoni uffici presso il presidente
del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano ed il consigliere
per l’Agricoltura del Governatore, Vito Amendolara, il presidente del
Sannio Alifano è riuscito a recuperare importanti risorse acquisite a
bilancio, come i fondi ex Nac per gli anni scorsi ed i finanziamenti per
la manutenzione delle opere irrigue ed idrauliche. “La nostra stella polare – conclude Cappella – sarà
sempre la stessa, ovvero una costante riduzione dei costi superflui che
non riguardano i servizi essenziali resi ai consorziati, i cui bisogni
vanno sempre e comunque tutelati e salvaguardati. Siamo convinti che
solo una seria e concreta razionalizzazione delle spese ci potrà
consentire di rimettere in sesto il bilancio del Consorzio,
possibilmente senza gravare sulle tasche degli utenti”.
Pietro Rossi