27 gennaio 2012

LUCIA ESPOSITO: SU AEROPORTO E PIANO RIFIUTI, NEL CENTRODESTRA TUTTI CONTRO TUTTI


Il consigliere regionale del Partito Democratico Lucia Esposito,  interviene in relazione a due delle principali problematiche che interessano la provincia di Caserta: l’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti e l’aeroporto di Grazzanise. “Il futuro della nostra provincia, e più in generale della Campania, è strettamente legato al superamento dell’emergenza rifiuti e alla realizzazione di un aeroporto internazionale in grado di svolgere funzioni di vitale importanza. Su entrambe le problematiche sarebbe il caso che la maggioranza di centrodestra che governa la Regione e la Provincia mostrasse di avere le idee più chiare e concordi. Assistiamo, infatti, ad un vero e proprio valzer di prese di posizioni contrastanti, che vedono protagonisti consiglieri regionali di primissimo piano, sindaci di grandi città, Presidente della Provincia. Quasi come se si trattasse di esponenti politici appartenenti a schieramenti contrapposti. Invece si tratta di esponenti politici della stessa coalizione, che per giunta governano i nostri territori e dovrebbero deciderne il futuro. E così, mentre per il presidente Caldoro l’aeroporto di Grazzanise rappresenta ormai un ricorso, come se già non bastasse lo ‘scippo’ dei fondi Fas, per l’assessore Vetrella sarebbero invece addirittura stati stanziati 50 milioni in bilancio, per il varo del progetto definitivo. Dall’aeroporto di Grazzanise al piano rifiuti approvato dalla Regione, la musica non cambia. Anzi è un susseguirsi ancora maggiore di prese di posizioni contrastanti e inconciliabili. Tra chi, ad esempio, il gassifigatore lo vuole a Capua e chi invece no. E non parliamo di botta e risposta tra semplici iscritti, ma di esponenti di primo piano del Pdl come il presidente del consiglio Romano e l’onorevole Polverino o del sindaco di una città importante come Capua. E, come se non bastasse, fuoco amico sul centrodestra arriva anche da oltre provincia, con le annunciate dimissioni dell'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Antonio Fasolino, in segno di protesta proprio contro il Piano rifiuti. Che non è il meglio della vita. Il Pd ha motivato il proprio voto contrario in Consiglio Regionale, evidenziando come si fosse persa l’occasione per gettare le basi di un piano all’avanguardia, in grado realmente di superare l’emergenza rifiuti, puntando sul recupero e non sullo spreco di materie prime e su soluzioni che fossero pienamente rispettose dell’ambiente. Invece ci ritroviamo di fronte ad impianti sovradimensionati e ad una raccolta differenziata il cui limite è fissato al 50 per cento. E al rischio che per realizzare nuove discariche arrivino poteri di deroga rispetto ai vincoli ambientali, paesaggistico-territoriali, di pianificazione del territorio e della difesa del suolo. Certo ci ritroviamo costretti ad una corsa contro il tempo anche per responsabilità che provengono dal passato. Ma è un passato che sembra non avere insegnato molto. Tanto è vero che dal’Europa più che una condivisione del piano, è   arrivata una sorta di ulteriore ultimatum: entro giugno fatti concreti o scatteranno multe salatissime. Qualcosa come 500mila euro al giorno. Il discutibile piano sui rifiuti pianifica, in buona sostanza, ciò che sarà. E nel frattempo? La strada che porta migliaia di tonnellate di rifiuti all’estero non è più percorribile. L’Europa vuole soluzioni e non pezze a colori. Arriveranno? Il dubbio nasce legittimo se si considera il livello di litigiosità raggiunto all’interno della maggioranza di centrodestra che queste soluzioni dovrebbe trovare.