GALLO MATESE. La
Guardia Forestale ha posto sotto sequestro il parco eolico di Caselle Ianniti, autorizzato
poco prima che si sfaldasse l’amministrazione Confreda nonostante l’opposizione
della minoranza capeggiata dall’architetto Michele Santoro, le cui ragioni oggi
sembrano essere confermate dalla magistratura. Alcune
strade, infatti, sarebbero state realizzate su terreno demaniale, gravato da
usi civici, e in assenza del prescritto nulla osta da parte della Regione
Campania. Il
Corpo forestale provinciale di Caserta ha sequestrato su mandato della procura
di Santa Maria Capua Vetere due strade e l'area dell'erigendo parco eolico in
località Caselle Ianniti, nel comune di Gallo Matese, una delle zone più belle
e incontaminate della provincia. Sigilli
dunque a due tratti di strada con fondo in pietrisco costipato, ricavati sulle
pendici del rilievo montuoso denominato Merza della Volpe, a quota 1020 metri circa sul
livello del mare, con interventi di scavo in roccia calcarea. Le
strade, propedeutiche alla collocazione di 10 torri eoliche dell'altezza di
circa 80 metri
e pale del diametro di circa 90
metri, ricavate a mezza costa, per circa metri 350 l'una e di circa 60 metri l'altra, erano
state realizzate su terreno demaniale gravato da usi civici in assenza del
nulla osta della Regione Campania, nonché in difformità rispetto al tracciato
di progetto per il quale è in corso l'iter autorizzatorio. L'area
interessata dagli interventi è gravata da una pluralità di vincoli. La
zona, infatti, è sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale e inclusa nel
settore "Conservazione Integrale"
del Piano Territoriale Paesistico - Ambito Massiccio del Matese, nonché a
quello imposto per scopi idrogeologici. L'area
oggetto della realizzazione abusiva delle due strade ricade anche nel Sito di
Importanza Comunitaria (S.I.C.) "Matese-Casertano",
in applicazione della direttiva "Habitat"
92/43/CEE. Le
indagini hanno evidenziato che, malgrado l'iter di autorizzazione del parco
eolico non si fosse ancora perfezionato per la mancata acquisizione di alcuni
pareri richiesti nelle prescrizioni dettate dalla Regione Campania, sono stati
comunque realizzati i due tratti ora sotto sequestro. La
ferita inferta al rilievo montuoso "Merza
della Volpe", mediante la realizzazione abusiva della strada lunga 350 metri, è ben visibile
se si percorre la strada provinciale che dall'abitato di Gallo Matese conduce
al vicino paese di Fontegreca. S.S., 34 anni, amministratore della società che
deve realizzare l'impianto, è stato denunciato, così come il direttore dei
lavori e il titolare dell'impresa esecutrice delle opere. Il
sequestro è stato convalidato dal gip Antonio Baldassarre.
(Fonte:
http://www.casertacentro.it/home.asp?ultime_news_id=16428)