07 settembre 2012

Il Vescovo Di Cerbo convoca gli stati generali della Diocesi di Alife-Caiazzo per fare il bilancio della situazione della Chiesa locale.

Mons. Valentino Di Cerbo


ALIFE. Nei giorni 5 e 6 ottobre 2012, a conclusione del Giubileo diocesano, iniziato un anno fa, S. E. Mons. Valentino Di Cerbo, convocherà gli stati generali della Diocesi di Alife-Caiazzo per fare il bilancio della situazione della Chiesa locale dal 1986 ad oggi e per tracciare le linee guida del suo prossimo futuro. Il Convegno sarà celebrato nella sala cinematografica Cotton Movie del Cotton Village (Piedimonte Matese, via B.Powell). A tale evento, cui da diversi mesi si stanno preparando le comunità parrocchiali e le foranie, sono invitati Sacerdoti, Religiose e Religiosi, Rappresentanti laici dei Consigli Pastorali delle 44 parrocchie, Insegnati di Religione e Associazioni cattoliche. Il titolo del Convegno Dalla memoria alla testimonianza – La chiesa di Dio che è in Alife-Caiazzo “germe e inizio del Regno” (LG 5) nel territorio – indica la traccia che accompagnerà la riflessione dei due giorni di lavoro. Tale riflessione si pone in continuità con l’impegno dell’ anno pastorale appena trascorso, che ha già individuato nella revisione dei cammini di iniziazione cristiana e nella formazione degli agenti pastorali, obiettivi fondamentali di rinnovamento ecclesiale. I lavori del Convegno si incentreranno in modo particolare sul rapporto tra Chiesa locale e territorio. Pertanto, il primo momento dell’ Assise diocesana sarà dedicato alla rivisitazione di un vissuto ecclesiale che ha offerto alla società alifano-caiatina notevoli stimoli e contributi di crescita spirituale e civile in ambito educativo, socio-politico e culturale. Al secondo giorno, invece, sarà affidata la lettura dei bisogni spirituali e delle attese degli attuali abitanti della Diocesi di Alife- Caiazzo, soprattutto famiglie, giovani, anziani e quanti sono in situazione di smarrimento, di disagio e di povertà, che sollecitano la Comunità diocesana a “purificare la memoria” e a ripensare le proprie strategie in vista di un annuncio più efficace e coinvolgente del Vangelo e della testimonianza di una fede più incarnata nella storia, capace di proporre modelli più autentici di vita e prospettive di liberazione e di speranza.

Pietro Rossi