On. Aldo Patriciello |
Il 28 e 29 marzo
scorsi sono stati due giorni pieni a Bruxelles. Oltre all’autorevole visita del
Presidente del Senato italiano, Renato Schifani, gli eurodeputati sono stati
impegnati per i lavori della Minisessione Plenaria. Diversi gli argomenti
all’ordine del giorno tra cui il bilancio e la politica di allargamento
dell’Unione Europea. Secondo quanto previsto
dalla risoluzione approvata giovedì scorso in aula il bilancio del Parlamento aumenterà
dell’1,9%, che corrisponde al tasso d’inflazione medio europeo. Tuttavia, 8,5
milioni di euro aggiuntivi saranno necessari per far fronte ai costi dovuti
all’arrivo dei deputati europei provenienti dalla Croazia. Si stima che il
bilancio complessivo per il 2013 del PE ammonti a poco meno di 1,76 miliardi di
euro. “Si è riusciti a ridurre le stime
iniziali a 9,3 milioni di euro, col risultato di un aumento pari al tasso
d’inflazione – ha affermato l’On. Aldo Patriciello – sono state congelate le indennità individuali e tagliato le spese di
viaggio dei deputati. Il risparmio è stato alla base di tale intervento e
presto ci saranno altre iniziative legislative che vanno in questa direzione”.
Nel corso della discussione, inoltre, è stato sottolineato quanto si possa
ancora risparmiare se ci fosse un’unica sede del Parlamento Europeo invece
delle tre presenti tuttora, Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo; così si
risparmierebbe sui costi di spostamento di documenti, deputati e personale. La
richiesta è stata formalizzata al Consiglio dei Ministri che deciderà in merito
alle proprie modalità di lavoro. I deputati intendono inoltre assicurarsi che
il Parlamento non conceda finanziamenti a partiti che non rispettano pienamente
i principi sui quali é fondata l’Unione europea e la Carta dei diritti
fondamentali. Sempre
nella giornata di giovedì il
Parlamento ha adottato tre risoluzioni non legislative con le quali si
avvieranno i negoziati di adesione con la Serbia e il Montenegro. “Il Parlamento - afferma
Patriciello - plaude al fatto che il 1°
marzo il Consiglio abbia deciso di accordare alla Serbia lo status di paese
candidato e dichiara che l’Unione dovrebbe avviare quanto prima i negoziati di
adesione, a condizione che la
Serbia continui con il processo di riforma, in particolare
per consolidare la democrazia e difendere lo Stato di diritto. Tuttavia, è
stata espressa preoccupazione per la discriminazione delle minoranze etniche in
Serbia, ed è stato per questo chiesto al governo serbo di proteggere tutte le
minoranze garantendo il rispetto dei loro diritti fondamentali, inclusi la
parità di accesso al mercato del lavoro e l’equa rappresentanza in seno alle Istituzioni”.
La risoluzione evidenzia l’importanza del dialogo tra Pristina e Belgrado. I
deputati esprimono tuttavia anche preoccupazioni riguardo agli scontri tra i
soldati della NATO e i kosovari di etnia serba nel Kosovo settentrionale nella seconda
metà del 2011. La risoluzione sottolinea la necessità di assicurare uno
svolgimento regolare e trasparente delle elezioni parlamentari e locali che si
terranno il 6 maggio, ed esorta le autorità serbe a non organizzare elezioni
locali nei comuni del nord del Kosovo. Rilevando, poi, che 85 paesi hanno già riconosciuto l’indipendenza
del Kosovo, il Parlamento invita i cinque Stati membri dell’UE che ancora non
l’hanno fatto a fare altrettanto. Il Parlamento chiede alla Commissione di
presentare, questa primavera, una roadmap
per la liberalizzazione dei visti, e appoggia la sua intenzione di avviare uno
studio di fattibilità, entro l’autunno 2012, per un accordo di stabilizzazione
e di associazione tra il Kosovo e l’UE. I deputati inoltre si augurano che il
Comitato olimpico internazionale consenta agli atleti kosovari di partecipare
ai prossimi Giochi Olimpici di Londra. Le principali sfide per il Kosovo
rimangono il ritorno dei profughi e degli sfollati interni, la lotta alla
corruzione e la ricerca di una soluzione alla situazione instabile e tesa nel
nord del paese. Chiede inoltre rapide riforme costituzionali ed elettorali. Per
ciò che concerne il Montenegro, in aula è stato sottolineato quanto questo
paese abbia compiuto progressi notevoli sostenendo l’intenzione del Consiglio
di avviare i negoziati di adesione nel giugno 2012. Tuttavia, la risoluzione
esprime anche la necessità di ulteriori sforzi per l’attuazione delle riforme,
in particolare per quanto riguarda la lotta contro la corruzione e la
criminalità organizzata. Una nota dolente viene riscontrata nel sostegno alla
parità di genere; le donne continuano ad essere gravemente sottorappresentate
nel Parlamento montenegrino, nei posti dirigenziali di governo e nelle
posizioni direttive del settore pubblico e privato per questo la risoluzione
incoraggia le autorità montenegrine ad intensificare le loro politiche di
parità di genere ed a introdurre il principio della parità retributiva. Tutela dei passeggeri. Questo è stato un altro tema al centro
delle discussioni in aula e oggetto di una risoluzione approvata secondo cui le linee aeree devono fornire ai
passeggeri lasciati a terra informazioni migliori e aiuto immediato. Con il
documento, infatti, si esorta la
Commissione a rafforzare le norme sull'assistenza e sul
risarcimento in caso di cancellazione o ritardo dei voli, inclusi i ritardi di
bagagli superiori alle sei ore.