27 settembre 2012

RADUNO REGIONALE DEI GRUPPI ARCHEOLOGICI DELLA CAMPANIA A TREGLIA DI PONTELATONE



PONTELATONE. Domenica 30 settembre alle ore 9.00 nel Centro Studi sull’Insediamento Campano Sannitico sito nel Parco Archeologico della città sannitica di Trebula balliensis , oggi Treglia di Pontelatone avrà inizio il Raduno regionale dei Gruppi Archeologici della Campania, organizzato dal Gruppo Archeologico Trebula Balliensis , diretto da Valerio Caiazza e dal Direttore Regionale Luigi Sorrentino. Aderiscono all’associazione fondata da Ludovico Magrini estesa in tutta Italia che dedica energie ed attenzione al patrimonio archeologico in Campania ben 17 gruppi archeologici i cui direttori e soci saranno guidati nella visita alla città antica dai giovani del Gruppo Trebula Balliensis da anni attivi nello studio e valorizzazione del sito. Trebula Baliniensis è un città dalla vita millenaria, il cui arco temporale va dal VI sec. A.c.fino al IX sec. d.c.: nasce come insediamento sannitico, poi entra nell’orbita di Roma, lascia  testimonianza di sé in iscrizioni di epoca tardo-imperiale e inizia a declinare nell’alto medioevo. L’abitato si sposterà verso Sud, dando origine alla attuale Treglia  che continua il nome dell’antica città, . Alcuni noti autori antichi  menzionano Trebula Balniensis  : Cicerone considerava l’agro Trebulano come uno dei più convenienti da acquistare,Tito livio racconta della venuta nel 215 a.c. a Trebula di Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore che la riportò dalla parte di Roma, poiché la città aveva stretto alleanza con Annibale il Cartaginese. Plinio il Vecchio invece celebra la qualità del vino Trebulano (anche oggi è noto il vitigno pregiato del Casavecchia).   Attualmente  Trebula è l’insediamento sannitico meglio conservato che l’archeologia conosca, una sorta di miniera ricca di informazioni su aspetti culturali e storici  del Sannio che prima si pensavano perdute. Dopo la visita alle ORE 11:30 i convegnisti daranno vita ad un  FORUM TAVOLA ROTONDA PRESSO IL CENTRO STUDI , nel quale dopo  il saluto del Sindaco di Pontelatone, Dott. Antonio Carusone, Il Benvenuto  del Direttore del Gruppo Archeologico Trebula Balliensis, Valerio Caiazza  l’introduzione del Direttore Regionale dei Gruppi Archeologici della Campani Ing. Luigi Sorrentino ci sarà l’intervento del Direttore Nazionale Dott. Nunziante Di Maio a proposito del progetto   europeo  "Gioventù in Movimento" e sulle attività di volontariato nelle zone colpite dal sisma in Emilia.  Seguirà poi il  FORUM   al quale PARTECIPANO I DIRETTORI E I SOCI DEI GRUPPI ARCHEOLOGICI D'ITALIA DELLA CAMPANIA sui temi: IL VOLONTARIATO ARCHEOLOGICO E SUE PROSPETTIVE; LO SCAVO REGIONALE A TREBULA BALLIENSIS, RESOCONTI E PROSPETTIVE e IL PUNTO SUL CAMMINO DI ANNIBALE IN CAMPANIA; Il programma delle visite è denso e c offre l'occasione di visitare luoghi affascinanti e poco conosciuti del nostro territorio. Infatti dopo la pausa per il  pranzo i convegnisti effettueranno alle ore 15,00 una VISITA A PONTELATONE  in centro storico rinomato per l’ARCHITETTURA CATALANA E UNO SPLENDIDO AFFRESCO RINASCIMENTALE Pontelatone sorse a controllo di un vitale punto di passaggio sul profondo torrente che viene da Trebula,  dove sorgeva un ponte che dalla ruberie di briganti o sorveglianti trasse il nome di Ponte Ladrone  . Conserva  una porta  a monte di probabile epoca normanna-sveva  sorvegliata da due torri quadrate con qualche saettiera e finestra ad arco gotico, una bellissima torre trecentesca eretta dai  potentissimi Marzano, signori di Teano, Sessa, Calvi, Alife, Rossano, che qui sostennero l’assedio degli Aragonesi di Ferrante. In epoca aragonese sorse il palazzo ducale con bellissime  finestre con decorazioni del Gotico fiammeggiante , notevoli finestre e portali dei palazzi gotici che contornano la piazzetta e il Palazzo Galpiati di recente ristrutturato. Nella chiesa resti di affreschi  trecenteschi e rinascimentali e nottevoli tele del Settecento Napoletano. Pontelatone è, con Carinola, la Pompei del Gotico catalano. Alle ORE 16,00 effettueranno la visita al MONASTERO DI SANTA MARIA A CASTELLO. A monte di Formicola, sul colle detto Castello per la presenza di mura di età normanna, i Benedettini di Montevergine  che avevano nel paese una abbazia edificarono un romitorio del quale resta qualche arco gorico-catalano ed  una prima cappella con affreschi del XIV-XV secolo oggi sottostante alla chiesetta-sette ottocentesca. Oggi il santuario è accudito da tre frati  che vivono nell’adiacente fabbricato e dunque  se il castello normanno normanno è fallito risuonano ancora oggi come nel medievo le lodi e le preghiere a Dio. Alle ore 17.00 visita a S. ANDREA DI CASALICCHIO: A valle della strada romana che, provenendo da Capua e passata sul Ponte di Annibale, svolta a  segnare l’asse della centuriazione nella pianura di Barignano e per Santa Maria a Peti e Masseria Corterosa poi sale a Trebula sgorgava e sgorga tuttora una fonte. Un poderoso muro resta di una grande cisterna romana che raccoglieva e conservava il fiotto e doveva servire la villa e i campi di un latifondista romano del quale probabilmente si conserva il nomen gentilicium nel nome della vicina frazione di Savignano. Distrutta la villa probabilmente nella Guerra Gotica la strada e la fonte rimasero vitali e generarono u n piccolo casale, oggi Casalicchio al servizio del quale sorse una chiesetta dedicata sant’Andrea. È a pianta rettangolare con abside semicircolare arricchita da una cornice in tufo scolpito, resti di una specie di rosone la sormontano e pure decorate da schematiche palme ed animali sono le finestre a saettiera. All’interno resti di decorazione pittorica a fasce vivaci colori decorano ancora le svelte colonnine poste ai lati dell’altare. Sono evidenti i segni di riutilizzo di elementi di spoglio e di rimaneggiamenti della struttura, rara e deliziosa in se e per la posizione.
Pietro Rossi