M° Antonio Florio |
Piedimonte Matese. I festeggiamenti in onore di San
Bartolomeo, che hanno preso il via negli ultimi giorni di agosto con
l’intronizzazione del santo , tra le pietre della settecentesca chiesa di Sepicciano,
antica frazione di Piedimonte Matese, ospiteranno sabato 8 settembre,
alle ore 21,30, la Valle del Sarno Pop Orchestra della Civica Associazione
Musicale di San Marzano sul Sarno, diretta dal M° Antonio Florio. E’ questa
una formazione orchestrale di oltre trenta elementi, che sostiene gli
investimenti comunali nell’acquisto di strumenti da consegnare ai bambini
extra-comunitari e meno abbienti, per iniziarli alla musica e inserirli in
formazione, così da andare a comporre, tra qualche anno, la prima
orchestra multietinca del Sud Italia. Di volta in volta i più inesperti
siederanno a leggìo con i maestri, sotto la direzione di Antonio Florio,
sassofonista e arrangiatore, già docente del Conservatorio Statale di Musica
“Giuseppe Martucci”, il quale ha scelto di avvicinare i giovani musicisti ad
ogni genere musicale, dalla lirica, alla sinfonica, dal jazz, al pop-rock,
attraverso originali arrangiamenti di grande dinamismo ed ecletticità. Infatti,
sabato 8 settembre l’incantevole piazza di Sepicciano, in una serata
organizzata dall’agenzia Harmony Spettacoli di Filomena Iannace Bibbò, e
fortemente voluta dal Parroco Don Salvatore Zappulo, farà da naturale
palcoscenico per l’orchestra agli ordini del M° Antonio Florio a
servizio delle voci di Giusy Roma, Massimo Avagliano e della
cubana Hanna Darlein Hosman Borras, tappa del suo tour nazionale che
l’ha vista esibirsi sulle più prestigiose piazze d’Italia, allo scopo di
sostenere questo importante progetto sociale. Tra le diverse pagine che
l’orchestra ha in repertorio, dal preludio della Traviata alla “Danza delle
Ore” da “La Gioconda”, ad inaugurare una scaletta ai limiti del crossover, sarà
l’incipit della Quinta sinfonia di Ludwig Van Beethoven, che cederà il
testimone alla tradizione sud-americana agli standard della swing-era, sino
alla rivisitazione della tradizione musicale partenopea. Il programma,
unitamente all’amalgama dello strumentale, vedrà alla ribalta tre intense voci,
quali quelle di Giusy Roma e di Massimo Avagliano, con la sorpresa
internazionale della cubana Hanna Darlein Hosman Borras, strumenti
agrodolci, nella penna dell’arrangiatore, cui il rapporto con la pagina è
sempre particolare e vitale, con performance coerenti e fluide che
traverseranno l’infinito song book americano, sino alla tradizione partenopea
di Pino Daniele, passando per lo Steve Wonder di “Is She lovely” e
“Superstition”, prima del corale “We are the champions”. Significativa è la
scelta di impreziosire ogni esibizione con un particolare arrangiamento in
chiave moderna, firmato dall’indimenticato Luciano Fineschi, dell’ introduzione
del poema sinfonico di Richard Strauss “Also sprach Zarathustra”. “La musica
sveglia il tempo” è il titolo di uno degli ultimi lavori letterari di Daniel
Barenboim e nell’essenza di questo brano ritroviamo quel filo rosso di speranza
che tante volte è sembrato perduto. La via di Richard Strauss è aggiunta in
esergo alla sua pagina: “La musica ha sognato per troppo tempo, adesso vogliamo
svegliarla. Eravamo sonnambuli: vogliamo diventare sognatori svegli e coscienti
per cambiare il mondo”.
Pietro Rossi