Il viaggio in treno del 14
ottobre prossimo si farà. Ma non basta; continueranno a lottare con le unghie e
con i denti pur di difendere la tratta ferroviaria “Sulmona-Carpinone”. Non si
arrendono dall’associazione “Trans.Ita - Salviamo la Transiberiana
d’Italia” che, proprio grazie alla perseveranza delle ultime settimane, ha dimostrato
come, con unità di intenti, caparbietà ed ostinazione, qualche risultato positivo
si possa raggiungere. Dopo un iniziale diniego per una presunta inagibilità di
una delle gallerie della strada ferrata che collega Abruzzo e Molise, RFI - Rete
Ferroviaria Italiana ha infatti, concesso all’associazione di percorrere, con
un convoglio speciale, la suggestiva tratta, se non proprio fino alla stazione
di Sulmona - come inizialmente richiesto - almeno fino a Roccaraso. “Non ci siamo fermati davanti al
primo ostacolo – ha spiegato il presidente Francesco Tufano - dopo il primo
rifiuto incassato, abbiamo presentato una nuova istanza di autorizzazione
all’uso della ferrovia per fini turistici, prima fino a Castel di Sangro poi - spinti dalle numerose richieste pervenute
dai tour operator della nota località sciistica abruzzese - fino a Roccaraso”. Niente da fare, invece, per il
film-documentario voluto dall’attore molisano Maurizio Santilli che aveva
scelto proprio la “Sulmona Carpinone” come luogo per le riprese. Dopo l’assenza
di una risposta da parte di FS, il film si sta girando a Lanciano in casa “Sangritana”,
società che ha accettato di buon grado di ospitare la troup cinematografica.
Intanto la protesta non si placa
e, sabato 8 settembre alle ore 11.00, presso
il Teatro “Tosti” di Castel di Sangro, si svolgerà un dibattito aperto a
tutti e mirato ad identificare le strategie più efficaci per evitare lo
spopolamento e il depauperamento di questo territorio. Un unico rammarico.
“Abbiamo ottenuto pochissimi riscontri da parte della classe politica. Poche
risposte alla nostra convocazione. È per questo che rinnoviamo l’invito a
partecipare, anche a chi non siamo riusciti a contattare direttamente, perché
questa è un’occasione di dialogo per salvare il nostro territorio,
indipendentemente dai colori politici e dalle ideologie”. Molti i progetti che
l’associazione “Trans.Ita” sta portando avanti per far fiorire questo “ramo
secco” e, tengono a precisare, tutti con finanziamenti di sponsor privati. Di
importante valenza quello coordinato dalla dott.ssa Alessandra Pannunzio, che
riguarderà “le emozioni in treno”, rivolto ai bambini delle scuole elementari
della provincia e che avrà inizio già a partire dal prossimo gennaio. Il
progetto prevede un concorso finale e la presenza dei volontari dell’associazione
“Le Rotaie del Molise”, che spiegheranno ai piccoli studenti come realizzare un
plastico, cercando di inculcare la cultura del treno come mezzo di trasporto
economico ed ecologico.