PONTELATONE. Domenica 30 settembre alle ore 9.00 nel Centro Studi sull’Insediamento
Campano Sannitico sito nel Parco Archeologico della città sannitica di Trebula
balliensis , oggi Treglia di Pontelatone avrà inizio il Raduno regionale dei
Gruppi Archeologici della Campania, organizzato dal Gruppo Archeologico Trebula
Balliensis , diretto da Valerio Caiazza e dal Direttore Regionale Luigi
Sorrentino. Aderiscono all’associazione fondata da Ludovico Magrini
estesa in tutta Italia che dedica energie ed attenzione al patrimonio
archeologico in Campania ben 17 gruppi archeologici i cui direttori e soci
saranno guidati nella visita alla città antica dai giovani del Gruppo Trebula
Balliensis da anni attivi nello studio e valorizzazione del sito. Trebula Baliniensis è un città dalla vita millenaria, il
cui arco temporale va dal VI sec. A.c.fino al IX sec. d.c.: nasce come
insediamento sannitico, poi entra nell’orbita di Roma, lascia
testimonianza di sé in iscrizioni di epoca tardo-imperiale e inizia a declinare
nell’alto medioevo. L’abitato si sposterà verso Sud, dando origine alla attuale
Treglia che continua il nome dell’antica città, . Alcuni noti autori
antichi menzionano Trebula Balniensis : Cicerone considerava
l’agro Trebulano come uno dei più convenienti da acquistare,Tito livio racconta
della venuta nel 215 a.c. a Trebula di Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore
che la riportò dalla parte di Roma, poiché la città aveva stretto alleanza con
Annibale il Cartaginese. Plinio il Vecchio invece celebra la qualità del vino
Trebulano (anche oggi è noto il vitigno pregiato del Casavecchia).
Attualmente Trebula è l’insediamento sannitico meglio conservato
che l’archeologia conosca, una sorta di miniera ricca di informazioni su
aspetti culturali e storici del Sannio che prima si pensavano perdute.
Dopo la visita alle ORE 11:30 i convegnisti daranno
vita ad un FORUM TAVOLA ROTONDA PRESSO IL CENTRO STUDI , nel quale
dopo il saluto del Sindaco di Pontelatone, Dott. Antonio Carusone, Il
Benvenuto del Direttore del Gruppo Archeologico Trebula Balliensis, Valerio
Caiazza l’introduzione del Direttore Regionale dei Gruppi Archeologici
della Campani Ing. Luigi Sorrentino ci sarà l’intervento del Direttore
Nazionale Dott. Nunziante Di Maio a proposito del progetto
europeo "Gioventù in Movimento" e sulle attività di
volontariato nelle zone colpite dal sisma in Emilia. Seguirà poi il FORUM al quale
PARTECIPANO I DIRETTORI E I SOCI DEI GRUPPI ARCHEOLOGICI D'ITALIA DELLA
CAMPANIA sui temi: IL VOLONTARIATO ARCHEOLOGICO E SUE PROSPETTIVE; LO SCAVO REGIONALE A TREBULA BALLIENSIS, RESOCONTI E
PROSPETTIVE e IL PUNTO SUL CAMMINO DI
ANNIBALE IN CAMPANIA; Il programma delle
visite è denso e c offre l'occasione di visitare luoghi affascinanti e poco
conosciuti del nostro territorio. Infatti
dopo la pausa per il pranzo i convegnisti effettueranno alle ore 15,00 una VISITA A
PONTELATONE in centro storico rinomato per l’ARCHITETTURA CATALANA E UNO
SPLENDIDO AFFRESCO RINASCIMENTALE. Pontelatone sorse a
controllo di un vitale punto di passaggio sul profondo torrente che viene da
Trebula, dove sorgeva un ponte che dalla ruberie di briganti o
sorveglianti trasse il nome di Ponte Ladrone . Conserva una porta a monte di probabile epoca
normanna-sveva sorvegliata da due torri quadrate con qualche saettiera e
finestra ad arco gotico, una bellissima torre trecentesca eretta dai
potentissimi Marzano, signori di Teano, Sessa, Calvi, Alife, Rossano, che qui
sostennero l’assedio degli Aragonesi di Ferrante. In epoca aragonese sorse il
palazzo ducale con bellissime finestre con decorazioni del Gotico
fiammeggiante , notevoli finestre e portali dei palazzi gotici che contornano
la piazzetta e il Palazzo Galpiati di recente ristrutturato. Nella chiesa resti
di affreschi trecenteschi e rinascimentali e nottevoli tele del
Settecento Napoletano. Pontelatone è, con
Carinola, la Pompei del Gotico catalano. Alle
ORE 16,00 effettueranno la visita al MONASTERO DI SANTA MARIA A CASTELLO.
A monte di Formicola, sul colle detto Castello per
la presenza di mura di età normanna, i Benedettini di Montevergine che
avevano nel paese una abbazia edificarono un romitorio del quale resta qualche
arco gorico-catalano ed una prima cappella con affreschi del XIV-XV
secolo oggi sottostante alla chiesetta-sette ottocentesca. Oggi il santuario è accudito da tre frati che
vivono nell’adiacente fabbricato e dunque se il castello normanno
normanno è fallito risuonano ancora oggi come nel medievo le lodi e le
preghiere a Dio. Alle ore 17.00 visita a S.
ANDREA DI CASALICCHIO: A valle della strada
romana che, provenendo da Capua e passata sul Ponte di Annibale, svolta a
segnare l’asse della centuriazione nella pianura di Barignano e per Santa Maria
a Peti e Masseria Corterosa poi sale a Trebula sgorgava e sgorga tuttora una
fonte. Un poderoso muro resta di una grande cisterna romana che raccoglieva e
conservava il fiotto e doveva servire la villa e i campi di un latifondista
romano del quale probabilmente si conserva il nomen gentilicium nel nome della
vicina frazione di Savignano. Distrutta la
villa probabilmente nella Guerra Gotica la strada e la fonte rimasero vitali e
generarono u n piccolo casale, oggi Casalicchio al servizio del quale sorse una
chiesetta dedicata sant’Andrea. È a pianta rettangolare con abside
semicircolare arricchita da una cornice in tufo scolpito, resti di una specie
di rosone la sormontano e pure decorate da schematiche palme ed animali sono le
finestre a saettiera. All’interno resti di decorazione pittorica a fasce vivaci
colori decorano ancora le svelte colonnine poste ai lati dell’altare. Sono
evidenti i segni di riutilizzo di elementi di spoglio e di rimaneggiamenti
della struttura, rara e deliziosa in se e per la posizione.
Pietro Rossi